Jump to ratings and reviews
Rate this book

Io ti troverò

Rate this book
A dieci anni, Thomas Bishop viene internato in una clinica psichiatrica dopo aver ucciso la madre, che lo tirannizzava da sempre. “Al di là del male” si apre così, in quel lungo, atroce istante in cui il piccolo osserva il corpo della donna consumarsi tra le fiamme. Quindici anni dopo, l’uomo evade dall’istituto e dà inizio a una fuga sanguinaria sul cui cammino sono ancora le donne a cadere. Un omicidio, poi due, poi saranno decine; Bishop tortura e uccide spostandosi da Las Vegas a Chicago, a New York. Un personaggio infero ma straordinariamente umano, del quale Shane Stevens è cronista implacabile e, a suo modo, sodale, raccontandone nel dettaglio l’infanzia e gli anni di reclusione, le piccole ingenuità quotidiane e la ferocia omicida. Ne emerge un indimenticabile ritratto della follia, di quel concatenarsi di storie, incontri o mancati incontri che conducono un uomo a cedere alla violenza, all’orrore, alla distruzione dell’altro e di sé. E accanto a questa ombra inafferrabile che ferisce a morte le grandi metropoli del continente, scorre l’America degli anni Settanta, restituita attraverso una galleria di personaggi che gravitano nell’universo del crimine: poliziotti, medici, giudici, politici e giornalisti, in breve un’intera società che si stringe intorno al primo serial killer della storia contemporanea. Stephen King e James Ellroy trovarono in questo scrittore, scomparso da decenni nel nulla, l’ispirazione per comporre le loro opere leggendarie. Difficile credere che le punte di diamante del genere abbiano avuto a loro volta dei maestri. Eppure “Al di là del male”, pubblicato per la prima volta nel 1979, non è che questo: la gemma da cui hanno preso linfa i più grandi scrittori di thriller di tutti i tempi.

798 pages, Hardcover

First published January 1, 1979

140 people are currently reading
3207 people want to read

About the author

Shane Stevens

16 books63 followers
Aka J.W. Rider
was an American author of crime novels. He was born in New York, New York to John and Caroline (Royale) Stevens. His novels include Go Down Dead (1966), Way Uptown in Another World (1971), Dead City (1973), Rat Pack (1974), By Reason of Insanity (1979), and The Anvil Chorus (1985). Stephen King has claimed to being a huge fan, and gave tribute to him in his book "The Dark Half", which features violent crime novels starring a character named 'Alexis Machine,' a reference to a character of the same name from the novel "Dead City." Appropriately Stevens was an intensely private person who avoided the limelight during his lifetime and has left many questions unanswered with his death.

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
701 (42%)
4 stars
537 (32%)
3 stars
294 (17%)
2 stars
101 (6%)
1 star
35 (2%)
Displaying 1 - 30 of 211 reviews
Profile Image for Orsodimondo.
2,414 reviews2,392 followers
April 24, 2025
IL LATO OSCURO DEL SOGNO AMERICANO


Il primo serial killer passato alla storia – e forse tuttora il serial killer più famoso, non foss’altro perché non è mai stato preso e non ha mai avuto un volto – è Jack the Ripper.

Per infermità mentale è la traduzione del titolo originale By Reason of Insanity e chiarisce l’argomento del libro molto più del titolo adottato in Italia, che è uno nessuno centomila. Ma soprattutto centomila. Perché questa è prima di tutto, e soprattutto, la storia del più terrificante e folle serial killer mai uscito dalla penna di uno scrittore.
Shane Stevens (pseudonimo, mai svelato il vero nome) adotta una scrittura distaccata, come se stesse riportando fatti di cronaca, e si astiene da qualsiasi commento moralistico: questo contribuisce a una scorrevolezza di lettura che ha pochi confronti. Ma anche, e forse soprattutto, a una sensazione di verità che accompagna tutte le ottocento pagine, che si leggono d’un fiato convinti di essere davanti a qualcosa accaduto veramente con personaggi realmente esistiti. Mirabile l’incastro tra invenzione e realtà, tra fiction e fatti accaduti.


Altro celeberrimo serial killer è Hannibal Lecter, il cannibale, uscito dalla penna di Thomas Harris. Qui è Anthony Hopkins nel film premio Oscar “Silence of the Lambs”.

Altro pregio: il ritmo giusto. Con le accelerazioni che servono, ma senza dimenticare i rallentamenti necessari per riprendere fiato, per approfondire.
Una visione chiara, che gli permette di gestire ottocento pagine per raccontare una storia che si ramifica in modo capillare, e che mette in scena un cospicuo numero di personaggi: Shane Stevens sa come ritrarre ciascuno, senza mai essere ripetitivo o pletorico, fornendo le informazioni giuste, quelle che caratterizzano. Forse non mi è mai successo d’essere introdotto a così tanti personaggi in modo altrettanto calibrato e interessante.


Mads Mikkelsen interpreta Hannibal Lecter nella serie tv prodotta da Dino De Laurentiis.

La storia del protagonista è semplicemente atroce. E parlare di famiglia anaffettiva una vergognosa riduzione: il padre – presunto o effettivo, il dubbio resta a lungo, si scioglie nel finale – muore quando Thomas ha tre anni. Lui rimane con la madre che alterna slanci d’amore a trattamenti sadici di rara crudeltà. Thomas cresce con lei finché a dieci anni compie il gesto che lo porta in un manicomio criminale – ovviamente una sorta di parcheggio dove la sosta costa poco e può essere prolungata quanto si vuole, non c’è fretta di rilasciare i ragazzi.


Anthony Hopkins indimenticabile Norman Bates nel capolavoro di Alfred Hitchcock “Psycho”.

Tutta la sua storia, prima durante e dopo, s’intreccia al contesto storico che fa da sfondo (Watergate e sgoccioli della guerra in Vietnam), e mette in evidenza – se ancora ce ne fosse bisogno – di che ipocrisia e bigottismo e avidità (di potere e di denaro e di successo) è intrisa la società a stelle-e-strisce.
Ciò nonostante, Shane Stevens non dimentica mai di descrivere gli stati attraversati dalla fragile mente del protagonista: un personaggio capace di imparare sadismo e crudeltà e spingerlo a eccessi di difficile definizione. Eppure, l’abilità di Shane Stevens è tale che, pur restando sempre consapevoli dell’orrore che lo circonda, si è portati ad affezionarsi al mostro, quasi a parteggiare per lui.


Fredrich March nella sua celebre interpretazione di Mr Hide.

Il viaggio di Thomas – che è forse più preciso definire la fuga – inizia in California, prosegue al sudovest, attraversa tutta la nazione fino all’est, fino alla Grande Mela. Un viaggio segnato come se fosse Pollicino: solo che i cadaveri prendono il posto dei sassolini. E man mano le forze dell’ordine di tutto il paese lo eleggono a nemico pubblico numero uno. Ciò nonostante, la caccia dura mesi, tanti.
I cadaveri, orribilmente mutilati, sono tutti di donna. In effetti il genere femminile non respira una bella aria in queste ottocento pagine: vuoi perché spesso viste attraverso lo sguardo del mostro, che certo non le ama, vuoi perché era parte della società, ho avvertito una generale sensazione di misoginia.


L’altro famoso Mr Hide cinematografico fu Spencer Tracy.

Come dicevo, Shane Stevens sposta il suo obiettivo su un numero incredibile di personaggi. Tra questi, via via, il reporter segugio assurge allo status di co-protagonista e antagonista principale.
Un romanzo incredibile, di spietata ferocia, davvero pazzesco, per lunghezza e argomento ed abilità di racconto. Ottocento pagine che avrei voluto fossero il doppio.
Nonostante io non abbia nessun interesse per i serial killer, li trovo quasi sempre noiosi e ripetitivi, spesso ‘dipinti’ come mezzi geni e superuomini (vedi per esempio la letteratura di Jo Nesbo) in modo irritante e non credibile.


Dahmer, la serie Netflix.

Anche se Stephen King ne ha scritto l’elogio dieci anni dopo la pubblicazione (avvenuta nel 1979), in appendice al suo La metà oscura, l’autore che, sicuramente più è debitore nei confronti dello stile di Shane Stevens è generalmente indicato in James Ellroy: sarebbero impensabili le sue saghe poliziesche ambientate negli Stati Uniti degli anni cinquanta e sessanta senza questo libro.
Ma senza questo, che è forse e probabilmente la prima apparizione di un serial killer letterario (sicuramente la più smagliante), risulta difficile credere che esisterebbero Thomas Harris e Jeffery Deaver. E forse, chissà, anche il Patrick Bateman di American Psycho.


”Mindhunter”, l’ottima serie Netflix che racconta come l’FBI tracciò il primo modello psicologico dei serial killer.
Profile Image for TK421.
583 reviews288 followers
February 20, 2011
One word: WOW.

Two words: Fucking wow.

This book is not your typical noir novel. It is much more. Dark and funny. Grisly and beautiful. Dense and, yet, in some ways bleak and sparse.

It tells the story of an escaped mental patient and the detective who chases him across America. But this isn't a Harrison Ford-like fugitive; this fugitive kills. And he kills to simply kill.

The narrative is straight forwad: an act of violence is followed by the law's interpretation of the violence. (But does anyone really know why someone is compelled to enact heinous crimes on strangers?)

Besides a schmaltzy sub-plot of the killer trying to understand where he came from (via a search for his real father), and some heavy-laden mommy issues, this book is one that will never be forgotten.

Few books leave me this flustered, yet gratified with my reading experience.

Very highly recommended.
Profile Image for Rob Twinem.
972 reviews52 followers
February 6, 2016
If you are a fan (and I use the term loosely) of serial killers such as Edmund Kemper the you will love By Reason of Insanity. The story of mass insane killer Thomas Bishop and the fixation of a young hungry reporter Adam Kenton to find Bishop and bring him to justice. This is a brutal and at times graphic story travelling deep into the mind of a mass murderer as he conducts his war against the world in his attempt to explain and show his hatred of women as he butchers his way across America. If I was to level one small criticism I would question the constant introduction of new characters (some remaining for a very short time) which tends to make the storyline a little over complicated causing the reader to have to refresh his memory on occasions. For a big novel the storyline moves at a frantic pace and makes for a fantastic read with a little unexpected and well thought out "sting in the tail" on the very last page.....I actually rated the book 4.5 stars and have bumped up to 5 stars simply because By Reason of Insanity was first published in 1978 and still has the power to shock and frighten many years later. Some will say this is the book by which all other serial killer novels should be compared and judged and they are not wrong!
Profile Image for Terry Cornell.
516 reviews60 followers
March 13, 2022
Not sure if the title refers to the main character, a coast-to-coast serial killer, or the reason the author wrote this book. So many sub-plots, some disappearing midway and never re-appearing. The premise was interesting, and the conclusion wrapped up nicely with another mystery. A good editor could have shaved about a third of the pages--too much time spent by law enforcement and investigative reporters pondering on things that sometimes were too obvious.

Basically the premise is a life-long institutionalized man believes he is the son of Caryl Chessman the 'Red Light Bandit", real life serial rapist and robber executed in 1960. Upon escape from the mental institution (where he has been since the age of 10) he goes on his mission of killing women from California to Florida, assuming different ids, changing disguises and befuddling multiple law enforcement agencies on the way. Supposedly he learned all of his identity theft and disguise techniques from watching television.

By the end, law enforcement agencies throughout the country, a dogged investigative reporter, and the mob are searching for him. Intermixed are subplots of political grandstanding involving the death penalty, armored car robbers, and the behind the scenes decision making that goes into putting together a news magazine--which President Nixon is not happy with. By the end I almost wasn't sure what story I was reading. I almost gave this two stars, but the I liked the basic plot, and the twists before the ending. Unless you're a diehard crime fiction reader, and have run out of material I would probably skip this one.
Profile Image for Serisop.
1,035 reviews227 followers
March 2, 2019
Una curva pericolosa, accelera, supera gli avversari e "Io ti troverò" entra a far parte del podio nella classifica dei miei libri preferiti.
Ma chi se lo aspettava? Non di certo io.
Questo thriller mi ha letteralmente fatta uscire di testa!
Partendo dalla storia vera dello stupratore Caryl Chessman, Shane Stevens ha creato un thriller meraviglioso, capace di tenermi incollata ad 800 pagine senza annoiare mai.
Thomas Bishop è un serial killer folle e geniale nella sua follia, la fa in barba in tutti e continua indisturbato la sua serie di omicidi mentre tutta l'America cerca il volto di qualcun altro.
Lo stile di scrittura rende questo libro molto simile ad un'opera di genere true crime, tanto che durante la lettura mi sono dimenticata più volte di star leggendo una storia "inventata".
In realtà la follia di Bishop mi ha totalmente conquistata, perché come mio solito sono sempre molto attratta dalle menti disturbate, e il modo il cui l'autore ha gestito i pensieri di questo maniaco pazzo omicida è davvero impeccabile.
Ho adorato ogni pagina e se siete appassionati di psicologia forense, criminologia e menti deviate io vi consiglio davvero di leggere questo libro!
23 reviews
June 11, 2008
Stephen King referenced this author in one of his books so after much searching I located it at a used bookstore in Clifton (Ohio, UC campus). I lived by myself at the time in a very dark neighborhood - raccoons and dogs regularly plundered around at night. I started in on this book and could not stop - had to make frequent trips around the house to check on things as I was sort of freaked out. It did not help that I kept hearing sounds and getting startled. Scary crap from beginning to end. It reads like it is real, messed up from page 1 to the end. Highly recommended.
Profile Image for Andi Wall.
6 reviews1 follower
August 5, 2010
I read this book probably 20-25 years ago, but it has always stuck in my mind as a very thought provoking book, shame that it's now out of print.
Profile Image for Andrea.
3 reviews2 followers
March 20, 2011
Tra il luglio e l’agosto del 1973 l’America assiste terrorizzata e impotente alla carneficina compiuta da Vincent Mungo, il più spietato serial killer che ne abbia mai calpestato il suolo. Evaso dal manicomio criminale dov’era rinchiuso da pochi mesi, Mungo attraversa gli Stati Uniti da una costa all'altra, da Los Angeles fino a New York, lasciandosi alle spalle i resti di cadaveri orribilmente mutilati. Le vittime, tutte giovani donne, vengono torturate, stuprate, fatte a pezzi con una furia sanguinaria senza eguali, che affonda le radici nel tragico passato dell’uomo. Il suo è un compito superiore, una missione: la donna è il Male, lui, il cacciatore di demoni, libererà il mondo dalla sua abominevole presenza.
Mentre la scia di sangue diviene giorno dopo giorno sempre più densa, l’opinione pubblica, sconvolta dalla mattanza, inizia a chiedersi perché nessuno riesca a fermarlo. Già: perché nessuno riesce a seguire le tracce di Mungo? Perché, nonostante le sue fotografie tappezzino ormai i muri di decine di città, nessuno lo ha mai avvistato? Perché la polizia, impegnata nella più estesa caccia all’uomo mai dispiegata sul suolo americano, non ha la più vaga idea di come prevedere la sua prossima mossa?
Semplice: perché l’uomo che si sta prendendo gioco di tutti loro, il più feroce serial killer della storia d’America, non è Vincent Mungo.

Ci sono tre cose che non mi sono piaciute di questo romanzo: la prima, nonché più grave di tutte, è l’imperdonabile ritardo con cui il capolavoro, sì, lo dico senza pudore, capolavoro di Shane Stevens è stato pubblicato in Italia. Sono passati più di trent’anni da quando By Reason of Insanity, con largo anticipo rispetto a riconosciuti caposaldi del genere come Il silenzio degli innocenti, Il collezionista di ossa o American Psycho, ha inaugurato il filone dei serial killer letterari negli Stati Uniti. Un plauso a Fazi per averci consegnato un romanzo di tale importanza, ma una dolorosa tirata d’orecchi a tutta l’editoria italiana per avercene privato per tutto questo tempo.
La seconda e la terza riguardano proprio l’edizione italiana: il titolo, Io ti troverò, è quanto di più banale si possa immaginare e non rende minimamente giustizia all’originale, ben più significativo; e la copertina è totalmente fuori contesto (vorrei che qualcuno mi spiegasse da dove viene l’idea della macchina, dato che non trova alcun riscontro nel romanzo).
E basta.

Continua qui: http://tanadelratto.blogspot.com/2011...
Profile Image for La.Silbia.
78 reviews20 followers
August 25, 2011
Thomas Bishop è stato un bambino tremendamente abusato. Dentro di lui sono stati per anni e anni instillati mostri, demoni, i semi della futura follia e del diavolo che si impadronirà di lui.

"Troppo tardi! Creature oscure e irrazionali si infiltravano attraverso i muri. Demoni sanguinari che balzavano, straziavano, strappavano i muscoli dalle ossa. Artigli folli che laceravano la carne, enormi bocche spalancate che ingoiavano interi intestini, il cuore, il fegato, i reni strappati, mentre la cinghia colpiva e colpiva e loro urlavano entrambi per il terrore indicibile, gli occhi ciechi che lentamente si infossavano, i corpi frenetici, vivi nel dolore, sprofondavano lentamente in un sonno silente"

È stato abusato dalla madre, Thomas. È stato concepito e allevato dall'odio, dall'odio cieco e folle di una donna la cui vita era stata a sua volta abusata da uomini infernali. Thomas si è nutrito di follia, di paure, di angosce, di demoni che si avvicinano nel buio della notte per trascinarti in un vortice. L'unico modo che trova per sopravvivere è rifugiarsi lui stesso nella follia: la vittima deve diventare carnefice, e così facendo, avere modo di tornare ad amare la madre-carnefice identificandosi con l'uomo-carnefice, ovvero l'unico pensiero-ossessione della donna e quindi in qualche modo unico suo amore. Identificandosi dunque con il presunto stupratore della madre, e innalzando questa figura a suo personale dio malato.

"Suo padre si chiamava Caryl Chessman. Il fatto di aver avuto un altro padre fu dimenticato. Nella memoria ferita del ragazzo, colma di mostri e demoni infernali, di sofferenze e di punizioni spaventose, di donne che soffrivano e di uomini che le facevano soffrire, il nome di suo padre brillava. Voleva diventare come lui."

"Le donne vivevano in una costante e perpetua agonia, forse condannate da una maledizione divina. Mettevano al mondo la vita nel dolore, sapendo che l'unica conseguenza sarebbe stata la morte. Questa consapevolezza, viscerale e inevitabile, le faceva impazzire oltre ogni sopportazione. Nel loro orribile tormento si scagliavano contro gli uomini, contro quelli che avevano dato loro il seme della vita e le avevano condotte quindi alla dannazione e alla morte. Usando ogni possibile stratagemma, seducevano, asservivano e distruggevano ogni uomo alla loro portata, istintivamente, in una titanica battaglia senza tregua per la sopravvivenza, in un mondo totalmente impazzito. Ma non potevano vincere, naturalmente. Erano condannate perché senza la morte non c'era vita e, mentre nella loro mostruosa sofferenza cercavano di uccidere chi donava la vita, accettavano nei loro corpi grotteschi il seme che portava la morte. Così l'orrendo circolo continuava ininterrotto, lasciando solo vittime nella sua scia insanguinata. Infine Bishop realizzò che i demoni che infestavano i suoi sogni non erano solo mostri femminili che dovevano essere distrutti perché malvagi, ma donne che avevano sofferto orribilmente e desideravano terminare il loro inenarrabile tormento con la benaccetta benedizione della morte. Che il male incarnato e la sofferenza inaudita potessero abitare nello stesso corpo gli appariva normale quanto una donna con due seni."


Thomas accetta l'eredità. Thomas accetta di perpetrare a sua volta violenza, accetta il ruolo a cui sua madre l'ha destinato in quanto maschio. E comincia ad uccidere, a distruggere, perché solo così può placare i demoni che continuano a tormentarlo, immerso in una follia che rimane molto lucida, perché molto chiaro è per lui l'obiettivo che deve raggiungere.


Io ti troverò è due romanzi in uno, in cui una trama di genere si fonde magistralmente con una scrittura e uno stile non di genere. Non avendo mai amato io le forse inevitabili forzature e spiegazioni stiracchiate presenti nelle trame di genere, trovo questo libro semplicemente spettacolare. Tutto è costruito con precisione, con attenzione al dettaglio. L'autore si prende tutto il suo tempo per narrare con cura le varie esistenze coinvolte nella storia, per tratteggiare vividamente e realisticamente i personaggi e le loro personalità, dimostrando anche una notevole abilità nel descrivere in modo plausibile le inevitabili sfaccettature psicologiche del protagonista.
Nulla è lasciato al caso, nulla viene affrettato: noi e l'autore seguiamo passo passo il serial killer e coloro che lo inseguono, stando al fianco a volte della volpe e a volte del segugio. Seguiamo insieme a loro l'evolversi naturale della follia omicida. Le 800 pagine del romanzo sono tante solo perché anche noi avvertiamo la pressione del tempo, l'urgenza della cattura e l'angoscia delle vite spezzate come se fossimo realmente lì dentro la trama, attendendo quindi la svolta decisiva ad ogni capitolo.
Profile Image for Brittany-Marie Aarons.
146 reviews15 followers
October 13, 2018
Shane Steven's novel has me spellbound. I fear, with much certainty, that every thriller, mystery and crime novel I read for the rest of my life, will be met with disappointment. I am quite confident that no book is as good as this book.

How can I be so confident? In the past 3 months, I took upon myself the challenge of reading 55 books, written between the 1990s to present, all with 3.9+ Goodreads ratings, many of them bestsellers. Quite a few from legendary authors. Many of them blew me away. A handful we're historical gems. A few earned my 5 stars. I now demote each by 1 star, because this will always be THE 5 star quality standard within its genre.

This novel was way more than crime fiction. It was a rather general social fiction. I am surprised by the notion that it was 'too long'. In this world where one gobbles up (and ENJOYS) 1100 pages of Steven King describing every crack in the wall and elements of glass in a lightbulb, one should happily devour Stevens' entertaining repetition of details that serve as reminders and guides through a story so thickened by side-stories. If one can memorize the never-ending details of sub-plots, characters, spells & locations in a Harry Potter book, the juicy sub-plots of this novel should be a piece of cake.

Stevens masterfully crafts a story that challenges a common black & white belief that evil deeds = evil people. I would argue he challenges the very concept of 'evil' itself. He explores themes of politics, social ethics, misogyny, identity, mental illness, narcissism & human nature over and over and over and over again. Who, really, is the 'bad' guy? I do not see Thomas Bishop so much as the main character, as simply the main subject through which each major theme of this novel is explored via several main characters.

And..holy..flipping..crap..his descriptions are luscious, luminary & alive. Bless the weak of stomach, for Stevens does not hold back. Madness is as madness does and descriptions of madness are painted vividly, with masterful, forceful, blatant perfection.

The final plot twist, splashed upon the last page, has absolutely sickened me. I have spent 2 hours researching what it implied. I have not been able to find clear answers within the English internet, so I've now ventured to reading the French & Italian reviews and summaries, who are still pretty vague but offer a tad bit more opinion. It appears to be so obvious to readers that they need not explain it, so it may not be a flaw of the book, just a flaw of my own brain :(

I longed for this book for months, as it was out of publication. The hype was worth it. Steven King was right, it deserves recommendation without reservation. The combined elements of this novel are so potent, rare and realistically raw, I pray it resurfaces over time to receive the recognition it deserves for the masterpiece that it is.

This is officially my favorite book. I'm still in awe.
Profile Image for Dawn G.
75 reviews9 followers
January 17, 2015
Quite a long ride this book! Very dark, graphic and intricate plot just the way I like. I would have given this book a much higher rating if not for two issues. First, I think the book could have had a 100 less pages and been just as good, it was 570 pages long. I do not mind a long book at all; however, it seemed to me that the author used alot of words at times when he could have made the point with much, much less. Secondly, I was a little disappointed in the ending. I thought the author took all this time to tell the story, then rushed the ending a bit. Still, the plot was great and it never once entered my mind to not finish. Overall, good book, long journey.
Profile Image for Will Errickson.
Author 19 books219 followers
May 15, 2020
3.5 stars probably. Cult novel about a prolific serial killer that prefigures our obsession with them, detailing their obsessive thoughts and M.O., as well as the types of men who try to track them down. Profiling and DNA evidence and the like hardly existed (story is set in 1973). Graphic and painstakingly detailed—especially how the killer’s mind is formed—but far too long, lots and lots of characters that can get kinda mixed up—you got journalists and cops and doctors and hoods and the mob and politicians and more. If it’d been made into a movie it’d probably be more well-known today. Gets bogged down in moot details as it progresses. Still lots of passages of chilling brilliance and suspense. Definitely recommended for true crime fans as well as horror fans who don’t mind police/detective procedural kinda stuff. My full review:

http://toomuchhorrorfiction.blogspot....
Profile Image for Michelle .
1,055 reviews1,841 followers
May 4, 2017
I was really looking forward to this book. Tons of five star reviews and recommended by Stephen King himself. What I got was boredom. How does a book about a serial killer become boring? You start adding too many sub-plots that take away from the story. The only parts I found interesting were the parts about the serial killer himself. The rest I started to skim because I just didn't care. I found the beginning very interesting but then this book comes to a crawl. I had to practically force myself to continue picking it up.
Profile Image for Aprile.
123 reviews94 followers
October 28, 2017
Hillside, California (1) ---> Yuba City-Sacramento, California (1) ---> Los Angeles, California (1) ---> Las Vegas, Nevada (1) ---> Phoenix, Arizona (1) ---> El Paso - San Antonio, Texas (5) ---> New Orleans, Lousiana (3) ---> New Orleans-Memphis,Tennessee-St. Louis, Missouri (3) ---> Chicago, Illinois (2) ---> Chicago-New York (1) ---> New York (11) ---> Miami, Florida (1) ---> New York (18)

I numeri tra parentesi non sono i giorni trascorsi nelle varie località...

Mentre leggevo di
cinghie, fruste, pugni, violenze, scuotimenti, mostri, madri deviate, padri stupratori, demoni, fuoco, coltelli, mutilazioni, viscere, carne, adipe, pelle, seni, genitali, peni, masturbazione, piscia, violenza, predominio psicologico, assassinii, sbarre, carcerieri, camera a gas, medici, infermieri, camicia di forza, e poi ancora arrivismo, presunzione, potere, sfruttamento donne, donne che sfruttano, accordi di comodo, corruzione, ricatto, serietà professionale, potere, accordi, stato, mafia, giornalismo
mi dicevo che non sono questi i libri per me, che il mio giudizio sarebbe stato negativo, che tale lettura era tempo mal impiegato.
E invece mi è piaciuto, non mi sento di consigliarlo a tutti, ma mi è piaciuto. Iniziato perchè veniva definito come tra i più acuti romanzi scritti sul lato oscuro dell'American Dream, vi ho trovato piuttosto una realistica rappresentazione - al di là di una mente deviata - dei giochi di potere e quindi il loro smascheramento. Come quando si va in visita agli Universal Studios...
Profile Image for Ryan Davison.
321 reviews5 followers
August 3, 2025
With 70's era gore (and sexism) By Reason of Insanity will keep the blood drenched pages turning.

The book jumps right in and molds the murderous protagonist's ‘origin’ story. Structurally, it begins in similar pattern to the 1985 classic Perfume, but with a true-crime/journalistic narrative tone. The first half of the book stays mostly in the killers perspective (always cool) and is loaded with grisly innovative. A single early trick the author employs carries almost the entire novel - but it's a damn good trick. At about the midway point we meet a bloodhound investigative reporter hired by a newspaper wanting him to track down the killer before the police. The reporter's perspective is traded back and forth with the killer.

Again, the writing is not especially impressive – was, were, had, have - some form of 'to be' peppers nearly every sentence. After the halfway mark plot tangents splinter all over the place and the sexism is waaaay over the top. Even our “normal” male characters fantasize about twisted behaviors as our 'good guy' reporter pays prostitutes double to not talk - women are instruments in this novel.

This is not for everyone, but its gruesome creativity and tricky plot jumps makes it a recommendation to certain fans of serial killer fiction. It's long, read it fast. True crime readers might find it too far fetched to enjoy but it has that tone.
Profile Image for Gibson.
687 reviews
May 14, 2019
Nascita di un serial killer

Caryl Chessman fu un criminale americano giustiziato nella camera a gas nel 1960, pena forse troppo dura se comparata ai reati di stupro e rapina.

Ritenuto Il bandito della luce rossa, un rapinatore/stupratore che si avvicinava alle coppie appartate in automobile fingendosi un poliziotto, accusa tra l'altro sempre rifiutata da Chessman fino alla fine dei suoi giorni, durante 12 anni di carcere riuscì a rinviare più volte l'esecuzione con svariati appelli, riuscendo di fatto a sensibilizzare il movimento contro la pena di morte che cominciava ad emergere negli Stati Uniti — in tal senso, Chessman fu una figura chiave.

Partendo dunque da un fatto realmente accaduto, Stevens romanza la sua trama a cominciare degli ultimi giorni di un criminale, non per renderlo il vero protagonista, ma per creare quella costante e ingombrante presenza che forgerà la vita di Thomas Bishop, un bambino continuamente maltrattato dalla propria madre — vittima di stupro da parte di Chessman —, che all'età di 10 anni deciderà di bruciarla e mangiane la carne.

Internato in un ospedale psichiatrico, Thomas vi trascorrerà i successivi 15 anni, alimentando la follia dei suoi pensieri, fino a quando non metterà in atto un semplice quanto ingegnoso piano per fuggire.

Da uomo libero, e grazie ad una sorprendente lucidità, Thomas scatenerà la sua violenza facendo strage di donne, universo che ritiene appartenere al Male.
Non si limiterà ad ucciderle, troppo facile, ma smembrerà i loro corpi sì da renderle irriconoscibili, il tutto senza provare il minimo rimorso o ripensamento, e beffando continuamente la polizia.

Datato 1979, è probabilmente uno dei primi (e migliori) romanzi a scavare nel fango dei pensieri di un serial killer, a lasciar trapelare come una valanga le riflessioni di una mente anaffettiva, in grado di percepire la violenza come unico strumento per esistere e la necrofilia come fonte di appagamento sessuale.

Ma nel romanzo non c'è solo violenza, c'è anche azione e suspense e politica — sì, perché mentre Bishop compie il 'lavoro' sporco, parte dell'America che gli ruota intorno, quella in grado di pilotare l'opinione delle masse, si affanna per sfruttare il sensazionalismo e ricavarne i migliori benefici.
Un viaggio on the road attraverso un'America di cadaveri.
Un viaggio che piacerà a molti, soprattutto se poco impressionabili.


Prologo
Le fiamme divorarono avidamente il corpo, consumando e dilaniando la carne e i muscoli. Sfaldata, poi annerita e carbonizzata, la pelle si disintegrò rapidamente. Braccia, gambe e torso si sarebbero presto ridotti a un mucchio di ossa sbiancate dalle fiamme. E, a tempo debito, la testa, privata dei tratti somatici, sarebbe divenuta simile a un teschio.

In silenzio, se non per quel gemito cantilenante che gli risaliva dal profondo della gola, il ragazzo, con gli occhi folli illuminati dal rosso bagliore delle fiamme, osservava il corpo che bruciava, bruciava, bruciava…
Profile Image for LuLú.
157 reviews17 followers
February 18, 2022
Sicuramente un thriller ben strutturato, un maniaco credibile ed estremamente oscuro, una mente malata, folle ma geniale. Una caccia all’uomo appassionante che tiene con il fiato sospeso. Un giornalista, uno psichiatra, tantissimi poliziotti alla ricerca di un solo uomo invisibile in apparenza. Paragonato a Jack lo squartatore per perversione nelle mutilazioni ma non per numero di vittime che in vece in questo caso sono molte di più.

Nonostante tutti gli espedienti siano al posto giusto e la trama sia ben riuscita e arrivi allo scopo non ho potuto fare a meno di notare la poca empatia dello scrittore con il genere femminile.

Se da una parte ci sono tante personalità maschili forti, autoritarie, brillanti e con ruoli importanti all’interno della storia. Non c’è una sola donna che sia minimamente salvabile o leggermente intelligente, o con una professione importante. Neanche una piccola apparizione di una frase in cui una donna sia considerata pari. Sono tutte deboli giovani senza il minimo di sale in zucca, bisognose, stupide prostitute, mogli sottomesse senza carattere, oppure attempate e disgustose, disperatamente bisognose di un uomo. In più di cinquecento pagine non c’è una sola menzione a una giornalista valida o una poliziotta perspicace o qualunque vittima degna di nota.

È come se fosse un libro scritto da un uomo per condiscendere il suo pubblico maschile apparentemente misogino e bisognoso di appagare il proprio ego attraverso storie in cui le donne sono solo oggetti su cui riversare in ogni forma, dalla più blanda alla più violenta, tutte le loro frustrazioni. Sia denigrandole verbalmente nella mente che facendo succedere di tutto ai lori corpi.

Si una storia valida e una buona struttura credibile e piena di suspance.
Ma un pessimo approccio con le differenze di genere maschile. Il pensiero e il giudizio troppo forte, preciso e delineato delle preferenze dell’autore traspira per tutto il libro. È così chiaro che ho più volte pensato di lasciar stare, inizialmente delusa poi quasi disgustata sono andata avanti presa dalla mia passione per il crime e ho dovuto sapere come andasse a finire.

Quindi tirando le somme non leggerò altro dell’autore e mi libererò del libro.
Profile Image for Aunt .
10 reviews
October 5, 2009
This is one of the most harrowing books I have ever read. I have loaned this book to many of my friends. It is so dogearred and taped. It is also out of print. I actually would look over my shoulder to check if anyone was in the room while reading. Few books can do that to me, but this one is a winner.
Profile Image for Mari.
375 reviews29 followers
September 13, 2013
Si guardi sempre alle spalle, perché ció che la insegue potrebbe raggiungerla

Un libro immenso, che nonostante la mole si legge tutto d'un fiato. Ritmo altissimo dalla prima all'ultima pagina, un incredibile viaggio nella follia umana, scene cruenti, una caccia all'uomo spietata. Era da tanto che non leggevo un thriller degno di essere definito tale, capace di tenermi incollata alle pagine fino a notte inoltrata. Thomas Bishop e Adam Kenton sono due personaggi indimenticabili, ma quello che secondo me rende perfetta la storia è tutto il contesto storico, politico e sociale che Shane Stevens riesce a costruirgli intorno. E' così bravo nel narrare i fatti da farla sembrare una storia vera. Mi ha sorpreso scoprire che il libro è stato scritto nel 1979, leggendolo si intuisce per l'assoluta mancanza di tecnologia, ma nonostante questo non da l'idea di una storia datata. L'unico appunto è rivolto alla casa editrice, 800 pagine meriterebbero forse una rilegatura migliore, sono una lettrice attenta e gelosa dei propri libri perciò ne ho molta cura, questo si è completamente scollato mentre lo leggevo!

Una facciata tra la folla, perso nella massa, un lavoratore, capace di scivolare dentro e fuori, di apparire e scomparire, indistinguibile, irriconoscibile, invisibile. Intoccabile. Non come la lebbra, lenta e globale. Ma come la peste, rapida e mortale.
Profile Image for Brent Soderstrum.
1,611 reviews21 followers
March 24, 2013
Stevens tells an enjoyable tale about Thomas Bishop who escapes (quite masterfully) from a mental health facility and begans to cross the US killing women in vicious ways. This book was written in the 1970's right when mass murders were becoming the rage with the likes of Charles Manson and such. Stevens gives you a look into Bishop's backround. He was raised by a mother who beat him with a leather strap a lot till he couldn't take it anymore and he killed her resulting in his residencey at Willow, which was a mental facility. His father was killed in a robbery by one of his fellow robbers. His mother was also convinced his real father was Caryl Chessman who was arrested, convicted and killed for robbery and rape in the 1940's. Thus Thomas thinks Chessman was his father and he begins murdering women to please his father. Some enjoyable twists at the end.
Profile Image for Lauren Holmes.
22 reviews
June 19, 2013
This was one of the best books I have ever read. I love the fact that this book was based on non fiction relating to the story of Caryl Chessman and then transitioning to fiction about this psychopathic mass murderer. I learned a part of history that I did not know about and I became spell bound in the methodical and insane mind of a killer. It was great. I wish Shane Stevens still wrote. The other books that I have found for him have great reviews but are impossible to find. No longer in print. I would have to literally go to Princeton University library and see if they would allow me to take the book out or I could always pay $200.00 for a used copy. Someone should really make his books available.
Profile Image for Steve.
81 reviews2 followers
July 24, 2024
Opera capillare, una ricostruzione romanzesca in cui ti cali senza compromessi.
Un opera ciclopica (quasi 800 pagine cartacee), che in parte ricostruisce anche il lato oscura dell' America degli anni 70,,,
Finemente lavorato, una trama avvincente , una scrittura che ti porta per mano per l'intera opera, rallentando e accelerando come solo i grandi scrittori sanno fare.

Uno scrittore anomalo, poco conosciuto, anche perché si è volutamente isolare nel corso della sua vita.
Di lui abbiamo su internet solo un paio di fotografie e ricercando la sua biografia trovi ben poco.

Eppure credo possa essere tranquillamente annoverato tra gli scrittori crime più affascinanti e professionali che ho avuto modo di conoscere.

Consigliatissimo

Profile Image for Anna Fennell.
301 reviews
May 26, 2018
This is a difficult book to review. It reads like a non-fiction pursuit of a serial killer with all the people involved listed and used throughout. However, it is fiction and is well-thought out. The plot is complicated and the crimes gruesome. Many people act as fouls for one another.

As the reader, you see into the mind of the killer. That is particularly interesting — the psychology of his actions. You also are introduced into the minds of the other characters in the story.

This book is recommended by Stephen King and I am a huge fan of his. In his recommendation, he says that this is a novel of perfect evil. After reading it, I can agree.
Profile Image for Anji.
120 reviews6 followers
September 7, 2014
An absolutely enthralling journey through the life of a Psycho-sociopathic mind,I read this book in my teens and have to say I enjoyed every aspect of it,although "enjoy" is not the right word to use. This book preceded and is far superior to "American Psycho" by Brett Easton Ellis and I have often wondered why it was never adapted for the screen. It is a well-written novel and is far superior in terms of style of writing,characterisation, and storyline,than many other serial-killer novels.
Profile Image for Roxanne.
106 reviews1 follower
April 15, 2017
Read this many, many years ago; but I remember it as one of the scariest books I ever read. One that I would like to re-read.
40 reviews48 followers
September 3, 2011
Great book, best serial killer book I've ever read. I read this the first time about 15 years ago, the second time about 5 years ago and I plan on reading it again sometime soon...
Profile Image for Maya.
82 reviews46 followers
April 10, 2013
Um. Best ending ever? When a book about a psychopath makes YOU feel like a psychopath, you know they've done something right.
Profile Image for Siddharth.
29 reviews8 followers
November 20, 2024
9.25/10

An absolute page turner. The author isn’t afraid to pull any punches in the first third of the book where the murders are described in graphic detail. At times, I felt the book was trying to do too much with some of the political subplots. The plot twist at the end was intriguing but rather unnecessary. An amazing read nonetheless. Not sure why this isn’t more popular.
Displaying 1 - 30 of 211 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.