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Trilogia del Male #2

The Root of All Evil

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Tripoli, 1960s. During the years in which post-colonial Libya fell prey to the sprawling greed of the West, Michele Balistreri suffered a succession of blows that would scar him for life. The death of his mother; the unspeakable horror that befell his best friend’s family; his father’s role in Gaddafi’s ascent to power; and the innocent blood pact that would corrupt the course of his future.

Rome, 1982. In the wake of a ruinous blunder, a ground-down Commissario Balistreri escapes his regrets through sex, alcohol and gambling. His sole responsibilities are now a stilted investigation into the death of a South American student, and a tiresome obligation – as a gratitude to the man who saved his career – to a rising television starlet needing protection from the pitfalls of fame.

As the risks to this girl, Claudia Teodori, begin to rise along with her reputation, the sorrows of Balistreri’s past also start to push back into his present. Both of their fates are inextricably linked – and this driven, obsessive young woman must help this damaged detective fight a foe that follows her and refuses to forget him.

688 pages, Hardcover

First published October 31, 2012

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419 people want to read

About the author

Roberto Costantini

27 books109 followers
Roberto Costantini (Tripoli, 1952), ingegnere, consulente aziendale, oggi dirigente della Luiss Guido Carli di Roma dove insegna anche al Master in Business Administration. Il male non dimentica è il terzo volume della Trilogia del Male con protagonista il commissario Michele Balistreri, dopo Tu sei il male (migliore opera prima al Premio Scerbanenco, Premio Azzeccagarbugli al Romanzo Poliziesco, Premio Camaiore di Letteratura Gialla) e Alle radici del male, best-seller in Italia e già pubblicati negli USA e nei maggiori paesi europei.

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5 stars
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30 (4%)
1 star
4 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 63 reviews
Profile Image for Maureen .
1,684 reviews7,393 followers
May 30, 2021
*3.5 stars *
Profile Image for Orsodimondo.
2,416 reviews2,399 followers
June 19, 2024
LA CORAZZATA BALISTRERI

description
Gheddafi all’epoca del colpo di stato. Nella notte fra il 31 agosto e il 1° settembre 1969, dopo essere stata rimandata per tre volte, scatta l'Operazione Gerusalemme, come viene indicato in codice il colpo di stato col quale si impadronì del potere ponendo fine al regime monarchico di re Idris.

Sono partito con le migliori intenzioni, sull’onda del discreto entusiasmo nato leggendo l’esordio di Roberto Costantini, Tu sei il male, primo capitolo di questa cosiddetta trilogia del Male.
Finché il protagonista rimane sulla costa libica, circondato da un certo qual fascino esotico, pur trovando questo romanzo inferiore al precedente, riuscivo comunque a seguirlo con qualche piacere: si lascia leggere, e si vuole sapere come va a finire.

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Uno degli attentati a Tripoli che prepararono il colpo di stato.

Ma quando Michele Balistreri si trasferisce in Italia e indossa le vesti di commissario di polizia, il lato peggiore della scrittura di Costantini emerge pericolosamente, al punto da spingere un recensore a scrivere:
Sublima la propria vita sessuale in quella tutta fuochi d’artificio, cotillons e… del protagonista, come quasi sempre succede in questo genere di romanzi e storie.

Con costante sprezzo del ridicolo, si susseguono enfasi, retorica, tono tragico (quello che di solito una mano si vergogna di vedere l’altra scrivere – qualche esempio a caso: Prima dell’alba saprò chi mi ha tradito [come insegna Turandot], Correvo lungo il ciglio dell’abisso…Nei circoli esclusivi sul Tevere tra la lasagna e il tiramisu), ridondanza, ripetizioni, verbosità, assenza totale di ironia, plot così fantasioso da risultare inverosimile, dettagli che fanno dubitare del lavoro di ricerca e documentazione (ho annotato una decina di punti sospetti), altri davvero goffi, discoteche gay immerse nel fumo di hashish, marijuana e crack, e avanti di questo passo.

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Roma, piazza Vittorio (Vittorio Emanele II), il cuore della Roma multietnica.

E chiaramente non può mancare il sadico serial killer che se la prende con le donne e semina cadaveri per anni.
Vero che di maledetti uomini che odiano le donne ce n’è a iosa, ma i serial killer, se non esistessero, bisognerebbe inventarli, per la gioia degli scrittori di romanzi di questo genere.

E poi, fantacronaca, e fantapolitica. Fantascienza.
Come se la realtà italiana non fosse già di suo sufficientemente incredibile in modo imbarazzante, Costantini colora accentua calca carica inventa esagera…: la P2 a braccetto con lo IOR e l’intero vaticano e la mafia, fianco a fianco con Democrazia Cristiana e Partito Comunista (compromesso storico dieci anni prima del tempo), gestiscono il mercato della droga, la politica nazionale e internazionale (non solo il colpo di stato di Gheddafi e la conseguente cacciata di tutti gli italiani residenti in Libia, ma anche trame con l’Egitto, e contro Solidarność…), cliché imbarazzanti, e quant’altro.

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Roma, piazza san Cosimato, a Trastevere. L’azione del romanzo da Tripoli si trasferisce a Roma.

La Spectre! In pratica, siamo in pieno James Bond: ma manca la cultura cinematografica e l’ironia, il ritmo e la sapienza di 007.
Sembra d’essere tornati a quei film italiani di serie B anni Settanta, col tempo definiti poliziotteschi, che purtroppo Tarantino ha sdoganato con danni non ancora prevedibili.

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Un momento del romanzo, di questo e del seguente, insistito e ripetuto al punto da sfiorare il ridicolo.

In questo seconda avventura, il superomismo e il fascismo-duri-e-puri del commissario Balistreri sono insistiti più che mai e risultano acutamente fastidiosi, la sgradevolezza dei suoi modi e pensieri viene fuori debordante. Sembra che chi scrive non riesca a controllare questi tratti della personalità del suo protagonista letterario, quasi scattasse l'identificazione.

E così, man mano, un altro ricordo cinematografico è emerso, quello più vivo e calzante. Eccolo:
https://www.youtube.com/watch?v=grJNV...

description
Profile Image for Anima Miejska.
357 reviews70 followers
January 27, 2021
Pierwsza partia książki - fenomenalna, czytałam z zapartym tchem, szczególnie elementy związane z włoską "okupacją" Libii były niezwykle ciekawe. Dalej, jakby zgubił się styl i klimat, została bardzo przeciętna kryminalna historyjka. Szkoda, choć zamierzam przeczytać część trzecią trylogii, bo niestety nie wszystkie wątki się wyjaśniają!
Profile Image for Laura V. لاورا.
541 reviews75 followers
January 15, 2022
Il bene e il male

È maledettamente labile, e mai netto, il confine tra bene e male che emerge fra le pagine di questo sorprendente romanzo di Roberto Costantini. Scopro quasi subito che si tratta del secondo volume di una trilogia, ma procedo comunque nella lettura, pur essendo ignara dei contenuti del primo, perché anzitutto l'ambientazione ha su di me una presa immediata: la Libia degli anni Sessanta, dove la toponomastica di Tripoli ancora tradisce il passato coloniale e il ghibli soffia “il suo alito infuocato di sabbia”.
È laggiù che cresce Michele Balistreri, chiamando casa quella torrida terra nordafricana su cui a poco a poco iniziano ad addensarsi le nubi minacciose della Storia. Una vita agiata all'ombra di un nome che conta, quella vissuta dall'adolescente protagonista, senza peraltro farsi mancare esperienze che definire delinquenziali suona in verità riduttivo; un vecchio patto di sangue tra amici lascia una cicatrice indelebile sul polso e ancor più nell'anima, mentre delusione e rabbia approdano infine sull'altra sponda del Mediterraneo per continuare ad avvelenare un'esistenza che non sembra possa trovare requie né perdono.
La lunga vicenda narrata si divide in due parti, delle quali la prima, catturando il lettore fin dall'incipit, è forse quella meglio riuscita. Personalmente, ho trovato una prosa davvero molto coinvolgente, capace di muoversi con abilità attorno a un mistero agghiacciante di cui soltanto l'epilogo, dopo vari depistaggi ad arte della penna dello scrittore, svelerà retroscena e crudeltà dinanzi a cui la giustizia umana, quella al di fuori dei tribunali, non può tentennare. Trama complessa da raccontare in breve; occorre leggere e lasciarsi trasportare dalle inquietudini di un personaggio molto ben riuscito come quello di Balistreri e sferzare dal ghibli che proviene da quegli umani, insondabili deserti dove luce e ombra spesso si confondono e il male mette silenziose radici.
Valutazione complessiva, dunque, di quattro stelle e ½, per la storia in sé e lo stile narrativo, nonché per l'ambientazione libica (e la breve parentesi egiziana) che dimostra una conoscenza diretta da parte dell'autore (non a caso, Costantini è nato a Tripoli nel 1952) di luoghi e società araba locale.
Profile Image for Fabio Carlo-Stella.
177 reviews13 followers
May 22, 2019
Semplicemente superbo, ancora più avvincente di Tu sei il male. Sorvolando sulla trama, la prima parte a Tripoli sembra richiamare l'epopea di C'era una volta in America e la suspanse dei racconti di Agatha Christie. La seconda parte, l'indagine adrenalinica di Balistreri è anche un viaggio nell'Italia opulente dei primi anni ottanta, fatta di molti vizi e di poche virtù. Nonostante Costantini tenga a precisare subito che il suo è un romanzo, non un saggio, la trilogia di Ballistreri sembra sempre più uno straordinario pretesto per raccontare la storia recente del nostro Bel Paese. Le aspettative sul terzo capitolo, come anche sulla riduzione cinematografica, sono sempre più alte.
Profile Image for Emanuela.
762 reviews38 followers
November 14, 2020
Mamma mia, ho i brividi!!!
Come dice una recensione di Augias che stimo tanto, sulla copertina di questo libro, “non vedi l’ora di tornare a casa per continuare a leggerlo e vedere cosa succeda” beh corrisponde esattamente a verità!
Temo sempre un po’ i seguiti delle serie, soprattutto quando si tratta di libri con lo stesso protagonista ma autoconclusivi come in tanti gialli e thriller con casi diversi da un volume all’altro.
Beh in questo caso se possibile Costantini si è superato!
A dirla tutta si tratta di un seguito atipico perché il caso è diverso ma non del tutto, proseguendone uno che nel primo volume era stato toccato solo marginalmente.
E poi lo fa iniziando da lontano, cioè dalla nascita di questo commissario un po’ bastardo, narrandoci la sua storia e le sue origini, “le radici del male”, dove tutto è iniziato facendolo diventare quello che oggi conosciamo.
Così parte dalla Libia postcoloniale, dove gli italiani accanto agli americani, sono rimasti anche dopo la caduta del fascismo e la fine della seconda guerra mondiale , molti ancora fascisti nell’animo, facendo la bella vita, ricchi e padroni, in uno strano equilibrio di supremazia dei bianchi sugli africani, ma spesso con rapporti lavorativi a cui, dopo tanti anni lì ormai, si mescolavano rapporti di amicizia.
Come nel caso di Michele Balistreri, detto Mike, amico per la pelle del figlio del tuttofare di suo padre Salvo, Mohammed al Bakri.
In realtà i figli sono due: Ahmed e Karim, profondamente diversi l’uno dall’altro, il primo un po’ folle e spregiudicato, violento e senza limiti nelle azioni, il secondo più riflessivo, pacato e fervente musulmano.
A causa della mancanza di una guida adulta, a causa dei rapporti difficili coi due genitori, il padre troppo preso dai suoi affari e dalle mire grandiose per non tornare alle origini povere del paesino della Sicilia da cui proviene, e per cui arriva a trascurare i figli, soprattutto questo figlio dal carattere più sognatore e idealista; la madre sognatrice disillusa, profondamente depressa e un po’ paranoica, che ha degli sprazzi di forte sentimentalismo verso Mike, legandolo a sè, ma mettendolo anche contro il marito, con accuse troppo difficili da interpretare per un ragazzino.
Ed è dalla rabbia e dagli ideali infantili che Michele finisce per scegliere il figlio sbagliato tra i due e farsi trascinare dalle sue modalità di fronteggiare le difficoltà con la violenza.
Accanto a loro Nico, il figlio di un siciliano arrivato lì con Salvo e suo amico, gestore di una pompa di benzina, che subisce le angherie e i soprusi dovuti alla povertà del padre, soprattutto dall’insegnante don Eugenio Pizza, anche quelle dovute all’agire scriteriato del fidato Mike, che ne diventa il protettore.
Il primo evento che li porterà a fare i conti con i principi e le regole del mondo adulto sarà l’omicidio di Nadia, sorella di Ahmed e Karim, figlia della seconda moglie di Mohammed.
La loro storia prende la maggior parte del libro e ci rende comprensibile il carattere e le scelte di questo commissario che spesso riesce a risultare insopportabile, dedito inizialmente ad alcol, gioco e donne.
È stato impossibile contenere la rabbia, per questo ragazzino scellerato mentre leggevo questa storia, volerlo trattenere per i capelli dal cadere nell’ennesimo errore senza possibilità di ritorno, e per gli adulti assenti che non sono stati in grado di capirlo e di fornirgli dei principi morali che non fossero i suoi, tipici dell’adolescenza, degli ideali troppo alti e irrealistici e dalle basi irrealistiche, dei desideri smisurati che portano ad un passo dal baratro. In cui purtroppo Michele cade del tutto e più volte, combattute tra la purezza e i sentimenti dell’infanzia con cui non riesce a fare i conti, e quelli che crede da adulto, che soli ha visto come esempi intorno a sè, dagli adulti che lo circondano, e con eventi troppo grandi che non riesce a comprendere del tutto e che finisce per interpretare alla luce della passione che lo guida, come tutti gli adolescenti, ma senza riuscire a vedere che dietro possono essere in gioco interessi molto più complicati.

Poi lo scenario muta e ci ritroviamo in Italia, trasportati dalla fuga dei due ragazzi.
Beh qui è stato come terminare un libro e cominciarne un altro, ritrovando il commissario Balistreri che conosciamo, che riprendiamo esattamente in quel periodo in cui, grazie ad un salto temporale allora incomprensibile, lo avevamo lasciato dopo i primi eventi del caso Sordi, ritrovandolo poi profondamente mutato nel corpo e nell’anima, e in tutte le abitudini.
Beh ora risulta sicuramente tutto più comprensibile!
Anzi devo dire che mi è presa la voglia qui di riprendere il primo volume e ricominciare a leggerlo dalla parte seguente alle vicende di questo libro, per potervi leggere le conseguenze profonde di tutto ciò che gli lascia questo fare i conti con il proprio passato.

Inizialmente in tutta onestà mi ha un po’ infastidita questo salto così grande tra un mondo e l’altro, quello del ragazzino in Africa e quello dell’adulto a Roma, perché mi è sembrato di leggere due libri completamente diversi.
Poi invece sono stata trascinata dalle indagini del nuovo caso ed è diventato tutto improvvisamente più chiaro, svelando le basi del continuum dipanate con sapiente abilità dall’autore.

Nello specifico troviamo il commissario diviso tra il caso di Anita Messi, ragazza argentina appena arrivata in Italia, ritrovata morta sul ciglio della strada, con un dito mozzato, e la “missione” assegnatagli da Teodori, l’anziano collega malato, che gli ha chiesto aiuto nel proteggere la figlia Claudia.
Come sempre le svolge tutte e due male, fino al momento in cui non scopre il collegamento sottile col proprio passato, ed anche, grazie all’abilità di questa ragazza intelligente e dalla pervasiva moralità, tra l’uno e l’altro.
Tutto questo lo condurrà a fare i conti con il proprio passato irrisolto, con un patto di amicizia e sangue e con degli ideali già allora delusi.

Stavolta sullo sfondo ritroviamo le vicende politiche del nostro paese a noi più vicine, come quelle delle infiltrazioni mafiose nella politica e il loro controllo dell’edilizia e delle più grandi opere e infrastrutture, e degli scandali della banca vaticana lo Ior, col suicidio di Calvi.
Ritroviamo inseriti in queste trame complicate tutti i personaggi che avevamo lasciato dalla Libia, don Eugenio, Busi, il padre e anche Nico, accanto ai 4 fratelli Balistreri.
Ci vuole molta attenzione per non perdersi particolari importanti in questa trama che non lascia assolutamente nulla al caso, con continui colpi di scena che non fanno comprendere quasi fino alla fine chi sia stato il colpevole.
O più precisamente in realtà qui non esiste un unico colpevole perché, oltre a quello materiale dei casi aperti, ne esistono anche di morali, che costringono Mike a fare i conti con i propri demoni ed anche con la propria visione delle donne, da sempre combattuta tra quella di sua madre, pura ma di sofferenza, quella di una donna immorale, scriteriata e indecente, e infine quella del suo primo amore pulito e delicato, che finisce per sporcare irreparabilmente a causa della sua insicurezza.

Alla fine diventa impossibile non solidarizzare con questo nuovo uomo, che impara a controllare le proprie reazioni e la propria rabbia indirizzandola in maniera costruttiva verso un fine in cui impiegare tutte le proprie energie, anche se ancora con una certa avventatezza e imprudenza, radicate più nel non temere di morire.
Riuscirà finalmente a comprendere la saggia frase del nonno detta tanto tempo prima “I padri hanno il dovere di occuparsi dei figli e il diritto di sbagliare nel farlo. I figli hanno il diritto di difendersi e il dovere di capirli, prima o poi.” Finendo quasi a un certo punto a ringraziare il padre per averlo protetto.
Finire questo libro mi lascia orfana ed ho bisogno di metabolizzare questa perdita.

“So che leggi Nietsche, Mike. Allora lo sai che non esistono cose morali, ma solo interpretazioni morali delle cose.”

“Potevo proseguire in eterno la mia battaglia contro i ricordi terribili, continuare a fare della memoria la cattedrale del risentimento verso mia padre, (...).
Oppure potevo accettare le ingiustizie e i danni come parte della vita e non come torti da lavare nel sangue.
Potevo smettere di sognare di uccidere leoni e occuparmi di salvare le Elise Sordi e le Claudie Teodori.
Potevo smettere di chiamare il mio paese il posto in cui ero nato e cominciare a chiamare il mio paese quello in cui vivevo. (...)
Per riappropriarmi di quei ricordi non dovevo costruire repliche di ville come mio padre. Bastava che leggessi quelle ultime parole non come una condanna ma come una liberazione.”
Profile Image for Marina Loro.
1 review2 followers
April 3, 2015
Molto bella la prima parte del Libro, ambientata in Libia, sentita, vivida e molto forte. Totalmente poco credibile la seconda, macchinosa e forzata.
Profile Image for Sofiaurora_official.
138 reviews
March 12, 2025
La Vita di Michele Balisteri mi ha interessato e presa dal libro 1. Ho avuto dei problemi ad andare avanti in questo libro all’inizio poiché la trama rimaneva focalizzata per la maggior parte del tempo sulla realtà della Vita in Libia (argomento per cui non avevo tantissimo interesse). La storia na cominciato a ingranare a pagina 500 quando tutti gli omicidi hanno cominciato a unirsi in un unico grande schema, che è il bello dell'autore: unire fatti nel tempo anche se tra loro slegati dalle circostanze. L’unica pecca di questo libro, forse, è stata la lentezza dell'introduzione libica di 500 pagine (che comunque poi ne vale la pena alla fine) ma per il resto Roberto Costantini mi conquista ogni volta.

Personaggi: come sempre Roberto approfondisce ogni lato come se fossero persone vere, con incongruenze di pensieri, conflitti mentali. Questi personaggi sono belli perché non sono perfetti, la loro umanità ci fa sentire meno soli in un mondo che ti spinge a essere sempre perfetto. I personaggi non sono perfetti, anzi sono uno peggio dell’altro (vi giuro) e nessuno ha completamente solo pregi o solo difetti. Anche per questo il giallo si infittisce, perché non vuoi dubitare di nessuno di loro ma sai che dovresti.⭐️

Trama: Roberto insegnami la tua arte nello scrivere libri simili perché sei insuperabile. È come un intreccio di fili che puoi vedere solo alla fine. Come se cucissi un grande arazzo come lettore capitolo dopo capitolo e solo alla fine potessi vedere il vero risultato a pieno. Ogni filo è intersecato in qualche modo con gli altri e dona colori nuovi e sempre pieni di luce. La trama di Costantini è devastantemente lunga, ma ne vale sul serio la pena alla fine. ⭐️

Coerenza storica e temporale: non vi so neanche numerare le cose che ho imparato sulla Libia e l’Italia con questo libro o questa serie in generale. Ti trasporta in tutt’altra epoca e ti fa sentire la sabbia e il calore sulla pelle mentre leggi. Oltre questo collega la storia ad avvenimenti interessanti veramente accaduti di cui a scuola si parla pochissimo ma che sono fondamentali⭐️

Scrittura: neanche sto qua a dirvi quanto è bravo. Ogni libro è magnifico, la scrittura è vivida, pensata e studiata nei minimi dettagli. Ogni libro è un capolavoro. Si vede l’impegno che c’è dietro e viene premiato continuamente ⭐️

Finale: top dei top come sempre. Sconvolgente è dire poco. Mi ha aperta in due, mi sono sentita tradita, addolorata e ferita. Ma alla fine ti riempie di orgoglio e soddisfazione anche se il retrogusto amaro ti insegna sempre qualcosa di nuovo ⭐️
Profile Image for Raoul Tomaselli.
63 reviews
April 21, 2024
Mio padre mi ha regalato questo libro per riassumerglielo perché lui non legge libri. Ho accettato perché non credo che una cosa del genere possa mai risuccedere visto che lui non. legge. libri. Altro fattore per il quale ho accettato è il contesto in cui questo libro è situato: Libia 1960-70. Ho trovato molto più semplice leggere 700 pagine che ricevere informazioni da mio padre riguardo la sua gioventù. Mi sono sentito più vicino a mio padre, il che mi ha fatto riflettere sul suo modo di fare e le decisioni che fece a suo tempo.

Note positive: si fa leggere bene, narrativa fluida e non altisonante; contesto storico accurato e interessante.

Note negative: (spero sia solo per il personaggio che non è molto studiato e fascista) ci sono commenti omofobi e razzisti che non mi sono piaciuti; troppo lungo.

Forse mi leggo gli altri due...non sò.


🧐 Citazioni dal libro:

"odio davvero quella parola, maggioranza. Mi sa sentire poco libero, obbligato a dire che sì, va bene così."

"I padri hanno il dovere di occuparsi dei figli e il diritto di sbagliare nel farlo. I figli hanno il diritto di difendersi e il dovere di capirli, prima o poi."
Profile Image for Susanna Neri.
607 reviews21 followers
August 25, 2020
In questo secondo capitolo capiamo un po'di più la psicologia di Balestrieri, è più evidente il motivo del suo male di vivere e ce lo fa apprezzare meglio. Bellissima la parte che si svolge in Libia, con i paesaggi vividi e una natura crudele che sembra contaminare anche gli uomini. Mi è piaciuto molto anche l intreccio tra questo ed il primo romanzo, una sorta di binario interconnesso, una saga in crescendo
Profile Image for Dolceluna ♡.
1,242 reviews139 followers
August 10, 2017
Si ha la tendenza a credere che, qualora uno scrittore sforni un capolavoro come primo romanzo, difficilmente coi lavori successivi riuscirà a fare il bis. Ed effettivamente, mentre leggevo la prima parte di "Alle radici del male", ambientata nella Libia degli anni '60, terra di sabbia, fuoco e sangue, mi dicevo che il romanzo non mi avrebbe regalato le stesse palpitazioni di "Tu sei il male", primo magistrale tomo della trilogia: nonostante lo stile impeccabile di Costantini, avevo l'impressione che l'intreccio fosse meno complesso ma più "divagatore", meno incentrato sui fatti delittuosi, rispetto al romanzo precedente, e mi chiedevo dove l'autore volesse andare a parare. Poi, l'ho capito. E, quando, nella seconda parte del romanzo, ambientata nella Roma degli anni '80, è esplosa l'anima del giallista di Costantini, ecco che le pagine hanno incominciato a brillare. E' stato tutto semplicemente più soft, un innamoramento più lento e graduale, inizialmente tenue, poi esplosivo, e che mi ha dato modo di apprezzare un Costantini prima più narratore e poi un Costantini più giallista, due facce della stessa medaglia, legate fra loro, al lavoro con un unico risultato: quello di un altro capolavoro. E le ultime due cento pagine circa del romanzo valgono più del doppio di tutto il romanzo stesso: leggerle è un po' come farsi un bel giro sulle montagne russe, un infinito e incredibile su e giù di depistaggi e indizi, misteri e colpi di scena, intuizioni e ripensamenti, con una risoluzione che fatica a venire a galla, recando un immenso piacere al lettore. Il quale, tra l'altro, a dispetto di tutto, riesce a seguire con chiarezza tutto ciò che accade. Al centro di tutto c'è lui, Michele Balistreri, un dannato fra i dannati, deciso a a liberarsi per sempre di quel senso di rabbia e vendetta che ha soffocato il suo passato: scoprirà infatti che i delitti che si presta a indagare nella Roma degli anni '80 sono legati in maniera inquietante ad altri avvenuti durante gli anni della sua giovinezza, in quella terra di sangue e fuoco nella quale ha lasciato tanti, troppi ricordi dolorosi. E' così facile detestarlo, Balistreri: è un uomo talmente violento, strafottente, bullo e profondamente egoista, che viene da chiedersi perchè Costantini abbia scelto proprio un personaggio simile per animare le sua pagine. Ma la risposta c'è, è nel suo passato, un passato che l'ha messo a dura a prova rendendolo quello che è. Un duro. Ma anche un essere affascinante, da studiare con la lente d'ingrandimento. Insomma, tutto sommato una persona difficile. In conclusione: Costantini non ha esaurito il suo estro creativo col suo primo romanzo, e questo ne è la prova. Anche in questo caso, un giallo che va oltre il giallo e indaga le ombre dell'animo umano ma punta anche il dito contro il finto perbenismo del nostro paese, patria dei giochi sporchi. E un romanzo sul valore della lealtà, sul peso del rimorso, sulle tentazioni della vendetta, sull'amore, sull'amicizia, sul tradimento, sul coraggio. In definitiva, un romanzo sul nostro paese, su di noi, sulla vita. Un capolavoro.
Profile Image for Myriam.
496 reviews67 followers
June 27, 2015
‘De wortels van het kwaad’ ("Alle radici del male") en ‘Jij bent het kwaad’ ("Tu sei il male") haken chronologisch letterlijk in elkaar. De eerste helft van ‘De wortels van het kwaad’ (het tweede deel van ‘La Trilogia del Male’) speelt zich af in Tripoli (tussen 1958 en 1970), waar de jonge Mike Balistreri opgroeit als dwarse zoon van een rijke en machtige ingenieur en een bloedbroederschap sluit met zijn Libische vrienden Ahmed en Karim en de Italiaanse Nico. Het verraad van zijn vader, die Khadaffi aan de macht helpt brengen, en de dood van zijn buurmeisje Nadia en van zijn moeder tekenen Mike en maken van hem de cynische commissaris die we in 1982 terugvinden. In Rome, ‘de stad, die van een afstand gezien de mooiste op aarde was, en vanbinnen een wormenhol’, waar hij politiecommissaris is en net geblunderd heeft in de zaak van Elisa Sordi waarmee ‘Jij bent het kwaad’ (het eerste deel van de ‘La Trilogia del Male’) begint. Hij sluit zich op in zijn kantoor, luistert naar Leonard Cohen, leest Nietzsche (waarmee zijn moeder hem in Libië liet kennismaken) en versiert zo veel mogelijk vrouwen van wie hij – dank zij alweer zijn ervaringen in Libië – geen hoge dunk heeft: ‘allemaal potentiële verraadsters en gelegenheidshoeren. Ook al waren ze, dat moest ik wel toegeven, verder goede mensen, oneindig veel beter dan ik.’
Maar de nieuwe moord waarmee hij wordt opgezadeld brengt zijn verleden terug en er wordt diep gegraven naar de wortels van het kwaad.
"Alle radici del male" is bikkelhard en ongemeen spannend en verweeft op ingenieuze wijze politiek, misdaad en persoonlijk drama. ‘Ik had mezelf daar achtergelaten, mijn levenslust, en daarmee het vermogen om anderen te begrijpen en ware gevoelens te koesteren. Ik had nog maar een paar emoties over, allemaal aan elkaar verwant: rechtvaardigheidsgevoel, woede, wraakzucht.’ Maar Michele Balistreri weet dat woede en wraakzucht obstakels zijn in het zoeken naar de waarheid en dat maakt zijn opdracht bijzonder moeilijk. Of de waarheid die hij uiteindelijk achterhaalt ook gerechtigheid zal meebrengen is nog maar de vraag. ‘Italië wilde niet eens in overweging nemen wat mijn moeder Italia altijd had gezegd. Dat mensen die stelen en moorden met hun pistolen de minder capabele kinderen zijn van mensen die stelen en moorden met hun hersenen.’
Zeer benieuwd naar ‘Il male non dimentica’, het derde en laatste deel in ‘La Trilogia del Male’ dat op 3 september zou verschijnen… en hopelijk snel vertaald wordt.
Profile Image for Martina Sartor.
1,227 reviews38 followers
January 22, 2018
Libro molto complesso, che racchiude in sé due parti ben distinte: la prima storica, che racconta l'adolescenza di Michele Balistreri in Libia e le vicende storiche ad essa legate, fino all'avvento del regime di Gheddafi; la seconda parte è quella investigativa, che comunque ha le sue radici sempre nella prima parte. La complessità e la fatica a volte nel raccogliere tutti i fili e riannodare le varie vicende della trama è il motivo principale per cui do 4 stelle e non 5.
Alcuni dubbi sulla soluzione dei vari omicidi sia del passato che del presente (1982) mi si sono chiariti dopo un'attenta lettura.
Tutto ciò nulla toglie alla potenza e alle capacità narrative di Costantini che sono sicuramente di alto livello e fanno di lui uno dei migliori autori italiani del momento. Ha saputo creare un personaggio molto complesso come quello di Balistreri, la cui personalità ha davvero tante sfaccettature che non si capiscono se non si considera la trilogia di Costantini nella sua interezza. Probabilmente il terzo libro servirà a completarci il quadro di questo personaggio destinato a rimanere nella storia del thriller italiano.
Profile Image for stefano.
188 reviews159 followers
November 14, 2019
Cinque stelle per il racconto di Michele Balistreri prima bambino e poi ragazzo in quel di Libia. E altre cinque per i tormenti del Michele Balistreri adulto, cittadino di un mondo che non gli appartiene e gli fa tanto schifo. Una stella, mezza stella, per i continui rimandi alla politica italiana, al Vaticano, ai servizi segreti, alla mafia. Niente stelle per le trama intrecciatissima e inutilmente complicata in cui tutto torna, sempre, come in un romanzo. Così, se il Michele Balistreri ragazzino africano e arrabbiato con il mondo è un personaggio verissimo e per nulla letterario, altrettanto non si può dire per lo sviluppo della storia: cose del genere succedono solo nei libri. E a me invece piacciono le storie che possono succedere nella realtà, non nei libri.
Profile Image for italiandiabolik.
260 reviews13 followers
November 26, 2019
La prima parte è davvero travolgente, oltre che coinvolgente.
L’amicizia, la famiglia, l’amore, la realtà crudele, le tragedie nazionali e private.
La seconda parte ha molti spunti interessanti, ma non sempre è lineare e talvolta le parti non dette (o meglio, non scritte) confondono il lettore.
“Se i nostri giudizi sono assoluti, allora i nostri errori sono imperdonabili. E la nostra vita impossibile”.
754 reviews48 followers
December 10, 2017
The Root of All Evil is second in a series (I haven't read the first one) starring Michele Balistreri, a a young man living in Libya. The historical setting almost pushed this book into a three star regime; in my ignorance I didn't realize that Libya was briefly an Italian colony after the 1911–12 Italo-Turkish War. As to be expected, there was much conflict, due to political/religious differences, and, eventually some level of peace was achieved. Balistreri's grandfather immigrated to Libya in '32, as part of Mussolini's colonization project. He helped build up agriculture and for his service was awarded an estate outside Tripoli. He supported Fascism; it had rewarded him personally and, from his perspective, had allowed Libya to develop under Italo Balbo. During WWII, Italy lost control of Libya and in 1952, Libya became a constitutional and hereditary monarchy. Many Italians stayed for business/political reasons, including Balistreri's family, who remained one of the richest and most influential families - there was oil in Libya, and the political system seemed up for grabs. Michele was best friends w/ an Arab family - Ahmed, Karim, and Nadia. As Michele's father became embroiled in the political power grabbing, family slowly and irrevocably split, with horrible tragedy. Costantini's plot device is in how Gaddafi came to power - via a historically accurate coup; Gaddafi would leave the door open for trade/dealings with both America and Italy and Israel.

This is a book about power - if you can make a name for yourself, if you can change the political history of a country, if you are motivated by a fear of poverty, what would you be willing to do? Lose your family and thus love and trust? Always be looking behind you? Kill to further your agenda? Like other books set in this part of the world, violence is everywhere - no one is exempt. The plot is very twisty. Michele works to find out who killed his mother and Nadia, knowing it could only be someone close to the family.

This book reminded me of rated-R, contemporary-set, political version of works by Caleb Carr. Both men have *incredible* stories to tell; the plots are thick and exciting (==the similar lengths). Both employ strong female characters (which almost pushed it to three stars), and their protagonists tend to be broken men motivated by their own version of right versus wrong. All this makes reading books by Carr and Costantini pleasurable, but what is missing is character development (which builds empathy within the reader) and strong dialogue.
Profile Image for Ersilia Facciolo.
310 reviews6 followers
February 2, 2021
“Un funzionario di polizia. Era questa la vita, in qualche modo privilegiata, che mio fratello mi aveva procurato per allontanarmi dagli anni 70 e dalla devastazione del mio passato.”
📍Alle radici del male: secondo volume della Trilogia del male.
In questo libro conosceremo l’infanzia e l’adolescenza del commissario Balistreri. Dalla fine degli anni Cinquanta da Tripoli, fino al 1982 a Roma.
Il romanzo si apre subito con due omicidi, perpetrati con sadica violenza. E con un Michele Balistreri molto, forse troppo, autodistruttivo, arrabbiato, innamorato della sua mamma e della sua Libia, che sente casa sua. In perenne lotta con il padre, crescerà insieme ai suoi amici fidati con i quali stipuleranno un patto di sangue che mai nessuno dovrà infrangere. Ma purtroppo la vita non va sempre come vorremmo.
In questo secondo volume capiremo l’animo del commissario, i suoi peccati e le sue colpe, che lo porteranno a commettere scelte e gesti dai quali è impossibile tornare indietro, si può solo convivere con il male che si è causato.
Attraverso la Storia italiana e Libanese, con i suoi segreti, macchinazioni, omicidi, colpi di stato orchestrati ad arte, dove non esiste una linea netta tra bene e male, ma ci sono soltanto i chiaroscuri, con le loro mezze verità, capiremo l’oppressione che affligge il commissario.Perché ciò che Balistreri desidera più di ogni altra cosa è la verità su due tragici eventi accaduti nei suoi primi vent’anni di vita. Una verità che lo perseguiterà sempre, insieme agli strani omicidi che si consumano nella capitale. Una trama ricca, piena di dettagli e informazioni che non rallentano mai la lettura, anzi, la rendono più interessante.
Un tuffo nel passato per risolvere ciò che è sempre stato in sospeso nella sua vita. Perché la verità arriverà come la potenza del ghibli, con la sua voce di sabbia e sangue. Perché i morti vogliono vendetta. E gli amici non sono mai ciò che sembrano.
Profile Image for Nina.
1,668 reviews40 followers
October 15, 2017
„Zbyt wiele przypadków to nie jest już przypadek” - taką policyjną sentencję usłyszał Michele Balistreri od swojego byłego szefa, Teodoriego. Im więcej szczegółów młody policjant poznaje, tym częściej powracają do niego te słowa. Szczegóły owe, sytuacje i ludzie, których rolę odkrywa, dotyczą dwóch, wydawałoby się odległych epok, Libii sprzed trzynastu lat i Rzymu w latach 1982/83. Łączy je śmierć kilku osób, na libijskiej pustyni i w stolicy Włoch. Wątek kryminalny służy jednak przede wszystkim wydobyciu na jaw prawdy o świecie, w którym Balistreri żyje od kilkunastu lat. Świecie rządzonym przez brudną politykę, chciwość i żądzę władzy, z udziałem ludzi, którzy potrafią sprytnie wcielać się w różne role, od rewolucjonistów-zamachowców poprzez graczy ustalających reguły w narko- i showbiznesie. Zawsze, przy tym, są nietykalni, chronią ich demokratyczne zasady prawa i sprawiedliwości, autorytet Kościoła oraz tradycje sycylijskiej solidarności.

Trzeba przyznać, że jest to obraz ciekawy i dobrze opisany, z uwzględnieniem wpływu, jaki ten świat wywiera na ludzi, którzy nie potrafią być jedynie obserwatorami, głównie na Balistreriego oraz jego znajomych i przyjaciół, tam w Libii i teraz we Włoszech. Podczas gdy z niektórymi politycznymi detalami drugiej, włoskiej części tego dyptyku można by polemizować, portret Libii i Libijczyków, zarówno rdzennych jak i kolonizatorów, włoskich i amerykańskich, w przededniu przejęcia władzy przez Kadafiego, jest niezwykle interesujący. Choć o jego wiarygodności trudno mi rozstrzygać, wziąwszy pod uwagę, że moja wiedza o tamtych realiach jest znikoma. W każdym razie drugi tom Trylogii zła jest znacznie lepszy niż jej pierwsza część. Także sylwetka głównego bohatera, dzięki przedstawieniu rodzinnych uwarunkowań, jest dużo bardziej przekonująca.

Narrator audiobooka, Adam Bauman, jak zawsze bez zarzutu.
Profile Image for Andrés.
2 reviews
September 25, 2020
La prima parte ambientata in Libia è certamente quella più meritevole: rimane tra i denti il sapore del ghibli ed ha il merito di aprire una finestra su una parte della Storia degli italiani poco conosciuta e su cui varrebbe la pena riflettere di più. Poi la lettura prosegue, più che altro per la curiosità di vedere come va a finire, sebbene lo schema rimanga, sostanzialmente, il medesimo del libro precedente: una sorta di riscrittura con variazioni. Gli ingredienti comunque sono troppi e, nel complesso, la storia è a tratti (molti) poco credibile. Al netto di ciò, quello che mi ha davvero disturbato sono state senza dubbio le scene di violenza sessuale gratuita (ed accettati, dunque giustificati, dalle vittime!). Perché questa scelta? Questa legittimazione romanzata dello stupro è un elemento totalmente gratuito: non apporta nulla né alla trama, né alla psicologia del personaggio, già ampiamente caratterizzato come antieroe senza necessità di simili particolari. La questione aleggia come un fantasma ed è, sinceramente, una nota stonata che mi ha accompagnato per tutta la lettura.
Profile Image for Gloria.
14 reviews
January 6, 2018
Dopo aver terminato di leggere Tu Sei Il Male, ho dovuto attendere per continuare con Alle Radici Del Male. Non me ne sono affatto pentita. Mi è piaciuto leggere d’un giovane Mike e dei suoi tre amici, di cosa li accomunava. Mi è un po’ dispiaciuto per la morte di Ahmed causata da Mike.
Il filo logico che lega un giovane Mike da un adulto Michele Balistreri è ciò per cui mi sono innamorata anche di questo libro. Il delitto di Nadia collegato a quello di Anita e Deborah, e Claudia che alla fine m’ha semplicemente fatta piangere come non avevo mai fatto. Altro capolavoro da parte di Costantini. Compratelo se potete, è veramente straordinario.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Bardamu.
207 reviews5 followers
May 11, 2022
Quattro stelle e mezzo. Il migliore dei tre frammenti della trilogia.
L'ambientazione a Tripoli é riuscitissima ( ovviamente grazie alla biografia dell'autore ), tanto che un conoscente che ha vissuto in Libia fino all'ascesa al potere di Gheddafi mi ha ringraziato di avergliene consigliata la lettura, perché gli ha ricordato gli anni della sua giovinezza.
Ma anche la trama è avvincente assai.
E anche stavolta i personaggi sono molto ben riusciti.
E bravo Costantini!
Col secondo libro ha confermato e migliorato il giudizio già positivo dell'esordio.
304 reviews3 followers
July 20, 2018
I enjoyed this story of growing up in Libya in the 1960's? It's a bit difficult to follow all the things going on behind the four boys who dominate the story. We only find out at the end of the book the extent of greed, murder and betrayal that brings Gaddafi to power. Oil, protection and expansion of business leads to vast wealth. 30 years later as their actions are being exposed, murder to protect those involved and their wealth is the plan of action. Overall a good book.
Profile Image for Dakota Johnston-Kana.
3 reviews2 followers
June 10, 2021
I didn’t realize this was the second book of a series until I was 250 pages in so you definitely don’t need to read the first before this one. The plot line was interesting and the twists all came full circle but for a 600+ page book, it could’ve been done in half the size. There were many typos throughout and he often repeated the same line verbatim 5+ times.
Profile Image for Marta.
135 reviews34 followers
June 2, 2020
Il commissario Balistreri torna con la seconda parte della trilogia del male. Parte molto bene questo libro che ripercorre parte dell’infanzia del protagonista.. a Tripoli.
Dal momento però che Balistreri cresce e lo vediamo nella veste di commissario la storia perde un po’ di colpi.

1 review
May 16, 2022
didn’t know what to expect!!!

What a pair of trilogies riveting and enlightening on the period we never really understood, you may struggle with the main character put that aside and reflect frequently…. Then it makes sense.
100 reviews
December 29, 2023
Il commissario Balistreri è sempre una garanzia, in più l'ambientazione nell'Italia degli anni 70/80 con le varie ricostruzioni della cronaca del tempo è molto interessante ..molto avvincente da leggere tutto d'un fiato
Profile Image for Maria S.
70 reviews2 followers
May 12, 2025
Come il primo libro della trilogia, all'inizio ho impiegato un po' a scorrere le pagine. L'ultima parte mi ha incuriosita tanto da leggere più di cento pagine di seguito. La lettura lascia l'amaro in bocca e il protagonista non mi è per nulla simpatico, ma è proprio quello che mi piace del romanzo
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