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Lucifero e la bambina

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Inghilterra, 1931. Jenny Flower, una bambina di nemmeno sette anni che vive in un quartiere popolare nella zona portuale di Londra, durante una gita in campagna incontra un Oscuro Straniero che porta sul capo delle strane corna. È il primo di agosto, la festa di Lammas, nella tradizione uno dei quattro sabba maggiori in cui le streghe si incontrano per celebrare i propri rituali – e pare che la stessa Jenny, nata nel giorno di Hallowe'en, discenda proprio da una stirpe di streghe. Grazie all'incontro con lo Straniero, la bambina scopre delle nuove prospettive che vanno oltre l'umile casa in cui vive, la scuola e una madre opprimente che non è mai stata in grado di capirla. Nel mondo enigmatico e proibito che le si apre davanti, sentirà di avere più potere su se stessa… e forse anche sugli altri.

448 pages, Paperback

First published January 1, 1945

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462 people want to read

About the author

Ethel Mannin

119 books42 followers
Ethel Mannin (1900-84) was a prolific Anglo-Irish left wing anarchist pacifist author. She was quite close to W.B.Yeats at one time.

Ethel Edith Mannin (October 6, 1900 – 1984) was a popular British novelist and travel writer. She was born in London into a family with an Irish background.
Her writing career began in copy-writing and journalism. She became a prolific author, and also politically and socially concerned. She supported the Labour Party but became disillusioned in the 1930s. A visit in 1936 to the USSR left her unfavourable to communism. According to R. F. Foster (W. B. Yeats: A Life II p.512) 'She was a member of the Independent Labour Party, and her ideology in the 1930s tended to anarcho-syndicalism rather than hardline Communism, but she was emphatically and vociferously left-wing'. She came to support anarchism, and wrote about the Russian-born, American anarchist Emma Goldman, a colleague in the Solidaridad Internacional Antifascista at the time of the Spanish Civil War.
She married twice: in 1919, a short-lived relationship from which she gained one daughter, and in 1938 to Reginald Reynolds, a Quaker and go-between in India between Mahatma Gandhi and the British authorities. In 1934-5 she was in an intense but problematic intellectual, emotional and physical relationship with W. B. Yeats, who was on the rebound from Margot Ruddock and about to fall for Dorothy Wellesley (a detailed account is in R. F. Foster's life of Yeats, concluding mainly that her emotional engagement was much less than his). She also had a well-publicised affair with Bertrand Russell.

Source: Wikipedia.

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Displaying 1 - 30 of 49 reviews
Profile Image for Alwynne.
908 reviews1,497 followers
November 1, 2022
Ethel Mannin’s strange, compelling novel was published in 1945 but begins in the 1930s, at the start of what’s been called ‘the devil’s decade.’ Mannin tells the story of Jenny Flower, the descendent of witches burnt at the stake, who’s born on Halloween in 1924. Jenny’s a commonplace girl, one of the many illegitimate children found in London’s docklands, the possible outcome of a brief encounter between her mother Nell and a sailor on shore leave. Jenny lives with her aunt and uncle, who pose as her parents, on a grubby council estate but when she’s seven years old her whole world changes. She’s taken on a school trip to the countryside where she meets a strange man in the woods, someone who may or may not be the devil in human form, a figure who will come to haunt her imagination leading to a fascination with witchcraft that will embroil her in a fierce battle for her soul.

Mannin’s oddly beguiling narrative’s a blend of social realism and the supernatural, the characters are sometimes sketchily drawn but it’s a marvellous evocation of the atmosphere and everyday realities of working-class life in London’s East End. Lucifer and the Child’s been compared to the work of Arthur Machen, and I suppose elements do recall aspects of work of his I’ve read, but this reminded me more of writers like Sylvia Townsend-Warner and Winifred Holtby. Like Holtby, Mannin who moved in the same circles as Yates, Maud Gonne, C. L. R. James and George Orwell, was a life-long socialist, although her time spent working with Emma Goldman also left her with anarchist leanings. Mannin sets out to examine how forces of class and gender, as well as political events beyond her control, play out through Jenny’s life, ultimately determining her fate. If I look at it too closely it’s quite a flawed piece: there are awkwardly didactic moments together with a smattering of purple prose. Nor was I convinced by all of Mannin’s underlying messages, there's a slightly discomforting conservatism mixed in with her progressive ideas, but I still really relished her novel’s unusual plot and sinister, fairy tale qualities. Recommended to anyone who’s looking for something out of the ordinary to curl up with on a dark, winter’s night.
Profile Image for Karl.
3,258 reviews368 followers
Want to read
June 6, 2020
This hardcover is copy 88 of 100 numbered that were produced and arrived with Ethel Mannin signature on a card along with a numbered post cad depicting the book's cover.
Profile Image for Ajeje Brazov.
919 reviews
October 12, 2022
La fantasia non è altro che un aspetto della memoria svincolato dall’ordine del tempo e dello spazio.
Samuel Taylor Coleridge

Lucifero e la bambina è ambientato nei bassifondi dell'East End londinese di inizio 900. Assieme alla nostra protagonista, Jenny Flower, girovagheremo tra i sudici viali e le strette vie, conoscendo vari personaggi che cambieranno o semplicemente scriveranno la storia della piccola Jenny, però non tutto sarà...

Il romanzo appena letto, scritto nel 1944 e pubblicato l'anno dopo, ha un'anima molto potente al suo interno, dipende poi come lo si maneggia, come lo si legge, con quale spirito si continui a sfogliare le pagine fino alla fine. E' vero, ogni libro ha questo aspetto, fondamentale direi, perchè un libro è un pezzetto della vita, dell'anima, della coscienza di chi lo ha personalmente ideato e scritto, ma poi è in ogni lettore che prende una delle infinite vie che si parano davanti, appena si inizia a leggere.
Questo libro io penso, anzi credo fermamente, come mi è successo con altri libri, per esempio "Arancia Meccanica", sia la sublimazione di questo concetto. Elevandola ad opera che una volta aperta non sai come potrebbe risultarti, ciò rende la lettura una scoperta ad ogni pagina che scorre inesorabile.
E' un libro che, fortunatamente, non si può etichettare: horror, drammatico, storico, folklore, di formazione ecc... potrebbe essere tutto insieme, oppure nessuno di questi. E' un'opera che aleggia fluttuando sopra il lettore che legge e legge ed accompagna la lettura con tutta un'infinità di espressioni della faccia e soprattutto con un tumulto interiore continuo ed il libro, traslato l'anima dell'autrice, che se la ghigna beffardatamente dall'alto!

Secondo te qualunque allucinazione deve essere accettata come una realtà?
L'allucinazione è la realtà per la persona che la vive, l'unica realtà. Ogni cosa esiste solo in relazione a se stessi. Ciò che io, personalmente, sento, vedo, ascolto, vivo nella mia mente e nel mio corpo - questa per me è l'unica realtà, l'unica verità.
Deve esserci una verità definitiva. La realtà deve avere sostanza!
Chi può determinare la verità definitiva? Vuoi dire che una visione non è reale perchè non ha sostanza? Vuoi dire che Giovanna d'Arco non ha sentito le voci perchè non provenivano da bocche umane? Parole! Parole! L'unica realtà è ciò che apprendo personalmente, nel mio corpo, nella mia immaginazione.
Profile Image for Nancy Oakes.
2,017 reviews891 followers
August 17, 2020
So achingly good. I've been reading it since 3:30 this morning, just finished and I'm a bit gutted, not from lack of sleep but from the story itself. Thank you Brian @ Swan River Press for putting this book back into circulation where it belongs. OMG.

more soon.
Profile Image for Francesco.
191 reviews33 followers
November 2, 2022
L'operazione di Agenzia Alcatraz è encomiabile: in questo modo anche noi lettor* italian* amanti dell'horror possiamo riscoprire dei potenziali classici del genere. In particolare, con Lucifero e la bambina prende voce Ethel Mannin, autrice pressoché dimenticata - almeno negli scaffali italiani.

Ma ora veniamo alla storia in sé: finito questo bel romanzo, una domanda sorge spontanea: si tratta veramente di un horror? Lungi da me etichettare i libri per genere, per quanto tutto il mondo e Goodreads stesso ci spinga a farlo. Tuttavia, a conti fatti questa storia di horror nudo e puro ha veramente poco: è presente il tema del paranormale, certo, così come c'è un'apertura al mondo della stregoneria, dei sabba, della venerazione dell'angelo caduto per antonomasia, Lucifero. Ma credo che l'obiettivo primario di Mannin, scrivendo questo libro, sia stato un altro, ben più 'sociale': voleva tratteggiare una visione diversa dell'educazione infantile e adolescenziale - in particolare femminile - configurando tutto come un vero e proprio inno alla libertà della scoperta, della disobbedienza, della creatività primordiale che è custodita in ognun* di noi. E aggiungo che non credo che questi temi siano stati sfruttati dall'autrice solo e soltanto come mero escamotage vendi-copie: i riferimenti al mondo sovrannaturale sono ben inseriti nella narrazione e non danno l'idea di essere cenci che coprono un altro tentativo comunicativo.
Delizioso, non c'è ombra di dubbio, anche considerando il vissuto e i trascorsi dell'autrice, che la vedevano come scrittrice pioniera di pensieri femministi in un mondo editoriale dominato dai maschi (a tal proposito la bellissima prefazione ci offre un profilo biografico di Ethel Mannin assolutamente prezioso).
A mio parere - per quanto discutibile possa essere su più fronti - la storia in sé avrebbe potuto racchiudere più e migliori approfonditi affondi sul paranormale e il mistero luciferino. Ci fossero stati, avrei dato il massimo delle stelline.
Profile Image for Marco Simeoni.
Author 3 books87 followers
October 21, 2022
Il bene e il male sono solo una questione di definizione

Vita di Ethel Mannin ♾️
Idea alla base del romanzo ✸✸✸✸
Romanzo ✸✸ 1/2

Ci sono libri che comunicano in maniera netta il pensiero dell'autore. In questo caso è un'autrice e la prefazione a cura di Max Baroni vale da sola la lettura dell'intero libro.
La Mannin potrebbe essere considerata una paladina dei diritti ancora oggi. Estremamente prolifica, solo biografie ne ha scritte 6. Credevo fosse una megalomane poi, leggendo il sunto della sua vita - Bisessuale nella Londra anni '30; Stalinista e poi Anti-Stalinista (post viaggio Unione Sovietica); Religiosa e Atea; Sostenitrice della causa palestinese) mi sono reso conto che 6 sono giusto un bignami della sua esperienza.

Il romanzo usa la scusa dell'horror per parlare delle discriminazioni. Tema per lei fondamentale.
Il romanzo sfrutta la dualità Sacro/Profano per additare chi, a sua volta, si arroga il diritto di giudicare chi è meritevole di una scala di valori decisa da una convenzione sociale che non sempre rispecchia tutti.
La piccola Jenny Flower, discendente di streghe, è condannata in quanto strana dalla Londra pre-guerra , e cade nella cerchia dei fuori dal coro. Le azioni mosse a riportarla sulla retta via, anche quelle fatte a fin di bene, non serviranno altro che ad aggravare la sua condizione e le sue convinzioni.
Purtroppo la necessità di far passare un messaggio viene sottolineata e rimarcata a costo di una scrittura che spesso è moralista, cattedratica e incensante verso i dialoghi e i personaggi che sono i suoi (e anche i miei) eroi. Non posso fargliene una colpa. Credo abbia ritenuto fondamentale sottolineare e semplificare il messaggio alternativo piuttosto che lasciare ombre o dubbi. Non oso pensare come fosse vivere all'epoca con le sue convinzioni di libertà di pensiero. Però io valuto il testo narrativo e, non essendo un saggio o un proclama politico, soffre di un'eccessiva chiarezza di intenti che lo portano a essere poco credibile o bidimensionale nelle interazioni e nei gesti dei protagonisti.
Probabilmente il vero personaggio che riesce nell'intento di denuncia è proprio tra la schiera dei "cattivi". Ma una cattiva de facto, ridotta così dalla società. Mi riferisco ad Ivy, la "madre" costretta a pretendere dalla figlia Jenny quanto era stato preteso da lei e così da tutte le madri e figli che si sono succedute. Il conflitto che scaturirà nell'animo di questa donna tra amore e parvenze rende appieno l'urlo di molte donne che, anche se non furono condotte al rogo, vennero relegate in un angolo.

P.S: Per non menzionare i veri motivi, il libro è stato bandito in Irlanda sfruttando lo stesso artificio dell'autrice, ovvero la scusa di Lucifero.

P.P.S: Per chi volesse leggerlo c'è sempre aperta una sezione di discussione qui: https://www.goodreads.com/topic/show/...
Profile Image for Tina Rath.
Author 37 books32 followers
May 30, 2020
I first read this book many years ago. I have an ex-library reading copy, not the beautiful edition from Swan River Press, but I thoroughly recommend it
It is not just the way the suggestion of the supernatural is handled, which is delicate and haunting, but the description of London, just before and into World War 2, the London I saw a little of before the tremendous changes.
Does anyone else remember the Thames beaches where children used to play? they used to have deckchairs on the one beside the Tower.
And don't be misled by the title. There is not a hint of Dennis Wheatley. The story could all be in the imagination of a lonely child...perhaps.
Profile Image for Emiliano Dominici.
Author 7 books20 followers
December 7, 2021
"Lucifero e la bambina": un romanzo (e un'autrice) fuori dal comune

Ho scoperto Ethel Mannin guardando su rai4 una puntata di Wonderland, una trasmissione dedicata ai fumetti, al cinema e alla letteratura di genere. Annunciavano la traduzione italiana di "Lucifero e la bambina", e già il titolo mi è sembrato molto strano, considerando che è stato scritto nell'Inghilterra del 1945. E ancora più strano quando ho saputo che uno dei romanzi dell'autrice, Tardi ti ho amato, è stato inserito in una collana del Corriere della Sera che raggruppava i libri preferiti da papa Francesco (?!?). Il papa e Lucifero? Mmmm, davvero molto strano. Ho approfondito la figura dell'autrice e ho scoperto che, nata nel 1900, è stata prima socialista e comunista, anti-monarchica, per poi diventare anarco-sindacalista, anti-imperialista, pacifista, contraria alla seconda guerra mondiale ma al fianco dei repubblicani spagnoli, femminista, bisessuale, sempre fieramente antifascista. Insomma, una vera compagna. Ha scritto decine di volumi, tra cui diversi romanzi (moltissimi di viaggio e uno ispirato alla vita di Emma Goldman) e ben sei autobiografie (!). Per finire con un innocuo pettegolezzo, Mannin ha avuto anche una famosa storia d'amore con Bertrand Russell (ecco, non proprio uno a caso). Mi sono dilungato sulla sua vita perché credo che tutto quello che è presente in "Lucifero e la bambina" sia indissolubilmente legato alla sua esistenza, pur essendo ovviamente opera di pura fantasia. La trama è semplice: una bambina (con un paio di streghe bruciate al rogo tra i suoi antenati), incontra Lucifero in un bosco. Se ne innamora perdutamente e sviluppa negli anni le sue qualità di magia nera per stargli vicino, sacrificando tutto quello che ha. La vicenda si svolge dal 1931 alla seconda guerra mondiale. Tra le tante cose molto belle del romanzo, c'è una descrizione della Londra povera della zona portuale che fa accapponare la pelle da quanto è accurata e filmica, con la miseria e la sporcizia che escono da tutti i buchi. E poi ci sono i personaggi che prendono vita man mano che la lettura va avanti: Jenny, innanzitutto, la protagonista che vediamo crescere dai 7 anni fino a diventare una giovane donna anticonformista, libera e talvolta crudele; l'ambiguo e affascinante Lucifero; l'arida madre di Jenny che sembra uscita da un romanzo di Dickens; la maestrina di campagna che cerca di salvare Jenny ma soccombe lei stessa al fascino del peccato. Insomma, "Lucifero e la bambina" è un romanzo strano, bello, imperfetto, ambiguo, anarchico, pieno di voglia di libertà e di osservazioni per niente banali sul mondo dell'infanzia e dell'educazione. Un romanzo dalla parte dei bambini e della loro insopprimibile volontà di esistere aldilà delle imposizioni degli adulti.

Pochi giorni fa, a Più liberi più libri, ho incontrato la redazione di Alcatraz, responsabile dell'edizione italiana del romanzo. Purtroppo mi hanno confermato che tutti gli altri libri di Mannin tradotti in italiano sono fuori stampa (io ne ho trovati solo un paio su ebay), ma che anche molti suoi libri in inglese non si trovano più. Ecco, speriamo che questo romanzo apra la strada per una sua riscoperta.
Profile Image for ERICA 🧚🏻‍♀️🔮.
59 reviews23 followers
October 4, 2023
Ricordo ancora quando, due anni fa, visitai lo stand di Agenzia Alcatraz al Salone del Libro di Torino e rimasi subito affascinata da "Lucifero e la bambina".

Il ragazzo allo stand mi ha gentilmente spiegato la trama e la storia dell’autrice, Ethel Mannin, una femminista bisessuale anarchica e fuori dalle righe, un'anima combattiva nata nel 1900, in un'epoca in cui queste cose erano ancora malviste.
Ovviamente ho dovuto comprare immediatamente questo libro, perché io sono sempre stata dalla parte di chi viene lasciato indietro, e questo titolo é proprio per questo tipo di persone.

In "Lucifero e la bambina", seguiamo la piccola Jenny nel giorno di Lammas, uno dei principali sabba maggiori delle streghe, dove in mezzo ad un bosco incontra uno straniero con delle corna sulla testa che la chiama "strega" e afferma di essere Lucifero.
Da quel momento, seguiamo le loro vite e i loro incontri, che si verificano sempre durante festività pagane, da Halloween a Imbolc,Mabon, Beltane..

Nel corso della storia, incontriamo vari personaggi, tutti splendidamente caratterizzati e incredibilmente realistici, grazie alla straordinaria scrittura di Ethel Mannin, che riesce a coinvolgerti completamente.
Questo libro è un potente atto di ribellione, che riflette perfettamente la società bigotta dell'epoca e cela una critica profonda. Ogni pagina mi ha incantata, ho vissuto con Jenny le affascinanti descrizioni di magia e rituali e ho palpato l'emozione ogni volta che il misterioso Lucifero appariva.

Mannin utilizza la storia per esplorare l'emarginazione e l'alienazione degli individui che si sentono diversi o non capiti, il tutto con una prosa evocativa e coinvolgente, in grado di trasportare chi legge in un mondo magico e misterioso.
Senza dubbio, "Lucifero e la bambina" è diventato uno dei miei libri preferiti, poiché non é solo un libro sulle streghe o di una bambina che fa i capricci.
Jenny è una luce brillante in un universo di ombre, mentre Lucifero, con le sue corna e la sua figura misteriosa, incarna la promessa di una conoscenza proibita. Ogni pagina è un rituale, ogni capitolo una festa pagana di emozioni e scoperte e come dicevo prima, la prosa meravigliosa di Ethel Mannin vi incanterà a tal punto da trasportarvi in luoghi in cui le streghe danzano sotto la luna, un mondo dove il confine tra realtà e fantasia si svela, rivelando la bellezza nascosta della vita.

Questo libro è un viaggio nell'ignoto che ci sospinge tra le pieghe dei nostri sogni e desideri più profondi. È un invito a esplorare il mistero, a sfidare la convenzione, a celebrare la forza dell'individualità e a non farsi abbattere da ciò che la società ci impone. 🕯️
Profile Image for Federico.
319 reviews19 followers
November 25, 2024
Questa è la storia di Jenny, discendente di una stirpe di streghe, bambina nata bastarda (il giorno di Halloween, uno dei quattro sabba) e il cui padre è ignoto. "Sangue cattivo", continuano a ripetere nel libro. Ma è davvero così? Non c'è dubbio che Jenny sia una ragazzina difficile, soprattutto dopo il suo incontro con lo Sconosciuto, uno strano personaggio che si fa passare per Lucifero travestito da marinaio. Ma l'uomo/demone non è malvagio, anzi riporta la piccola alla sua classe scolastica con molta tenerezza. Inizia così una storia d'amore, se vogliamo dare un'etichetta, tra la bambina e questo essere misterioso, che scompare e riappare nella vita di Jenny a distanza di mesi/anni, ma sempre al momento giusto.

La figura dello Sconosciuto è davvero ben realizzata, dall'inizio alla fine non si riesce a capire se sia davvero Lucifero oppure un normale marinaio. A mio avviso è il personaggio più riuscito del romanzo, pur non togliendo nulla agli altri, davvero ottimi.

L'autrice ci porta in un ambiente e un'atmosfera che oggi direi quasi surreali (bassifondi di Londra, sporco, grigio, condizioni di vita che oggi riteniamo pietose), con descrizioni molto belle che vanno dal poetico allo stringato. Il sottotesto è molto profondo: femminismo, ipocrisia, crudeltà, schiavitù dello spirito.

Peccato per quel centinaio (forse anche 150) di pagine nel mezzo in cui è solo un ripetersi delle stesse situazioni che rallentano la lettura.

COSA MI È PIACIUTO
- Ambientazione, atmosfere, descrizioni
- La Sospensione dell'incredulità
- I personaggi e la loro crescita (o caduta)


COSA NON MI È PIACIUTO
- Non c'è una vera e propria trama, solo la vita di Jenny e tutto ciò che le ruota attorno
- Troppe reiterazioni nel mezzo del libro
- Un po' scontato il finale
Profile Image for Marina.
896 reviews181 followers
December 3, 2023
Un libro molto interessante scritto da un'autrice ancor più interessante: non la conoscevo perché è ormai dimenticata (anche in patria), ma la prefazione spiega che era una donna bisessuale, atea, femminista, comunista prima e anarchica poi, il tutto in un periodo in cui tutto questo non era assolutamente comune (l'autrice è nata nel 1900 e morta nel 1984).

Il suo impegno sociale si sente anche in questo romanzo, ad esempio nella descrizione della vita delle classi operaie e del conformismo di tante donne, contrapposto alla libertà e all'anticonformismo di altre come Nell Flower e la piccola Jenny Flower, protagonista quest'ultima del romanzo.

Un giorno la piccola Jenny, di neanche sette anni, incontra nella foresta un uomo con le corna, e da lì nasce in lei una passione per questo uomo/creatura che non si sa bene se sia effettivamente Lucifero o uno a cui piace inventare storie. Seguiremo i due fino ai quindici anni di Jenny. La bimba si appassiona all'occulto e diventa chiaramente una strega. Siamo nella Londra del 1931-1939.

Il libro mi è piaciuto molto e credo possa essere letto su due piani: su quello più strettamente di intrattenimento, seguendo la vita da apprendista strega di Jenny e il suo rapporto con Lucifero; e su quello di denuncia sociale e di descrizione di una bambina che non si vuole conformare a ciò che è ritenuto normale e accettabile. Unendo i due piani viene fuori un romanzo straordinario.

È vero, come hanno detto altri lettori, che a volte l'autrice insiste un po' troppo nell'esplicitare le proprie idee, quando avrebbe potuto far passare lo stesso messaggio con meno spiegazioni. Tuttavia l'ho trovato un romanzo davvero affascinante.

La rivelazione finale me l'aspettavo da un bel pezzo e mi è sembrata piuttosto logica. Questo non significa che mi abbia fatto godere di meno il libro, anzi dal mio punto di vista ha dato un senso al tutto.
Profile Image for Kovalsky.
333 reviews35 followers
November 3, 2023
Ci sono libri che ti lasciano senza parole, questo però non vuol dire che siano necessariamente belli o sconvolgenti. A volte bastano alcuni ingredienti e dei dettagli, direi puntuali e precisi, a rendere un libro diverso da tutti gli altri e a prendersi un piccolo spazio fra le memorie.
Possiamo considerare questo romanzo come una fiaba nera, una storia semplice, scritta in maniera elementare, non superficiale, accessibile anche a un bambino, per quanto riguarda la forma, un po' meno nei contenuti, ma non è detto.
In fondo la protagonista è proprio una bambina e il suo universo è quello tipico di una fanciulla poco avvezza all'obbedienza e alla passiva accettazione delle regole e delle norme di buona condotta. Nelle sue vene scorre il sangue "cattivo" dei Flower, sangue di strega.
Lucifero e la bambina è un percorso di iniziazione all'ars goetia e successivamente alla sua assoluta padronanza, per raggiungere l'Inferno, idealmente e meno. Ma non è questo a lasciarmi senza parole, non è la storia, godibile e interessantissima per una come me, innamorata degli elementi esoterici e della materia luciferina, perché di fatto resta una storia semplice - una favola, appunto - sono invece i diversi punti in comune con la mia vita a lasciarmi in un certo senso di stucco, altri punti in comune, ancora più peculiari, con certe sensazioni, certi modi di fare e potrei, anzi posso, aggiungere il mio modo di scrivere e ancora una volta non parlo dello stile.
Insomma, come già mi era successo con Demian di Hermann Hesse, anche con questo l'impressione generale, dalla prima all'ultima pagina, è stata quella del libro piovuto dal cielo, o sorto dai meandri della terra, in mio soccorso, con messaggi e illuminazioni - luccicanze - fondamentali che non potevo non cogliere. Quindi ringrazio l'universo o chi per lui, il messaggio è arrivato forte e chiaro.
Lettura consigliata? Ne sarei un po' gelosa. Lo sento talmente mio questo libro...
Profile Image for Beatrice Penco Sechi.
Author 8 books5 followers
February 27, 2024
Romanzo di formazione stupendo. Mi aspettavo un gotico, al più una storia dalle tinte noir, ed invece ho scoperto un libro insospettabilmente delicato e cozy. Non mancano momenti affilati e drammatici, ma tutto resta sempre di una bellezza leggera.

L’anima di una bambina, Jenny, viene contesa tra le forze del male, incarnate da Lucifero nei panni di un misterioso straniero, e del bene, nella persona di una maestra di scuola, benpensante ma con le migliori intenzioni di un angelo terreno. Ma il male è davvero il male, ed il bene è davvero il bene? O sono due facce della stessa medaglia? Lo straniero è davvero Lucifero, e Jenny è davvero una strega?
Un romanzo che offre più di una chiave di lettura, sullo sfondo di una schietta analisi sociale, dell’epoca ma anche dell’essere umani in qualunque tempo.
Grandissima Ethel Mannin.
Profile Image for Michela Mosca.
Author 7 books58 followers
July 3, 2023
"Accendeva le candele, ma il suo desiderio era che le fiamme balzassero verso il cielo. Evocava gli spiriti maligni, ma in quegli stati d'animo carichi di frenesia il suo desiderio era quello di essere tutt'uno con loro, a cavalcare grandi tempeste di tuoni e fulmini".

Lucifero e la bambina è un romanzo di Ethel Manin, prolifica scrittrice inglese che, tuttavia, ad oggi non è molto conosciuta. Non saprei come classificarlo, perché ha elementi gotici, di romanzo storico, di dramma. Probabilmente è unico, non appartiene a nessun genere. Ho apprezzato lo stile e i cambi repentini di pov, nonostante quest'ultimo elemento venga bacchettato dagli editor di oggi. A me è piaciuto entrare e uscire nella testa di personaggi contrapposti, sfaccettati e mai totalmente biasimabili. Perché anche i "buoni" che si oppongono ai "cattivi" contribuiscono alla discesa verso l'inferno della giovane Jenny. Del resto "la strada verso l'inferno è lastricata di buone intenzioni". Ed è davvero così. Altro elemento apprezzato: che sia un romanzo aperto. Ovvero, possiamo credere in spiegazioni razionali, o sovrannaturali. L'autrice, in una nota conclusiva, ci invita proprio a sospendere o meno l'incredulità
Profile Image for We All.
169 reviews2 followers
January 10, 2022
Per me un libro da leggere... l'incontro della bambina ( nata il giorno di halloween) con uno strano personaggio, in un bosco, il primo di una serie di incontri che si ripeteranno nel corso del tempo...un romanzo che, seppur con i tempi un po' più dilatati rispetto all' attualità, riesce ad essere sempre intrigante e scorrevole, a tratti ironico ed anche commovente. Non solo una storia un po' inquietante, ma anche una lettura della società inglese pre seconda guerra mondiale, ed una grande metafora femminista. A me è piaciuto molto.
43 reviews
December 2, 2023
3.5
Una lettura abbastanza piacevole, molto scorrevole e di sicuro con un bel significato dietro, riesce a farti riflettere su ciò che si può nascondere sotto la superficie di ciò che comunemente viene etichettato come sbagliato o cattivo.
Profile Image for Shinni Remus.
279 reviews3 followers
March 3, 2024
avevo paura di iniziare questo libro che pensavo che potesse essere un po’ troppo per me e invece l’ho finito per amare, sopratutto per la scrittura. Ho iniziato leggere e riscrivo con fatica a smettere di farlo. I personaggi incarnano gli aspetti del tempo e non poi che immedesimarsi in loro. L’unico problema è la parte che si attacca al finale perché è lenta e mi stavo stancando ma infine ho letto il finale che mi ha fatto ancora capovolgere il giudizio del libro. Molto contenta di averlo letto.
Profile Image for Andy Weston.
3,098 reviews222 followers
October 26, 2020
9 year old Jenny Flower, from a grey and lifeless 1930s council estate in the East End is on a Sunday School outing, and naughty as she is, she wanders off, encountering a forest for the first time..
she found herself beside a little pool half covered with small water-lilies and speared by rushes and bannered with wild yellow iris, and it was pure enchantment.

She suddenly realised she is not alone, there is a dark stranger watching her. “Hullo Witch”..
His power over her is immediate, and sets her on the path towards the occult.
Jenny is transfixed. The stranger reveals to her secrets of the natural world, but also the supernatural one. For once she sees a future beyond the council estate, her school, and her family that can’t relate to her. Instead of joining games with her friends she opts to spend time with Old Mother Beadle in Ropewalk Alley, regarded as a witch herself, who schools Jenny in a world of magic.
Though the mysterious and supernatural crop up continually in the narrative, the story works so well because it is rooted in realism.
An evocative depiction of London plays a key role also, especially as Jenny gets older and war looms, and she seeks escape through myth and magic.
Published in 1945 it was deemed not suitable for Ireland, and originally banned.
It’s currently out of print, and expensive to get hold of even a decrepit edition, but available for free as a scratchy, but readable, pdf download on the Internet archive
It’s a wonderful Halloween read, and without question deserves a reissue.
Profile Image for mick_paolino.
288 reviews8 followers
November 14, 2023
Una meraviglia. Romanzo intelligente che ti lascia lì a riflettere sulle cose a cui affibbiamo una definizione con troppa fretta
Profile Image for Francesca   kikkatnt.
352 reviews17 followers
October 24, 2022
GDL Dunwich Horror
https://www.goodreads.com/topic/show/...

Siamo le discendenti delle Streghe che non siete riusciti a bruciare. .

Devo dire che mi è piaciuto quasi tutto, tranne che per il finale che mi ha lasciato un po' a bocca asciutta.

Bellissimo lo stile dell'autrice, fiabesco, bucolico, che fa letteralmente a pugni con la storia, lo scenario e i personaggi. I protagonisti sono uomini e donne dei bassifondi di una Londra della prima metà del '900. Garzoni, marinai, prostitute, rinnegati dalla comunità. Le uniche persone che sembrano salvarsi sono quelle dedite alla chiesa, alla comunità religiosa o comunque persone che credono nella parola Dio e nella Chiesa.

Per chi non crede non c'è redenzione, per chi non segue la parola di Dio la società è pronta a metterlo da parte.
"L'uomo è nato libero, e dappertutto è in catene".

Finale sì a bocca asciutta per come sono andate le cose, ma mi è piaciuto moltissimo il fatto di non sapere fino alla fine se Jenny sia una strega e lo straniero il vero Lucifero.
L'autrice non ci da un punto di vista, racconta i fatti per come sono accaduti e lascia la totale interpretazione al lettore.
Profile Image for Samantha Grandotti.
Author 3 books36 followers
February 17, 2023
Misterioso, strano, morboso, vagamente inquietante... insomma mi è piaciuto molto! 😆
Profile Image for Glenda.
288 reviews
August 5, 2025
... 𝘪𝘭 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘯𝘯𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘦’ 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘭 𝘯𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘪𝘯 𝘱𝘪𝘶’

L’autrice, mischiando elementi fantastici e realistici, tratta temi attuali quali la condizione della donna, l’educazione infantile, la fede, la lotta di classe e il rapporto tra uomo e natura.
Profile Image for Il_mare_ghiacciato .
134 reviews7 followers
November 28, 2023
Quasi mai leggo libri sulla cresta dell’onda, anche solo perché preferisco attingere alla mia nutritissima libreria e smaltire gli arretrati.
Lucifero e la bambina, uscito già da qualche anno ma ancora parecchio chiacchierato sui social, me lo sono comprato per il solito gruppo di lettura a tema gotico/horror.
Ethel Mannin, ammetto, non la conoscevo. Giornalista e attivista politica, usa la metafora del “diverso” che impaurisce per assestare colpi alla morale inglese di metà Novecento. Questo, infatti, è un horror nella forma, ma ha tutt’altro scopo.
Jenny Flower ha sette anni e sa già che l’aspetta una vita diversa dai fratelli. Una femmina non può giocare, sporcarsi, non può “vivere” come i maschi. Ma Jenny è nata libera, è attratta da cose strane, dalla casa di una vecchia che ha tutta l’aria di una strega (l’adorabile signora Beadle, seppellita tra gatti e libri di magia), da animali normalmente aborriti dagli altri, dai “normali”. E’ attratta da cose che non capisce appieno, che gli altri trovano abominevoli o sbagliate.
Il confronto, piuttosto netto, è con le figure della madre adottiva, così dedita al suo ruolo conformista da giudicare tutto e tutti, e con la madre biologica, diversa e selvatica a modo suo ma incapace di recepire le realtà più profonde che rappresentano il mondo di Jenny. Due donne agli antipodi che vedono solo la superficie delle cose.
Tutti in questa storia recitano una parte che non è la loro, persino il parroco che è posseduto da un bisogno incontenibile di dir male di tutto e tutti. La libertà di Jenny è qualcosa di inebriante, tanto che ti viene voglia di tornare bambina solo per andare a perderti nel bosco. E proprio nel bosco, Jenny incontra un tenebroso straniero con le corna, che le parla come nessuno ha mai fatto e le mostra cose belle che sembrano brutte. O viceversa, a seconda di chi guarda.
Un punto di vista originale, una scrittura modernissima per gli anni Quaranta, un’arguzia nel raccontare che ti apre gli occhi e, per un attimo, ti lascia intravedere quello che vede Jenny.
Consigliatissimo, anche (e soprattutto) a chi non ama l’horror.
Profile Image for Aivlis76.
126 reviews2 followers
December 14, 2023
Libro da leggere!! Mi ha decisamente sorpreso... lettura molto scorrevole, mi ha preso fin dalle prime pagine. La storia di una bambina "diversa" dai normali canoni della società del tempo... che vorrebbe essere accettata per la sua diversità. È una storia che porta a riflettere sul diritto ad essere se stessi e di poter scegliere in autonomia la propria strada.
"Credi solo un po' nella magia... solo per stasera!" Cit.
Profile Image for Andrea Pighin.
Author 6 books14 followers
November 23, 2023
Jenny Flower è una bambina nata nel giorno di Halloween del 1924, che vive in una grigia casa londinese degli anni Trenta. In un’escursione domenicale in una foresta, incontra una figura oscura, uno straniero che la affascina con le sue corna da diavolo. Negli anni, l’uomo le rivela i segreti del mondo naturale, mentre la vecchia Ma’ Beadle, che ha nomea di strega, la avvicina al soprannaturale, che «è semplicemente il naturale con qualcosa in più», come viene detto con ironia in un dialogo.

Jenny si convince che l’uomo sia Lucifero e che la vecchia abbia reali poteri magici. Con il tempo, la convinzione diviene fede, ma il lettore non abbandona mai la sensazione che forse, per quella bambina cresciuta in un contesto sociale svantaggiato, quella grande illusione rappresenti una fuga. Nella seconda parte del libro, ciò emerge apertamente: «Strofinare i pavimenti, lavare i panni, aspettare il proprio turno in puzzolenti botteghe di pesce fritto […] tutto questo era banale, non era un’esperienza rilevante. Ciò che contava era la liberazione dello spirito in mondi invisibili […]. A quel punto veniva a conoscenza del significato del Potere Assoluto, e poi, essendo diventata tutt’uno con il potere del Principe delle Tenebre, si sentiva uguale a Dio.»


Ethel Mannin è stata una scrittrice prolifica ed eclettica, morta nel 1984, che ci ha lasciato scritti giornalistici, autobiografici, di narrativa. Fu una socialista militante, ma nel tempo prese le distanze da quella “sinistra borghese” che parlava di un proletariato che aveva visto soltanto tra le pagine dei testi universitari. E così Mannin continuò a esplorare i temi sociali della sua epoca in una forma molto libera, non disdegnando nemmeno i confronti con il mondo religioso. Per certi versi, "Lucifer and the Child" (1945) appartiene a questo filone della sua narrativa, un libro il cui contenuto sensibile spinse la Censorship of Publications Board, in Irlanda, a bandire il romanzo.

La maestria della scrittrice si esplica in un gioco sottile di allusioni: non si capisce mai, per davvero, se lo sconosciuto sia Lucifero o un uomo qualunque, benché tenebroso. Ai fini del messaggio del romanzo non è però importante sciogliere questo nodo, come specifica Mannin in una nota finale. L’elemento soprannaturale è vero nella misura in cui influenza l’agire concreto delle persone. Esso però viene letto attraverso la lente di una critica sociale che prevale sull’elemento magico. Il narratore racconta che, forse, Jenny discende da Margaret e Philippa Flower, arse sul rogo in quanto streghe nel 1618. Mannin però si interroga se Jenny si avvicini all’occultismo perché erede di un certo destino familiare, oppure perché si identifica in quella storia e la fa propria. È una differenza non da poco, quella che intercorre tra il libero arbitrio e il fato.


A volte lo sconosciuto si mostra con le corna, altre volte no. Questi però sono giochi con il lettore. Ben più pregnanti sono i rapporti umani di Jenny con i suoi familiari e con l’insegnante Marian Drew.

La madre biologica, Nell, la affida al fratello Joe e alla cognata Ivy. Jenny pensa che Nell sia sua zia: la adora per la sua libertà e indipendenza, per la sua contrapposizione a una madre che invece la opprime e tenta in ogni modo di irregimentarla nel buoncostume dell’epoca.

Ivy è una donna timorata di Dio, che ha a cuore il senso della dignità, al di là dell’estrazione sociale della persona, ma più volte questo concetto sfocia in un eccessivo interesse per il giudizio altrui. Non si accorge che Jenny è diversa, che avrebbe bisogno di attenzioni differenti e che le andrebbe concessa una maggiore libertà d’azione.

Prosegui l'analisi sul blog "La Voce d'Argento": https://voceargento.blogspot.com/2023...

Guarda l'introduzione all'opera sul canale YouTube "La Voce d'Argento": https://youtu.be/wyiwhTdLTNA?si=-Q07m...
8 reviews
January 13, 2021
This book was first published in 1945. The lead up to, and the early years of World War II are the backdrop to the story. I can see how the author has been drawing from that background and has incorporated some of it in her tale. I am tempted to say the book contains a description of the battle between good and evil, but that is too simple. It is more the struggle between two views of the world rather than one view being good and one being evil. Witchcraft is presented as a part of nature and those who look down on it and consider it evil are presented as not understanding its true nature. In the final pages of the book it becomes somewhat philosophical.

The long running argument of the relative strengths of nature and nurture get an airing while the participants in the discussion, poles apart in their opinions, can still discuss the topic rationally rather than resorting to fighting and dogma.

A comparison is also shown between the lives of the comfortably off and those less well off, also demonstrating the dichotomy between rural and urban living at the time.

The answers to my three acid-test review questions about this book are presented below.

1. Would I read another book by this author?
Yes, and I am intrigued enough to want to research more about her writing and life.

2. Would I recommend this book to anyone?
Yes.

3. To whom would I recommend this book?
I would recommend this book to anyone interested in sociology, particularly sociology relating to inner-city living. This book is really about growing up in an environment that presents challenges and suffers deprivation.

I would ask myself another question about this book:

Any words of warning?
The author is obviously well versed in magic and presents a convincing story with much detail given on various dates, daemons and practices. However, this is much more than a story of witchcraft. It does, however, keep the reader guessing and wondering about the supernatural. It contains sufficient doubt to have the reader wondering what is real or what might be coincidence or a young child's imagination.

I feel the witchcraft is simply a vehicle to facilitate discussion about deprivation and the difficulties of growing up in an environment that is not ideal.

This book is a coming of age story highlighting the challenges faced by a young girl growing up in a deprived area with limited support or guidance. It is a very human book written by a very knowledgeable author who writes well and gives the reader a clear, objective view of a child's difficult upbringing.

This is a very worthwhile read. Five stars.
Profile Image for Monica De giudici.
302 reviews16 followers
January 29, 2024
"Ciao, Strega!"

Quanto tempo dall'ultimo libro di streghe su cui ho messo mano. Credo fosse Anne Rice con le sue Mayfair, avevo amato tutto, ma ero una lettrice molto giovane. E quello un libro di genere.

Questo invece, è un libro strano. Semplice da leggere ma con più livelli di lettura, ha un'atmosfera un po' dark ma non è assolutamente un horror, è tante cose. Ad esempio, sta al lettore decidere se è la storia di una bambina un po' strana e fantasiosa oppure se è la storia di una piccola strega.
Strizza l'occhio al sovrannaturale (che poi vuol dire solo Naturale, con qualcosa in più) ma è molto realistico.

Jenny Flower è una bambina che non ha troppa simpatia per le convenzioni, è un po' una ribelle, ama la natura e i boschi più che la scuola. Un giorno, in gita, allontanatasi dal suo gruppo, incontra lo Straniero, un uomo senza nome, con delle corna che gli ornano la testa (o erano dei rami?).
L'uomo è molto affascinante per Jenny, le parla di cose che non conosce e le insegna tante cose. Lei, ispirata, si convince che sia Lucifero in persona e vuole diventare una strega.

Ha dei personaggi interessanti questo libro, nessuno è mai chiaramente buono o cattivo. Lucifero è ben poco satanico, riserva affettuose attenzioni alle sue protette, sembra ben capace di amare. E anche il personaggio che si percepisce come più negativo, la madre adottiva di Jenny, agisce per comprensibilissime preoccupazioni da genitore.

Un altro bel personaggio deve essere stata proprio l'autrice, l'inglese Ethel Mannin, soprattutto per la sua epoca. Anarchica, femminista, bisessuale.
Tra le righe, ma non troppo, critica la società in cui vive (tipo: "A questi assistenti sociali non era mai venuto in mente che di fatto trattavano con sufficienza le stesse persone che professavano di rispettare e ammirare, che il loro toni gioviali non erano altro che paternalismo"), parla di bambini e di donne che intendono vivere come vogliono senza essere manipolati, di donne che non vogliono essere madri, che si rapportano agli uomini come meglio credono e si vestono in modo un po' eccentrico.

Sabba, famigli e cerchi magici, Satana che incontra le sue dilette 4 volte all'anno, in date ben precise. Oppure una bambina di classe sociale bassa che vuole sfuggire dalla realtà e ripone le sue speranze e le sue fantasie su un marinaio che viene e che va. Interpreti chi legge. A me piace vederci un po' di magia, ma è un libro che può piacere davvero a tutti.
Profile Image for Alessia Saulle.
255 reviews21 followers
March 13, 2023
scrivere una recensione su questo libro e rendergli giustizia è un’operazione estremamente delicata, soprattutto perché si potrebbe pensare erroneamente che si tratti di un semplice romanzo di stregoneria.
Lucifero e la bambina è naturalmente anche questo, ma non solo.
una delle particolarità più notevoli di quest’opera, infatti, è il muoversi costantemente su più livelli e generi senza che uno prevalga sull’altro.
È un romanzo fantastico e realistico al tempo stesso che sfrutta l’elemento oscuro per affrontare temi attuali come la condizione della donna, la lotta di classe, l’educazione infantile, il rapporto tra uomo e natura, la religione.
la storia prende sin da subito una piega sinistra e oscura, ma occulto e realismo continuano a camminare a braccetto per tutto il romanzo senza mai sovrapporsi.
è dunque un libro intriso di una cupa dolcezza che va ben oltre l’essere una storia di stregoneria o di una ragazza ribelle che vuole fuggire dalla sua quotidianità per rifugiarsi nella magia.
è complesso, a più livelli, che anche se scritto nel 1945 è ancora tremendamente attuale e ci insegna che non sempre bisogna omologarsi alla massa ma bisogna fuggire dalla vita a cui sembriamo essere destinati.
l’ho amato in poche parole, consigliatissimo
Profile Image for Vultural.
440 reviews15 followers
September 9, 2022
Mannin, Ethel - Lucifer And The Child

Jenny Flower, another grubby street urchin from the London dockside, enjoys a rare outing to the country.
More than the countryside, however, as she wanders away and enters the deep woods.
Where, at age 7, she sees the stranger who seems to wear horns on his head.
“Hullo, witch,” he approaches, and she realizes there are no horns.
Never mind, Jenny saw what she saw.
Such is the initial, fateful encounter between the young girl, one with “bad blood” that runs in her family, and the individual she calls Lucifer.
For many, the story, a conflict between corruption and redemption, recalls Arthur Machen.
It does not seem so to me. The style is more modern and lacks Machen’s inimitable wordplay.
The portraits of the back alleys of London are vivid, set against the rising waters of war in the late 1930’s.
One is tempted, lured into wickedness, or one seeks it freely.
Jenny, who picks her side early on, is a troubled soul, at odds with the world.
Cheers to Swan River Press for reprinting this lost (once banned) gem.
Profile Image for Alice Restifo Chiavetta.
5 reviews1 follower
September 7, 2024
Lucifero e la bambina è un libro sporco, sudicio, proprio come i bassi quartieri londinesi. Ma anche nella più lurida delle pozzanghere Jenny Flower riesce a scorgere qualcosa di magico e ultraterreno.
Ho apprezzato ogni personaggio di questa storia, perché ognuno ha la sua caratterizzazione e il suo perché. Jenny non è fatta per questo mondo, si sente bene solo quando sprazzi di magia fuoriescono dalla realtà ordinaria, e quando Lo Straniero sbuca nelle vite dei personaggi. Senza dubbio ho amato Ma’ Beadle, perché nel suo silenzio ha sempre supportato Jenny, anche quando non condivideva le sue scelte. La signora Beadle è quel porto sicuro a cui ci affidiamo, anche se Jenny non l’aveva capito del tutto.

Ho amato le parti narrate in seconda persona, che in generale sono difficili da inserire e gestire, ma che qui sono il perfetto dialogo tra l’autrice e il lettore.
Ethel Mannin, complimenti.
Displaying 1 - 30 of 49 reviews

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