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Like lots of eighteen-year-olds, the boy at the center of Crum doesn't know where he's going, but he knows he is leaving. This novel, named after a real-life, gritty little coal town on the West Virginia-Kentucky border, offers a sometimes shocking, often outrageous, always irreverent look at this young man’s attempt to escape his home.

In Crum, the boys fight, swear, chase - and sometimes catch girls, and have unflattering things to say about their neighbors across the river in Kentucky. The adults are cramped and clueless, hemmed in by the mountains that loom over this tiny suffocating town. And to boys flush with the hormones of youth, this situation is full of wonder, dejection, and even possibility.

Lee Maynard, a native of Crum in Wayne County, West Virginia, spins this tale of a young man whose rebellion against the people and the place of his childhood allows him to reject the comfort and familiarity of his home in search of his place in a larger world.

This novel stirred deep feelings in West Virginia, as readers reacted in different ways to the poetry and reality of Maynard's creation. Since its highly successful first publication, this novel has become an underground classic, with used copies now scarce and costly. Maynard adds a brief epilogue to this new edition, and West Virginia writer Meredith Sue Willis provides an introduction. Crum shot to number eight on the Doubleday Best Seller list within its first month of publication, despite its ban in West Virginia. He has since published a sequel to Crum entitled Screaming with the Cannibals.

170 pages, Paperback

First published January 1, 1985

16 people are currently reading
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About the author

Lee Maynard

10 books26 followers
Lee Maynard was born and raised in the hardscrabble ridges and hard-packed mountains of West Virginia, an upbringing that darkens and shapes much of his writing

Maynard's novel, Crum, was the first original fiction published by Washington Square Press, an imprint of Simon & Schuster. In its first month of publication, the novel rose to No. 8 on the Doubleday Best Seller List. The novel has been taught in English literature classes in a score of prestigious universities. Sometimes called "the book that wouldn't die", Crum was republished by Vandalia Press (a commercial imprint of West Virginia University Press) in the summer of 2001. It was the first book published by Vandalia and within a year became the best selling book in the history of the university.

The National Endowment for the Arts awarded a Literary Fellowship in Fiction to Maynard for Crum's sequel, Screaming With The Cannibals (volume II of a trilogy), published by Vandalia Press in 2002. The third and last volume of the trilogy, The Scummers, will be published by Vandalia in spring, 2012.

Maynard's latest novel, The Pale Light of Sunset, a work of creative nonfiction, was published by Vandalia in October 2009. His latest novel, Cinco Becknell, is now available on Kindle.

Maynard's short fiction has appeared in such publications as Columbia Review of Literature, Appalachian Heritage and the literary magazine, Kestrel.

As a journalist, Maynard was an assignment writer for Reader's Digest for more than two decades. His journalism and non-fiction work has appeared more than 100 times in publications as diverse as The Saturday Review, Rider Magazine, Washington Post, Country America, Dual Sport News and Christian Science Monitor.

Much of Maynard's work is highly controversial. His novel, Crum, was banned in his home state and, even today, stirs deep, conflicting emotions among the people of Appalachia. Nevertheless, Maynard's work has been critically acclaimed. His prose has been held in comparison to Hemingway, Twain, Harris, Faulkner and Salinger.

Specializing in the novel, Maynard has taught at many national and regional workshops, including the Appalachian Writers Workshop, Southwest Writers Workshop, and West Virginia Writers Conference. He has served as Writing Master at Allegheny Echoes.

Maynard has been a management and editorial consultant to newspapers, magazines and small publishing companies, and was once a college president. An avid outdoorsman, he is a mountaineer, sea kayaker, skier and former professional river runner. He once rode a motorcycle from Santa Fe, New Mexico, to the Arctic Circle. He lives near Santa Fe.

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Profile Image for Orsodimondo.
2,414 reviews2,392 followers
April 13, 2025
APPALACHI CAPUT MUNDI



Nella sua prefazione Gian Paolo Serino esagera (come gli succede spesso):
Uno dei libri destinati, come “Stoner” di John Williams, a diventare un long seller di culto
E, anche qui:
Non è un capolavoro, è vita.
Però riporta subito sia l’incipit che un'altra frase, ed entrambi sono più che notevoli.
Infatti, il romanzo esordisce come segue:
Negli anni della mia giovinezza la popolazione di Crum, West Virginia, vantava duecentodiciannove esseri umani, due subumani, un paio di pattuglie di cani di vario tipo, almeno un gatto – per quanto mi risulti – un mulo ritardato e il mito sempre vivo di Crash Corrigan. All’inizio non esistevano puttane, ma in seguito ebbi modo di conoscere una ragazza che lo divenne.
Applausi anche per la frase che viene poco dopo:
Durante gli inverni a Crum le giornate erano lunghe, noiose e fredde. Durante le estati le giornate erano lunghe, noiose e calde. A Crum, solo la temperatura cambiava.



Risulta un po’ difficile credere che un paesello di sole duecentodiciannove anime, collocato in una conca degli Appalachi, possa avere una scuola che copre l’intero ciclo dalle elementari al liceo, sufficienti studenti per riempire dodici classi, e per formare una squadra di football, possa avere una biblioteca e altre amenità. Ehi, ma chissenefrega, Lee Maynard è bravo e mi ci vuole poco per sospendere la mia incredulità.
E per quanto mi dia la sensazione di scrivere solo cose che ho già letto, e già visto, niente di nuovo, è talmente bravo, divertente e toccante, che a me sembra tutto originale, mai incontrato prima. Applausi a questo Tom Sawyer e Huckleberry Finn che incontrano il cugino di Holden Caulfield.
È la provincia, baby, e dopo averlo letto voglio vedere chi parla male delle città, e perfino delle metropoli.



E visto che a Crum regna la noia, è un posto dimenticato da dio dove non succede niente, Lee Maynard è bravo a raccontare questo niente inventandosi momenti e scene e quadretti e squarci anche questi divertenti e toccanti, crudi ma dolci.
Il tutto popolato principalmente di ragazzi, a cominciare dall’io-narrante: adolescenti che vogliono solo crescere e fuggire, andare altrove, ovunque. Se nel frattempo riescono anche a concupire una ragazza, tanto meglio. I personaggi femminili, quel paio di ragazze raccontate, sono forse i momenti più alti del romanzo.
Non ci sono eroi in queste pagine, ma essere umani sì: una manciata di bifolchi zotici che Lee Maynard sa rendere epici.


La scuola di Crum con i binari della ferrovia che in queste pagine ritornano più e più volte.

Oh, Dio. Oh, Dio. Lo avrebbe fatto. Mi avrebbe fatto piangere. Mi avrebbe spinto ad attraversare la strada, a far scendere quel suo piccolo culo dal sellino e ad abbracciarlo fino a soffocare. Mi avrebbe spinto a parlare per convincerlo a venire con me. Mi avrebbe fatto sentire un essere umano. Come se Crum fosse il luogo a cui appartenevo… Tutto quello che sapevo era che avevo appena tagliato una specie di cordone ombelicale. E avevo usato una specie di coltello arrugginito per farlo.



Poi, non posso fare a meno di riflettere su questa parte degli Stati Uniti, questa catena montuosa, che sa produrre così tanta letteratura. Il sentiero che la attraversa è lungo 3.510 km, per restare in territorio USA: ma gli Appalachi proseguono nel Canada per altri tremila e passa chilometri finendo a Terranova. Lo si potrebbe fare tutto quanto a piedi: ma nel film del 2015 A Walk in the Woods – A spasso nel bosco, con quei due splendidi leoni di Robert Redford e Nick Nolte, i due protagonisti decidono che percorrerlo tutto proprio non serve, basta un assaggio. Più che il paesaggio è la cultura a cambiare: perché la vera letteratura appalachiana è soprattutto quella del sud - e infatti condivide aspetti con quella più schiettamente southern. Quella hillbilly, per intenderci.

Profile Image for stefano.
188 reviews158 followers
April 2, 2021
Se Carlo Levi fosse nato in America, avrebbe scritto Cristo si è fermato a Kermit, che è il paesone prima di Crum lungo l’autostrada US Route 52, perché a Crum, come a Eboli, Cristo non c’è passato manco di striscio. Incuriosito da una foto pubblicata da una mia amica su Facebook– una mezza paginetta di Crum – anzi, meglio sarebbe dire accalappiato da una foto, ho comprato e mi sono messo a leggere Lontano da Crum (che è solo Crum nell’originale in inglese e resta Crum nell’edizione Barney, che però mi dicono essere piena di refusi), scritto da Lee Maynard nel 1985, pubblicato da Mattioli 1885 Books nel 2018 e tradotto da Nicola Manuppelli.

L’inizio è… be’, insomma, mi vergogno a usare formule abusate, però è così, l’inizio è folgorante, c’è poco da aggiungere.

Negli anni della mia giovinezza la popolazione di Crum, West Virginia, vantava duecentodiciannove esseri umani, due subumani, un paio di pattuglie di cani di vario tipo, almeno un gatto – per quanto mi risulti – un mulo ritardato e il mito sempre vivo di Cash Corrigan. All’inizio non esistevano puttane, ma in seguito ebbi modo di conoscere una ragazza che lo divenne”.

Come si fa a non voler bene a un inizio del genere? Metà del lavoro è già fatta, quando inizi così. Viene voglia di conoscerli uno per uno, quei duecentodiciannove esseri umani, ovviamente riservando particolare attenzione ai due subumani e soprattutto al mulo ritardato. E la ragazza che divenne puttana? Chi è? Perché lo divenne? Qual è la sua storia? Se c’è una formula per acchiappare un lettore come me, Lee Maynard l’ha trovata. I due subumani e il mulo ritardato, accidenti, voglio solo romanzi che parlano di subumani e muli ritardati.

Se l’incipit è maestoso, il continuo è anche meglio.

[Crum] si trova in fondo alle viscere degli Appalachi, sulla riva del fiume Tug, che in pratica è il tratto urinario di quelle montagne. Al di là del piscio c’è il Kentucky. La vita a Crum era uno spasso, un folle vortice di ignoranza abietta, emozioni che traboccano di emozioni, sesso che trabocca di amore, e talvolta un po’ di sangue a ricoprire il tutto. Erano gli anni della guerra di Corea, ma era qualcosa che sembrava far parte di un altro mondo – in fondo che cazzo di paura potevano fare tutti quei musi gialli?”.

Ho appena finito di leggere la biografia di Muhammad Ali e sebbene Crum sia un romanzo e la vita di Ali una vita vera, verissima, piena di pugni, si capisce che siamo nello stesso lato (marginale, escluso, sbagliato) della storia.

Ali, sai dove è il Vietnam? Sì, in tv”.
Non ho niente contro i vietcong, loro non mi hanno mai chiamato negro”.

Dopo Ali, un'ultima citazione da Crum, sempre dalle prime pagine. Se ne volete altre, vi tocca leggere il libro.

Durante gli inverni a Crum le giornate erano lunghe, noiose e fredde. Durante le estati le giornate erano lunghe, noiose e calde. A Crum solo la temperatura cambiava”.

È impossibile, date queste premesse, non cadere a pie’ pari dentro il romanzo. Di cosa parla Lontano da Crum? Ne discutevo con un mio amico, gli ho raccontato un po’ la storia, la gente, il posto, come se Crum fosse un angolino di Sardegna (e lo è, altroché, tutta la Sardegna è un enorme Crum, solo meno fangosa e più polverosa), ha sollevato le spalle e ha detto “classico libro che ti piace di gente povera e sporca che fa cose brutte”. Mai definizione fu più azzeccata. Lee Maynard nello stesso calderone-pantheon di Erskine Caldwell, Bukowski, ma pure Steinbeck e perché no, Frank McCourt (un altro che con gli incipit ci sapeva fare: se non vi ricordate tornate a leggere le prime righe de Le ceneri di Angela) e Irvine Welsh, senza scomodare il più grande sguazzatore nelle miserie umane che la letteratura abbia mai conosciuto: il dottor Louis Ferdinand Auguste Destouches, ai più noto come Céline.

Lontano da Crum è la storia di un ragazzino che a Crum non ci vuole stare, ma nel frattempo che ci sta vive come tutti gli altri abitanti, subumani e muli ritardati compresi. La storia non è una storia chiara, lineare, consolatoria, tutt’altro. C’è gente che ha sempre le mani dentro le mutande e non perde occasione di mostrare in giro il contenuto del sunnominato indumento intimo; ci sono maiali da ammazzare e cani alla deriva, letteralmente alla deriva; sassaiole con quei porci del Kentucky; accoppiamenti vari, a pagamento e no; sparatorie alla luna che Fellini ci avrebbe potuto fare tre o quattro film; latrine che esplodono e botte; pastori (nel senso di preti) urlanti, ciccioni e vendicativi; c’è sesso, sangue e merda: molto sesso, molto sangue, molta merda. Insomma, un minestrone stupendo che fa ridere, piangere, commuovere: un capolavorissimo come di rado capita di trovarne.
Spinto dall’eccitazione della lettura appena ultimata, ho posato il libro e sono andato in cucina. Ho riempito la borraccia, preso due barrette energetiche e una banana, sono sceso in garage, ho controllato la pressione delle gomme e via, in bici verso Crum, a vedere dal vivo quella meravigliosa fogna di posto, giusto per capire se dagli anni cinquanta a oggi è cambiato qualcosa oppure no. Ho dato qualche colpo di pedale, dalla via Emilia al West (Virginia), figuriamoci, cosa vuoi che sia, ho fatto dal Po al Cimone, non temo nulla, poi mi sono detto ma no, metti che becco Speranza, non ho nemmeno la mascherina, va a finire che si arrabbia, o il generale Figliuolo con le mostrine e le stelle, che a me già fanno paura gli appuntati dei carabinieri, figuriamoci un generale, allora ho girato la bici e sono tornato a casa, andiamo lo stesso a Crum, ma andiamoci con Google Street View.

Crum è un posto talmente sfigato, oggi come negli anni cinquanta, che la macchina di Google nemmeno ci è entrata. Sono passati dall’autostrada e da lì hanno fotografato. Mi devo accontentare, ma in fondo è giusto così: periferia negli anni cinquanta, periferia oggi, sempre periferia, indegna persino di finire in Street View. Eppure il primo impatto è confortante. Sarà che vengo dalla Sardegna, dove se va bene c’è polvere per nove mesi all’anno (direttamente dodici quando si dimentica di piovere) e il panorama vira dal giallo dei campi incolti al marroncino delle Ichnusa buttate nelle cunette, ma a me vedere tutto quel verde non può che farmi piacere.

Così come mi fa piacere l’americanissimo camioncione parcheggiato a bordo strada, appena prima di Crum: da un momento all’altro ti aspetti che esca Sylvester Stallone in Over the Top e vada a sistemare quei bifolchi, oppure, sempre rimanendo a Sylvester Stallone (i riferimenti culturali sono quelli che sono, abbiate pazienza), potrebbe pure essere la strada in cui un contemporaneo John Rambo vaga dopo essere tornato dall’Afghanistan o dall’Iraq, prima di essere preso di mira dallo sceriffo ottuso di turno. Ah, dimenticavo, Crum è quella roba che si vede sullo sfondo, purtroppo non possiamo entrarci.

Andiamo avanti. C’è una costruzione cubica ed è la scuola elementare di Crum. Pare una di quelle meraviglie architettoniche costruite in tutta fretta dopo un terremoto, inaugurate in pompa magna da un sindaco fasciato di tricolore– la scuola come simbolo della rinascita, mi sembra di sentirlo, ripartiamo dalle nuove generazioni – assieme al monsignore e al maresciallo della locale stazione dei carabinieri. Immaginate la gioia di frequentare una scuola del genere, grigia, quadrata, spigolosa, sotto il livello della strada e della ferrovia. Ci credo che poi uno diventa sostenitore di Trump, si traveste da unno e assalta il Campidoglio. Google comunque si premura di farmi sapere che la scuola è definitivamente chiusa: non so se esserne triste o sollevato.

Un po’ più in là c’è la Crum Church of Christ: chissà se è la stessa chiesa di Crum degli anni cinquanta, quella dove il pastore sermonava urlando e ammonendo la povera gente contro una condotta di vita traboccante di peccato. Non deve essere una gran chiesa, comunque, se il buon Scott Kennedy si preoccupa di recensirla su Google (unico recensore) e assegnarle una sola stellina oltre che, con mirabile gioco di parole, definirla crumby: che sarebbe piena di briciole, ma anche sudicia. Non il massimo per una chiesa, ma rende bene l’idea.

L’avventura nella Virginia Occidentale dura pochissimo, manco il tempo di andare avanti con Street View e Crum finisce, mentre la US Route 52 continua a correre accanto alla ferrovia, tra le colline e il verde degli Appalachi. Io intanto ho già prenotato gli altri due libri della trilogia, per ora in inglese, sperando che vengano pubblicati al più presto anche italiano. E so che, al contrario del protagonista, io da Crum non voglio scappare, tutt’altro, non vedo l’ora di andarci.

Buona lettura.
Profile Image for Ubik 2.0.
1,056 reviews290 followers
March 4, 2024
Dimenticare Crum

La regione dei monti Appalachi, una delle più depresse degli Stati Uniti, ha rappresentato lo scenario adatto per innumerevoli romanzi e film, ma Lee Maynard vi ambienta questo libro (“Crum” ne è il titolo originale) perché si tratta proprio del suo luogo natìo, sottolineando così l’impronta decisamente autobiografica del testo.

Più che romanzo di formazione “Lontano da Crum” è un romanzo di fuga perché l’ossessione del giovane protagonista è l’evasione dalla provincia e dalla sua miseria economica e intellettuale, dalla meschinità e dall’ignoranza dei suoi anonimi abitanti privi di prospettive, di ideali e di un orizzonte che prefiguri un qualunque possibile futuro alternativo.

Non si tratta di un soggetto particolarmente originale, volendo può richiamare Salinger o Mark Twain, ma ciò che costituisce il valore aggiunto del romanzo è la prosa così particolare, un linguaggio diretto, secco, dissacrante, ben appropriato per rappresentare i giovani personaggi che trascorrono il tempo nella noia più totale, interrotta soltanto dal sesso, per lo più occasionale, e da pesanti scherzi e bravate che costituiscono l’unico diversivo per non soccombere del tutto alla monotonia e alla fame.

L’introduzione di “Lontano da Crum” è trascinante e cattura il lettore impedendo di mollare il romanzo una volta iniziato, così come è pregevole il finale che muta registro e si ammanta di mestizia e tristezza, mentre tutta la parte centrale, scandita dall’avvicendarsi delle stagioni, è occupata da episodi che si potrebbero leggere come singoli racconti, dove gli adulti non compaiono quasi mai se non come ostacoli e antagonisti della smania di vivere dei ragazzi che si vendicano con atroci scherzi (una latrina fatta esplodere con la dinamite, un camioncino di viveri saccheggiato con buona parte del bottino che si sparge per la strada sterrata ed altre spacconate di questo genere),

Sono squarci di vita rabbiosa, volgare e desiderosa soltanto di spezzare le catene che legano a Crum, un obiettivo che solo il protagonista narrante, presumibilmente diventato in seguito lo scrittore Lee Maynard, riesce finalmente a realizzare ma, rivolgendo per l’ultima volta lo sguardo al villaggio dall’alto della collina, sarà colto da un’inattesa malinconia, per un attimo più forte del senso di liberazione.
Profile Image for Kathy Ferrell.
Author 7 books9 followers
November 19, 2012
Shocking, kind of horrifying, and achingly honest. This is one of the all-time FUNNIEST books I have ever read. One day, when I am so old I don't care anymore, I'm going to write a book about my own Appalachian home town. The townsfolk will most assuredly run me out on a rail, but I promise it will be an accurate portrayal of what it is REALLY like, navigating a sea of buffoonery.

Strictly for adults, most certainly. Lots of crude, sexual humor. But if you are not easily offended, I challenge you to read it and not laugh out loud. I have visited this town myself, and I can tell you...the people there are STILL mad. An awesome, unforgettable book. You are not allowed to call any of us hillbillies unless you've read it.
Profile Image for Davide Ivaldi.
41 reviews
June 3, 2025
Sporco, scorretto, irriverente, volgare.
Un tuffo nella regione degli Appalachi e nella adolescenza di chi non ha niente e sogna solo di andare via, di ricominciare da capo.
Uno degli incipit più folgoranti e perfetti che abbia mai letto.
Un Huckleberry Finn del '900.

"Durante la mia giovinezza laggiù, la popolazione di Crum, West Virginia, vantava 219 esseri umani, due subumani, un paio di pattuglie di cani di vario tipo, almeno un gatto per quanto mi risulti un mulo ritardato e il mito sempre vivo di Crash Corrigan. All'inizio non esistevano puttane, ma in seguito ebbi modo di conoscere una ragazza che lo divenne.
Il cartello ai margini del paese diceva "Crum - comunità non incorporata." Avrebbe potuto dire "non necessaria." II paese si trovava e si trova in fondo alle viscere degli Appalachi, sulla riva del fiume Tug, che in pratica è il retto urinario di quelle montagne. Al di là del piscio, vi è il Kentucky.
La vita a Crum era gaia, un folle vortice di ignoranza abietta, emozioni che tracimavano emozioni, sesso che tracimava amore, e talvolta un po' di sangue a ricoprire il tutto. Erano gli anni della guerra in Corea, ma era qualcosa che sembrava far parte di un altro mondo e, poi, che cazzo di paura potevano fare tutti quei musi gialli? I nostri ragazzi se la sarebbero cavata. O almeno cosi si diceva nelle birrerie all'aperto. E poi chi diavolo erano questi musi gialli? Non ne avevo mai visto uno. E nemmeno un negro. O un ebreo. O un italiano. Ne avevo sentito parlare da alcuni di quelli che erano stati al di fuori del West Virginia, a lavorare nelle acciaierie di Pittsburgh e nelle fabbriche di Detroit. Ma non sapevo cosa significassero quei nomi e non avevo mai visto una di quelle persone.
Durante gli inverni a Crum le giornate erano lunghe, noiose e fredde. Durante le estati erano lunghe, noiose e calde. A Crum, solo la temperatura cambiava."
Profile Image for Silvia.
299 reviews20 followers
January 3, 2023
Per nulla la mia lettura tipica, eppure la personalità così ruvida e spigolosa di questo racconto ti entra dentro e mette radici.
Profile Image for Rebecca Recco.
30 reviews14 followers
January 22, 2011
I loved it. I can see why it was so controversial, but it is very well-written. Maynard's characters and metaphors make the book feel like a film. In fact, most of the characters seem so exaggerated that they seem like film characters. In fact, this would be a great film, although my home state of West Virginia would probably hate that.
Profile Image for Gordie.
60 reviews10 followers
May 20, 2023
Ottimo romanzo di formazione, una sorta di The Body (Stand by me) alla lontana, di kinghiana memoria. Alla lontana perché in questo romanzo di Maynard dove la vita della piccola comunità di Crum (villaggio reale in cui lo stesso autore è cresciuto) , West Virginia, si trascina nella noia, povertà e rassegnazione, si respira crudeltà, sporcizia, ma nonostante tutto anche un accenno di sogni adolescenziali misti alla durezza delle stagioni e ad una natura che insegna, tanto quanto possano farlo gli insegnanti del piccolo pseudo liceo locale, che giungono in autunno e se ne vanno via agli inizi dell'estate.
Un romanzo crudo che potrebbe infastidire la sensibilità di alcuni lettori, ma che personalmente mi è piaciuto molto, facendomi affiorare alcuni ricordi di gioventù comuni a molti adolescenti di piccole comunità, a volte sperdute e immerse solamente nell'immensa natura circostante, sospese nel tempo, noiose e irritanti, ma dove alla fine rimangono custoditi i migliori ricordi del passato.
Profile Image for Robert Beveridge.
2,402 reviews197 followers
January 23, 2008
Crum is one twisted little novel. Actually, it's less a novel than a collection of vignettes about the (non-fictional) coal-mining ghost town of Crum, WV, and the author's (presumably fictional) experiences growing up. After a long and tedious chapter of setup, Maynard takes off. He wears his Jean Shepherd influence on his sleeve a bit much in places, but there are far worse authors in this vein by whom to be influenced. As such, Crum tends to read like In God We Trust, All Others Pay Cash with a bubbling cauldron of Freudian influence and a little A Man Called Horse for good measure. The whole thing is front-to-back delicious.
Profile Image for Smarty .
28 reviews1 follower
August 30, 2021
L'autore sa sicuramente scrivere. La vita della remota provincia americana è perfettamente descritta, trasuda letteralmente dalle pagine e avvinghia il lettore.
Il romanzo è ambientato in un paesino del West Virginia, al confine col Kentuky, ai piedi dei monti Appalachi. L'isolamento è pressoché totale, le stagioni si susseguono lente e praticamente sempre uguali, la noia annichilisce e stordisce, gli adulti sono praticamente assenti, indifferenti alla vita dei ragazzi, dei loro stessi figli, e quando si palesano, la maggior parte delle volte, si rivelano gretti, meschini e rabbiosi.
Fanno eccezione il coach Mason, unica figura positiva di riferimento, e gli "zii" del protagonista, orfano di entrambi i genitori, che danno una parvenza di famiglia.
In questo limbo, dove poco succede e niente cambia, i ragazzi sono abbandonati a loro stessi, annoiati e assetati di riscatto, di un'altra vita. Sfogano frustrazioni e pulsioni rivaleggiando con i coetanei dell'altra sponda del fiume, consumando sesso senza amore, lottando con gli stessi compagni.
Andarsene è l'unica possibilità per uscire da un'esistenza meschina che si ripete avvolgendosi su se stessa.
Il romanzo trasmette molto bene tutte queste sensazioni, ma personalmente non sono riuscita ad empatizzare con nessuno dei personaggi ed il senso di pesantezza e di nichilismo che ho percepito ha resto lenta la lettura, benché il libro sia breve.
In definitiva, ritengo che sia un buon libro da leggere se vi ci si imbatte, ma non mi sentirei di suggerirlo.
Profile Image for Silvia.
254 reviews37 followers
August 12, 2022
Romanzo certamente ben scritto, con il fascino aggiuntivo dell'essere quasi autobiografico.
Crum è un postaccio, non offre alcuna attrattiva, tutto sembra sporco, povero, abietto, senza speranza. Nessuna sorpresa, dunque, che l'unico desiderio del protagonista sia quello di andarsene lontano. Lontano da un luogo che sembra non offrire alcuna prospettiva, lontano da persone che gli stanno intorno senza un vero perché, accomunati solo dal vivere tutti a Crum.
Il romanzo è scandito da episodi, pennellate che vanno a comporre questo quadro grigio e polveroso.
Le premesse per un testo nelle mie corde ci sarebbero tutte, eppure ho faticato un pochino, non ho sentito trasporto per questo protagonista né per i suoi compari e forse solo alla fine, all'appendice, ho trovato un po' di quel coinvolgimento che mi sarei aspettata ben prima.
3,5
Profile Image for Emily O.
112 reviews6 followers
Read
July 26, 2012
Warning: Book contains explicit dialogue
I'd heard such good things about Crum that I really wanted to read the book, especially since it's about a WV boy and a WV town. Now that I'm finished, I can honestly say that most teenage boys will like it for sure. There are exploding outhouses, fights with KY boys, and lots of talk about sex. That is probably the biggest caveat I have in recommending the book to students. Author Lee Maynard leaves nothing to the imagination in describing the boys' fantasies and experiences, using graphic language to demonstrate there is little love involved.
Still, I enjoy the depiction of a good ol' boy realizing that there is more to the world than his tiny town, his tiny shed, and his backwards friendships. These characters and their adventures could happen in real life. The author did grow up in the town of Crum, but announces in his disclaimer that it is a work of fiction. All in all, I enjoyed the book enough to pick up others by the same author if I see them, but not to run out looking.
Profile Image for Karl.
8 reviews1 follower
February 25, 2013
Many stories are good, but I found the writing does not flow as one would hope. In particular it often seem like a set of short stories that do not fit together, in spite of being a collection of stories with the same people in chronological order. Many characters were so undeveloped I had a hard time remembering who they were. Which is a pity because some of the stories were funny, and one or two scenes even moving.
Profile Image for Robert Mckinney.
1 review2 followers
June 20, 2012
My father grew up in a West Virginia coal town not unlike Crum. He loved this book and gave me the strong impression that if the events therein did not happen to Lee Maynard, it at least felt like they had happened to my Dad. When I read the book, I tore through it in one night and laughed almost the entire time.
Profile Image for Christopher Rex.
271 reviews
March 8, 2009
Hilarious. Dark, sarcastic humor. Step into the world of (really) small town Appalachia. It's as bad as you think. It made me think about loyalty, hometown and friendship on a larger level, but mostly I just laughed and was glad I wasn't from Crum.
Profile Image for Rhonda Browning.
Author 2 books13 followers
April 23, 2009
One of the funniest, nastiest, little books I've ever read--or listened to (the audiobook features music by Pops Walker, and is great)! Set in Crum, WV, Lee Maynard tells it like it is through characters so vivid you'll think you know them!
Profile Image for Karen.
12 reviews1 follower
August 17, 2012
Like Rick Bragg's book "its All Over But the Shoutin'", this book beautifully describes the hard scrabble life of a child growing up in remote, rural part of the country. Not a life to envy, but one that has deep roots and needs to be understood.
Profile Image for Zachary Smith.
30 reviews14 followers
April 1, 2024
Being a native of Wayne County I just have to say that this book is a pretty descent misrepresentation of the Southern end of the county. It clearly portrays real people (even if Maynard denies that some characters are real) in an uncharitable fashion. Overall wouldn’t recommend the book.
11 reviews
May 17, 2009
In the style of a 20th-century Adventures of Tom Sawyer.... just not quite as good.
Profile Image for Dean King.
Author 58 books200 followers
November 16, 2010
Down and dirty. Not quite The Wild and Wonderful Whites of West Virginia, thank goodness.
Profile Image for chiara_librofilia.
424 reviews32 followers
June 6, 2019
Crum è una minuscola cittadina situata a ridosso del fiume Tug, un rivolo di acqua putrida e inquinata, che divide il West Virginia dal Kentucky e circondata dai monti Appalachi ed è qui che vive Jess Stone - il protagonista del libro e la voce narrante nonché il classico ragazzino vagabondo, ribelle e attaccabrighe - insieme alla sua compagnia di amici: un gruppo di reietti, senza futuro e senza prospettive che trascorrono il loro tempo a ciondolare per la cittadina, scaricando rabbia e frustrazione attraverso la violenza e le scazzottate e sempre pronti a cacciarsi nei guai e a cercare, ogni volta, il modo per tirarsene fuori.

A Crum le case sono tutte fatiscenti e pronte a cadere giù da un momento all'altro e nemmeno la linea ferroviaria che attraversa la cittadina sembra migliorare quel senso di abbandono e di decadimento che trasuda da ogni lembo di terra e qui, anche lo Stato sembra completamente assente ma soprattutto sembrano esserlo gli adulti che, quelle poche volte che risultano presenti, sono impegnati nelle miniere di carbone circostanti, nelle faccende domestiche e totalmente incuranti di quello che accade ai loro figli.

In questo libro di Lee Maynard - dal linguaggio schietto, diretto e sboccato - non accade praticamente nulla di particolare e, infatti, il libro non ha una trama vera e propria bensì si limita a raccontare piccoli episodi della vita a Crum - suddivisi per stagioni - e a mostrare uno spaccato di vita di un' America rurale, rozza, povera e ignorante dove l'unica cosa che conta è la sopravvivenza.

Eppure, attraverso questo libro, Lee Maynard mostra la bellezza di questa cittadina proprio attraverso il suo estremo squallore e le sue pessime condizioni di vita e, allo stesso tempo, porta in scena una storia malinconica, nostalgica e dolceamara plasmata da quel senso di ribellione verso le proprie radici, verso la propria condizione e, contemporaneamente, verso il doloroso ma inevitabile distacco da esse.

Ho deciso di leggere questo libro spinta dal fatto che venisse paragonato e accostato a "Il giovane Holden" di J.D. Salinger ma più che ad Holden, il protagonista del libro, potrebbe essere paragonato ad un Huck Finn ben più rozzo e sboccato e diciamo che le mie aspettative non sono state esaudite del tutto perché mi aspettavo qualcosa di più: a tratti lento, noioso e ripetitivo nel leggere le sole e continue marachelle combinate dal gruppo. Ogni tanto vi è qualche uscita geniale e interessante ma nulla di più e, purtroppo, i numerosi errori che contraddistinguono questa edizione non hanno facilitato la lettura.
Profile Image for Marilù Cattaneo.
177 reviews20 followers
December 1, 2024
Crum esiste sul serio: Google Maps ti porta in un paesino molto più verde di quanto immaginassi, con una strada non più sterrata, una ferrovia a un solo binario, e delle case più graziose di quel che è stato fatto credere con macchine enormi, americane, parcheggiate davanti, nessuna bandiera, il fiume Tug che scorre vicino. nonostante sia più gradevole di quanto si possa immaginare, la voglia di scappare da quel microcosmo a una sola strada ti prende anche adesso. Il libro descrive l’ultimo anno di liceo del protagonista, i suoi amici, quello che si fa per sopravvivere al nulla, che fondamentalmente è cacciarsi nei guai, andare a scuola, e scopare. Da un lato c’è una sovrapposizione di racconti, succedono veramente tante cose, e sono anche descritte fin troppo bene (ricerca del carbone nel fiume e l’incontro con i bifolchi del Kentuckey, le latrine che esplodono, la notte di Halloween dove qualcuno tira una mela alla moglie del reverendo), che lo rende un libro non consono a quello che piace a me, ma dall’altra c’è anche una scrittura che alcune volte ha delle frasi spiazzanti per quanto sono belle e taglienti. Menzione speciale alla scena d’amore con Yvonne, da sola vale tutto il libro.
Profile Image for Una Lettrice Selvaggia.
301 reviews6 followers
July 1, 2020
Crum. West Virginia. Campi desolati, miseria, grettezza morale e materiale. Qui dei paesaggi sconfinati e mitici degli Stati Uniti non c'è nulla. Qui c'è solo tanta disperazione e tanta voglia di fuggire. Ovunque. Ogni posto va bene. Purché non sia rum. West Virginia.
Jesse Stone è un ragazzo in procinto di finire l'ultimo anno di scuola, che passa le sue giornate scorrazzando per il paese in compagnia dei suoi amici, pulciosi e miserabili come lui. Lui, forse, un po' di più. Solo, senza famiglia, vive ospite di lontani cugini. Non ha prospettive, non ha futuro, non ha speranze. E' abituato a calpestare la merda e la merda sembra riversarglisi sempre addosso. In questo angolo cencioso d'America, i ragazzi sembrano abbandonai a se stessi. Gli adulti, quando ci sono, sono figure marginali, ostili, meschine. Anche loro traditi dalle loro aspettative fallite.
Lee Maynard con "Lontano da Crum" edito Mattioli 1885, ci regala un racconto certamente autobiografico che ci rivela un mondo crudo, ostile, dove anche il linguaggio spesso volgare racconta una realtà sporca, merdosa che fa venire voglia anche a te lettore di fuggire via senza più tornare.
Profile Image for Inertiatic85.
243 reviews10 followers
August 13, 2020
Ho pensato spesso, durante la lettura di questo libro, che si trattasse di una lettura piacevole, ma tutto sommato senza particolare lode. Solo alla fine ho colto la vera essenza del libro, ovvero quel sentimento di forte nostalgia per qualcosa che non abbiamo mai voluto, che abbiamo odiato e vissuto in attesa che finisse, ma che eppure è parte di noi e lo sarà sempre. Molte volte la cosa peggiore della tua vita può essere il centro della tua vita, l'unica ragione per andare avanti di giorno in giorno, e quando non c'è più, anche se non ti piace, ti manca. Le ultime 40 pagine sono davvero belle, intense, vere. Il resto del libro però è più un racconto di nostalgiche avventure giovanili, pagine che non rimarranno certo impresse per sempre nella nostra memoria. Non ho trovato, tra l'altro, questo testo così scandaloso. Appunto finale sull'edizione: esteticamente bellissima, complimenti alla casa editrice, ma c'è qualche refuso di troppo.
Profile Image for Sal.
154 reviews4 followers
January 5, 2023
With plenty of profanity, excesses of sexual content, and often-sophomoric humor, it's not a surprise that Crum stirred up quite a bit of controversy in West Virginia when it was published. It doesn't paint rural West Virginia in the best of lights to city folk like me who grew up in New York, but the outhouse-using, dirty-river-swimming, sexually curious young men and women of Crum, all with a deep disdain for "Kentucky, a mysterious land of pig-fuckers," make for an entertaining read.

But there's more to it, too.

Maynard's style is conversational and vignette-like, filled with little asides and tangential pieces, almost like listening to your grandfather talk about his childhood. His simultaneous longing to escape from and nostalgia for the blip on the map that Crum is, even in this fictionalized account of his hometown, is evident, providing a complex backbone to a novel filled with humor and, frankly, unbelievable situations.
Profile Image for amy.
278 reviews
April 11, 2020
Well-versed, despite having paid little to no attention to schooling (although unnecessarily repetitive in several passages. An account of coming of age in a small, unincorporated coal-mining town during the Korean War. The high jinks of the young adults navigating this particular place and time are entertaining in their own way but, at the same time, heartbreaking and discouraging, reminding me of all the things I didn't like about some of the kids in my own high school days (although to a vastly smaller degree 40 years later and on the other side of the country), and the dispiriting aspects of poverty and small-mindedness that run rampant to this day.
Profile Image for Elena.
67 reviews
January 8, 2025
Questo era uno dei "libri banditi" della mia libreria di fiducia, una serie di opere "bandite" in giro per il mondo che loro propongono incartate e non riconoscibili per proporre una sorta di sfida ai lettori che scelgono di leggere così al buio, un format che adoro perché due si due che ho comprato così si sono rivelati libri incredibili.

"Lontano da Crum" è un libro che consiglierei in primo luogo a tutte quelle persone che sono nate e cresciute in un piccolo paesini e da giovani sognavano di andarsene (che poi l'abbiano fatto o meno è ininfluente).

È stato bandito negli USA per il linguaggio scurrile e le scene di sesso, quindi, sostanzialmente, nulla di che.
Profile Image for Matteo Mazzoli.
302 reviews14 followers
December 13, 2021
Lo avevo sul comodino da un po', ma non avevo mai trovato il momento giusto per leggerlo. Poi, tra una pausa dalle novità in libreria e la necessità di ributtarmi dall'altro lato dell'atlantico sull'onda di Whitaker, l'ho finalmente letto e, bam! È un pugno in faccia, lo stile, la storia, l'atmosfera che Maynard ha saputo raccontare. Ci credo che lo abbiano esiliato dal suo paese, tra le vicende narrate e ciò che lascia trasparire senza filtro e con una sincerità a volte irritante, altre struggente, quella che è stata la sua vita e il suo desiderio di fuga da Crum. Strepitoso, davvero.
Profile Image for Claire.
244 reviews3 followers
Read
July 13, 2024
I'm really, really unsure about how to rate this. It starts with a few racial slurs in the first paragraph, and then that's the last of them. It's violent and misogynistic, in a way in which the misogyny isn't just about the time and place but also seems like something Maynard revels in. But then Maynard is a an adept storyteller, it's a fast read, and I was truly engrossed the whole time. So yeah, I'm not able to give it a rating.
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