A Little Life in Reading Rainbow

Nov 08, 2017 Marco Spelgatti rated it did not like it · review of another edition

Credo di non essermi mai arrabbiato così tanto leggendo un romanzo.
E non per il contenuto della storia, ma per l’incapacità dell’autrice nel trattarla.
In sintesi:
a) In questo libro le persone o sono buone buone o cattive cattive (ma con una cattiveria spesso blandamente giustificata). La vita ed i romanzi di qualità insegnano che gli esseri umani sono sempre complessi e sfaccettati e tutte quelle cose che sappiamo già. Per quello che dovrebbe essere uno dei romanzi dell’anno, questo è inaccetta Credo di non essermi mai arrabbiato così tanto leggendo un romanzo.
E non per il contenuto della storia, ma per l’incapacità dell’autrice nel trattarla.
In sintesi:
a) In questo libro le persone o sono buone buone o cattive cattive (ma con una cattiveria spesso blandamente giustificata). La vita ed i romanzi di qualità insegnano che gli esseri umani sono sempre complessi e sfaccettati e tutte quelle cose che sappiamo già. Per quello che dovrebbe essere uno dei romanzi dell’anno, questo è inaccettabile.
b) È inaccettabile soprattutto perché tocca un argomento complesso e delicato come gli effetti degli abusi e delle violenze su di una persona, e lo fa in modo grossolano, superficiale, puntando su uno sconvolgimento becero che è al pari di Colpa delle stelle e di tutta quella narrativa oscena che punta su esperienze di sofferenza estrema per farci empatizzare facilmente. Non c’è la volontà di illuminare, mostrare cosa voglia dire vivere certe esperienze. C’è solo il desiderio di commuovere senza il minimo sforzo. Oltretutto la cosa può funzionare in un testo di 200 pagine, ma in uno che supera il migliaio è solo esasperante.
c) E questo libro è davvero troppo lungo. Ci sono un sacco di cose ridondanti, salti temporali e cambi di voce che non servono. Il flashback viene usato come strumento per creare suspense, per farci domandare Cos’altro sarà successo? Ma gli eventi passati sono via via sempre più prevedibili e semplicemente voyeuristici. Se questo romanzo fosse stato scritto in ordine cronologico, la sua vacuità sarebbe stata ancora più palese. Inoltre, è confuso nelle premesse e nel modo in cui la storia viene stesa. All’inizio sia ha l’impressione di trovarsi davanti ad una storia a quattro voci, che poi diventa una storia ad una voce (stonata), con le altre che tornano ogni tanto giusto per ingrossare il volume. Mi chiedo perché l’editore non abbia detto Basta con questo strazio! tagliando qualche centinaio di pagine. O forse ormai è così inculcato il messaggio del “se è lungo è profondo”, da non tener conto poi della qualità del contenuto.
d) Ed è irreale. Non voglio fare spoiler, ma tutto quello che succede a Jude è incredibile, nel senso che non è per nulla credibile. La vita può essere dura ed orribile, ma qui siamo davanti ad un agnello che per tutta la vita incontra lupi sadici e fuori di testa. O persone che lo coccolano e proteggono come se fosse un bambino. Non so voi, ma la mia vita non è fatta di demoni e santi, ma di persone normali, e qui si ritorna al punto a.

A me spiace, sinceramente. Jude è un personaggio interessante, mi ci sono ritrovato in modi che avrei preferito non riconoscere o ricordare, ma questo romanzo gli ha propinato più violenze di quante non abbia fatto la sua inventata vita.
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Oct 08, 2017 Andrea Bassano rated it it was amazing · review of another edition

Un libro che mi ha fatto apprezzare le bellezza della vita. Crudo fino all’osso, ma scritto con grande maestria dall’autrice.
Consigliatissimo.

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Nov 19, 2022 Shana Z rated it liked it · review of another edition

This is obviously not a book one “enjoys,” but it wasn’t until the last third of the book that I felt immense appreciation for the story and truly drawn in. At times I wanted to rate it two stars, but the end was so strong so I’m going to say 3 for now. Still processing…

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