Cecità in Lo Scaffale Tematico

Oct 21, 2013 Anna [Floanne] rated it really liked it

Shelves: dystopia

Come molte altre distopie, anche questa di Saramago non fa eccezione: spiazzante, angosciante, è un pugno allo stomaco che in certe pagine lascia senza fiato ma che fa riflettere il lettore sulla varietà delle sfaccettature dell'animo umano, che sa essere al contempo meschino e spietato, ma anche altruista e generoso come la moglie dell'oculista. Meglio se letto tutto d'un fiato però, perché a centellinare così tanto orrore e crudeltà, se ne esce veramente distrutti. Voto: 4**** ...more

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Sep 06, 2015 Roberta rated it liked it · review of another edition

Shelves: viaggio-in-europa, spagna-e-portogallo

Splendidamente scritto, nonostante qualcuno trovi faticoso affrontare i dialoghi che non sono inquadrati dai soliti segni di interpunzione. Personalmente non ho avuto questo problema, semmai mi ha dato fastidio qualche descrizione del degrado in cui i ciechi dovevano vivere per l'oggettiva impossibilità di pulire e pulirsi.
Non mi aspettavo affatto il lieto fine, con la risoluzione del problema iniziale. Se la cecità può essere una metafora della società sottoposta a una sorta di punizione divin ...more

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Feb 19, 2017 Klela rated it it was amazing · review of another edition

Shelves: favorites

Saramago ha un modo di scrivere indescrivibile e probabilmente ineguagliabile. E’ come stare nella sua testa e seguire le sue idee dal momento in cui vengono messe nero su bianco. Le sue idee di partenza sono sempre talmente semplici (anche se irreali) da sembrare banali, ma il modo in cui descrive le conseguenze non è mai scontato. Cosa succederebbe se tutto il mondo piano piano diventasse cieco? Il pensiero di quello che potrebbe accadere è quasi insostenibile ma i protagonisti della storia lo ...more

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Nov 20, 2016 Cronache di Betelgeuse rated it really liked it

Shelves: classici-moderni

Recensione pubblicata su Cronache di Betelgeuse

La storia è abbastanza sconvolgente e allo stesso tempo intrigante. Cosa fareste infatti se dovesse scoppiare un’epidemia in grado di rendere tutti quanti ciechi? Si può solo immaginare il caos e la paura che scoppierebbero in tutte le città, ma Saramago ci accompagna a scoprire la sorte di un gruppo ristretto di persone, alquanto sfortunato.

In alcuni tratti assomiglia a Il giorno dei Trifidi di John Wyndham, con la differenza che qui il nemico è l’ Recensione pubblicata su Cronache di Betelgeuse

La storia è abbastanza sconvolgente e allo stesso tempo intrigante. Cosa fareste infatti se dovesse scoppiare un’epidemia in grado di rendere tutti quanti ciechi? Si può solo immaginare il caos e la paura che scoppierebbero in tutte le città, ma Saramago ci accompagna a scoprire la sorte di un gruppo ristretto di persone, alquanto sfortunato.

In alcuni tratti assomiglia a Il giorno dei Trifidi di John Wyndham, con la differenza che qui il nemico è l’uomo stesso, in grado di compiere delle azioni tremende. I personaggi sono identificati con una qualche nota fisica o in base al loro ruolo, senza alcun accenno ai loro veri nomi. La prima parte è raccontata secondo diversi punti di vista, facendo però emergere in ultima battuta la vera narratrice della vicenda. La donna è identificata come la moglie del dottore ed è disposta a tutto pur di sopravvivere insieme al marito. Non disdegna mentire o ricorrere a dei sotterfugi pur di raggiungere il suo risultato. E strada facendo, allargherà anche la sua famiglia, includendo una serie di persone che riusciranno a suscitare le sue simpatie.

L’intera società, dalla politica alla polizia, sembra essere travolta dall’epidemia. All’improvviso tutti i principi cardine sembrano essere sostituiti dalla legge del più forte. Chi, in un modo o nell’altro, riuscirà a prevalere e a farsi riconoscere come capo, avrà più probabilità di sopravvivere. La moglie del dottore capisce fin da subito che sarà dura adattarsi a questa nuova situazione, ma stringe i denti e continua a lottare fino alla fine.

Lo stile di scrittura non è proprio fluido e di facile lettura. Spesso le frasi sono lunghe e articolate, mescolando pensieri e dialoghi. Di grande impatto sono però le emozioni trasmesse, che ti trascinano fino all’ultima pagina. Alcuni passaggi colpiscono a fondo per la crudeltà che esprimono, per la violenza che i personaggi riescono a suscitare. La cosa particolare è che se chi agisce contro gli altri è la narratrice, riusciamo a giustificare le sue azioni. ...more

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