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Kindle, Kobo, Ereader e Privacy
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Se vedono, non so come, che hai scaricato illegalmente ti bloccano l'account. Così avevo letto. Dunque la privacy è quella che è :)
Ho il Kindle da 4 anni ormai e posso dire che, pur usando tanto il cloud e l'interazione tra dispositivi (desktop, telefono, kindle), non ho mai avuto un problema. Anche quando giro Amazon per altri motivi i suggerimenti sono basati sulle pagine che sto visitando, non pescano da quel che ho messo nel mio spazio personale.
Ammetto però che sono una a cui non piace avere tante cose in coda, quindi pulisco regolarmente la pagina di documenti personali nel mio account Kindle.
Quindi, per riassumere: compravo da Amazon prima del Kindle e non è cambiato niente nell'esperienza "store".
Ammetto però che sono una a cui non piace avere tante cose in coda, quindi pulisco regolarmente la pagina di documenti personali nel mio account Kindle.
Quindi, per riassumere: compravo da Amazon prima del Kindle e non è cambiato niente nell'esperienza "store".
Mmm... ho riprovato l'home page di Amazon.it, considerando che proprio ieri sera mi sono mandata diversi libri da Calibre a Kindle via email del Kindle. Mi presenta prodotti fitness (vero, in questi giorni ho guardato i prezzi dei cardiofrequenzimetri), il Kindle Fire (vero, l'ho guardato di recente) e, nella sezione "novità per te"... due libri della collana "Disegnare per bambini", un libro "Introduzione allo spagnolo europeo" e un Diabolik: perché? Resto della mia idea: non c'è profilazione sulla base dei miei contenuti personali

Non so come funzioni nel dettaglio, ma c'era stato un caso che è salito agli onori della cronaca dei forum di smanettoni di e-book. La persona in questione aveva perso tutti i libri e nonostante le sue richieste di spiegazioni non aveva ottenuto nulla. Questo per dire che se accendi il Wi-Fi quelli ti sbirciano cosa hai e cosa non hai.
Shardangood wrote: "Nickname wrote: "Shardangood wrote: "So solo che amazon si preclude il diritto di bloccare l'account dei detentori di kindle, e di annullare i libri presenti nel dispositivo che vengono considerati..."
Se è l'episodio che ricordo anche io si tratta di una signora scandinava che, per avere accesso a un negozio più ampio di quello del nord-europa, aveva creato un indirizzo fasullo per comprare da Amazon.co.uk. Il problema era aver violato le condizioni d'uso.
Adesso sono in ufficio e il firewall mi blocca gli articoli, ma quello a cui mi riferisco credo si possa leggere (in inglese) qui. Non ricordo come sia andata a finire.
Credo però che sia ovvio che i commercianti ti sbircino. Ricordo ancora le lezioni di marketing all'università e i 1000 modi per raccogliere dettagli/gusti di una persona. Se avete una qualsiasi tessera sconto di un negozio o supermercato siete profilati tanto quanto su Amazon.
Attenzione. Non voglio fare polemica, la mia è genuina curiosità. Perché questa preoccupazione, per esempio, per Amazon e non per l'Esselunga? Il digitale sembra più invadente? Forse perché la pubblicità postale dà meno fastidio dello spam? Escludendo bancomat e tessera sanitaria ho in borsa 14 carte fedeltà. Sono 14 enti che, per un motivo o per l'altro, hanno i miei dati personali e sanno cosa mi piace: Mondadori per libri e cartoleria, Decathlon per la blanda attività sportiva, OVS per l'abbigliamento e Rinascente per confonderli tutti e fargli credere che sono ricca... Ho la sensazione che sarebbe molto più facile chiudere l'account Amazon che cancellare la mia esistenza da uno di questi negozi.
Se è l'episodio che ricordo anche io si tratta di una signora scandinava che, per avere accesso a un negozio più ampio di quello del nord-europa, aveva creato un indirizzo fasullo per comprare da Amazon.co.uk. Il problema era aver violato le condizioni d'uso.
Adesso sono in ufficio e il firewall mi blocca gli articoli, ma quello a cui mi riferisco credo si possa leggere (in inglese) qui. Non ricordo come sia andata a finire.
Credo però che sia ovvio che i commercianti ti sbircino. Ricordo ancora le lezioni di marketing all'università e i 1000 modi per raccogliere dettagli/gusti di una persona. Se avete una qualsiasi tessera sconto di un negozio o supermercato siete profilati tanto quanto su Amazon.
Attenzione. Non voglio fare polemica, la mia è genuina curiosità. Perché questa preoccupazione, per esempio, per Amazon e non per l'Esselunga? Il digitale sembra più invadente? Forse perché la pubblicità postale dà meno fastidio dello spam? Escludendo bancomat e tessera sanitaria ho in borsa 14 carte fedeltà. Sono 14 enti che, per un motivo o per l'altro, hanno i miei dati personali e sanno cosa mi piace: Mondadori per libri e cartoleria, Decathlon per la blanda attività sportiva, OVS per l'abbigliamento e Rinascente per confonderli tutti e fargli credere che sono ricca... Ho la sensazione che sarebbe molto più facile chiudere l'account Amazon che cancellare la mia esistenza da uno di questi negozi.
Nickname wrote: "Roberta wrote: "Shardangood wrote: "Nickname wrote: "Shardangood wrote: "So solo che amazon si preclude il diritto di bloccare l'account dei detentori di kindle, e di annullare i libri presenti nel..."
Ti rispondo in privato che devo condividere alcuni dati sensibile anche io. Per i libri: non so quanto tu ne sappia già, ma potresti iniziare con qualcosa di Kotler, tipo Principles of Marketing. E' considerato un po' il papà del marketing e per iniziare va sempre bene. Avevo anche un volumetto più snello di questo all'università, ma non ricordo il titolo.
Ah, dimenticavo: aggiungo il sempre valido Antropologia dello shopping. Il fascino irresistibile dei centri commerciali. Quest'uomo ha iniziato girando per i mall americano armato di biro e bloc-notes per spiare la clientela. Adesso lo farebbe forse con l'iPad, ma il concetto non è poi tanto cambiato. E, spiando noi consumatori, ha creato l'Envirosell: fate una ricerchina in Google, la profilazione di Amazon non regge il confronto. Solo che questi lo fanno in ambito B2B e noi gente comune non lo notiamo.
Ti rispondo in privato che devo condividere alcuni dati sensibile anche io. Per i libri: non so quanto tu ne sappia già, ma potresti iniziare con qualcosa di Kotler, tipo Principles of Marketing. E' considerato un po' il papà del marketing e per iniziare va sempre bene. Avevo anche un volumetto più snello di questo all'università, ma non ricordo il titolo.
Ah, dimenticavo: aggiungo il sempre valido Antropologia dello shopping. Il fascino irresistibile dei centri commerciali. Quest'uomo ha iniziato girando per i mall americano armato di biro e bloc-notes per spiare la clientela. Adesso lo farebbe forse con l'iPad, ma il concetto non è poi tanto cambiato. E, spiando noi consumatori, ha creato l'Envirosell: fate una ricerchina in Google, la profilazione di Amazon non regge il confronto. Solo che questi lo fanno in ambito B2B e noi gente comune non lo notiamo.

Sarà che io amo la privacy e capisco perfettamente chi dice -mi da noia che guardino cosa compro- e non perchè io faccia acquisti pericolosi o scabrosi.In parte è carattere e in parte perchè penso invece che a loro importi molto cosa compri se non oggi domani basandosi su idee religiose,politiche ecc del cittadino e sfruttando la cosa chissà magari per un posto di lavoro.Su facebook già sembra che lo stanno facendo.In base a quello che uno scrive,quanto ci sta e cosa mette decidono chi far lavorare in un azienda e chi no.
Come già detto la cosa più sicura sarebbe spegnere il pc e non utilizzarlo ma chiaramente nel mondo di oggi non è molto fattibile.L'unica cosa da fare è adottare buon senso in tutto....
In ogni caso non credo si possano mettere a confronto le informazioni memorizzate da un commesso sui suoi clientie,con tessere e internet.
Vero che la commessa del negozio di paesino sa cosa indosso e cosa no ma non si può certo paragonare alle informazioni informatiche che sono assai maggiori e tengono conto di vari settori.
Si sa ahimè che oggi è così.....basti pensare che quando si cammina per la strada ci sono telecamere ovunque.
Io ho un Kindle, il terzo per l'esattezza. Mi trovo bene e dubito che cambierò. Capisco il dibattito sui formati, ma per favore fermiamo questi pettegolezzi su Amazon che cancella arbitrariamente i libri. Dei due casi che ho letto, in uno la lettrice aveva dato un indirizzo falso per accedere a uno store più ampio di quello del suo paese, violando i termini contrattuali. La storia è già stata citata in diversi post e scrivendo dal telefono non è facile recuperarli. Magari lo faccio domani, comunque in questo caso trovo che Amazon avesse ragione. Il secondo caso che ricordo parlava di una edizione non autorizzata. Ironicamente, se ricordo bene, si trattava di una copia di 1984.qui il colpevole era l'editore, e i lettori ne hanno pagato lo scotto. Che io sappia non vi sono altri casi noti di vessazione sugli utenti.
No, l'indirizzo serviva per determinare il negozio da cui acquistare gli ebook. Nonostante la panzana dell'Europa Unita, se sei un utente italiano non sempre puoi comprare ebook (e altri oggetti, specie di elettronica, ma qui non sono preparatissima) dall'estero. E' un discorso di tasse e dettagli legalesi diversi da paese a paese, ma comprando online da molto tempo mi rendo conto che varia anche da negozio a negozio, non solo da paese a paese.
La signora, scandinava, aveva dato un indirizzo inglese per poter accedere ad amazon.co.uk, e questo era vietato dalle regole di Amazon.
Io non amo le questioni di principio, specie quando le possibilità sono molteplici. Amazon è un'attività a fini di lucro, indipendente, che può imporre tutte le restrizioni o regole che vuole fintanto queste non vadano contro la legge. L'acquirente, che si suppone adulto e vaccinato, può comprare altrove se non è d'accordo con tali regole. Ma nel momento in cui tale acquirente fa il furbetto e si avvale di qualche escamotage non dovrebbe - sempre IMHO - gridare allo scandalo quando scopeto.
Intendiamoci Nickname, non sono una santa. Pur essendo rientrata in Italia a fine 2011 non ho cancellato da Amazon il mio indirizzo scozzese, perché non si sa mai. Magari un domani avrò bisogno/vorrò acquistare assolutamente un ebook che si trova solo su amazon.co.uk; oppure deciderò di ripartire per il freddo nord, e magari gli ex-coinquilini mi faranno da appoggio. Tuttavia se domani Amazon mi chiedesse conto di questa anagrafica non veritiera non potrei mai venire a lamentarmi qui o nel resto del web.
La signora, scandinava, aveva dato un indirizzo inglese per poter accedere ad amazon.co.uk, e questo era vietato dalle regole di Amazon.
Io non amo le questioni di principio, specie quando le possibilità sono molteplici. Amazon è un'attività a fini di lucro, indipendente, che può imporre tutte le restrizioni o regole che vuole fintanto queste non vadano contro la legge. L'acquirente, che si suppone adulto e vaccinato, può comprare altrove se non è d'accordo con tali regole. Ma nel momento in cui tale acquirente fa il furbetto e si avvale di qualche escamotage non dovrebbe - sempre IMHO - gridare allo scandalo quando scopeto.
Intendiamoci Nickname, non sono una santa. Pur essendo rientrata in Italia a fine 2011 non ho cancellato da Amazon il mio indirizzo scozzese, perché non si sa mai. Magari un domani avrò bisogno/vorrò acquistare assolutamente un ebook che si trova solo su amazon.co.uk; oppure deciderò di ripartire per il freddo nord, e magari gli ex-coinquilini mi faranno da appoggio. Tuttavia se domani Amazon mi chiedesse conto di questa anagrafica non veritiera non potrei mai venire a lamentarmi qui o nel resto del web.

passo da narrativa,classici,thriller,gialli,storie d'amore,argomenti di spiritualità,esoterismo,romanzi storici,saggi,storie adolescenziali,fiabe,manuali vari e di tutto di più xd (pure con i film è così...cosa che confonde chi mi conosce a volte) :P

Succede quando si usa Calibre per convertire i libri o quando si leggono libri scaricati illegalmente?

http://www.mobileread.com/forums/show...
che blocca la comunicazione tra il lettore e gli strumenti di analitica di Google, che in base all'autore, invia dati sull'utilizzo del lettore stesso (vengono menzionati orari di utilizzo, per quanto si legge, associati all'indirizzo IP, non a un nome).
Elena wrote: "L'ho letto su qualche forum però non so se è vero..."
Serve la fonte per decidere se è attendibile. Eventualmente i libri che vuoi caricare da calibre li mandi via cavo, non via email
Serve la fonte per decidere se è attendibile. Eventualmente i libri che vuoi caricare da calibre li mandi via cavo, non via email

http://www.hwupgrade.it/forum/archive...
però appunto non riesco a capire se attendibile o no...
Elena wrote: "l'ho letto qui
http://www.hwupgrade.it/forum/archive...
però appunto non riesco a capire se attendibile o no..."
Attenzione però: dal tuo link io capisco che gli hanno chiuso l'account perchè già bloccato in precedenza (o collegato a un account già precedentemente bloccato), mentre il Kindle può continuare a usarlo, non gli hanno cancellato i contenuti. Se fai una ricerca su google pare accada a chi abusa del diritto di recesso, chiede spesso rimborsi discutibili, ecc.
http://www.hwupgrade.it/forum/archive...
però appunto non riesco a capire se attendibile o no..."
Attenzione però: dal tuo link io capisco che gli hanno chiuso l'account perchè già bloccato in precedenza (o collegato a un account già precedentemente bloccato), mentre il Kindle può continuare a usarlo, non gli hanno cancellato i contenuti. Se fai una ricerca su google pare accada a chi abusa del diritto di recesso, chiede spesso rimborsi discutibili, ecc.
Roberta wrote: "Elena wrote: "l'ho letto qui
http://www.hwupgrade.it/forum/archive...
però appunto non riesco a capire se attendibile o no..."
Attenzione però: dal tuo link io capisco che gl..."
Anche perché sul Kindle hai quattordici giorni per richiedere il rimborso sugli ebook, con restituzione 100% della somma pagata. Un furbetto potrebbe usarlo come sistema "bibliotecario": acquistare un libro, leggerlo in pochi giorni e poi richiedere il rimborso... scrocco pure.
Lo so perché ho chiesto il rimborso di un libro perché il giorno dopo il mio acquisto era in offerta da 10,99 a 1,99. Esiste l'opzione "l'ho trovato a un prezzo migliore" e poi l'ho riacquistato in offerta...
http://www.hwupgrade.it/forum/archive...
però appunto non riesco a capire se attendibile o no..."
Attenzione però: dal tuo link io capisco che gl..."
Anche perché sul Kindle hai quattordici giorni per richiedere il rimborso sugli ebook, con restituzione 100% della somma pagata. Un furbetto potrebbe usarlo come sistema "bibliotecario": acquistare un libro, leggerlo in pochi giorni e poi richiedere il rimborso... scrocco pure.
Lo so perché ho chiesto il rimborso di un libro perché il giorno dopo il mio acquisto era in offerta da 10,99 a 1,99. Esiste l'opzione "l'ho trovato a un prezzo migliore" e poi l'ho riacquistato in offerta...
Ecco, io che sono onesta e/o stupida non avevo mai pensato di usare amazon come biblioteca, nemmeno una o due volte...
Books mentioned in this topic
Antropologia dello shopping. Il fascino irresistibile dei centri commerciali (other topics)Principles of Marketing (other topics)
Ad es. prendiamo un kindle qualsiasi, Amazon mette a disposizione uno spazio cloud e chiede la registrazione del dispositivo.
Fin qui tutto ok, ma come vengono gestite le mie letture su kindle? Amazon può in base ai libri che ho in dispositivo o che leggo estrapolare delle informazioni per suggerirmi libri, proporre pubblicità o peggio ancora trarne dei profili su cosa mi piace leggere e da qui dedurre altre informazioni ad esempio su preferenze politiche, religiose o sessuali?
Consideriamo come aspetti 3 punti.
1) Il dispositivo
2) Il cloud
3) Lo store
Ovviamente tutto il discorso vale anche per i kobo o per altri e-reader. Idee sul come funziona la questione e su come arginare o risolvere eventuali problemi?