Reading Challenges discussion
Gara a Squadre - IV Edizione
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Squadra Prosecco - COMMENTI

A Monster Calls
224 pagine
Recensione: https://www.goodreads.com/review/show...

Shining
429 pg
Un thriller paranormale ad altissima tensione scritto come un enorme climax ascendente che dura per tutto il libro (meno l'epilogo). Diversissimo dal film che avevo visto a suo tempo (e che ora voglio rivedere), quasi tutti i particolari sono diversi e, come spesso accade, la preferenza va al libro. Riesce a tenere molto più sulla corda e lo stile secco e tagliente di King ti riesce a trasmettere molto bene l'atmosfera di angoscia e instabilità delle scene.
Consiglio a chi non l'ha fatto di leggerlo, soprattutto se avete solo visto il film.

3.32b (Micol) Leggere un libro tra quelli letti nel 2016 da persone nate negli anni 80
Il richiamo del cuculo
547 pagine
Il caso di suicidio (o omicidio??) della modella Lula Landry raccontato in questo primo volume della serie Cormoran Strike della/di Robert Galbraith non mi ha coinvolto particolarmente, le indagini si sono svolte senza troppi colpi di scena e la tensione non è mai salita alle stelle. Devo inoltre ammettere che il finale mi ha delusa parecchio sia perché l'ho trovato banale, scontato sia perché inconsciamente avevo già capito come stavano le cose.
Ho trovato invece molto interessane e ben riuscita la caratterizzazione dei personaggi, resa tale sia attraverso le descrizioni sia grazie all'uso di un linguaggio creato ad hoc per ogni personaggio, spiccano tra tutti gli intercalari utilizzati di continuo dall'amica della vittima Ciara e il linguaggio leggermente scurrile della madre.
Il romanzo infine mi ha permesso di colmare le lacune e chiarirmi molti dubbi sulla storia di Cormoran e Robin, la riservata ed efficentissima segretaria, dato che all'inizio dell'anno avevo letto il secondo volume, Il baco da seta.
Voto: 4* per i personaggi

Memorie dal sottosuolo
155 pagine
Recensione: https://www.goodreads.com/review/show...

Task 5.32
Pista nera
288 pagine
Un giallo leggero, scorrevole, senza infamia e senza lode, più o meno l'equivalente letterario di una puntata di Last Cop. Il libro è incentrato prevalentemente sulla figura del vicequestore Rocco Schiavone, personaggio pieno di difetti e per cui non è facile parteggiare, ma comunque ben caratterizzato; il mistero sull'identità dell'assassino rimane per lo più in secondo piano e non risulta particolarmente avvincente. Un aspetto che mi ha infastidito è il linguaggio usato nei dialoghi, che sono caratterizzati da frequenti errori, soprattutto di tempi verbali: insomma, capisco che il linguaggio parlato sia in genere meno raffinato di quello scritto, ma possibile che praticamente tutti i personaggi abbiano evidenti difficoltà nell'uso del congiuntivo?
Elisa wrote: "Elisa
Task 5.32
Pista nera
288 pagine
Un giallo leggero, scorrevole, senza infamia e senza lode, più o meno l'equivalente letterario di una puntata di Last Cop. Il libro è incentra..."
beh....se provi ad ascoltare la gente quando parla, l'ignoranza del congiuntivo risulta molto diffusa.
punti aggiornati!
Task 5.32
Pista nera
288 pagine
Un giallo leggero, scorrevole, senza infamia e senza lode, più o meno l'equivalente letterario di una puntata di Last Cop. Il libro è incentra..."
beh....se provi ad ascoltare la gente quando parla, l'ignoranza del congiuntivo risulta molto diffusa.
punti aggiornati!

L'ultimo elfo
317 pg
È un fantasy leggero, abbastanza umoristico e scorrevole. Lo vedo come un fantasy "moderno" perché non segue gli archetipi del genere, non ha uno stile di scrittura epico ed altamente evocativo. Si discosta anche dai canoni standardizzati dei personaggi e l'impressione globale è positiva. Alcune parti di maggiore azione però sono descritte forse troppo frettolosamente e in un punto di fase piuttosto concitata mi son ritrovato con un bel punto interrogativo sulla faccia.
Si parlava di frasi sgramamticate, beh anche qui l'uso dei congiuntivi per alcuni personaggi è volutamente incespicante.
Se cercate un fantasy diverso da solito, con L'ultimo elfo (che in inglese si chiama The Last Dragon ... ) fate una buona scelta!

412 pagine
Dopo "Il caso Jane Eyre", che ho adorato tantissimo, non pensavo che Jasper FForde avrebbe potuto sorprendermi ancora.. E invece c'è riuscito alla grande con questo secondo volume che si dimostra parimenti intelligente, raffinato, irriverente e soprattutto geniale!
E' un libro che contiene TANTE cose, ci sono mille piani di lettura e gli elementi più disparati che possono accontentare qualsiasi lettore: garantito, con Jasper Fforde e la sua Thursday non avrete modo di annoiarvi!
La cosa più meravigliosa però è come i libri la facciano da assoluti padroni all'interno della storia: autori, libri pubblicati, libri ritrovati, libri che non hanno mai visto la luce del sole, personaggi che si muovono a loro piacere all'interno del loro libro e negli altri, agenzie letterarie, espedienti letterari.. STUPENDO. Mi ha ricordato a volte "La città dei libri sognanti" di Moers, ma d'altronde tanta genialità mica si trova ovunque! :D
Mi è presa una gran voglia di scoprire e approfondire tutto il marasma di autori e libri che Fforde, dando prova di grande cultura in modi anche spesso sottili (E chissà quante chicche nascoste mi sono persa!!), ha tirato in ballo nella sua storia.. *_*

Un libro brutto e superficiale, che avevo scelto distratta dai commenti altrui che lo indicavano come una bellissima storia d'amore con bei personaggi.. Non c'era nulla di tutto ciò e anzi L'ho trovato piuttosto volgare, con il sesso che la fa da padrone ed è il vero protagonista di tutta la cosa.. Niente a che ridire se l'autrice fosse stata chiara sin dall'inizio.. Invece no, propone una trama interessante di cui non c'è ombra.
Delusione!
3.34b: Leggere una commedia o un dramma teatrale:
Harry Potter e la maledizione dell'erede
ATTENZIONE SPOILER CHE NON HO VOGLIA DI NASCONDERE:
C'era una volta una Scuola di Magia e Stregoneria, situata in un luogo nascosto nel Regno Unito, in cui gli studenti venivano divisi in 4 case - Serpeverde, Grifondoro, Corvonero e TassoROSSO.
Tra le varie cose spettacolari e fantastiche che gli studenti potevano vedere in questo castello, c'era un bellissimo albero che aveva la particolarità di muoversi e picchiare qualsiasi cosa gli si avvicinasse: questo albero si chiamava Platano Picchiatore.
Ora...non so di quale scuola si parli in questa fanfiction, dove trovo la casa di TassoFRASSO e c'è un Salice SCHIAFFEGGIANTE.
Prima che mi linciate, lo so che così sono più fedeli al nome in inglese..risparmiate il fiato, non mi interessa. Io sono cresciuta con Tassorosso e il Platano Picchiatore, non voglio sentire altri nomi!
Detto questo, già dopo averlo letto in inglese avevo espresso la mia contrarietà a questa ottava storia e a come sono trattati i personaggi, Ron in primis visto che è diventato un essere inutile e ridicolo.
E vogliamo parlare di Voldemort che si riproduce?!?!?! Più probabile che Bellatrix (sì, ce l'ha fatta...ha quagliato con Voldy finalmente!) lo abbia sedato e ne abbia approfittato :D
Mi ha fatto schifo, l'ho già detto e lo dirò di nuovo; alla versione italiana tolgo, per i sopracitati motivi di traduzione, pure la seconda stella che avevo dato a quella in inglese per come si conclude la vicenda.
E comunque, da fierissima membra della nobile casata di Serpeverde fin da quando su Pottermore ci potevi ancora giocare (e di cui abbiamo vinto la primissima coppa delle case), vorrei far presente che una piattola come Albus Severus Potter non sarebbe mai potuto finire tra di noi U_U
....tassofrasso e salice schiaffeggiante...ma fatemi il piacere per Silente....
Harry Potter e la maledizione dell'erede
ATTENZIONE SPOILER CHE NON HO VOGLIA DI NASCONDERE:
C'era una volta una Scuola di Magia e Stregoneria, situata in un luogo nascosto nel Regno Unito, in cui gli studenti venivano divisi in 4 case - Serpeverde, Grifondoro, Corvonero e TassoROSSO.
Tra le varie cose spettacolari e fantastiche che gli studenti potevano vedere in questo castello, c'era un bellissimo albero che aveva la particolarità di muoversi e picchiare qualsiasi cosa gli si avvicinasse: questo albero si chiamava Platano Picchiatore.
Ora...non so di quale scuola si parli in questa fanfiction, dove trovo la casa di TassoFRASSO e c'è un Salice SCHIAFFEGGIANTE.
Prima che mi linciate, lo so che così sono più fedeli al nome in inglese..risparmiate il fiato, non mi interessa. Io sono cresciuta con Tassorosso e il Platano Picchiatore, non voglio sentire altri nomi!
Detto questo, già dopo averlo letto in inglese avevo espresso la mia contrarietà a questa ottava storia e a come sono trattati i personaggi, Ron in primis visto che è diventato un essere inutile e ridicolo.
E vogliamo parlare di Voldemort che si riproduce?!?!?! Più probabile che Bellatrix (sì, ce l'ha fatta...ha quagliato con Voldy finalmente!) lo abbia sedato e ne abbia approfittato :D
Mi ha fatto schifo, l'ho già detto e lo dirò di nuovo; alla versione italiana tolgo, per i sopracitati motivi di traduzione, pure la seconda stella che avevo dato a quella in inglese per come si conclude la vicenda.
E comunque, da fierissima membra della nobile casata di Serpeverde fin da quando su Pottermore ci potevi ancora giocare (e di cui abbiamo vinto la primissima coppa delle case), vorrei far presente che una piattola come Albus Severus Potter non sarebbe mai potuto finire tra di noi U_U
....tassofrasso e salice schiaffeggiante...ma fatemi il piacere per Silente....

5.5 - leggere un romanzo nel quale il protagonista visiti almeno 5 stati differenti, poi semmai lo spostiamo sulla 3.28a
Il corvo
128 pagine
Paesi visitati, in cui il protagonista vive e ci narra qualcosa: Iran, Kurdistan, Turchia, Olanda, Germania.
Paesi che il protagonista dice di visitare per lavoro, ma dove non si svolge nessun episodio: Francia e Belgio
Recensione: https://www.goodreads.com/review/show...
5.15 - Genitori single con figli minori di 10 anni:
Bridget Jones. Un amore di ragazzo
Non è che faccia schifo questo libro, solamente secondo me non ce n'era bisogno.
Bridget Jones, ora Bridget Darcy, è (view spoiler) , ha più di 50 anni e ha due figli piccoli.
A parte questi 3 particolari, non è cambiata nemmeno un po': non è maturata, fa ancora gli stessi pensieri e ragionamenti di 20 anni prima.
Mi sono abbastanza annoiata e il finale è banalissimo e preannunciato a pagina 30.
Nota per la task: non viene mai detto di preciso quanti anni hanno Mabel e Billy, i figli, però ad un certo punto si dice che sono passati 5 anni dalla (view spoiler) , e che all'epoca Mabel aveva pochi mesi e Billy aveva 3 anni.
Bridget Jones. Un amore di ragazzo
Non è che faccia schifo questo libro, solamente secondo me non ce n'era bisogno.
Bridget Jones, ora Bridget Darcy, è (view spoiler) , ha più di 50 anni e ha due figli piccoli.
A parte questi 3 particolari, non è cambiata nemmeno un po': non è maturata, fa ancora gli stessi pensieri e ragionamenti di 20 anni prima.
Mi sono abbastanza annoiata e il finale è banalissimo e preannunciato a pagina 30.
Nota per la task: non viene mai detto di preciso quanti anni hanno Mabel e Billy, i figli, però ad un certo punto si dice che sono passati 5 anni dalla (view spoiler) , e che all'epoca Mabel aveva pochi mesi e Billy aveva 3 anni.

Mio fratello rincorre i dinosauri
176 pagine
Un libro molto dolce e anche divertente, che ti cattura fin dalle prime pagine. Mi ha colpito molto l'ironia e la spontaneità dell'autore, un ragazzo di soli 19 anni e la sua capacità di mettersi a nudo, esplorando temi spinosi e difficili da affrontare anche per persone più mature.
Elisa wrote: "5.27 - leggere il libro d'esordio di un autore, scritto prima dei 25 anni
Mio fratello rincorre i dinosauri
176 pagine
Un libro molto dolce e anche divertente, che ti cattura fin ..."
Elisa, l'edizione che hai linkato ha 160 pagine; è sbagliato il link o il numero di pagine dichiarato?
Mio fratello rincorre i dinosauri
176 pagine
Un libro molto dolce e anche divertente, che ti cattura fin ..."
Elisa, l'edizione che hai linkato ha 160 pagine; è sbagliato il link o il numero di pagine dichiarato?
Elisa wrote: "Ho la versione cartacea e le pagine sono 176, deve esserci un errore nella scheda di goodreads"
ok, ho corretto la scheda e il foglio di lavoro
ok, ho corretto la scheda e il foglio di lavoro
3.30b: Libro sui fantasmi
Il traghettatore
Bello, bello, bello! Questo libro è la solita storia della casa infestata dai fantasmi di colori che ci sono morti dentro, e allo stesso tempo non è la solita storia della casa infestata dai fantasmi di coloro che ci sono morti dentro.
Avevo intuito parte del finale già a metà libro, Blatty semina indizi ovunque, ma è stata una soddisfazione leggere che la mia intuizione era giusta!
Se lo leggete in una sera tempestosa, sono sicura che sentirete anche voi i colpi sui muri provenienti dalla casa del signor Quandt!
.......nel mio caso specifico, si è rivelato il vicino che monta mobili e pianta chiodi alle 21.00 (ti auguro il cag***o a spruzzo), ma comunque crea atmosfera!
Edit del 27.112016: libro spostato sulla 1.19a
Il traghettatore
Bello, bello, bello! Questo libro è la solita storia della casa infestata dai fantasmi di colori che ci sono morti dentro, e allo stesso tempo non è la solita storia della casa infestata dai fantasmi di coloro che ci sono morti dentro.
Avevo intuito parte del finale già a metà libro, Blatty semina indizi ovunque, ma è stata una soddisfazione leggere che la mia intuizione era giusta!
Se lo leggete in una sera tempestosa, sono sicura che sentirete anche voi i colpi sui muri provenienti dalla casa del signor Quandt!
.......nel mio caso specifico, si è rivelato il vicino che monta mobili e pianta chiodi alle 21.00 (ti auguro il cag***o a spruzzo), ma comunque crea atmosfera!
Edit del 27.112016: libro spostato sulla 1.19a

Ocean's eleven versione 0.5!
Allora, innanzi tutto Edward Pierce è un personaggio fighissimo: intelligente, scaltro e soprattutto un passo avanti a tutti!! :D
La narrazione di Crichton poi.. Sublime! La storia si compone pian piano su diversi piani temporali: il 'dopo', il processo, il 'prima', un interessantissimo excursus sugli usi e costumi del tempo (il funzionamento della ferrovia, i mestieri diffusi, la prigione.. TANTA ROBA!!) che si mescola perfettamente al 'durante', la grande rapina al treno e permette al lettore di comprendere tutti gli intricati passaggi che portano al successo di Edward Pierce ed essere al cento per cento presente sulla scena!
PAradossalmente, all'inizio non ho condiviso la scelta narrativa di Crichton, trovandola troppo dispersiva e poco focalizzata sul colpaccio.. Poi però quando tutti i pezzi tornano al loro posto e il lettore viene fatto ricredere, l'ho invece trovata un punto di forza del romanzo :D
Assolutamente consigliato!

La Sfera del Buio
704 pg
I requisiti per la task ci sono, trascrivo dalla quarta di copertina:
"In questo romanzo del ciclo de "La Torre Nera" ritroviamo Roland di Gilead, Eddie, Susannah e Jake intrappolati in una carrozza di Blaine il Mono, il treno teleguidato dalla stessa intelligenza malefica che ha ... bla bla bla".
Effettivamente il treno Blaine compare già alla fine del libro precedente nella serie ed è subito determinante per lo svolgimento, benché il libro si fermi subito dopo che i 4 protagonisti vi salgano a bordo.
Nel libro che ho letto continua ad essere determinante perché beh, loro si trovano a bordo di un treno che vuole ucciderli ed ingaggiano una battaglia di ... indovinelli (mi ha ricordato Lo Hobbit prima, poi Monkey Island ^^ ). Siccome il libro è 700 pagine e questo accade subito all'inizio, è facile intuirne l'esito. Fattostà che il povero Blaine il Mono finisce la sua esistenza dopo appena una settantina di pagine (e in un modo che secondo me lo potrebbe far ricordare come Blaine il MonA).
Il resto del romanzo è un flashback di tipo 550 pagine della vita di Roland.
Nel complesso, lo stile "a mitraglietta" di King è onnipresente anche in questo romanzo, con frasi secche, brevi ma efficaci. La storia è abbastanza scorrevole ma l'ho trovata a volte un po' scontata.
Mi è garbicchiato, ma non da finirlo in due giorni come speravo, e a differenza dei 3 romanzi precedenti della serie.
aggiornato.
NOTA A TUTTI:
ricordatevi per cortesia di indicare il punto monografia se lo ottenete
NOTA A TUTTI:
ricordatevi per cortesia di indicare il punto monografia se lo ottenete

254 pag
3.5*
Da una parte ho molto apprezzato il fatto che l'autrice si sia fatta aiutare per la parte tecnica (terapie, psicologi, PTSD, pazienti che hanno subito gravi abusi, 'blocchi della memoria' ecc) da persone competenti, citate ad inizio libro, che hanno reso il romanzo verosimile e mai patetico ma anzi: doloroso, dolce e tenero, senza buttarci in mezzo guarigioni (troppo) miracolose e persone traumatizzate che al primo bacino del tipo che li attizza tornano ad essere felici e sorridenti dimentiche del loro passato (Sì, ho visto anche scene del genere. Senza ritegno proprio!)..
Ho trovato il romanzo molto equilibrato, con gli eventi che evolvono pian piano e viene dato il tempo al tempo (sì, a volte un po' di cose esagerate le ho trovate, ma nulla che pregiudichi la lettura, ecco!).
D'altra parte però secondo me l'autrice ha commesso un gravissimo errore nella scelta del titolo. O meglio diciamo l'autrice o chi per lei: Billy's bones è un titolo che non lascia proprio nulla all'immaginazione e toglie tutto il gusto di arrivare alla fine perché non c'è nulla di inaspettato. Tante volte mi capita di immaginare la fine delle storie (e spesso mi auto-spoilero il tutto, ma dettagli :D), di fare ipotesi, vederle smontate pagina dopo pagina o di ricredermi nel corso della lettura.. Qui invece l'idea iniziale si è rivelata quella giusta ed è un peccato perché non credo che il romanzo sia banale e superficiale, ha potenziale!
Questa cosa ha un po' uggiato la mia lettura, peccato! :(
3.5a: Libro sul Buddhismo
I quattro pilastri della saggezza
Ho finito di leggere questo libro, ma mi astengo dal valutarlo perché non ne ho le basi e, sinceramente, non ci ho capito nulla.
Non è assolutamente una lettura da fare per una gara (quindi da finire il prima possibile), in più la continua ripetizione della stessa frase ogni 2x3 mi hanno reso il tutto pesante e noioso.
I quattro pilastri della saggezza
Ho finito di leggere questo libro, ma mi astengo dal valutarlo perché non ne ho le basi e, sinceramente, non ci ho capito nulla.
Non è assolutamente una lettura da fare per una gara (quindi da finire il prima possibile), in più la continua ripetizione della stessa frase ogni 2x3 mi hanno reso il tutto pesante e noioso.

5.12
SWEENEY TODD The String of Pearls: The Original Victorian Classic
304 pagine
Non ha nulla a che fare col musical e, non avendo visto il film, non so se sono collegati, però un bel penny dreadful
Recensione: https://www.goodreads.com/review/show...
Non c'entra nulla nemmeno con il film, motivo per cui io ci ero rimasta male (mi aspettavo Johnny Depp sul libro, colpa mia).
edit: punti aggiornati
edit: punti aggiornati
5.7: Task che ha a che fare con il numero 4:
Quattro sberle benedette
Oltre che avere il numero 4 nel titolo, 4 sono le sberle, benedette per l'appunto, che chiudono il romanzo facendo rinsavire la giovane motivo di scandalo, e 4 sono anche le righe nelle lettere anonime che l'Arma di Bellano inizia a ricevere nell'autunno del 1929 e che creano tanto scompiglio in paese.
Il romanzo tutto sommato è carino, scorrevole e ti fa fare 4 risate; a differenza dell'altro romanzo di Vitali che ho letto - Premiata ditta sorelle Ficcadenti - non ho molto apprezzato l'uso ogni 2x3 delle parolacce perché secondo me erano un po' fuori contesto.
Quattro sberle benedette
Oltre che avere il numero 4 nel titolo, 4 sono le sberle, benedette per l'appunto, che chiudono il romanzo facendo rinsavire la giovane motivo di scandalo, e 4 sono anche le righe nelle lettere anonime che l'Arma di Bellano inizia a ricevere nell'autunno del 1929 e che creano tanto scompiglio in paese.
Il romanzo tutto sommato è carino, scorrevole e ti fa fare 4 risate; a differenza dell'altro romanzo di Vitali che ho letto - Premiata ditta sorelle Ficcadenti - non ho molto apprezzato l'uso ogni 2x3 delle parolacce perché secondo me erano un po' fuori contesto.

3.34a. (Emanuele) LA MUSICA: Leggere un libro che parla di musica o strumenti musicali
Beatles
Romanzo di formazione di quattro adolescenti nati e cresciuti nella Oslo degli anni 60. Le vicende narrate ricoprono un arco temporale di 10 anni ed è impossibile condensare in poche righe tutto quello che è successo nella vita di questi quatto ragazzi, soprattutto perché i temi trattati sono stati molteplici, alcuni sviluppati meglio altri solamente accennati. Problemi legati alla crescita e allo sviluppo, problemi scolastici, di alcol e droghe (da quelle leggere a quelle più pesanti come l'eroina), problemi con i genitori, separazione e divisioni familiari, amori, sesso, guerra del Vietnam, politica, lavoro, omofobia, scioperi, manifestazioni, malattie fisiche e mentali. Questi sono alcuni dei temi che trovano nella musica il filo conduttore di tutto. Ho apprezzato moltissimo la scelta dei nomi dei capitoli, i titoli delle canzoni dei Beatles, di cui questi quattro ragazzi sono fan accaniti, in particolar mondo perché danno indicazione di quello che succede all'interno nel capitolo.
La musica dei Beatles dunque accompagna la crescita e fa da colonna sonora alle peripezie dei quattro ragazzi che, non a caso, si fanno chiamare John, Paul, Ringo e George, si vestono e hanno capigliature come i loro idoli. Nelle fredde sere invernali passano il tempo ad ascoltare, confrontarsi e disquisire di musica e non a caso sognano di fondare una band e diventare famosi come il gruppo inglese, ma niente di tutto questo accadrà. Non sono intonati e non sanno suonare nessuno strumento, tranne Seb (George) che grazie alla sua armonica a bocca gira l'europa e trova qualche spicciolo per una nuova dose.
Il finale mi ha lasciato l'amaro in bocca, forse avrei dovuto immaginarlo visto l'andamento della storia, invece mi ha spiazzato forse perché alla fine spero sempre in un lieto fine, ma la vita è un'altra cosa.

Mamma mia che libro tremendo!! Lo sapevo prima di iniziarlo, diciamo che la Van Dyken è un po' il mio tallone d'achille in fatto di letture trash.. A suo favore, c'è da dire che non finisce mai di stupire per il livello di idiozie che riesce a scrivere!! :D
La trama è la fiera della banalità, il 'segreto' alla base della storia è talmente labile che fa ridere e la scrittura.. Stendiamo un paio di veli pietosi, va!
Mi sono ripromessa di non farmi più tanto del male, il terzo della trilogia sarà l'ultimo suo che leggo :D

Zio Petros e la congettura di Goldbach
141 pg
Il romanzo è diviso in 3 parti in cui si alterna il racconto della scelta del protagonista/autore di diventare un matematico sotto la tacita influenza di uno zio eminente matematico sconosciuto; dell'ossessione dello zio per la dimostrazione di una congettura fra le 3 più complesse da dimostrare, la "congettura di Goldbach" appunto, il fallimento della dimostrazione lo porterà quindi a abbandonare la matematica; e infine della vecchiaia dello zio, che si riappassiona per la dimostrazione che lo condurrà alla fine.
Il romanzo si legge velocemente e non si sofferma eccessivamente sulla spiegazione di complessi teoremi, al punto che spesso sembra che l'autore non sappia o non voglia entrare nei particolari. Piuttosto è strutturato come un giallo in cui l'assassino è la matematica, che prima seduce e poi trucida gli incauti che vi si avvicinano troppo (vedi i grandi matematici Hardy, Turing, Gödel...).
Mi aspettavo uno stile più scientifico, ma non mi è dispiaciuto globalmente.

Mistero a Villa del Lieto Tramonto
284 pagine.
Recensione completa domani, ma intanto vi dico che il pendolo punta più al no che al sì. Degli allegri e benestanti ultranovantenni sono in una casa di riposo. Sottolineo benestanti perché, essendo al momento autosufficienti, in tale casa di riposo hanno ognuno il loro piccolo appartamento autonomo ma i figli non li cagano nemmeno di striscio e il personale della villa attinge a piene mani ai loro conti correnti per servizi mai erogati.
All'inizio c'è un suicidio, lasciato lì, che immagino verrà spiegato nel terzo volume della trilogia. Non so se l'autrice volesse fare satira di denuncia, ma se è così non le è venuto benissimo. Il personale della casa di riposo vuole trasformare gli anziani autosufficienti in vecchi dementi a colpi di farmaci, così da poterli rinchiudere in un'ala particolare dove legarli al letto di notte e infilar loro un pannolone, siano o meno autosufficienti, da cambiare una volta al giorno. A figli e parenti va benissimo perchè tanto le vecchie sono solo un peso e gli eredi si spartiscono l'eredità prima ancora che la madre/nonna sia morta. Ad aiutare le vecchiette c'è un Hell's Angel.
A me non è che fa ridere leggere di anziani maltrattati e derubati e sedati a colpi di pesanti farmaci solo perchè è tanto più comodo tenerli a letto.

Diavoleide
104 pg
Se vi va di farvi un trip letterario sceglietevi questo libro! Dall'inizio alla fine la sensazione sarà quella di non capirci niente, e va bene così! Un'immersione completa nel delirio estraniante dell'assurda burocrazia sovietica (contro cui apparentemente Bulgakov aveva il dente avvelenatissimo) che in sole 104 pagine condensatissime racconta un ottovolante di avvenimenti, emozioni, allucinazioni.
Mi ha ricordato sotto molti aspetti "Il Maestro e Margherita" che mi è piaciuto da matti. Diavoleide però è troppo concentrata, abbastanza senza capo né coda e fa alzare più volte un sopracciglio, o anche tutti e due a volte. 2/5 stelline, di più non oso...
Emanuele wrote: "5.1 (Stefychi) Leggere un libro, mai letto prima, valjtato 1 stella da uno dei capisquadra [Valutato 1 stella proprio da Stefychi]
Diavoleide
104 pg
Se vi va di farvi un trip lette..."
Emanuele, nella scheda che hai linkato le pagine sono 97; hai letto un'altra edizione per caso?
EDIT: sono andata sul tuo profilo, ho visto che l'edizione letta è questa, con effettivamente 104 pagine:
https://www.goodreads.com/book/show/1...
Diavoleide
104 pg
Se vi va di farvi un trip lette..."
Emanuele, nella scheda che hai linkato le pagine sono 97; hai letto un'altra edizione per caso?
EDIT: sono andata sul tuo profilo, ho visto che l'edizione letta è questa, con effettivamente 104 pagine:
https://www.goodreads.com/book/show/1...
5.35 Libro ambientato nel periodo del boom economico:
Regalo di nozze
Ercole Correnti sta per sposarsi, dopo 5 anni, con la sua fidanzata Ester; mentre sta andando a casa per passare l'ultima serata da celibe con la madre vede sulla strada una 600 bianca che lo riporta indietro a quando era un bambino e suo padre aveva comprato la stessa identica macchina.
Quella della 600 è una scusa per raccontare la storia dell'infanzia di Ercole, ma soprattutto per parlare della storia di suo zio Pinuccio e della sua tragica fine.
Questo libro di Vitali è più cupo e triste rispetto agli altri già letti, la scena del regalo di nozze della madre al figlio e della paura di lei che non sia di suo gradimento è stato un colpo al cuore, ma alla fin fine non mi è dispiaciuto.
1 punto monografia
Regalo di nozze
Ercole Correnti sta per sposarsi, dopo 5 anni, con la sua fidanzata Ester; mentre sta andando a casa per passare l'ultima serata da celibe con la madre vede sulla strada una 600 bianca che lo riporta indietro a quando era un bambino e suo padre aveva comprato la stessa identica macchina.
Quella della 600 è una scusa per raccontare la storia dell'infanzia di Ercole, ma soprattutto per parlare della storia di suo zio Pinuccio e della sua tragica fine.
Questo libro di Vitali è più cupo e triste rispetto agli altri già letti, la scena del regalo di nozze della madre al figlio e della paura di lei che non sia di suo gradimento è stato un colpo al cuore, ma alla fin fine non mi è dispiaciuto.
1 punto monografia

NB: può andar bene anche per 1.4b, 1.11b, 1.21a, 1.25a
I ragazzi del massacro
230 pagine
Dopo la delusione dei vecchietti e la quasi-noia delle Benevole avevo bisogno di una bella lettura, e con Duca Lamberti di Scerbanenco sapevo di andare sul sicuro. Oltretutto mi piace leggere Scerbanenco d'autunno, visto le sue ambientazioni milanesi.
Quindi mi sono sparata 230 pagine in 24 ore, con grande deficit di sonno, perché non riuscivo proprio a staccarmi. Grande Giorgio.
La signorina Matilde Crescenzaghi fu Michela e Ada Pirelli, nubile, insegnava alla Scuola serale Andrea e Maria Fustagni a una classe mista di ragazzi dai 13 ai vent'anni...
Quella sera in classe ci sono 11 ragazzi, tra maggiorenni e minorenni, e il cadavere della maestra. Chi è stato? La giustizia ufficiale non si pone troppi problemi di fronte all'omertà dei ragazzi, e li divide equamente tra riformatorio e carcere. Duca Lamberti invece non è convinto che si tratti di un omicidio di branco, o per lo meno non di quel branco, non senza un capo.
Anche quando i protagonisti escono dall'aula la scuola rimane oggetto di discussione. Parlando coi vari testimoni Lamberti ci racconta la scuola serale per ragazzi problematici (e le vite di questi stessi semi delinquenti o delinquenti ormai assodati) da vari punti di vista, che non racconto per non svelare la trama e l'indagine.
Quindi: la storia comincia fisicamente in un'aula, poi si sposta in giro per Milano tenendo la scuola in sottofondo in quanto luogo del delitto e anche per parlare del sistema di riabilitazione di ragazzi problematici o veri delinquenti

Il bordo vertiginoso delle cose
320 pagine
Il mio primo libro di Carofiglio, e mi è piaciuto veramente molto. Si può dire che l'ho divorato, considerato il poco tempo che ho avuto a disposizione per leggere. Enrico, scrittore in piena crisi creativa, dopo aver appreso la morte di un suo compagno di classe da una notizia pubblicata un quotidiano nazionale decide, senza un perché apparente, di tornare nella sua città natale, Bari, per riconciliarsi con il passato. Ritrova così il fratello, l'amica, i luoghi in cui è cresciuto, ma sopratutto ritrova se stesso anche attraverso l'affiorare di ricordi che credeva di aver completamente dimenticato.
Ho apprezzato particolarmente la scelta di narrare la storia sia in prima persona per i capitoli dedicati al passato, sia in seconda persona per i capitoli al tempo presente.
Credo leggerò altre produzioni di Carofiglio, una bella scoperta.

Sì ci sono due versioni con lo stesso nome e copertina, mi sa di averle confuse :s pardon
Nuovo giorno, nuovo libro:
3.33a (Serena) Leggere un libro che abbia come primo tag science
La nascita imperfetta delle cose: La grande corsa alla particella di Dio e la nuova fisica che cambierà il mondo
333 pg
Il titolo un po' mi ha ingannato. Non è una descrizione della nascita dell'universo dal punto di vista della fisica delle particelle (avevo interpretato la parola "imperfetta" come rottura della simmetria nelle fluttuazioni casuali di energia). Racconta bensì, in maniera anche abbastanza avvincente, la corsa e la competizione verso la ricerca della famigerata "particella di dio", detto anche bosone di Higgs. L'autore è difatti il referente del progetto scientifico che è riuscito per primo a scovare i segnali dell'esistenza dell'Higgs. Una lettura piacevole, scritta con la verve tipica degli Apuani, miei vicini di casa, in cui giustamente trapela l'orgoglio per essere stato fra i primi a identificare la particella che permette la validità del Modello Standard particellare su cui poggia la fisica moderna.

Mi chiamo Lucy Barton
168 pagine
Quando ho iniziato questo libro pensavo che l'avrei valutato 5 stelle, tanto mi erano piaciute le pagine iniziali, soprattutto quelle che narrano dell'infanzia difficile della protagonista. Andando avanti con la lettura tuttavia ho percepito un calo progressivo nella qualità del libro. Non so bene cosa non mi abbia convinto fino in fondo, forse il fatto che avrei voluto sapere di più della vita di Lucy, mentre molte cose importanti rimangono non dette e sono lasciate all'interpretazione del lettore. In un certo senso è come se il romanzo fosse incompleto e non giungesse mai ad una vera conclusione.

Il maestro di Vigevano. Il calzolaio di Vigevano. Il meridionale di Vigevano
545 pagine
Uuuuh finito, che fatica!!!
Il maestro di Vigevano è un romanzo cupo, triste, doloroso, ma anche comico e grottesco in alcuni passaggi.
Il maestro Mombelli, protagonista della storia, è fondamentalmente un passivo, si lascia sopraffare dagli avvenimenti, dalle decisioni della moglie, del figlio, del cognato, dei colleghi di scuola, insomma di tutti e difatti non fa nulla per riscattare la sua situazione. Un uomo che con me avrebbe vita moltoooo difficile. Sarei saltata volentieri all'interno della storia per scuotere questo maestro che la vita se l'è vista passare davanti agli occhi senza averla mai vissuta veramente. C'è di più, dopo tutte le disavventure e disgrazie che ha vissuto, non ha imparato nulla, ricadrà per l'ennesima volta nello stesso errore. Forse al Mombelli andava bene cosi!
Il calzolaio di Vigevano invece l'ho trovato molto più divertente, non tanto per la storia narrata, ma quanto per l'uso magistrale del dialetto - per me di facile comprensione perché molto simile al mio - e delle espressioni più veraci di una società vigevanese viva, frizzante, ingegnosa e attiva nel campo manifatturiero delle calzature. La caratteristica principale che accomuna tutti i personaggi citati è la volontà di arricchirsi, con qualunque mezzo e strumento (il fine giustifica i mezzi?). Tema tra l'altro che si ritrova anche negli altri romanzi della trilogia.
Interessante infine la diversificazione dell'uso del dialetto, più ricercato per le alte classi sociali basso e rozzo per la classe operaia.
Il meridionale di Vigevano
In questo romanzo Mastronardi ci mostra uno spaccato di vita di Vigevano negli anni del boom economico, raccontandoci tutti i pregi e i difetti di una società che ha voglia di riscattarsi da passato, ma dal quale è ancora radicalmente ancorata.
La città con le sue bellezze architettoniche, il castello, la piazza con i portici e le scintillanti vetrine dei negozi, il lusso ostentato degli arricchiti, le belle donne, i bar affollati fanno da cornice ad una storia che ci racconta dei difficile rapporto tra meridionali e settentrionali. Vigevanesi gonfi di pregiudizi nei confronti degli immigrati, i quali si ritrovano emarginati, sfruttati e sbeffeggiati.
Anche qui ho apprezzato l'uso del dialetto, impiegato principalmente nei dialoghi e con lo scopo di canzonare i meridionali, ma anche un po' i settentrionali.
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Vi ricordo di indicare, in ordine:
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La task che avete coperto con quel libro
Link all'edizione esatta che avete letto (questo per poter avere i punti pagina)
Commento
Per quanto riguarda il commento, non deve essere un papiro lungo 27 km, possono anche essere 3 righe, l'importante è che si capisca che avete letto sul serio il libro.
Quindi, "bello lo consiglio a tutti" non verrà accettato, "bello,soprattutto la scena in cui gigetto manda a quel paese luisa perché bla bla bla" va bene.
Vi ricordo anche che se la task prevede un requisito particolare dovete indicare perché quel libro lo soddisfa.
Per esempio, "libro valutato 1 stella da un caposquadra": dovete dire chi è il caposquadra, così da facilitare la verifica del punteggio.