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Tosse
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by
Dario
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Dec 08, 2016 11:24AM

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Ma se proprio vuoi, potresti inventartelo, io direi "Uoff".



Avrei detto anch'io coff coff perché c'era in Topolino, e in effetti non avevo mai realizzato fosse un'italianizzazione di cough...Jacovitti infatti per parodia scriveva "tossir tossir". Potresti guardare se in quella poesia di cui non mi ricordo della fontana che tossisce tutta ad onomatopee c'è qualcosa che può esserti utile, qualcuno può aiutarmi a ricordare qual è?

la fontana malata di Palazzeschi?
Posto che in italiano, come già avete detto, non si usa e posto che a me personalmente l'onomatopea in mezzo al dialogo dà un'impressione di fumetto, la mia domanda è: è davvero necessario?
Io non sono una scrittrice, ma penso la risolverei descrivendo la tosse e mettendo di puntini di sospensione anche se fanno oggettivamente schifo.
Tipo, che ne so:
Mario era preda di una tosse che risuonava ruvida nella sua trachea e a ogni parola, a ogni respiro, un accesso di tosse scuoteva le sue corde vocali ormai aride. "Senta, direttore..." disse, e tossì, "il crono programma degli interventi non può essere calibrato..." tossì ancora, "su quello dei nostri concorrenti... dal momento che loro hanno una dimensione aziendale ridotta... mentre la nostra struttura... ha bisogno di un intervallo... di tempo più lungo". E continuava a tossire e tossire, finché il direttore non lo ridusse al silenzio, più per il fastidio di quel suono di caverna che per il disfattismo delle sue parole.
Io non sono una scrittrice, ma penso la risolverei descrivendo la tosse e mettendo di puntini di sospensione anche se fanno oggettivamente schifo.
Tipo, che ne so:
Mario era preda di una tosse che risuonava ruvida nella sua trachea e a ogni parola, a ogni respiro, un accesso di tosse scuoteva le sue corde vocali ormai aride. "Senta, direttore..." disse, e tossì, "il crono programma degli interventi non può essere calibrato..." tossì ancora, "su quello dei nostri concorrenti... dal momento che loro hanno una dimensione aziendale ridotta... mentre la nostra struttura... ha bisogno di un intervallo... di tempo più lungo". E continuava a tossire e tossire, finché il direttore non lo ridusse al silenzio, più per il fastidio di quel suono di caverna che per il disfattismo delle sue parole.

Io non..."
Nel mio caso, perché faccio già questo, ma poi nel dialogo la persona tossisce più volte mentre parla perché sta per morire. Quindi è necessario intramezzare le parole con i colpi di tosse.
Sì, fa un po' avanguardia XD
Sinceramente... se io lettore già so che il personaggio tossisce ogni tre parole, a che serve che me lo si ricordi a ogni battuta? Lo so già, me lo ricordo.
Non sarò l'unica che "recita" mentre legge, no?
Sinceramente... se io lettore già so che il personaggio tossisce ogni tre parole, a che serve che me lo si ricordi a ogni battuta? Lo so già, me lo ricordo.
Non sarò l'unica che "recita" mentre legge, no?

Dario wrote: "No, è necessario per la scena, perché non è tosse.... il dialogo deve essere spezzato, interrotto, si deve SENTIRE la difficoltà nel parlare. Deve quasi far sentire al lettore mal di gola."
Allora sai senz'altro meglio di noi come renderla.
La risposta è dentro di te (cit. Quelo).
Allora sai senz'altro meglio di noi come renderla.
La risposta è dentro di te (cit. Quelo).

cloffete,
cloppete,
clocchete,
chchch...
Non saprei... mi sembra un po' retrò..."
Purtroppo è una fontana, me la ricordavo più umana, mi spiace.


PS Purtroppo non posso darti più contesto. È la scena finale del mio ultimo romanzo. Non posso autospannare. Comunque immagina uno che ti stia morendo fra le braccia: Parla, ma le frasi sono spezzate e continuamente interrotte da colpi di tosse che fa sì che a volte non finisca una frase o la riprenda in modo diverso.
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