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Gara d'autore - 4ª Edizione > APRILE - Voto e commento

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message 1: by Anna [Floanne] (last edited May 15, 2017 03:39AM) (new)

Anna [Floanne] (floanne) | 4447 comments Oggi, 1º Aprile, niente pesci, ma solo il via alle vostre letture con nuovi autori! I titoli in gara per questa 4ª manche:

• Teresa Abraham B. Yehoshua La sposa liberata
• Saretta David Leavitt Mentre l'Inghilterra dorme
• Feseven Agatha Christie Poirot a Styles Court
• Anastasia Margaret Atwood La donna che rubava i mariti
•• Rosa Jane Austen Emma
• Agnes Magda Zsabò Ditelo a Sofia
Martina John Steinbeck Uomini e topi
• Monica M. Elizabeth von Arnim Un incantevole aprile
• Floanne John Grisham Leo Perutz Il Maestro del Giudizio universale
• Patrizia Thomas Bernhard Estinzione
• Rowizyx Richard Yates Easter Parade
• Eleonora W. Somerset Maugham La signora Craddock
• Heke Thomas Hardy Jude l'oscuro
• lanalang Amélie Nothomb Le catilinarie
• Fran Éric-Emmanuel Schmitt La scuola degli egoisti
• Giuseppe Alice Munro Troppa felicità
Monica B Nick Hornby Alta fedeltà
• Caterina A. S. Byatt La vergine nel giardino
• Stefy Leo Perutz John Grisham L'ultimo giurato
Anna Giovannino Guareschi Il compagno Don Camillo
•• Paola Israel J. Singer Acciaio contro acciaio

Buon divertimento e ricordo che c'è sempre in palio il premio velocità. Io ci ho rinunciato, ma chissà chi se lo aggiudicherà stavolta! ;D


message 2: by MonicaEmme (new)

MonicaEmme | 1644 comments Finito!!! Il primo del mese di sabato e oggi mi hanno permesso di finirlo in tempo di record!
Ho letto Un incantevole aprile e un incantevole libro!
Proprio in questi giorni Fazi ha proposto una nuova edizione, ma la mia biblioteca non è così immediata!
La prima edizione risale al 1922 ed ebbe molto successo.
Careeeeee!
Trattasi di quattro divertenti galline!
Prima gallina: Mrs Lotty Wilkins (padovana, A parer mio, il pure un po' sparuta!). Una repressa che ha passato la vita ad occuparsi di quell' avvocato spocchioso galletto di suo marito, che offusca la personalità!
Seconda gallina: Mrs Rose Arbuthnot era una triste, ma equilibrata signora (o per meglio dire chioccia, visto il carattere protettivo). Si occupa, in modo efficiente ed ineccepibile,dei bambini poveri e frequenta attivamente la parrocchia. I suoi punti sono: Dio, Marito, Casa e Dovere. Ma L' amore nei confronti del marito scrittore sta scemando.
Terza gallina: Lady Caroline Dester,aristocratica, rispettabile,ereditiera, boriosetta cerca rifugio dalla vita mondana ... si potrebbe pensarla un pavone malinconico!
Quarta gallina: Mrs Fisher, vedova, educata, inflessibile, tranquilla, ligia ad un' inflessibile etichetta e direi pure buona da brodo vista l' età!
Leggono un annuncio su un giornale "Per gli amanti del glicine e del sole. Piccolo castello medievale italiano sulle coste del Mediterraneo affittasi a mobiliato per il mese di aprile. Servitù inclusa."
Partono, quasi in punta di piedi, l' ultimo giorno di un umido marzo londinese e arrivano il primo di aprile (esattamente il giorno dell' inizio della mia lettura) in un paesino ligure sfolgorante di colori, immerso in un paesaggio fresco e dolcissimo. Non reagiscono tutte nello stesso momento ma poi, cullate dall' entusiasmo di un vago sogno, si lasciano il pollaio alle spalle ed iniziano a vivere prendendosi cura, finalmente, del loro piccolo pulcino interiore che per anni avevano zittito! Esplodono di vita e si sorprendono delle loro stesse emozioni!
In conclusione il libro è carino, piacevole e pieno zeppo di colori, ma, per come sono fatta io, c'è un po' troppo rosa.
Il mio voto è 6.5 con brio!


message 3: by Anna [Floanne] (new)

Anna [Floanne] (floanne) | 4447 comments Grazie Monica. Che velocità! Registro il tuo voto ma vorrei ricordare a tutti che c'è ancora in palio la possibilità di scegliere l'autore per maggio (Monica si era aggiudicata il bonus velocità a marzo).


message 4: by MonicaEmme (new)

MonicaEmme | 1644 comments Spero di non aver fatto troppo spoiler.. in bocca al lupo a tutti :)


message 5: by Feseven (last edited Apr 04, 2017 02:04PM) (new)

Feseven | 1446 comments Mod
Ho finito Poirot a Styles Court.
Beh la Christie non è per me una novità, la adoravo quando ero piccola e la adoro anche adesso che sono più grande.
Non avevo mai letto la prima avventura di Poirot e devo dire che mette i presupposti per tutte quelle seguenti anche se non evidenzia ancora tutte le sue manie e ossessioni :)
In questa prima storia ci sono tutti gli ingredienti classici dei romanzi gialli: veleno, eredità, contrasti e colpi di scena.
Lo consiglio agli amanti del genere perchè è una pietra miliare!
Voto 7.5


message 6: by Anna [Floanne] (new)

Anna [Floanne] (floanne) | 4447 comments Brava Feseven !!! Iniziavo a preoccuparmi che nessuno oltre a Monica finisse...
A te l'onore di scegliere il prossimo autore e l'onere di fare le nuove assegnazioni. ;D


message 7: by Feseven (last edited Apr 04, 2017 11:49PM) (new)

Feseven | 1446 comments Mod
Anna [Floanne] wrote: "Brava Feseven !!! Iniziavo a preoccuparmi che nessuno oltre a Monica finisse...
A te l'onore di scegliere il prossimo autore e l'onere di fare le nuove assegnazioni. ;D"


Grazie cara!
Ora ci penso un attimo e domani comunico la mia scelta e faccio i sorteggi :)

EDIT: Scelgo Steinbeck Viaggio con Charley!
Ora procedo ai sorteggi!


message 8: by Teresa (new)

Teresa | 622 comments Brava Feseven! E brava Monica, naturalmente!
Assegnazioni!! :)


message 9: by lanalang (new)

lanalang | 186 comments Complimenti, Feseven! E complimenti, Monica! Finalmente le assegnazioni! :)


message 10: by MonicaEmme (new)

MonicaEmme | 1644 comments Grazie, ma.. scusate l' ignoranza. Fa Feseven le assegnazioni?!? Non ci capisco niente!


message 11: by Anastasia (last edited Apr 05, 2017 02:18AM) (new)

Anastasia (universe_beats) | 870 comments Monica wrote: "Grazie, ma.. scusate l' ignoranza. Fa Feseven le assegnazioni?!? Non ci capisco niente!"

Mi pare che Feseven usi un programma per fare i sorteggi e che Floanne apra la discussione annunciandoli.


message 12: by MonicaEmme (new)

MonicaEmme | 1644 comments Ah ok! Troppo avanti! ;)


message 13: by Feseven (new)

Feseven | 1446 comments Mod
Anastasia wrote: "Monica wrote: "Grazie, ma.. scusate l' ignoranza. Fa Feseven le assegnazioni?!? Non ci capisco niente!"

Mi pare che Feseven usi un programma per fare i sorteggi e che Floanne apra la discussione a..."


Esattamente così, io le ho già fatte e mandate a Anna, quindi aspettiamo lei :)


message 14: by MonicaEmme (new)

MonicaEmme | 1644 comments Vi amo!


message 15: by Anna [Floanne] (new)

Anna [Floanne] (floanne) | 4447 comments Scusate... problema tecnico. C'era un abbinamento sbagliato (doppio). Torniamo al più presto con quelli giusti. Stay tuned!


message 16: by Anna [Floanne] (new)

Anna [Floanne] (floanne) | 4447 comments Eccoci!!! Le nuove assegnazioni le trovate qui
https://www.goodreads.com/topic/show/...


message 17: by Fran (new)

Fran (franjsav) Ho faticosamente finito La scuola degli egoisti di Éric-Emmanuel Schmitt.

Bislacco libricino, non riesco a dargli più di cinque.
La caccia al filosofo che, inizialmente, sembra intrigante si affloscia con lo scorrere lento delle pagine e il protagonista da curioso diventa ossessionato senza appassionare.
Della scuola del titolo - che mi aveva incuriosito - si parla per una decina di pagine forse ed è la più grande delusione.
Peccato Il vangelo secondo Pilato mi era veramente piaciuto.


message 18: by Saretta (new)

Saretta (hex53617261) | 377 comments Finito While England Sleeps voto 8

Il romanzo è incentrato sulla relazione tra Brian ed Edward, due ragazzi inglesi di estrazione molto diversa, il primo, aspirante scrittore, è di origine più borghese, mentre il secondo, impiegato nella metropolitanta, ha origini più umili.
La relazione tra i due si incasella in una situazione storica più ampia e articolata: è in corso la guerra in Spagna e molti ragazzi inglesi, affascinati dall'ideologia Comunista, vanno a combattere il fascimo. L'omosessualità in Inghilterra è un reato, e la relazione tra i due rimane nascosta sia per questo motivo, sia per una certa reticenza di Brian ad accettare di essersi legato a un ragazzo di una classe inferiore; si accorgerà dell'importanza di Edward nella sua vita solo quando questo si allontanerà.


message 19: by Dalian_Mystica (new)

Dalian_Mystica | 549 comments Saretta wrote: "Finito While England Sleeps voto 8

Il romanzo è incentrato sulla relazione tra Brian ed Edward, due ragazzi inglesi di estrazione molto diversa, il primo, aspirante scrittore, è di o..."


Sono contenta ti sia piaciuta! L'ho trovato un romanzo molto doloroso! :)


message 20: by Saretta (new)

Saretta (hex53617261) | 377 comments Agnes wrote: "Saretta wrote: "Finito While England Sleeps voto 8

Il romanzo è incentrato sulla relazione tra Brian ed Edward, due ragazzi inglesi di estrazione molto diversa, il primo, aspirante s..."


Vero, i due sono come sfasati rispetto alla relazione: Brian diventa conscio purtroppo dopo della rilevanza che aveva nella sua vita, mentre Edward è molto più consapevole delle proprie emozioni.


message 21: by Heke (new)

Heke | 0 comments Finito Giuda l'Oscuro di Thomas Hardy

Voto: 8.


Non avevo mai letto niente di Hardy prima anche se Tess dei d'Ubervilles è nella mia lista dei to-read da parecchio tempo.
Giuda l'Oscuro è un romanzo intenso, triste, dove le aspettative dei protagonisti sono sempre deluse, spesso in modo tragico e crudele.
Uno dei fili conduttori del romanzo è senza ombra di dubbio la critica di Hardy alle convenzioni vittoriane e al moralismo religioso, che si trovano spesso in opposizione all'etica umana.
Altro tema fondamentale è l'importanza del sapere, della cultura, ma non come conoscenza passiva racchiusa tra le mure ammuffite di college famosi, ma come possibilità di crescita per l'uomo.
Purtroppo i protagonisti, e Giuda per primo, non trovano via d'uscita e sono schiacciati da una società che non risconosce la loro etica, la loro cultura, le loro scelte di vita.


message 22: by Patryx (new)

Patryx | 447 comments Terminato Estinzione

Voto: 4

Il libro l'ho finito diversi giorni fa ma ho avuto bisogno di qualche giorno per decidere il voto e capire bene cosa scrivere.
La lettura è stata abbastanza noiosa perché gli stessi concetti venivano ripetuti più e più volte; inoltre mi ha disturbato il tono eccessivamente aggressivo e l'acredine verso tutto e tutti. Il protagonista mi è sembrato troppo centrato su se stesso e incapace di vedere gli altri se non come lo specchio di sé: si tratta di una scelta voluta e non ingenua ma non è riuscita a conquistarmi.


message 23: by lanalang (last edited Apr 23, 2017 01:46PM) (new)

lanalang | 186 comments Letto già da qualche giorno Le Catilinarie. Fino a circa metà mi ha catturato e incuriosito, poi è subentrata la noia. Terzo tentativo con la Nothomb e credo di poter affermare che questa autrice non è nelle mie corde. La sento troppo fredda e cerebrale, inoltre, come già detto, a volte mi irrita. Voto 5.


message 24: by Stefania (last edited Apr 25, 2017 12:31AM) (new)

Stefania (stefychi) | 5044 comments Mod
Ho finito Grisham. Commento veloce e a caldo, visto che sono in giro, è che il libro è carino e gli dò voto 7.
Domani scrivo un commento più sensato ;)

Confermo il voto che ho dato ieri: 7.
Il libro è carino, e sono sempre contenta quando riesco a capire chi è l'assassino.
L'unica cosa che non mi ha convinta è la storia vera e propria è rilegata nelle ultime pagine del libro e svolta in fretta e furia.
Mi spiego meglio: dalla quarta di copertina si legge che, 9 anni dopo essere stato condannato per omicidio, Danny Padgitt esce di prigione deciso a vendicarsi...peccato che quest'ultima parte corrisponda a circa il 20% del libro, mentre il restante 80% è dedicato a come Willie Traynor (il direttore del giornale e la voce narrante) sia arrivato in Mississipi, come abbia acquistato il giornale locale e a come abbia fatto a finire in prigione Danny Padgitt.


message 25: by Anastasia (new)

Anastasia (universe_beats) | 870 comments Ho finito La donna che rubava i mariti della Atwood, che conoscevo già e che mi piace. Confermo il mio giudizio positivo e do un 8.
Ecco il commento che ho fatto anche nella review, sempre in via prolissa ovviamente:

Di solito con Margaret Atwood si riesce a coniugare il bisogno di intrattenimento, quella voglia di leggere subito il capitolo dopo per sapere cosa succederà, e un fiume in piena di sentimenti, riflessioni sia implicite che esplicite, fedeltà alla natura umana a livello quasi analitico, e spesso senza coinvolgere i massimi sistemi, ma limitandosi ad una ricca descrizione dei propri personaggi, che anche con le proprie particolarità non sono mai “fuori dal mondo”, appunto, implausibili. Sono tanto particolareggiati da rifuggire – logicamente – profili generali, stilizzazioni e sono sempre fortemente definiti dalla concretezza del proprio ambiente (sociale, fisico nel senso del proprio spazio privato, dei propri oggetti, di pensiero se associato ad una particolare professione o tendenza, attività). Ciò permea così tanto le pagine che i personaggi sembrano persone reali, quasi tangibili, in un'ambiente che si può visualizzare in modo molto nitido e altrettanto reale.
C'è un'assenza di sconti sul mondo, dal punto di vista sociale, ma anche umano, intimo, sono assenti degli indoramenti sulle donne e anche sugli uomini, ma senza aggressività, con una calma comprensione. C'è il sano piacere di leggere e allo stesso tempo l'immersione in un tessuto ricco e profondo.
La donna che rubava i mariti rispetta questo discorso, pur con una lieve eccezione del tutto voluta e quindi comprensibile.
Tre donne, Tony, Charis e Roz, tre personalità molto distinte, un filo comune: Zenia. Zenia forse è quella più opaca, meno inquadrabile, in contrasto invece alle altre tre di cui si può tracciare, appunto, un profilo psicologico, un mondo esterno e interno, molto preciso. Zenia ha bisogno come personaggio, in verità, di una recidiva indeterminatezza, forse perché sembra più una forza mitica, è una voragine sessuale che risucchia inevitabilmente chi vi pone occhio, è pura malevolenza (o perlomeno il suo modo di porsi fa sì che si gli altri percepiscano questo), è una sanguisuga senza alcun freno morale, pronta a manipolare ricorrendo a qualsiasi bugia, storia, leggenda personale per poter ammaliare le persone da cui cerca aiuto, salvo poi distruggere la loro vita. La distruzione passa per un elemento preciso: gli uomini delle altre. Zenia è affascinata da tutto ciò che per definizione appartiene ad altri, e tutto il male che fa è (apparentemente, probabilmente) puro proprio perché è fatto per il piacere perverso del male, per il male stesso, per il piacere di immaginare o vedere il dolore altrui in seguito alle propire azioni. Nei propri strumenti di penetrazione nell'intimità altrui si vende sempre come una persona con un passato tragico, sempre con una versione diversa, che si confà alla sensibilità e alle debolezze della persona che ha avanti. La storia si struttura fondamentalmente in tre macro-parti: 1) un inquadramento della situazione presente, in cui le tre si ritrovano davanti alla minaccia di un ritorno di Zenia 2) un lunghissimo flashback che narra come Zenia ha agito nelle loro vite, che costituisce la parte maggiore del romanzo, a sua volta suddiviso in tre parti per le tre donne 3) un ritorno al presente.
Non è giocata di certo la carta di quale sarà l'evento distruttivo nelle loro vite, perché già il titolo, oltre che la breve parte iniziale, lo dice. Ciò che interessa sapere è come sia successo, secondo quali percorsi, rapporti ed eventi precisi. Alcuni si sono lamenati del fatto che tutte e tre le donne sembrassero legate a lungo termine a degli uomini traditori, spesso non esenti da ingombranti mancanze, fuggevolezze, difetti, meschinità. Non capisco perché questo sia un difetto del romanzo, dal momento che non aspira a offrire un ritratto universale delle donne, né per questo degli uomini. Non è implausibile che l'attaccamento, l'amore – anche se in una forma più disillusa, più amareggiata eppure impotente a smettere di esistere, nonostante tutto – rimanga, non è un insulto all'intelligenza delle donne, perché – come molti sanno – alcuni sentimenti purtroppo o per fortuna vanno oltre la capacità di giudizio, qui comunque presente, delle persone coinvolte (non sempre le personalità più nobili sulla piazza), non per forza soltanto appartenente a un sesso invece che all'altro. Margaret Atwood infatti è più onesta di così, e sa che c'è anche questo tipo di situazione, questo tipo di ancoramento sentimentale. Se non è giusto e/o stimabile, non vuol dire che non vada raccontato. Fa parte della realtà umana e ho sempre riscontrato che l'aspirazione della Atwood, come accennato, è descrivere essa. In particolare infatti è notevole come sia analizzato proprio l'amare nonostante un certo lordume, nonostante se stessi o gli altri.
Le donne e i loro mondi singoli, appunto: anche in questo caso la Atwood fa in modo che sia offerta un'immersione generosa in Tony, Roz e Charis, costruendo un vero e proprio mini-universo da esplorare (ed è sempre bello quando succede).
Ognuna di loro ha delle corazze difensive per affrontare la vita.
Tony è una professoressa universitaria di storia specializzata in eventi storici riguardanti guerre, sembra contraddistinguersi per una contemplazione acutamente interessata per pratiche violente, per un atteggiamento un po' cinico, senza fronzoli che fa sfogare nella sua passione per i combattimenti, per lo scontro brutale, per le tecnologie militari e le armi contro a un'immagine stereotipata di donna alle prese con argomenti “femminili”, giudicati da altri meno scabrosi. Questo atteggiamento sembra incanalarsi specialmente in una pratica intellettuale, mentre sottopelle, silenziosamente attraverso il suo personaggio viene fuori la rivalità tra donne come tacita battaglia, specialmente con Zenia, e nei momenti più fatidici, sembra una guerra di trincea. Le guerre, si sa, si fanno per un'esigenza difensiva, non semplicemente d'attacco, e Tony deve difendere la sua vulnerabilità tramite un edificio mentale, deve difendere il suo territorio (il suo uomo) a costo di dare troppa protezione, una sorta di bambagia curativa che sembra svalutare il fondo di responsabilità e autonomia del suo uomo, per quanto esso sia debole.
Charis invece ha costruito il proprio mondo intorno ad una spiritualità molto new-age, dove gli altri sono tipi di luce, energie emesse, che sente addosso a sé, che le piaccia o no. Casa sua è arredata con mille oggetti, amuleti, aromi, erbe, “paccottiglie”, come direbbero le altre due. Charis sembra procurarsi il bene e cercare il bene per un rifiuto impellente, intimorito di tutto ciò che emani negatività, aggressività. È percepita puntualmente dagli altri come una un po' tocca, svampita, in un'altra dimensione, stupida, ingenua; tuttavia la mente di Charis funziona come una serie di movimenti estremamente cauti, delicati, di selettiva considerazione, che nascondono un campo minato.
Roz, infine, è una donna di forte presenza, che ricerca la battuta, un certo fare alla mano, un po' smaliziato, una donna che si vorrebbe “tosta”, ma ha le sue immancabili fragilità, insicurezze, e come la maggior parte degli esseri umani, teme il confronto, la misurazione con altre donne specialmente. È una donna d'affari con una mano abbastanza ferma, decisa per essere una direttrice, è benestante, ma grazie alla Atwood possiamo vedere ciò che, per modo dire, è dietro al backstage, quanto un certo atteggiamento di sbandierata padronanza nasconda stanchezza e incertezza, il bisogno talvolta di calare la maschera ed essere quella debole. Si caratterizza marcatamente rispetto alle altre per un atteggiamento materno, un po' accondiscendente, democratico ma a mo' di tattica più pacifica che convinta rispetto alle sue amiche, o alle sue dipendenti. Tuttavia, in verità, com'era necessario nel complessivo taglio analitico, tutte e tre le donne si dimostrano come consciamente o inconsciamente dismissive verso la visione delle altre due. Uno degli argomenti centrali infatti è il confronto femminile, quel misto di alleanza, vicinanza nel caso di un nemico comune, la nostra maniera di scontro senza esplicitazioni, con sotterfugi, con mezze verità e poi le riserve, una certa invidia mista a stima e ammirazione per le qualità che alcuni hanno e che ad altri invece mancano, o sono scarsamene paroneggiate. In questa rivalità, essendoci al centro l'invasione puntuale di Zenia, riguardano certamente la propria appetibilità, la propria capacità di attrattiva, le proprie qualità che possono essere amate di più o di meno da un partner. Queste donne sono inquadrate come consapevoli rispetto ai pregiudizi di genere, agli atteggiamenti di discriminazione, di sottovalutazione, ma allo stesso tempo alcune misure di confronto involontario sembrano rimanere, perché Zenia è brutale, perché non si è di fronte di certo ad attiviste militanti degli ideali. Attraverso ciò la Atwood può fare un discorso realista su alcuni problemi ancora esistenti, oltre al fatto, forse, che una forza mitica come Zenia riporta queste donne anche ad un atteggiamento primitivo, dove certe dinamiche tornano imperterrite.
Gli uomini, elementi bramati, contesi, discussi, tatticamente trattenuti, lasciati, ripresi non sono la miglior campionario di specie maschile, come accennato, anzi, sembrano clasicamente ingrati, discutibili, deboli, dove l'impulso sessuale sembra rivoltarsi senza troppa esitazione al proprio vincolo sentimentale, tralasciando i propri debiti, le proprie responsabilità (e questo rimane, non va ignorato). Tuttavia in questa storia gli uomini non ricevono di certo lo stesso focus interno dei personaggi femminili, sono visti sempre dalla percezione delle loro fidanzate o mogli, e nel momento in cui arriva Zenia, ciò che li lega a lei non è mai esplicitato da loro stessi, non se ne rende conto, si può solo osservare, dedurre. Ciò che accade privatamente tra Zenia e i mariti “rubati” non è noto, il tipo di segno impresso in loro è fortissimo, li logora, li sfinisce, ma non si sa come sia stato scatenato, attraverso quali porte sfondate, al di là di un ipotetico ammaliamento sensuale. Come la vita privata, fuori da occhi esterni, di Zenia è inconoscibile, così anche ciò che lei attira dietro le sue tende.
Di conseguenza il romanzo attira e allo stesso tempo non rinuncia a certe forze misteriose, lasciate volutamente inspiegate, sospese, irrisolute.


message 26: by Rowizyx (last edited Apr 26, 2017 12:56AM) (new)

Rowizyx | 3198 comments Ho finito qualche giorno fa Easter Parade e... non so, Yates non mi convince mai del tutto. Avevo iniziato l'audiolibro di Revolutionary Road però boh, di solito mi piacciono gli autori che parlano della tragedia di tutti i giorni, eppure questo autore non mi prende mai come vorrei.

In questo caso forse aver finito questo libro mentre ero in vacanza da sola (non del tutto, perché ho incrociato vari amici, però ero sola in ostello e soprtatutto ho patito l'assenza della mia dolce metà come mai mi sarei aspettata) non ha aiutato del tutto. Protagoniste sono tre donne, madre atipica e le due figlie, una più convenzionale e in cerca di normalità, l'altra determinata a essere indipendente e a fare carriera. Si riveleranno fallimentari tutte e tre, ognuna a modo suo, finendo sole (anche se circondate da una numerosa famiglia) e infelici. A prescindere dalla via che si segue e che si sceglie, il destino è l'infelicità, nell'universo tratteggiato da Yates, un'infelicità che può essere fatta di alcool e di solitudine, di mariti violenti, di una vita che si sgretola dopo che le situazioni instabili in cui in qualche modo Emily, la minore, si ritrova si risolvono nel niente.

Non c'è speranza, nel mondo di Yates, e in questo momento particolare non era il libro di cui avevo bisogno. Quindi boh, forse il voto è un po' basso, però mi ha lasciato un amaro in bocca non gradito in un momento in cui proprio non ne avevo bisogno.

Voto: 6,5


message 27: by lanalang (last edited Apr 26, 2017 03:04AM) (new)

lanalang | 186 comments Rowizyx, no...ma come hai fatto a non vedere la speranza alla fine, in quel nipote che, a differenza di tutti gli altri membri della famiglia, non agisce spinto dall'egoismo, ma solo dal più sincero affetto?


message 28: by Anna [Floanne] (new)

Anna [Floanne] (floanne) | 4447 comments Scusate. Più tardi correggo il foglio. Avevo già riportato 7 come voto.


message 29: by Rowizyx (last edited Apr 26, 2017 03:15AM) (new)

Rowizyx | 3198 comments lanalang wrote: "Rowizyx, no...ma come hai fatto a non vedere la speranza alla fine, in quel nipote che, a differenza di tutti gli altri membri della famiglia, non agisce spinto dall'egoismo, ma solo dal più sincer..."

Naaaah, tanto anche lui fallirà. Yates mi ha riversato addosso tutto il pessimismo del mondo.

No guarda, capisco che era il momento sbagliato per questa lettura. Ero in vacanza praticamente da sola (ho incrociato vari amici ma poi dormivo e sono stata per lo più da sola) e mi ha investito come un treno l'assenza del mio moroso, in una maniera che non mi aspettavo. A me piace viaggiare per conto mio, ma a 'sto giro l'ho proprio patito (ho fatto la ragazzetta da romanzo rosa che se lo immagina a ogni angolo e frigna perché non lo vede per una settimana, che vergogna), e un libro che parla di ineluttabile solitudine ha rincarato la dose, in qualche modo. Magari lo rileggerò più avanti.


message 30: by lanalang (last edited Apr 26, 2017 04:08AM) (new)

lanalang | 186 comments Rowizyx, mah...che dirti...in verità mi resta sempre difficile capire valutazioni negative date a causa del pessimismo di un autore o della mancanza di speranza in un'opera o dell'antipatia per i personaggi.
Per me, resta il fatto che la prosa di Yates è sopraffina, elegante e nello stesso tempo acuta e incisiva come poche altre.

Comunque, mi spiace per la tua vacanza così sofferta, spero adesso vada tutto meglio.


message 31: by Rowizyx (new)

Rowizyx | 3198 comments Non so che dirti, non mi trovo in sintonia con le tematiche trattate dall'autore, o col modo in cui le tratta. Non ho detto che scrive male.


message 32: by Anna [Floanne] (last edited Apr 26, 2017 09:36AM) (new)

Anna [Floanne] (floanne) | 4447 comments Ho finito anch'io il mio libro di Perutz Il Maestro del Giudizio universale ed è tutto il giorno che ci rimugino su. Non saprei come classificarlo. Un giallo sicuramente, abbastanza intrigante ed enigmatico nella prima parte, ma con un finale un po' esoterico che mi ha lasciato un grande "Boh". Forse non bisogna porsi troppe domande e leggerlo così com'è, pensando anche che fu comunque scritto negli anni '20 del secolo scorso e credo che, allora, possa aver suscitato maggior stupore sui lettori del tempo. Comunque mi è piaciuto abbastanza, sia per lo stile ricercato ed elegante di Perutz, che per l'ambientazione nella Vienna della Belle Époque, tra baroni, attori, collezionisti d'arte e musicisti. Leggerò sicuramente altro di questo autore a me finora sconosciuto e ringrazio Saretta per averlo proposto.

Voto: 6,75


message 33: by Dalian_Mystica (new)

Dalian_Mystica | 549 comments Finito Ditelo a Sofia Voto: 8!

Primo approccio con Magda Szabò! Sono partita con un titolo più per ragazzi perché da quel che ho sentito questa autrice tende ad affrontare tematiche piuttosto impegnative che non si sarebbero adattate al mio umore... non sempre la lettura si è rivelata scorrevolissima ma la storia, come tutti i suoi personaggi, è davvero deliziosa! Si entra nella mente di diversi personaggi e li si vede evolvere fino alla fine... il finale mi è piaciuto davvero tanto! Sono contenta di averlo letto!


message 34: by Giuseppe (new)

Giuseppe Saracino | 943 comments Finito Troppa felicità
voto 7

quando dovevo scegliere il libro da leggere non avevo letto/capito che si trattava di una raccolta di racconti, che non amo particolarmente.
Ma posso ritenermi soddisfatto, per me questo è il primo libro letto della munro (non sarà l'ultimo) e devo dirmi che mi ha colpito! In particolare ho apprezzato la semplicità nel modo di scrivere e di raccontare gli avvenimenti, nonostante non siano sempre lieti e felici.
Ed alla fine più che racconti sono spaccati di vita che ti fanno riflettere


message 35: by Teresa (new)

Teresa | 622 comments Ho finito ieri La sposa liberata, che segna il mio primo incontro con Abraham B. Yehoshua, un autore che volevo leggere da tempo, ma non avevo ancora trovato il coraggio per farlo. Quindi, prima di tutto: grazie, Anastasia, per averlo proposto ed avermi dato questa spinta.

Come mi aspettavo, non è stata una lettura di svago, anzi, è stata decisamente impegnativa. E per fortuna anche soddisfacente. Il mio voto è 8.

Ho apprezzato molto la capacità di Yehoshua di tenere insieme una trama complessa.

Il matrimonio tra Ofer e Galia è finito dopo solo un anno, in modo brusco e senza che gli sposi abbiano dato spiegazioni ai parenti.
Per Rivlin, padre di Ofer, questo evento ha portato con sé un grande dolore contro il quale, dopo cinque anni, continua ancora a combattere. Dolore per il fallimento; per i rapporti che sono stati interrotti in modo improvviso; per il figlio che, a differenza della ex-moglie, ancora non riesce a rifarsi una vita. Rivlin ha bisogno di sapere cos’è successo tra i giovani sposi, vuole scoprire la verità. È convinto che solo indagando ed individuandola, ci si potrà liberare dalle trappole del passato e vivere il presente. D’altronde Rivlin, docente di storia mediorentiale all’università di Haifa, crede che il passato sia pieno di sorprese e di possibilità; la ricerca è il suo mestiere, oltre che la sua ossessione.

Ma “La sposa liberata” non è solo l’intromissione di un padre nella vita di un figlio.
È il racconto di un rapporto complesso tra diverse culture, tra intricati rapporti familiari, tra vari e mai semplici rapporti di coppia, tra diverse generazioni. È il racconto di vite, morti e malattie. Credo che sia il primo romanzo che leggo in cui viene dedicato tanto spazio a notti inquiete e a sonni ristoratori.

Mi è piaciuto lo stile, lento, dettagliato, ma anche abbastanza vario da non annoiare.
A volte è scarno e diretto, altre diventa più ricco e poetico. All’interno di una narrazione in terza persona, predominante, vengono inserite pagine narrate in seconda persona, lettere, racconti dal sapore da Mille e una notte, stralci di brani accademici, di inedite rappresentazioni teatrali…

Un romanzo che mi lascia il desiderio di leggere ancora quest’autore.


message 36: by Anastasia (new)

Anastasia (universe_beats) | 870 comments Teresa wrote: "Ho finito ieri La sposa liberata, che segna il mio primo incontro con Abraham B. Yehoshua, un autore che volevo leggere da tempo, ma non avevo ancora trovato il coraggio per farlo. Q..."

Sono proprio contenta che ti sia piaciuto e che tu abbia anche voglia di leggere altro!
Bella tempra, però, per proseguire subito dopo con Trilogia della città di K. della Kristof! ;)


message 37: by Teresa (new)

Teresa | 622 comments Anastasia wrote: "Teresa wrote: "Ho finito ieri La sposa liberata, che segna il mio primo incontro con Abraham B. Yehoshua, un autore che volevo leggere da tempo, ma non avevo ancora trovato il coragg..."

Eh, sono gli impegni che prendo grazie a Reading Challenges! xD
La Kristof è così cruda che al confronto Rivlin sembra un simpaticone. Comunque mio marito mi ha detto che la prima parte è la più dura, quindi vado avanti.


message 38: by Eleonora (new)

Eleonora | 289 comments Finito La signora Craddock
Voto 8
Prima volta che leggo questo autore e sono colpita.
Mi ha fatto odiare ogni personaggio, tutti, non se ne salva uno.
Per due terzi della lettura non sopportavo neanche la protagonista, ma quando ho girato l'ultima pagina un po' mi è dispiaciuto sapere che non la rivedrò più. Esclusa Bertha, ho trovato divertente zia Polly, a tratti però. Sono tutti esagerati, li ho trovati caricaturali, ognuno con una caratterista portata all'esasperazione, quasi al ridicolo. Ma comunque, perfetti per la storia.
Detto questo, la scrittura è notevole; precisa ma non pesante, divertente ma non banale. Si legge in un soffio. Non cambierei una virgola.


message 39: by Caterina (new)

Caterina Sono da cellulare e non riesco a mettere il link del libro, ho terminato oggi di leggere La vergine nel giardino della Byatt, il libro mi è piaciuto abbastanza ma senza grandi entusiasmi. La storia ambientata negli anni cinquanta descrive i personaggi della famiglia di un peculiare professore universitario della campagna inglese. Credo proprio che continuerò la lettura della serie di quattro libri che, stando alle recensioni, sono più centrati.


message 40: by Paola (new)

Paola | 590 comments Ho terminato solamente ora Acciaio contro acciaio, voto: 6,75 .
Purtroppo fin dall'inizio ho fatto fatica a portarlo avanti, nonostante fossero poche pagine e si trattasse di un autore che, con La famiglia Karnowski, era riuscito a rapirmi.
Il suo stile è sempre uguale a se stesso, ma è la caratterizzazione dei personaggi che mi ha deluso profondamente (assieme alla storia, per me priva di spessore). Mi è mancato tutto quello che mi aveva fatto innamorare di Singer con i Karnowski.
Prossimamente leggerò Sender Prager e altre sue opere perché comunque è un autore che mi affascina, ma questo romanzo non mi ha soddisfatta.


message 41: by Anna [Floanne] (new)

Anna [Floanne] (floanne) | 4447 comments Caterina wrote: "Sono da cellulare e non riesco a mettere il link del libro, ho terminato oggi di leggere La vergine nel giardino della Byatt, il libro mi è piaciuto abbastanza ma senza grandi entusiasmi. La storia..."

Caterina che voto dai al libro?


message 42: by Anna [Floanne] (new)

Anna [Floanne] (floanne) | 4447 comments @Rosa , Martina, Monica B. e Anna
vi ricordo che avete tempo fino a fine mese per dare il voto ma se per un qualsiasi motivo decideste di non partecipare più, fatecelo sapere per favore. Così sappiamo come regolarci per le nuove assegnazioni. Grazie!


message 43: by Caterina (new)

Caterina il mio voto per il libro La vergine nel giardino è 6,5, l'ho trovato in alcuni punti troppo colto, sicuramente un limite mio.


message 44: by Anna [Floanne] (new)

Anna [Floanne] (floanne) | 4447 comments Grazie Caterina :)


message 45: by Rosa (new)

Rosa | 414 comments Ammetto di essere un po' incasinata in questo periodo ma mi piacerebbe continuare a partecipare a prescindere dal punteggio :)


message 46: by Rosa (new)

Rosa | 414 comments Ho terminato Emma una settimana fa e ho amato questo libro. Emma è una ragazza bella, intelligente, ricca ed un po' viziata, che ama combinare i matrimoni. È un personaggio che si differenzia dalle sorelle Bennet di "Orgoglio e Pregiudizio" e da Catherine Morland de "l'abbazia di Northanger" ma nonostante ciò ho apprezzato la sua indipendenza. Si tratta di un libro molto divertente e colmo di avvenimenti ed equivoci, condito da una scrittura magistrale che non ho trovato per nulla pesante. Sapevo che la Austen non mi avrebbe deluso, un bel romanzo di formazione 9,5 solo poiché per adesso per me da 10 resta solo Orgoglio e Pregiudizio


message 47: by Anna [Floanne] (new)

Anna [Floanne] (floanne) | 4447 comments Grazie Rosa, registro il tuo voto nel foglio.


message 48: by Rosa (new)

Rosa | 414 comments Grazie a te, Anna :)


message 49: by Anna (new)

Anna (anny91) | 211 comments Eccomi! Terminato martedì 30 maggio (quindi penso in tempo) con immensa fatica "il compagno Don Camillo)...mi spiace ma il mio voto è 4/10...
Non ho molto da dire su questo libro. Non sarà nelle mie corde il soggetto, e sopratutto per me davvero troppo difficile leggere un libro sulla politica. Forse a causa della satira politica non ho neanche apprezzato il modo di scrivere...mi spiace!


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