Goodreads Italia discussion
Club di lettura
>
Società alternative

Altrimenti @Simona avevi in mente qualche titolo più recente?



Vada per Il mondo sfavillante, lo prenoto in biblio.

Vi aggiorno.

L'ho trovato un libro scorrevole (non so quanto dipenda dalla traduzione o dall'opera in sè), pensavo sarebbe stata una lettura più filosofica invece è un susseguirsi di brevi racconti di vite di donne esemplari. Verso la fine, questo fa risultare il libro un po' monotono, soprattutto perchè è la prima volta che approccio un libro "antico", finora avevo letto romanzi o saggi.
Ho trovato difficoltà soprattutto nel terzo libro, dove vengono illustrate le vite (anzi, le morti ) delle sante e delle martiri; dopo qualche pagina, continuare a leggere delle torture subite da queste bambine e donne diventa pesante e faccio fatica, a vederle come esempi da seguire "le loro vite sono belle da ascoltarsi e di buon esempio per tutte le donne, più di ogni altra dottrina". Capisco l'intento, che è quello di mostrare la forza di queste donne anche nel martirio, ma personalmente preferisco gli esempi dei primi due libri.

La prima parte è quella che mi è piaciuta di più, sia per lo stile di scrittura che è quasi come una litania, con le frasi ripetute, l'uso del noi (spesso mi dimenticavo si riferisse a un singolo individuo) per indicare la singola persona, sia per la storia. Ero curiosa di andare avanti, sapere cosa ne sarebbe stato di Equality 7-2521.
La seconda parte, quando raggiunge la foresta, lo stile cambia, le frasi diventano più lunghe e più che un racconto diventa una sorta di monologo sul trovare se stessi e sull'individualismo.
Diciamo che, dopo aver letto qualcosa di più sul pensiero dell'autrice, l'individualismo estremo che propone mi spaventa al pari della distopia presentata in Anthem, un equilibrio fra i due lo trovo più rassicurante.
Mi ha lasciata perplessa la figura di The Golden One, da una scrittrice mi sarei aspettata una maggiore enfasi sulla figura femminile.
Sto leggendo la Trilogia dei mendicanti, l'individualismo degli Insonni, il non voler condividere il frutto del loro lavoro con i "mendicanti", mi ricorda il pensiero di Ayn Rand.

me lo segno subito, grazie :-)
Ho ricominciato ad andare al lavoro in bici e ho preso l'audiobook The blazing world and other writings.
Il primo racconto non ci compete, ma mi piace la scrittura.
Invece vorrei parlarvi di Il guardiano. Anche questo non corrisponde del tutto ai nostri parametri, ma che bel romanzo! Ha ragione chi lo ha definito kafkiano.
In breve: i protagonisti sono due guardiani di un palazzo molto, molto signorile. Il loro territorio è il seminterrato, dove ci sono i garage e un cancello che porta all'esterno. Sono responsabili della sicurezza di questi VIP e sono dipendenti dell'Organizzazione.
Un giorno succede qualcosa, che non verrrà mai spiegata, e i condomini se ne vanno. Tuttavia i guardiani non hanno ricevuto aggiornamenti dall'Organizzazione e quindi rimangono nel seminterrato, e noi con loro. Ovviamente col passare del tempo la sanità mentale diminuisce...
Il primo racconto non ci compete, ma mi piace la scrittura.
Invece vorrei parlarvi di Il guardiano. Anche questo non corrisponde del tutto ai nostri parametri, ma che bel romanzo! Ha ragione chi lo ha definito kafkiano.
In breve: i protagonisti sono due guardiani di un palazzo molto, molto signorile. Il loro territorio è il seminterrato, dove ci sono i garage e un cancello che porta all'esterno. Sono responsabili della sicurezza di questi VIP e sono dipendenti dell'Organizzazione.
Un giorno succede qualcosa, che non verrrà mai spiegata, e i condomini se ne vanno. Tuttavia i guardiani non hanno ricevuto aggiornamenti dall'Organizzazione e quindi rimangono nel seminterrato, e noi con loro. Ovviamente col passare del tempo la sanità mentale diminuisce...
Ok, sto ascoltando The Blazing World. Per carità, interessante sebbene acerbo, ma comincio ad averne abbastanza di storie antiche.
Sono così... semplici, in fondo. Anche La Città delle Dame, che non ho ancora ffinito, è un elenco senza contradditorio di donne senza macchia.
Ma ho bisogno di dramma, di paranoie e di personaggi tribolati.
Sono così... semplici, in fondo. Anche La Città delle Dame, che non ho ancora ffinito, è un elenco senza contradditorio di donne senza macchia.
Ma ho bisogno di dramma, di paranoie e di personaggi tribolati.

Per quanto riguarda il mondo sfavillante non l'ho ancora iniziato. In biblioteca non c'è e in ebook l'ho trovato solo in inglese. Con la lingua sono abbastanza claudicante ma cercherò di leggerlo pian piano.
Nel frattempo se volete già partire con le proposte di maggio, io ci sono.
Francesca wrote: "Anch'io non ho finito La città delle dame, credo che mi toccherà fare un secondo rinnovo alla biblioteca.
Per quanto riguarda il mondo sfavillante non l'ho ancora iniziato. In biblioteca non c'è e ..."
Letto in inglese, non te lo consiglio. E la mia conoscenza della lingua è ottima.
Non che sia difficile, ma è filosofico, un po' troppo.
Per quanto riguarda il mondo sfavillante non l'ho ancora iniziato. In biblioteca non c'è e ..."
Letto in inglese, non te lo consiglio. E la mia conoscenza della lingua è ottima.
Non che sia difficile, ma è filosofico, un po' troppo.

Per la prossima lettura va bene qualcosa di più "dinamico".

Mi sono ricordata solo ora che si è passati alla lettura in trimestri, quindi ci aggiorniamo direttamente a giugno ^__^

Si tratta di Un'altra storia di Luca Ongaro.
È il 1956 e il commissario Campani, italiano nato e creciuto in Eritrea, colonia del Regno di Italia, deve risolvere un cold case.
Il punto di origine di questa distopia è la vittoria della battaglia di Adua del 1896.
Un giallo con un'ambientazione particolare che ho trovato molto interessante.

misty_eloise wrote: "Alla fine ho letto Il mondo sfavillante in italiano. Sono riuscita a farne acquistare una copia alla biblioteca. E meno male che non l'ho letto in inglese! È bello tosto da leggere, poco narrativo,..."
Idem.
Mi sono fatta venire un dubbio: forse, dato che al momento le distopie vanno di moda, gli editori sono invogliati ad etichettare come tali anche cose che non c'entrano molto? Perchè non mi spiego certe cose.
Noi intanto potremmo comuinciare a pensare a qualcosa di più moderno e dinamico per il prossimo trimestre.
Idem.
Mi sono fatta venire un dubbio: forse, dato che al momento le distopie vanno di moda, gli editori sono invogliati ad etichettare come tali anche cose che non c'entrano molto? Perchè non mi spiego certe cose.
Noi intanto potremmo comuinciare a pensare a qualcosa di più moderno e dinamico per il prossimo trimestre.

Mi sembra che nessuno tra noi lo abbia già letto.
Nel frattempo mi sono comprata Kentuki; pian piano recupero quello che avete già letto, o almeno alcuni
misty_eloise wrote: "Fra i titoli recenti a me ispira Il muro
Mi sembra che nessuno tra noi lo abbia già letto.
Nel frattempo mi sono comprata Kentuki; pian piano recupero quello che av..."
Beh, essendo tu un volto nuovo nel gruppo avresti anche il diritto di scelta. In ogni caso c'è ancora un mese.
A me Kentuki è piaciuto molto. Forse debole alla fine, ma l'idea di base è ottima.
Mi sembra che nessuno tra noi lo abbia già letto.
Nel frattempo mi sono comprata Kentuki; pian piano recupero quello che av..."
Beh, essendo tu un volto nuovo nel gruppo avresti anche il diritto di scelta. In ogni caso c'è ancora un mese.
A me Kentuki è piaciuto molto. Forse debole alla fine, ma l'idea di base è ottima.
Per tutti: ho aggiornato il primo post dividendo meglio i libri letti da quelli da leggere e/o che abbiamo citato. Se ho perso qualche titolo fatemi sapere.

Mi sembra che nessuno tra noi lo abbia già letto.
Nel frattempo mi sono comprata Kentuki; pian piano recupero quello che av..."
Per me va benissimo il muro ^__^
Kentuki veramente disturbante. Forse la trama non è delle migliori, ma l'idea di fondo è veramente spaventosa. Soprattutto molto attuale, considerato che in casa siamo pieni di dispositivi muniti di telecamera e/o microfono. Consigliato :-)

Grazie :-)

Grazie!!!
Mi ero persa il conto dei mesi per il prossimo libro! Ero già pronta ad iniziare a giugno.
misty_eloise wrote: "Roberta wrote: "Per tutti: ho aggiornato il primo post dividendo meglio i libri letti da quelli da leggere e/o che abbiamo citato. Se ho perso qualche titolo fatemi sapere."
Grazie!!!
Mi ero pers..."
Siamo diventati trimestrali, anche per permettere a tutti di recuperare letture passate. In fondo resistiamo da 5 anni, possiamo anche permetterci di andare lentamente!
Grazie!!!
Mi ero pers..."
Siamo diventati trimestrali, anche per permettere a tutti di recuperare letture passate. In fondo resistiamo da 5 anni, possiamo anche permetterci di andare lentamente!
Oh, è iniziato il nuovo trimestre anche qui.
Quindi accettiamo la proposta di misty_eloise e leggiamo Il muro, che mi sembra tanto contemporaneo.
Quindi accettiamo la proposta di misty_eloise e leggiamo Il muro, che mi sembra tanto contemporaneo.

Quindi accettiamo la proposta di misty_eloise e leggiamo Il muro, che mi sembra tanto contemporaneo."
Letto al momento dell'uscita. Confermo, è un buon romanzo, particolarmente urgente rispetto all'attualità e alle prospettive del futuro prossimo. Mi ha stupito che se ne sia parlato così poco.
Ok, iniziato. Ho letto proprio le prime pagine, il nostro eroe è arrivato al muro. Fa un po' John Snow
Simona wrote: "Io l'ho ritirato in biblioteca ma lo leggerò più avanti.
Bello il paragone con John Snow!"
Beh... tizio solitario che non sa nulla, un muro, il freddo... ci sta
Bello il paragone con John Snow!"
Beh... tizio solitario che non sa nulla, un muro, il freddo... ci sta
E niente, io sto andando avanti piano piano, ma non riesco a togliermi dalla testa la faccia di John Snow. :')
Comincio però a tollerare poco questi romanzi dove non si da una spiegazione sul perché si sia arrivati a tal punto.
Ricapitolando: sembra ci sia un muro che costeggia tutta la Gran Bretagna, impedendo che gli Altri arrivino sulle coste inglesi e impedendo agli inglesi di andare al mare.
Ovviamente il riferimento agli immigrati che attraversano la Manica è evidente, ma finora non ci dicono nulla sul perch+ e il percome si sia arrivati a una decisione tanto drastica.
Comincio però a tollerare poco questi romanzi dove non si da una spiegazione sul perché si sia arrivati a tal punto.
Ricapitolando: sembra ci sia un muro che costeggia tutta la Gran Bretagna, impedendo che gli Altri arrivino sulle coste inglesi e impedendo agli inglesi di andare al mare.
Ovviamente il riferimento agli immigrati che attraversano la Manica è evidente, ma finora non ci dicono nulla sul perch+ e il percome si sia arrivati a una decisione tanto drastica.

Concordo pienamente. La vera protagonista deve essere la società e non abbozzare uno scenario solo per inserire una storia.
Io devo ancora iniziarlo, sono bloccata con Un cantico per Leibowitz, faccio veramente fatica a leggerlo e mi sta generando un blocco generale con la lettura...
Spero a settembre di riprendere un po' il ritmo perduto.
Finito anche The Wall. Mi aspettavo di più, sinceramente.
Ringrazio Google per avermi detto che il cataclisma che ha portato alla costruzione del muro è stato climatico, perché leggendo ci sono arrivata solo verso al 70%..
Insomma: la prima metà, anche un po' di più, non è nulla di che: c'è un muro, c'è gente che lo difende. Lo difende dagli Altri, che vogliono entrare in UK. Qualcuno in passato c'è riuscito, ne è esempio il comandante, ma figuriamoci se possiamo avere un contesto. Da dove vengono gli altri? Dalla Francia? Dalla Scandinavia? Esiste ancora il canale della manica? E perché la gente dovrebbe voler lasciare l'Europa, dove a livello territoriale potrebbe esserci ancora abbastanza suolo per coltivare, per andare a infilarsi su un'isola che, stante l'innalzamento del livello dei mari, dubito sia autosufficiente?
Poco importa, è un romanzo, lasciamo perdere queste questioni logistiche. Fatto sta che migranti ce ne sono, e vanno eliminati. Se dovessero passare il muro questa Inghilterra a numero chiuso chiede un sacrificio paritario: per tanti illegali entrati, tante guardie devono prendere il mare.
Bene, ora vedremo cosa c'è oltre a 'sta muraglia, giusto? Sbagliato.
Dopo Il Trono di Spade ci mettiamo pochino di Robinson Crusoe, qualche pirata e un tizio muto. E basta.
Come già detto prima: questa storia può svolgersi tranquillamente in qualsiasi posto del mondo contemporaneo. Non c'è assolutamente bisogno di sensazionalizzare "un mondo distopico" quando non è parte della trama.
Distopico perché? Perché i boomer hanno fatto danni e ora il loro figli devono fare il servizio militare obbligatorio? Perché Brexit means Brexit? Perché arrivano dei disperati in barcone? Perché i politici sono così distaccati dalla vita reale che ormai vengono chiamati "elite", esplicitamente? Non mi pare siano cose che richiedano un'ambientazione inventata.
Insomma, la storia ci può anche stare, ma basta usare "distopico" ad mentula canis.
Ringrazio Google per avermi detto che il cataclisma che ha portato alla costruzione del muro è stato climatico, perché leggendo ci sono arrivata solo verso al 70%..
Insomma: la prima metà, anche un po' di più, non è nulla di che: c'è un muro, c'è gente che lo difende. Lo difende dagli Altri, che vogliono entrare in UK. Qualcuno in passato c'è riuscito, ne è esempio il comandante, ma figuriamoci se possiamo avere un contesto. Da dove vengono gli altri? Dalla Francia? Dalla Scandinavia? Esiste ancora il canale della manica? E perché la gente dovrebbe voler lasciare l'Europa, dove a livello territoriale potrebbe esserci ancora abbastanza suolo per coltivare, per andare a infilarsi su un'isola che, stante l'innalzamento del livello dei mari, dubito sia autosufficiente?
Poco importa, è un romanzo, lasciamo perdere queste questioni logistiche. Fatto sta che migranti ce ne sono, e vanno eliminati. Se dovessero passare il muro questa Inghilterra a numero chiuso chiede un sacrificio paritario: per tanti illegali entrati, tante guardie devono prendere il mare.
Bene, ora vedremo cosa c'è oltre a 'sta muraglia, giusto? Sbagliato.
Dopo Il Trono di Spade ci mettiamo pochino di Robinson Crusoe, qualche pirata e un tizio muto. E basta.
Come già detto prima: questa storia può svolgersi tranquillamente in qualsiasi posto del mondo contemporaneo. Non c'è assolutamente bisogno di sensazionalizzare "un mondo distopico" quando non è parte della trama.
Distopico perché? Perché i boomer hanno fatto danni e ora il loro figli devono fare il servizio militare obbligatorio? Perché Brexit means Brexit? Perché arrivano dei disperati in barcone? Perché i politici sono così distaccati dalla vita reale che ormai vengono chiamati "elite", esplicitamente? Non mi pare siano cose che richiedano un'ambientazione inventata.
Insomma, la storia ci può anche stare, ma basta usare "distopico" ad mentula canis.

Simona wrote: "Sono al 73% de Il Muro e sottoscrivo tutto quello che ha scritto qui sopra Roberta. La prima parte è una ripetizione continua di un numero limitato di pensieri e dopo un po' mi sono annoiata. Se do..."
Male signora mia, finisce male, roba da picchiare un po' l'autore con l'edizione cartonata
Male signora mia, finisce male, roba da picchiare un po' l'autore con l'edizione cartonata

Continuo a sottoscrivere tutto quello che ha scritto Roberta. Comprese le percosse all'autore con l'edizione cartonata! 😂

Di distopico questo romanzo non ha nulla. Al massimo è un post apocalittico ma solo se si volesse etichettarlo per forza.
Il contesto infatti è appena accennato: si sa che c'è stato un "Cambiamento" che ha modificato tutto il pianeta ma non si sa né perché né in che misura. Questo fatto serve solo per giustificare l'esistenza del Muro il quale, a sua volta, serve solo per spiegare la situazione del protagonista dopo, anzi durante e dopo il servizio di leva obbligatorio sul Muro.
I personaggi sono quasi tutti privi di spessore. Il protagonista ha una visione del mondo piuttosto superficiale, egocentrica e gretta. La narrazione è fluida, il romanzo si legge velocemente ma non mi ha lasciato nulla.

Per quel che vale, qui una mia recensione che scrissi qualche tempo fa:
https://pensierosecondario.wordpress....

Devo dire che mi è piaciuto; di solito non apprezzo i libri così indefiniti, ma questo l'ho trovato molto attuale e scritto bene.
Non saprei se definirlo libro distopico o postapocalittico, è un libro che mi ha colpita perchè potrebbe essere il nostro futuro, fra pochi anni.
Il non definire nel dettaglio gli eventi che hanno portato al Cambiamento, a me non ha dato fastidio, perchè il punto mi sembrava un altro, cioè come si vive in un mondo con risorse limitate, dove si spara davvero sui migranti, dove un giorno sei nell'elitè ma se sbagli (view spoiler) .
L'uso del termine Altri è interessante perchè segnala una contrapposizione netta, fra Noi e tutto quello che non è noi (lo dice anche il protagonista che non si era mai chiesto chi fossero gli Altri e da dove venissero; tutto quello che non è noi, diventa altro), contrapposizione rappresentata in modo concreto proprio dal Muro.
Mi sono piaciute le riflessioni sul rapporto tra figli e genitori che vivendo il senso di colpa di aver causato il cambiamento, permettono qualunque cosa ai figli e anche la distanza fra le generazioni dovute al prestare servizio sul Muro.
Ho recuperato anche la lettura di Noi, un po' faticosa soprattutto all'inizio, mi sembravano slegate le varie parti. Qui sì, avrei voluto più chiarezza nel capire come funzionava lo Stato Unico.


Peschiamo dalla lista nel primo post o cerchiamo qualcosa di nuovo?
misty_eloise wrote: "Io sono in pari con le letture di quest'anno, per me va bene scegliere un'altra lettura per concludere l'anno.
Peschiamo dalla lista nel primo post o cerchiamo qualcosa di nuovo?"
Dai, scegli tu
Peschiamo dalla lista nel primo post o cerchiamo qualcosa di nuovo?"
Dai, scegli tu
misty_eloise wrote: "Se rientra nel genere avrei voglia di leggere Membrana.
Attualmente è disponibile su Prime Reading"
Oooohhh, interessante!
Attualmente è disponibile su Prime Reading"
Oooohhh, interessante!

Attualmente è disponibile su Prime Reading"
Si può fare!
Books mentioned in this topic
Il destino del papa russo (other topics)Ucronia (other topics)
I figli degli uomini (other topics)
Flatlandia: Racconto fantastico a più dimensioni (other topics)
Ucronia (other topics)
More...
Authors mentioned in this topic
Edwin A. Abbott (other topics)Luca Ongaro (other topics)
Christine de Pizan (other topics)
Christine de Pizan (other topics)
Christine de Pizan (other topics)
More...
Siii! E' uno dei miei autori preferiti ^__^ il mese scorso ho letto Vulcano 3. Sto seguendo personalmente il gruppo di lettura della sua opera omnia in ordine di composizione.
Finalmente ho iniziato La Città delle Dame e lo sto intervallando con La Cisterna