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Ebooks: ancora sui prezzi..

Sul Kobo ogni tanto mi arrivano le offerte ma a parte alcune interessanti, come Oliver Twist per citarne uno di questa settimana, il resto è .... Il 90% a volte sono offerte di libri che non leggerebbe nessuno. Attualmente pare che ciò che più mi interessa non scenda oltre a €6,99 o anche €7,99. Altro scandalo in quanto allora preferisco il cartaceo. Ho cartacei che mi sono costati €5,00 nuovi.

Confermo riguardo al Kobo. Se devo spendere 7 o 8 euro per un e-book, allora preferisco non spendere niente e rivolgermi alla biblioteca. Dopotutto, non è che io abbia un particolare interesse a "possedere" dei libri, cartacei o meno: ciò che mi interessa è leggerli.



Ho ricevuto l'e.mail e l'ho disdegnata (tra l'altro per leggere Dan Brown sarei più propensa a venir pagata che a pagare, ma questo è un altro discorso). L'ultima e-mail di Kobo che presi in considerazione - e sono passati mesi se non anni - fu quella in cui mi proponeva l'acquisto dell'opera omnia della Nemirovski, che in effetti è ora nella mia libreria virtuale. Di solito invece mi propongono o cose che ho già letto o cose che non leggerei manco morta, e quasi sempre a prezzi insensati.
Aggiungo che quando ho scaricato da Kobo dei libri gratuiti (o molto molto economici) mi è capitato di dovermene pentire, perché erano infarciti di errori di stampa oltre l'accettabile. Un qualche romanzo di Jane Austen in inglese, in particolare, mi mise seriamente in difficoltà perché non sempre riuscivo a indovinare quale fosse la parola sostituita dalle follie dello scanner (immagino che avessero scannerizzato una qualche edizione cartacea, non si spiega altrimenti quel tipo di errore, sono esattamente gli svarioni del riconoscimento OCR dei documenti cartacei che tutti conosciamo).
Carità pelosa, la chiamava mia madre.

Parlo di "Mia cugina Rachele", nuova edizione Neri Pozza, uscito da pochi giorni.
Su Amazon: 9.99 ebook, 8,00 per la copertina rigida (un ebook che costa di più????????!!!!) , e addirittura 17,00 per quella flessibile..
Ma alla Neri Pozza i prezzi li decide un ubriaco, o cosa?????

E' vero che il libro è lo stesso e può non importare del possesso dell'oggetto in se ma un libro fisico lo puoi rivendere, fosse anche per un euro, un ebook no. E sopratutto un libro fisico lo puoi prestare ma questo è un altro discorso...
E odio anche che spesso gli ebook siano improvvisamente scontati magari a 99 centesimi quando fino al giorno prima costavano a prezzo pieno. Capisco l'offerta o la promozione ma passare da 7.99 a 0.99 fa un pò rodere chi il giorno prima l'ha pagato a prezzo pieno. Fermo restando che 7.99 è un prezzo talmente eccessivo per me che tanto vale scaricare l'ebook da mlol o, appunto come si diceva poc'anzi, usare quella meravigliosa e misconosciuta istituzione che è la biblioteca...

Beh l'applicazione per cell/tablet per quanto bruttina permette di leggere riviste e libri, credo anche ascoltare audiolibri (non lo so di preciso perchè uso il browser del cell io). Ho sentito che la stanno rifacendo e ammodernando, vedremo.
E prima o poi sono sicuro che attiveranno la possibilità di utilizzare anche kindle per il prestito o di fare la magia e togliere quel cavoletto di passaggio ADE...

Le app non mi interessano.

Le app non mi interessano."
Ah cavoli scusa no, non sapevo. Cioè pensavo che chi abita in piccoli centri possa collegarsi al sistema bibiliotecario della provincia. Però sta crescendo, confido che la copertura sia maggiore in futuro...


Un'altra cosa che mi fa incavolare sono le logiche (sconosciute) delle promozioni. Perché in Italia abbiamo editori "generosi" che scontano spesso e volentieri durante l'anno, o rilasciano in "daily deal" (in passato, ho fatto affaroni con le offerte a 24 ore! ^_^), e altri che non si degnano di scendere dal piedistallo???
Uno di questi è, mi viene in mente, Donzelli, che fa prezzi assurdi e non sconta neanche un ebook l'anno...

Ho cercato ora "Lasciati andare" su Amazon per Kindle. In questo caso viene quasi €1,50 in meno del Kobo. Ma tempo indietro, due anni fa credo, guardando alcuni libri su google play alcuni venivano più del Kobo. Mondadori non aveva ancora rincarato.
Può darsi che la Dreamspinner sia diversa. Loro hanno sconti tutto l'anno e tutti i weekend. Non voglio farne pubblicità ma è dove compro di più.


Va beh che il libro fisico necessita perlomeno di una mensolina dove trovare alloggio. E se la prendi da Ikea o da kartel fa differenza. :D
Insomma la gente ha da campa' anche con arte e cultura. Alla fine i conti devono tornare. E i lettori devono poter avere accesso ai contenuti, nelle forme che preferiscono. E per la forma preferita, se possono, sono disposti a pagare.
Esempio? Il testo in inglese sono disponibile a pagarlo di più in eBook che in cartaceo, perché ho il dizionario disponibile. Il libro dell'anima lo prendo in brossura, o magari anche in edizioni diverse, perché mi piace averlo.
Il libro gne' gne', che prendo per provare, dove non mi costa troppo. Il libro tanto per averlo che prima o poi lo leggo in promo a 0,99.
La biblioteca, dove sto io sarebbe scomodissimo. E poi i libri mi piace possederli ( e poi magari rimetterli in circolo una volta finiti)

Se questa diminuzione dell'IVA ci fosse effettivamente stata, che i prezzi non siano per niente scesi - tutt'altro - non costituisce un bel biglietto da visita degli editori nei confronti dei lettori.
E che non mi vengano a dire che produrre un e-book costa altrettanto che produrre un libro cartaceo; carta, inchiostro e quant'altro a parte, i costi di distribuzione sono notevolmente inferiori.
Bruna wrote: "Io non ho capito ancora se l'IVA sugli e-book sia stata effettivamente allineata all'IVA sulle edizioni cartacee: so che dalla UE era arrivato l'OK, ma non so se sia stato poi recepito nella normat..."
Mmh, mi sa che ancora non abbiamo recepito.
Sulla parte finale ti straquoto: prima ci dicevano che i libri erano cari perché stampa e distribuzione si mangiavano il 70% del prezzo di copertina, ora ci dicono che gli ebook hanno un costo non molto più basso rispetto al cartaceo perché... Perché?
Possiamo discuterne finché vogliamo, ragazzi, ma alla fine un ebook che non costa al massimo la metà di un paperback resta un furto.
Mmh, mi sa che ancora non abbiamo recepito.
Sulla parte finale ti straquoto: prima ci dicevano che i libri erano cari perché stampa e distribuzione si mangiavano il 70% del prezzo di copertina, ora ci dicono che gli ebook hanno un costo non molto più basso rispetto al cartaceo perché... Perché?
Possiamo discuterne finché vogliamo, ragazzi, ma alla fine un ebook che non costa al massimo la metà di un paperback resta un furto.
Vale76 wrote: "Ecco l'ennesimo scempio di prezzi.... (finalmente in nuova traduzione *__*!!!!).
Parlo di "Mia cugina Rachele", nuova edizione Neri Pozza, uscito da pochi giorni.
Su Amazon: 9.99 ebook, 8,00 pe..."
La NP ha deciso di fare le edizioni economiche in copertina rigida (sono le più brutte per me del loro parco, la sovracoperta lucida in particolare è un colpo al cuore), infatti sono molto più belle le edizioni paperback, si sente che la carta è di una qualità infinitamente più alta. È un luogo comune che il cartonato costi necessariamente più del brossurato, entrano in gioco tanti fattori come la qualità della carta, la rilegatura ecc ecc. Le hardcover oggi sono tutte poverissime (il rischio di sentire lo *STOC* della rilegatura che cede alla prima apertura a metà a chi non mette ansia?), specie se la carta è del genere "velina di carta di riso", meglio una buona brossura di qualità.
Ciò detto, io scusate ma un ebook a 9,90 non lo trovo eccessivo. Sono più che felice quando trovo un titolo che cercavo in offerta stracciata, ma se siamo sul 50% del prezzo di copertina secondo me ci può stare.
Sulla produzione: l'ebook può essere di due tipi: se non hai immagini, o comunque ne hai un numero risibile, fai l'esportazione in formato digitale del lavoro per il cartaceo, correggi i tiri mancini che comunque Indesign prova a giocarti e lo carichi sui vari store.
Apparentemente può richiedere un giorno di lavoro al massimo in più, però ci sono pure lì varie palle, tipo: in questo periodo Amazon si droga e sta bloccando un sacco di pubblicazioni sostenendo che l'autore o l'editore del caso non ne possiede i diritti. Una mia amica tutti i giorni ripete la stessa scenetta da una settimana perché la seconda parte di un suo romanzo secondo lo store non sono suoi i diritti. Della prima parte sì, senza dubbio, ma la seconda... chissà. E lì da un lato devi mettere una o più persone a risolvere il problema, e nel frattempo l'uscita del libro si sposta avanti nel tempo... causerà perdite, un inghippo simile? Quanto meno un danno in credibilità, perché se hai reso disponibile un libro per le prenotazioni e poi il giorno stabilito per l'uscita il libro non c'è... Bel casino.
Il secondo caso riguarda i libri o illustrati o che comunque non possono passare semplicemente per la conversione automatica dei programmi di impaginazione. Banalmente, le immagini a colori per la stampa vanno esportate in CMYK, sull'ebook torni a RGB. E dall'altissima qualità devi passare a una risoluzione buona ma che non impalli il reader nel download. Solo che rimettere il grafico a fare il batch per entrambi i parametri si porta via tempo. Ma c'è tutto un lavoro con l'html per fare in modo che gli elementi aggiuntivi stiano dove vuoi molto più lungo: può essere che tu debba fare esportazioni multiple per i singoli device e store collegati, e la faccenda diventa molto più lunga.
Non è così semplice fare dei buoni ebook.
Parlo di "Mia cugina Rachele", nuova edizione Neri Pozza, uscito da pochi giorni.
Su Amazon: 9.99 ebook, 8,00 pe..."
La NP ha deciso di fare le edizioni economiche in copertina rigida (sono le più brutte per me del loro parco, la sovracoperta lucida in particolare è un colpo al cuore), infatti sono molto più belle le edizioni paperback, si sente che la carta è di una qualità infinitamente più alta. È un luogo comune che il cartonato costi necessariamente più del brossurato, entrano in gioco tanti fattori come la qualità della carta, la rilegatura ecc ecc. Le hardcover oggi sono tutte poverissime (il rischio di sentire lo *STOC* della rilegatura che cede alla prima apertura a metà a chi non mette ansia?), specie se la carta è del genere "velina di carta di riso", meglio una buona brossura di qualità.
Ciò detto, io scusate ma un ebook a 9,90 non lo trovo eccessivo. Sono più che felice quando trovo un titolo che cercavo in offerta stracciata, ma se siamo sul 50% del prezzo di copertina secondo me ci può stare.
Sulla produzione: l'ebook può essere di due tipi: se non hai immagini, o comunque ne hai un numero risibile, fai l'esportazione in formato digitale del lavoro per il cartaceo, correggi i tiri mancini che comunque Indesign prova a giocarti e lo carichi sui vari store.
Apparentemente può richiedere un giorno di lavoro al massimo in più, però ci sono pure lì varie palle, tipo: in questo periodo Amazon si droga e sta bloccando un sacco di pubblicazioni sostenendo che l'autore o l'editore del caso non ne possiede i diritti. Una mia amica tutti i giorni ripete la stessa scenetta da una settimana perché la seconda parte di un suo romanzo secondo lo store non sono suoi i diritti. Della prima parte sì, senza dubbio, ma la seconda... chissà. E lì da un lato devi mettere una o più persone a risolvere il problema, e nel frattempo l'uscita del libro si sposta avanti nel tempo... causerà perdite, un inghippo simile? Quanto meno un danno in credibilità, perché se hai reso disponibile un libro per le prenotazioni e poi il giorno stabilito per l'uscita il libro non c'è... Bel casino.
Il secondo caso riguarda i libri o illustrati o che comunque non possono passare semplicemente per la conversione automatica dei programmi di impaginazione. Banalmente, le immagini a colori per la stampa vanno esportate in CMYK, sull'ebook torni a RGB. E dall'altissima qualità devi passare a una risoluzione buona ma che non impalli il reader nel download. Solo che rimettere il grafico a fare il batch per entrambi i parametri si porta via tempo. Ma c'è tutto un lavoro con l'html per fare in modo che gli elementi aggiuntivi stiano dove vuoi molto più lungo: può essere che tu debba fare esportazioni multiple per i singoli device e store collegati, e la faccenda diventa molto più lunga.
Non è così semplice fare dei buoni ebook.

È vero che moltissimi sistemi bibliotecari non hanno aderito (l’aristocratica Como me lo ha giustificato prima con una mancanza di fondi, e poi con uno scarso interesse da parte degli utenti), e che magari tanti hanno la biblioteca comunale distantissima, ma mi è stato fatto presente che molti permettono l’iscrizione via mail. È sufficiente contattare una biblioteca che aderisce, e chiedere l’iscrizione. Nella realtà non so poi se funzioni in maniera così lineare, ma se uno fosse davvero interessato, e l’unico impedimento la distanza, avrebbe a sua disposizione uno strumento in più.
Sui prezzi degli ebook non mi esprimo banalmente perché non ne compro. O uso MLOL o leggo classici distribuiti senza DRM (e sì, spesso fanno veramente schifo!). Certo però che 18€ per un libro digitale mi fanno un po’ accapponare la pelle.
Guardate, io su MLOL "faccio la furba", nel senso che in Liguria praticamente non c'è, ma quando mi sono trovata a Milano sono andata a farmi la tessera alla biblioteca comunale e voilà. Idem a Firenze, ero a trovare degli amici e già che siamo andati a prendere un tè in una delle biblioteche carine in centro ho fatto la tessera pure lì. E ho quindi un doppio accesso...

È vero che moltissimi sistemi bibliotecari non hanno aderito (l’aristocratica Como me lo ha giustificato prima con una mancanza..."
Se vuoi MLOL a Como devi andare nel sistema della Brianza e Ovest Como, io l'ho fatto lì, anche se poi non è che ci sia molto

...o come ha detto Rowizyx basta fare una capatina in biblioteca quando si ha la fortuna di far due passi in un'altra città più fornita ;)
Però le edizioni DRM free non sono sempre schifose, ricordiamo gli ebook dei Wu Ming o della Minimum Fax ...

Qui si può risparmiare rispetto agli altri store.
Chiunque può sottoscrivere un account.

Qui si può risparmiare rispetto agli altri store.
Chiunque può sottoscrivere un account."
È una sorta di abbonamento. Non serve la biblioteca fisica aderente?
Resta il problema per chi ha un kindle...
Loucho B. ⚓ wrote: "Però le edizioni DRM free non sono sempre schifose, ricordiamo gli ebook dei Wu Ming o della Minimum Fax ..."
Vero, e non sono le uniche. Anche i classici in Garzanti sono buoni.

Forse tu te lo potrai permettere, ma gli italiani, in generale, anche quando lavorano, fanno fatica ad arrivare a fine mese..il nostro potere d'acquisto è pari a quello di greci e portoghesi, senza contare che, allora, studenti o disoccupati che non possono permettersi molta spesa, non hanno diritto a leggere?
Secondariamente, non sempre c'è il 50% di differenza fra edizione digitale e cartacea, e da un 9.90 a 23...ce ne corre.
Poi si lamentano della pirateria, ma prezzi così alti non fanno che incentivarla...scusate eh..
Fateci caso, ma ormai, a esclusione dei classici, a meno di 8 o 9 euro per le nuove pubblicazioni, non si scappa.
Ken Follett e Dan Brown hanno sfondato il tetto dei 15 euro, che io reputo assurdo, ma 9 euro per una nuova uscita non mi sembra poi tanto eccessivo. Tanto non li spendo lo stesso, aspetto le offerte o mi arrangio diversamente.

Poi c'è il mutuo, le bollette, la RCA, il mangiare, il vestirsi..
Spiacente, non ci rientro.

Solo per fare qualche esempio: ultimo libro di Dan Brown 16 euro in ebook, l'ultimo di Ken Follett 17 euro. I cartacei qualche euro in più (e ci sta) ma si sa che la prima edizione in copertina rigida dei mattonazzi la paghi. In questi casi il digitale un vero furto!
Per non parlare poi di It di Stephen King... vista l'imminente uscita del film (oggi mi sembra) hanno pensato bene di fare una nuova edizione cartacea ad un prezzo di copertina allucinante: 21,90 euro! Che poi di nuovo ha ben poco visto che la traduzione è la stessa, praticamente si paga solo una nuova copertina. E ovviamente, sia su internet sia nei vari store che ho girato di recente, sono sparite le "vecchie" edizioni paperback da 10-12 euro.
Ormai leggo quasi esclusivamente in digitale da più di 3 anni, acquisto cartacei molto raramente, e non intendo cambiare. Ma resto sempre dell'idea che leggere in Italia sia diventato quasi un lusso... almeno per chi legge una cinquantina di libri all'anno se non più.

Ma il problema è il borsino delle famiglie...ISTAT e compagnia bella riportano i dati economici, ma un conto è l'ambito alta finanza, e un altro è l'economia reale. .
Se in famiglia entrassero 5000 euro al mese, allora potrei anche permettermi spese pazze per la cultura..diversamente, si è costretti a tagliare.

D'accordo, ma qua si tratta che bisogna fare spese pazze per qualunque cosa! Vado a comprarmi un paio di scarpe e su 30 paia non ne trovo una sotto i 160 euro! Magari me le posso pure permettere ma per principio le lascio lì. Lo stesso per i libri: per quanto possa interessarmi un libro, quando leggo in copertina 20-22 euro anche se nel taccuino ce li ho non lo compro.
Gli ebook all'inizio facevano risparmiare parecchio: almeno dai ricordi che ho di qualche anno fa non mi sembrava superassero i 9,99 euro, nemmeno le nuove uscite. Ma ora...

Qui si può risparmiare rispetto agli altri store.
Chiunque può sottoscrivere un account."
È una sorta di abbon..."
È una sorta di abbonamento che non necessita di iscrizione in biblioteca, ma sovvenziona le biblioteche.
Alcuni contenuti però sono solo in vendita, ma il costo è inferiore rispetto altrove.
Il kindle non è compatibile, ma questo rientra nella politica Amazon che poi è la stessa di Apple, cioè creare formati propri non compatibili con le altre piattaforme.

anche per acquistare serve l'abbonamento? Non mi sembra molto conveniente, pagare un abbonamento e pure il prezzo di copertina..forse vale più un Kindle Unlimited..
@comablack
sul discorso scarpe non sono d'accordo. Se uno cerca la griffe, ma se si accontenta della bancarella.. con 20 o 30 euro porti a casa qualcosa ;-)


Scusa se sono di coccio 😇, ma non ho ancora capito se devo abbonarmi anche solo per comprare (no prestito).

So che se acquisti con abbonamento hai crediti in più per i prestiti.
Ho intenzione di fare un acquisto, ma lo farò con un abbonamento base.
Vale scusami, ma uno compra a seconda della disponibilità. Se riesci a comprare trenta libri al mese buon per te, io non potrei.
Mi impedisco spesso anche proprio di cedere alle offerte lampo, pur super economiche, perché preferisco magari aspettare il libro a prezzo pieno che mi interessa che dieci libri che forse sì mi ispirano ma non so tanto a 0,99.
Però scusatemi, io sono proprio insofferente ai discorsi "bisogna abbassare i costi di tutto quello che voglio ma non mi posso permettere". In tutti i settori, perché si svilisce il lavoro e si contribuisce a spostare le produzioni all'estero (tipo le ultime grandi tirature Mondadori stampate in Cina, negli ultimi anni si sono moltiplicati i casi di sedicesimi montati male nelle rilegature... poi ecco, possiamo discutere di Mondadori che porta la tiratura fuori dove i costi del lavoro sono molto più bassi MA che tiene lo stesso il prezzo di copertina a 27€, su questo sono d'accordo).
Mi impedisco spesso anche proprio di cedere alle offerte lampo, pur super economiche, perché preferisco magari aspettare il libro a prezzo pieno che mi interessa che dieci libri che forse sì mi ispirano ma non so tanto a 0,99.
Però scusatemi, io sono proprio insofferente ai discorsi "bisogna abbassare i costi di tutto quello che voglio ma non mi posso permettere". In tutti i settori, perché si svilisce il lavoro e si contribuisce a spostare le produzioni all'estero (tipo le ultime grandi tirature Mondadori stampate in Cina, negli ultimi anni si sono moltiplicati i casi di sedicesimi montati male nelle rilegature... poi ecco, possiamo discutere di Mondadori che porta la tiratura fuori dove i costi del lavoro sono molto più bassi MA che tiene lo stesso il prezzo di copertina a 27€, su questo sono d'accordo).

Solo per fare qualche esempio: ultimo libro di Dan Brown 16 euro in ebook, l'ultimo di Ken Follett 17 euro. I cartacei qualc..."
Ne ho così tanti di King da leggere ancora che aspetto che IT scenda se gli altri sono davvero spariti. E poi fra poco, o c'è già, c'è il mercatino dei libri usati da me e come ultimo c'è l'edizione originale.
In arte mi rifiuto di comprare i libri appena usciti. Vale anche per le ristampe. Prima o poi dovranno scendere che sia peperback o ebook. Posso aspettare. Le parole, e gli errori dentro pure, non cambieranno se passano un paio di anni.
comablack wrote: "Bah io ultimamente sono rimasta sconcertata dai prezzi, digitali e non.
Solo per fare qualche esempio: ultimo libro di Dan Brown 16 euro in ebook, l'ultimo di Ken Follett 17 euro. I cartacei qualc..."
La sensazione è che gli editori stiano ragionando "vabbeh, vendo principalmente nella GDO e nelle librerie di catena dove applicano il 15% alle novità... ALLORA applico un ricarico all'origine così che tolto lo sconto rimanga il prezzo che avevo in mente, perché tanto sono autori che la gente mi compra, e che magari compra chi non legge altro durante l'anno e quindi su una cifra così non batte ciglio."
Comunque la libreria indipendente con cui collaboro in una settimana ha venduto 10 copie dell'ultimo Ken Follett. A prezzo pieno.
Solo per fare qualche esempio: ultimo libro di Dan Brown 16 euro in ebook, l'ultimo di Ken Follett 17 euro. I cartacei qualc..."
La sensazione è che gli editori stiano ragionando "vabbeh, vendo principalmente nella GDO e nelle librerie di catena dove applicano il 15% alle novità... ALLORA applico un ricarico all'origine così che tolto lo sconto rimanga il prezzo che avevo in mente, perché tanto sono autori che la gente mi compra, e che magari compra chi non legge altro durante l'anno e quindi su una cifra così non batte ciglio."
Comunque la libreria indipendente con cui collaboro in una settimana ha venduto 10 copie dell'ultimo Ken Follett. A prezzo pieno.
Rowizyx wrote: "perché tanto sono autori che la gente mi compra, e che magari compra chi non legge altro durante l'anno e quindi su una cifra così non batte ciglio"
Sono loro che fanno il mercato, non noi book-limici da 60+ libri annui.
Sono loro che fanno il mercato, non noi book-limici da 60+ libri annui.
Eh sì, il problema è quello, non siamo noi che magari cerchiamo l'autore difficile da reperire o il libro che leggiamo in dieci.
Martedì ho conosciuto un'autrice Mondadori che è un amore di persona e che andrebbe spammata a cani e porci, ma che si organizza le presentazioni e gli eventi da sola perché la CE non la considera una di punta. Però il suo libro lo mettono lo stesso a 18€.
Martedì ho conosciuto un'autrice Mondadori che è un amore di persona e che andrebbe spammata a cani e porci, ma che si organizza le presentazioni e gli eventi da sola perché la CE non la considera una di punta. Però il suo libro lo mettono lo stesso a 18€.

Ho pure l'impressione che il mercato editoriale sia molto strano e particolare, e sfugga per tutta una serie di ragioni alle solite leggi di mercato, e non so se sia un bene o un male, ma questo è un altro discorso.
Che poi il mercato lo facciano i molti lettori da uno o due libri all'anno (magari acquistati come regalo) e non i pochi lettori da xx libri all'anno. è un altro discorso ancora.
Grazie alle biblioteche e alle bancarelle dell'usato, in ogni caso, è più facile restare senza scarpe da indossare che senza libri da leggere. Fortunatamente la cultura è così poco valutata che il libro nuovo non fa nemmeno "status symbol" e si possono esibire senza vergogna i volumi etichettati dalla biblioteca.

C'è proprio la sensazione che non credano in questo mercato, che non gliene importi proprio nulla, o che resti, comunque, una sorta di prodotto di "serie B" rispetto all'editoria tradizionale, e che abbiano messo in piedi il mercato digitale solo per guadagnare con i dispositivi.

cioè mi vieni a dire che gli italiani non leggono perché gli ebook sono così cari?
leggo da 50 a 70 libri l'anno, spendo circa 200 euro, offerte di Amazon, MLOL ( sottoscritto mentre ero in vacanza in Trentino) scambi con amici, bookcrossing e ogni tanto qualche novità. Per me è una spesa contenuta, ma se dovessi tagliare credo riuscirei organizzandomi meglio a leggerli con una spesa di 40/50 euro. Insomma gli editori fanno come tutti i commercianti: vuoi la felpa all'ultima moda per Natale? paghi! ti organizzi con saldi, outlet, vendite on line e spendi meno della metà. La gente non legge perché non interessa.

Ho scritto al mese, ho sbagliato. Intendevo all'anno.

sul discorso scarpe non sono d'accordo. Se uno cerca la griffe, ma se si accontenta della bancarella.. con 20 o 30 euro porti a casa qualcosa ;-)"
Ovviamente parlavo a parità di qualità/prezzo. Per quel che mi riguarda il mio pensiero è "poco spendi poco godi". Ricordo ancora che da ragazzina volevo a tutti i costi le Nike ma mia madre "eh no costano troppo". Così per accontentarmi mi comprò un paio simile ma non di marca: al primo lavaggio si disfarono!
A casa ho varie scarpe/stivaletti di marca e soprattutto di qualità comprati a 80/100 euro, non vedo perchè altre altrettanto buone debbano costare il doppio.
Scusate l'OT sulle scarpe LOL :-))
Rowyzx wrote: "La sensazione è che gli editori stiano ragionando "vabbeh, vendo principalmente nella GDO e nelle librerie di catena dove applicano il 15% alle novità... ALLORA applico un ricarico all'origine così che tolto lo sconto rimanga il prezzo che avevo in mente"
Concordo, a questo punto è così. Alla fine lo sconto del 15% lo trovi OVUNQUE, a prezzo pieno ben pochi vendono ancora. Anche perchè se in 10 librerie (oppure online) trovo il libro al 15% in meno non andrò mai a comprarlo da quello che lo vende a prezzo pieno. Tranne forse se leggessi 2-3 libri all'anno.
Bruna wrote: "Ma infatti io non contesto il prezzo dei libri o degli e-book "di per sé", contesto che ci sia così poca differenza tra edizione cartacea ed edizione e-book. "
Vero. Sempre dai miei ricordi, anni fa c'era più differenza. Forse per incentivare le persone a comprare gli e-reader per risparmiare. Ma ora se guardo la differenza tra prezzo cartaceo e digitale e non avessi già un e-reader non mi vedrei per nulla incentivata a comprarne uno perché spenderei ben poco in meno.
Il mio discorso comunque era un po' in generale... facendosi un giro tra gli store non italiani la differenza di prezzi è non solo notevole ma proprio imbarazzante!
Che la qualità sia più bassa rispetto al cartaceo non è obbligatorio. È un modo di pensare vecchio, sinceramente, basato sull'abitudine. Per dire, se provi a studiare su un ebook con mooooooolte note su kindle io lo trovo molto più semplice che su un cartaceo, specie se le note sono a un carattere microscopico o in fondo ai capitoli (se non direttamente al libro). Questo è uno dei casi che mi viene automatico a pensare ai vantaggi dell'interattività digitale.
Idem la consultazione dei libri in lingua straniera: che nessuno mi dica che è più comodo interrompere la lettura su supporto cartaceo per cercare termini sconosciuti su un dizionario oppure online che a usare il dizionario incluso nella app di lettura digitale.
Io ripeto, ho fatto un corso di impaginazione digitale e col cavolo che è così semplice. Se hai un saggio con tante note, tante immagini, diagrammi, tabelle ecc ecc, è una rottura di palle e richiede tempo. Tempo e risorse che per un editore hanno un costo, non fingiamo che sia una roba automatica.
Ma per dire, prendiamo poi i libri particolari come S. La nave di Teseo, che io stessa ho comprato approfittando di un giorno in cui era in offerta lampo. Per iPad hanno reimpaginato il libro ricreando tutti gli effetti dei documenti "extra" che fanno parte del libro... mi pare che qualche tempo fa stesse a 12,99€, e visto il lavoro che c'è dietro e che il mercato dei lettori su tablet in Italia è una fettina del totale dei lettori digitali è pure poco.
E continuare a dire "la gente non compra perché costa tanto, se fosse gratis o la cifra più vicina al gratis comprerebbe di più" è un vicolo cieco. Bisogna investire sulla percezione del valore ANCHE dell'ebook, ma del libro in generale, per comprare magari meno ma più ragionatamente. I saldi e i ribassi folli sono specchietti per le allodole, ma continuare a tirare su persone che pensano che la cultura valga la pena solo se non ha un costo o se costa meno di un caffè è un fallimento a livello nazionale.
comablack wrote: "Il mio discorso comunque era un po' in generale... facendosi un giro tra gli store non italiani la differenza di prezzi è non solo notevole ma proprio imbarazzante!
"
Il confronto tra mercati comunque non è indicativo: che bacino di utenza ha il kindle store americano? O l'anglofono in generale, o il francofono? Immenso, rispetto a quello italiano.
Idem la consultazione dei libri in lingua straniera: che nessuno mi dica che è più comodo interrompere la lettura su supporto cartaceo per cercare termini sconosciuti su un dizionario oppure online che a usare il dizionario incluso nella app di lettura digitale.
Io ripeto, ho fatto un corso di impaginazione digitale e col cavolo che è così semplice. Se hai un saggio con tante note, tante immagini, diagrammi, tabelle ecc ecc, è una rottura di palle e richiede tempo. Tempo e risorse che per un editore hanno un costo, non fingiamo che sia una roba automatica.
Ma per dire, prendiamo poi i libri particolari come S. La nave di Teseo, che io stessa ho comprato approfittando di un giorno in cui era in offerta lampo. Per iPad hanno reimpaginato il libro ricreando tutti gli effetti dei documenti "extra" che fanno parte del libro... mi pare che qualche tempo fa stesse a 12,99€, e visto il lavoro che c'è dietro e che il mercato dei lettori su tablet in Italia è una fettina del totale dei lettori digitali è pure poco.
E continuare a dire "la gente non compra perché costa tanto, se fosse gratis o la cifra più vicina al gratis comprerebbe di più" è un vicolo cieco. Bisogna investire sulla percezione del valore ANCHE dell'ebook, ma del libro in generale, per comprare magari meno ma più ragionatamente. I saldi e i ribassi folli sono specchietti per le allodole, ma continuare a tirare su persone che pensano che la cultura valga la pena solo se non ha un costo o se costa meno di un caffè è un fallimento a livello nazionale.
comablack wrote: "Il mio discorso comunque era un po' in generale... facendosi un giro tra gli store non italiani la differenza di prezzi è non solo notevole ma proprio imbarazzante!
"
Il confronto tra mercati comunque non è indicativo: che bacino di utenza ha il kindle store americano? O l'anglofono in generale, o il francofono? Immenso, rispetto a quello italiano.
Vale76 wrote: "Senti un po', abbassa un pochino la cresta e prenditi una camomilla eh....
Ho scritto al mese, ho sbagliato. Intendevo all'anno."
Calma, perché non mi sembra che Esteb abbia scritto alcunché di offensivo.
Ho scritto al mese, ho sbagliato. Intendevo all'anno."
Calma, perché non mi sembra che Esteb abbia scritto alcunché di offensivo.
Books mentioned in this topic
Origin (other topics)S. La nave di Teseo (other topics)
A che punto siamo? Dov'è diretto il mercato italiano del libro digitale?
A me non sembra che tiri una buona aria, francamente.
Sappiamo che il prezzo finale è stabilito dall'editore, che decide le eventuali condizioni, tempistiche, e modalità di sconti e promozioni.
Da tre anni consumo ebook e osservo l'andamento del mercato; e mi pare che i prezzi, non solo non si abbassano, ma la differenza di prezzo fra edizione digitale e cartacea si riduca sempre di più. Addirittura, in alcuni casi, è di pochi euro.
I conti non tornano.
Così non si rischia di azzoppare il mercato? Ok che l'IVA è alta (e l'Europa ci proibisce di diminuirla), ma il digitale è nato per essere economico. Se dobbiamo pagare le stesse cifre, o quasi, del libro di carta, se ne va a ramengo il vantaggio della scelta.....