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Discussioni sui Libri > Come mai non mi piace più niente?

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message 1: by Bruna (new)

Bruna (brunacd) | 3775 comments Cari co-lettori, eccomi a chiedere come da oggetto: perché non mi piace più niente?
Di quello che leggo, ovvio.
Va bene, ci sono delle eccezioni: dell'ultima dozzina di libri che ho letto, mi sono piaciuti davvero davvero Il sistema periodico e Il gatto venuto dal cielo. Per quanto riguarda il resto, direi che ondeggio tra "apprezzo l'intenzione ma..." e "sì, ok, ma non mi entusiasma lo stesso".
Mi preoccupa di essere così disallineata con i giudizi degli altri e, dal momento che non sono mai stata una lettrice di gusti difficili, comincio a pensare di aver perso il gusto della lettura e/o di non essere più al passo dei tempi e/o di avere qualcosa che non va (mi dicono che tra i primi sintomi di demenza ci sia quello di non apprezzare più ciò che un tempo dava piacere...)
Adesso sto leggendo Le figlie del libro perduto, non è una lettura sgradevole, tutt'altro, anzi un modo simpatico di passare qualche ora, ma allo stesso modo non posso fare a meno di trovarlo dilettantesco e prevedibile (è un'opera prima? ebbene, sì, si sente!).
Forse non ci sono più gli editor di una volta? E' per questo che i libri molto spesso vengono fuori un po' "vorrei ma non posso"?
Eppure anche Divorzio a Buda del grande Marai è stata una delusione. Scritto benissimo, per amor del Cielo, ma... chi se ne frega? Che mi importa delle riflessioni di questo giudice così compreso nell'importanza della sua missione mentre l'Europa corre verso i massacri della Grande Guerra?
Sono io il problema, quindi, se tutto mi sembra futile? Oppure ho magicamente perso la capacità di scegliere i libri da leggere?
Leggo da quando ho sei anni, quindi da più di cinquant'anni, ma non ho mai provato questo senso di (quasi) costante insoddisfazione verso quello che leggo.
Voi che pensate di questa malattia che mi ha colpito e, soprattutto, che cura mi consigliate di fare per guarirne, sempre - s'intende - che la riteniate guaribile?


message 2: by Malacorda (new)

Malacorda | 12 comments ...buttati su un qualche super-classicone, ovviamente selezionandolo sulla base dei tuoi gusti (Dumas, Hugo, Austen, Bronte, Tolstoj, ecc...).
Oppure, visto che Levi è uno degli ultimi ad averti pienamente soddisfatto, leggine subito un altro dei suoi!


message 3: by Martina (new)

Martina (karamazovsister) | 402 comments Guarda, io mi trovo nella tua stessa situazione, solo a vent'anni.
Ho letto quelli che vengono considerati i grandi libri del momento, con critiche pazzesche da parte di giornali eminenti, eppure li ho trovati commerciali, meccanici, creati per venire incontro alla moda del momento.
La mia teoria è di aver letto così tanto da avere un gusto molto preciso e, come dice Poiret in "Omicidio sull'Orient Express", "di aver raggiunto l'età in cui so cosa mi piace e cosa no". È difficile apprezzare libri "nella media", carini ma tutto sommato dimenticabili, se si è stati di fronte a grandi capolavori e sinceramente mi scoccia anche perdere tempo con cose che so già che non mi lasceranno nulla.
Sono diventata molto selettiva e questo magari è anche un momento, che passerà. Però so di non avere tempo da sprecare con cose inutili.
Rispetto all'opinione degli altri, la mia è sempre stata piuttosto divergente, quindi non ne vedo tanto il problema, anzi. Se vedi qualcosa che gli altri non vedono significa che hai una sensibilità diversa che ti fa percepire in diverso modo il libro.
Sull'editoria contemporanea non mi pronuncio, ho visto cose che continuano a darmi i brividi.
Secondo me, la tua "apatia/insofferenza" è molto acuta ora, però passerà in parte. Non credo che riuscirai a non notare più certe cose, ma riuscirai a passarci sopra, a esserne più indulgente.
Anche a me "Divorzio a Buda" non è piaciuto, per motivi diversi ;D


message 4: by Dottoressa (new)

Dottoressa | 173 comments Mi è successo qualche mese fa. Mi sono trovata a pensare che le mie ultime letture non mi comunicavano nulla (e credo di essere abbastanza selettiva), e avevo solo voglia di leggere qualcosa di davvero bello. Nell'attesa di decidermi, ho riletto tre romanzi del mio scrittore preferito, sapendo che quelli sì, li avrei apprezzati. Poi ho letto Via col vento, che mi è piaciuto moltissimo, e poi ho ricominciato a leggere come sempre, apprezzando molti libri ma accettando il rischio di prendere qualche bidone.
Secondo me è un effetto collaterale normale per chi legge molto.


message 5: by Ubik (last edited Dec 18, 2017 05:32AM) (new)

Ubik 2.0 | 80 comments La cura che nel mio caso funziona sempre è mettere da parte i libri programmati e dedicarmi a un Simenon... Ovviamente non si tratta sempre di capolavori ma mi riattivano ogni volta il piacere della lettura.
Sto parlando beninteso dei Simenon senza commissario Maigret ed è appena il caso di sottolineare che si tratta di una "cura" per il mio caso specifico.

Una terapia più generale è abbandonare per qualche tempo le letture e dedicarsi al cinema, alla musica, alle escursioni, allo sport o qualunque altro dei mille hobby che, voglio sperare, ognuno di noi coltiva. Il piacere di leggere tornerà.
Leggere controvoglia è brutto, è come quando a scuola eravamo obbligati a leggere tot pagine di... (inserisci la materia a te più fastidiosa!)
:-)


message 6: by Savasandir (new)

Savasandir  | 241 comments Bruna, il tuo "problema" è comune a molti, me compreso!
Credo che dopo decadi di letture alle spalle sia più che naturale trovare sempre meno originalità nelle trame dei libri, ma io considero ciò positivamente, come il giusto affinamento del proprio gusto grazie all'esperienza.
Io, che pure leggo da meno anni di te, sono di gusti difficilissimi, ma uso questa mia peculiarità come sprone per cercare e selezionare solo i libri che (a mio avviso) meritano di essere letti, e credimi che, nonostante la scrematura, ce ne sono comunque tantissimi!
Detto questo, i periodi di stanca capitano a tutti. Oltre agli ottimi consigli che ti hanno già dato (i classiconi sono sempre una garanzia), potresti provare a rileggere uno dei tuoi libri preferiti, letto magari così tanto tempo fa da averne rimosso gran parte della trama dalla memoria, oppure mettere momentaneamente da parte la narrativa e buttarti sulla saggistica, ovviamente sempre in base ai tuoi interessi!
Ti auguro più fortuna con le prossime letture!😉


message 7: by Bruna (new)

Bruna (brunacd) | 3775 comments Grazie intanto a tutti per i consigli, che prenderò in seria considerazione, e ancor più per le manifestazioni di solidarietà.
Ragazzi, diciamo subito che il problema con i classici è che non ce ne sono poi così tanti che a) io non abbia già letto b) siano di facile reperibilità (dopo aver accumulato un numero eccessivo di libri, non ne compro più ma li prendo a prestito in biblioteca)... in effetti sto aspettando che la biblioteca mi faccia avere il romanzo di uno sconosciutissimo (da noi) autore filippino dell'Ottocento. Spero nell'effetto "perla nascosta". Vedremo.
Devo dire che l'idea di rileggere un libro che mi sia molto piaciuto mi attira alquanto, sebbene da un po' di tempo in qua mi sia ripromessa di piantarla una buona volta con le riletture (col senno di poi, le riletture erano forse ciò che nel corso degli anni mi hanno sempre permesso di evitare crisi come queste? Questo in effetti spiegherebbe molte cose, oltre a confermare che non è quasi mai una buona idea lottare contro abitudini che si sono consolidate nel corso di molti anni!).
Sono anche tentata di rivolgermi a letture programmaticamente scadenti ma del mio genere prediletto, cioè il giallo, per tenere basse le aspettative mantenendo al tempo stesso alta l'attenzione. Concordo soprattutto con chi dice che leggere di malavoglia è brutto. Leggere per qualsiasi altro motivo che non sia il piacere di leggere mi è sempre parso avvilente, tant'è vero che quando andavo a scuola riuscivo magicamente a farmi piacere quasi tutto quello che mi davano da leggere (con qualche eccezione, verso cui conservo infatti un'imperitura antipatia, come Il partigiano Johnny di Fenoglio).


message 8: by Vale76 (new)

Vale76 Forse hai letto così tanto in vita tua che ora sei un pochino scarica..penso anche che sia normale diventare esigenti, man mano che cresciamo culturalmente. Sai come si dice: l'appetito vien mangiando, e siccome leggere ci dà diventare più intelligenti, più sensibili, e più empatici, a lungo andare il cervello può faticare a rispondere agli stimoli.
Io ti consiglierei di staccare per un po' dalla lettura, dedicati ad altro, approfittando, magari, delle prossime feste natalizie per goderti un po' anche gli affetti famigliari. 😉


message 9: by Mirrordance (new)

Mirrordance | 259 comments Interessante questo tuo post Bruna. Mi ci sono specchiata in pieno, mi capita sempre più spesso di riassumere il mio giudizio sull'ultima lettura con un... "spunto interessante ma...." c'è sempre quel ma a rovinare la festa. E' vero che si è già letto molto ma credo sia anche vero che cambiamo ed oltre all'apprezzare lo stile di scrittura un libro deve risvegliare emozioni (almeno per me).
Con il crescere dell'esperienza è più difficile farsi stupire ed è necessario che un libro approfondisca maggiormente ed ecco che con maggiore facilità ci si orienta su saggi e non fiction. Che dire... qualche chicca di tanto in tanto si trova e, un suggerimento spassionato, provare anche qualche audio libro (anche in lingua) per godere di alcune bellissime letture che, a volte, sopperiscono alla esilità del testo.


message 10: by Lilirose (new)

Lilirose | 262 comments ma il mio consiglio è assolutamente TORNA ALLE RILETTURE! (si lo scrivo in caps per sottolineare quanto sia importante :D )

se eri abituata da sempre e ora ti sei imposta di non farlo ci credo che senti molta più fatica e meno entusiasmo, non torni mai "a casa" con uno dei tuoi autori del cuore, quindi non ricarichi le pile.
Se pensassi di non poter più rileggere un romanzo della Austen o una commedia di WIlde mi verrebbe l'ansia già da ora (pure i gialli rileggo, figuriamoci xD)

Anche tutti i consigli degli altri sono validissimi naturalmente, ma da rilettrice compulsiva mi sento di invitarti a tornare sui tuoi passi


message 11: by Bruna (last edited Dec 18, 2017 07:36AM) (new)

Bruna (brunacd) | 3775 comments @Lilirose, anch'io rileggo i gialli che mi sono piaciuti! So benissimo chi è l'assassino, ma mi diverte lo stesso rileggerlo. Forse quello che mi diverte è proprio vedere come l'autore predispone le sue trappole per il lettore non ancora smaliziato. Con Agatha Christie non mi stanco mai di farlo. E rifarlo.
Del resto si rivedono anche certi film: Frankestein Junior, The Bluesbrothers, L'Armata Brancaleone. Angeli con la pistola... in teoria se conosci già le battute non dovrebbero farti ridere di nuovo. Eppure rido come una cretina tutte le volte che li rivedo. E anche più di quanto abbia riso la prima volta!


message 12: by Nazzarena (new)

Nazzarena | 3143 comments Mod
Sono empaticamente vicina sia alla tua crisi, Bruna, che ai suggerimenti degli amici lettori. Nelle fasi di stanca ricorro alla medicina super-collaudata: Molto rumore per nulla o L'importanza di chiamarsi Ernesto. Se proprio dovessi andare in crisi nera, resta sempre l'opzione di trascorrere un mese con Edmond Dantès.
Insomma, fregatene dei consigli dei critici (ivi compresa Michiko Kakutani) e dei romanzi moderni e vai su qualcosa che ami.

Tuttavia, colgo l'occasione per un consiglio non richiesto: se non l'hai già fatto prova Alice Basso, visto che ti piacciono i gialli.


message 13: by Martina (new)

Martina A (hobisognodicioc) | 2 comments "Come mai non mi piace più niente?" è stata una domanda che mi ha afflitto per un lungo periodo. Dal libro che comprato dopo una lunga cernita (cernita di mille libri in cui leggevo le prime frasi poi lasciavo). Lo compravo. Leggevo per poi esserne profondamente delusa. Quello che ho capito da questo brutto periodo è che la vedevo io dal punto di vista sbagliato. Per me tutto era la stessa solfa tutti i libri erano prodotti per una mera produzione commerciale per fare soldi. Non ci sarebbe stato altro oltre. Dopo un pò ho voluto mi sono data un'occhiata intorno e ho scoperto le piccole case editrici e andata oltre la mia visione troppo classicista. perciò quello che io mi sento di consigliarti è gettare su un foglio tutta la tua visione negativa e provare a buttarti sui nuovi libri da scoprire!


message 14: by Rowizyx (new)

Rowizyx | 3149 comments Mod
Io ti posso suggerire un titolo che ho trovato veramente fresco e vivo, Quello che mi manca per essere intera, per il quale mi sento onorata di aver conosciuto l'autrice. È un libro autentico, che parte da una storia autobiografica molto forte ma che non è banale né omologata. Secondo me è un libro che potrebbe piacerti... Diciamo che c'è tutto quello che io pretendo da un autore esordiente, e io pretendo molto. Mi sento di dire tranquillamente che, se tutti gli esordienti fossero così, l'editoria e la letteratura italiana sarebbero a cavallo.

Questo per non crearti troppe aspettative :D

In generale credo che il punto chiave sia non scoraggiarsi... Io ho fatto le due settimane di quasi "pausa" dopo la gara a squadre perché i giochi così intensi poi mi creano un po' "l'orticaria" al troppo leggere... e ieri poi ho finito due libri così, di botto. Io quest'anno noto che sono stata molto alta nelle votazioni, ma ho beccato davver poche delusioni...


message 15: by Sorairo (new)

Sorairo | 146 comments Anche a me capita . Leggo dall'infanzia. Può entrare il discorso delle mode, dell'editoria, certo. Se amo il fantasy ma leggo tutti gli identici tipi pubblicati ovvio che ne amerò 1 su 20 e gli altri quasi. Ma anche io sono diventata difficile per essendo abbastanza giovane.


message 16: by Outis (new)

Outis | 140 comments Agli ottimi consigli che ti hanno già dato -riletture, classici, comfort zone, mettere da parte le letture programmate- ne aggiungerei uno forse un po' banale: leggi meno e con più calma.
Qualche volta, quando leggo troppo e troppo velocemente mi viene una sorta di assuefazione alla lettura, nessun libro mi soddisfa completamente. Rallentando il ritmo per un po' la lettura torna ad essere quel bellissimo momento rilassante che aspetti tutto il giorno.


message 17: by Shardangood (new)

Shardangood | 2165 comments Io sono in una fase molto lunga di 3 stelle a libro. Nel senso che ormai è raro che non mi distragga mentre leggo. Di certi ne apprezzo il valore, senza che però mi esaltino più di tanto. A qualcuno regalo la quarta stella perchè me ne pare male. Probabilmente dipende da altre situazioni della vita, che ti distraggono, o forse ci si aspetta che un libro ti faccia provare, o si avvicini alle emozioni che magari ti hanno dato i tuoi preferiti. Io ne ho 3, e sto ancora aspettando che arrivi il quarto. I classici io non li consiglio perchè a me non piacciono, ma se a te piacciono, vai a cercare quelli che ti mancano; oppure vai di biografie o autobiografie, quelle ti danno quel certo non so chè di realistico e di più profondo della mera fiction, sebbene mi stia rendendo conto che anche la non fiction è sempre piuttosto romanzata.


message 18: by Axel (new)

Axel Shut (axelshut) | 83 comments Io aggiungo un'altra sfaccettatura dalla mia esperienza personale
mi sono accorto che, passando molto tempo a decidere quale sarà il prossimo libro, al momento della lettura non mi sorprendo più perché bene o male so già di cosa parla, in che modo, con che stile eccetera
altri ti hanno consigliato di rileggere i tuoi libri preferiti, io suggerisco l'opposto. leggi qualcosa distante dai tuoi interessi e gusti, magari il fascino della novità ti sarà benefico
se le cose ti andranno meglio magari inizierò a farlo anch'io ;-) (Si sa che la gente dà buoni consigli Se non può più dare cattivo esempio)


message 19: by Simona (new)

Simona Fedele | 633 comments Bruna io sono nella condizione a te opposta. Ci sono talmente tanti libri che vorrei leggere che mi dispiace non avere più tempo per farlo. Questo per dirti che se provo ad immedesimarmi nel tuo stato, mi viene male. Davvero!
Spero davvero che tutti i consigli che ti hanno suggerito gli amici di GR ti "guariscano" da questa terribile malattia e ti riporto una frase bellissima che ha scritto LadyJuliet (25 anni) presentandosi su GR qualche giorno fa: "ormai questa realtà non mi basta più, ho sempre bisogno di nuove storie e nuove emozioni da vivere!"


message 20: by Andrea (new)

Andrea Modigliani | 18 comments Penso che nel periodo no ci passino praticamente tutti. Io stesso vado a periodi. Passo mesi interi a leggere e altri a non aprirlo nemmeno un libro. Nel mio caso dipende molto dalla salute e dallo stato d'animo. Esempio, quest'anno ho letto una ventina di libri, io che di solito ne leggo un centinaio. Per quanto riguarda i vari giudizi sui libri penso sia tutto nella norma. Molti titoli che a tanti altri sono piaciuti a me non hanno fatto per niente impazzire. Prova a non sforzarti a leggere, in ogni caso. Chiudi e lascia passare un po' di tempo. Almeno, io faccio così. MI aiuta a mettere in ordine le idee. Ora come ora ho una centinaio di libri da leggere (alcuni dalla biblioteca ed altri no), però non è detto che l legga tutti. Anzi, può pure essere che attraverserò sicuramente il periodo del "non leggo più niente perché niente riesce a nteressarmi" in questo 2018


message 21: by Bruna (new)

Bruna (brunacd) | 3775 comments Avete detto tutti cose interessanti, che messe tutte assieme formano un compendio di osservazioni sulla lettura che forse servirebbe agli esperti più di tante iniziative di dubbio successo (una cosa su cui siamo tutti d'accordo, infatti, è che il rapporto con i libri è personale, intimo e inviolabile).
Andrea ha aggiunto un elemento al quale non avevo ancora pensato: la salute. Nel mio caso, in particolare, la vista. Tra tre mesi verrò operata e nel frattempo ogni giorno che passa ci vedo sempre peggio. Leggere sta diventando faticoso, forse è normale che io pretenda di più in cambio di uno sforzo maggiore.


message 22: by Vale76 (new)

Vale76 Cara Bruna, come ti capisco. Non c'è niente di peggio, per un accanito lettore, di una vista malata..😯
Questo spiega tutto. Se la vista non funge bene, anche il cervello si stanca, e la lettura non è più un piacere.
L'anno scorso mi sono allarmata per improvvisi disturbi visivi: punti neri, strisce rosa sui bianchi, emicranie..alla fine mi hanno trovato solo l'invecchiamento del vitreo (problema senza soluzione); non è grave, ma è fastidioso leggere lettere nere su sfondo bianco neve..in più, ad un certo punto, le lettere digitali sul bianco le vedevo come troppo "brillanti" (fotofobia?), e ancora adesso non sopporto schermi lucidi o troppo luminosi..e pensare che un ereader è nato apposta per leggere all'aperto! Ma io leggo bene solo su display opaco e in penombra.


message 23: by Sahara (new)

Sahara Bonventre | 66 comments pensavo di essere l'unica e mi conforta sapere che non e' cosi', perche' iniziavo a preoccuparmi.
ho fatto una scorpacciata di thriller recenti, e devo dire che dopo averne letto uno, non ho trovato piu' sorprese, ne' in positivo, ne' in negativo...come si dice, ne hai letto uno, li hai letti tutti...
ora mi sono buttata sull'eleganza del riccio, di cui ne ho sempre sentito parlare molto bene, ma aime' non mi sta piacendo.


message 24: by Lilirose (new)

Lilirose | 262 comments Shardangood wrote: "Io sono in una fase molto lunga di 3 stelle a libro. Nel senso che ormai è raro che non mi distragga mentre leggo. Di certi ne apprezzo il valore, senza che però mi esaltino più di tanto. A qualcun..."

io influenzata da questo topic e da quello dei bilanci di fine anno sono andata a guardare le mie valutazioni del 2017... e mi sono accorta di aver dato 5 stelle SOLO alle riletture di opere che mi avevano segnato anni e anni fa.
I libri non mi entusiasmano più come prima? Non saprei, non so se semplicemente non ho trovato i libri "giusti" quest'anno, ma ne ho letti di bellissimi. Forse mi aspetto ancora di provare le stesse emozioni di quando avevo 15/20 anni, ma a 33 anni sarebbe anacronistico


message 25: by Shardangood (new)

Shardangood | 2165 comments Lilirose wrote: "Shardangood wrote: "Io sono in una fase molto lunga di 3 stelle a libro. Nel senso che ormai è raro che non mi distragga mentre leggo. Di certi ne apprezzo il valore, senza che però mi esaltino più..."

A 43 le cose non migliorano : )


message 26: by minty (new)

minty (minty_2017) | 518 comments Membro del club "tre stelle, tre stelle e mezzo non di più", presente all'appello! Ormai va così da anni, libri che mi provochino il cosiddetto colpo di fulmine ne trovo sempre più di rado.
Di certo contribuirà l'editoria contemporanea, in cui l'editing latita e si preferisce investire nel già-visto-di-successo che nell'originalità, e che ti vende come capolavori opere che a volte neanche si avvicinano alla sufficienza.
Ma dipenderà anche dal fatto che, per chi è stato per tanti anni un lettore forte, trovare cose che non sappiano di già visto e prevedibile è via via sempre più difficile.
Non ricordo più dove ho letto che questo problema affligge il lettore forte già dopo i 25 anni (e non riguarda solo la lettura, ma anche il cinema e gli altri media ^^). Se a @Bruna è successo solo ora, beata lei! XD
Io spero sempre di uscire da questo "torpore" di mancato entusiasmo che mi affligge da parecchio tempo, ma mi rendo conto che non sarà facilissimo. Per fortuna trovo ancora stimoli in certi thriller, o in certi fumetti... ^^


message 27: by Pierre (new)

Pierre Menard | 2366 comments Cara Bruna,
non credo sia una cosa anormale, per un lettore esperto e scafato, arrivare a non apprezzare un qualsiasi libro, perché gli pare di aver già letto tutto.

Forse la soluzione potrebbe essere, almeno per un po', non leggere più niente (credo che sia stata proposta sopra da altri utenti), o sostituire fiction e saggi con cose più leggere (riviste di divulgazione, attualità, giornali), che agiscano come metadone per ridurre la tua dipendenza.

Questo allontanamento dalla lettura/scrittura riguarda, in modo simmetrico, anche i grandi autori. Nel 2012, Philip Roth ha deciso di non scrivere più fiction, considerando esaurito il suo contributo alla letteratura (e lasciando orfani i suoi avidi lettori come il sottoscritto). E non è certo l'unico.

Ti faccio i miei migliori auguri che la tua operazione possa restituirti una buona salute ottica e che tu passi buone feste!


message 28: by Mimonni (new)

Mimonni | 60 comments Seguo per sentirmi meno sola :)


message 29: by ilnicco (new)

ilnicco nicola (nicco) | 4 comments Bruna wrote: "Cari co-lettori, eccomi a chiedere come da oggetto: perché non mi piace più niente?
Di quello che leggo, ovvio.
Va bene, ci sono delle eccezioni: dell'ultima dozzina di libri che ho letto, mi sono ..."


ti riferisci ai romanzi o è generale la tua insoddisfazione?
Saggistica, classici del pensiero filosofico... ce n'è di strade da intraprendere...


message 30: by Sonia2 (new)

Sonia2 | 173 comments Ciao Bruna, come va? Passata la crisi?


message 31: by Bruna (new)

Bruna (brunacd) | 3775 comments Beh, devo dire che il filippino Rival con il suo “Noli me tangere” è stato una graditissima sorpresa. Leggo poco, comunque, ma adesso è più a causa dei miei occhi che di qualsiasi altra cosa. Forse questo forzoso rallentamento dei miei ritmi di lettura contribuirà a restituirmi il piacere della lettura.


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