pianobi: Lettere da Vecchi e Nuovi Continenti discussion
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Eugene O'Neill
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Paolo del ventoso Est wrote: "Vabbè sarà che siete tutti in vacanza... voglio sperare che qualcuno qui ha letto una cosa di O'Neill"
Ehm... io no
Ehm... io no

L’unico contributo che posso aggiungere alla discussione è che sua figlia Oona è diventata l’ultima signora Chaplin.

"Il lutto si addice ad Elettra" fu l'opera che mi colpì più di tutte, seguita da una su un dittatore africano, di cui però non ricordo il titolo.
Anna Christie mi fece piangere quindi la rimossi fino a che mi capitò di recuperare il film con Greta Garbo.

"Il lutto si addice ad Elettra" fu l'opera che mi colpì più di tutte, seguita da una su un dittatore africa..."
Grazie, Voss. Mi sento meno solo ora.
Il lutto si addice ad Elettra è uno dei miei prossimi obiettivi, ma solo dopo che avrò finito di versare lacrime amare su Long Day's Journey Into Night

Ehm...
XD



Paolo del ventoso Est wrote: "C'è da dire che in italiano si trova davvero poco o nulla... forse conviene sbirciare vecchie edizioni nelle biblioteche."
Ho tirato giù dagli scaffali la mia copia di Lehman Trilogy di Stefano Massini, e dando un'occhiata alla quarta di copertina, che cita un estratto della prefazione di Luca Ronconi (che ne ha tratto il suo ultimo spettacolo teatrale), si legge: È questo congegno, ambizioso e riuscito, di continua osmosi fra dentro e fuori, a farmi avvicinare Lehman Trilogy ai fluviali atti di Strano interludio di Eugene O'Neill, ed è notevole che questa ardita soluzione drammaturgica mantenga la sua vigorosa efficacia nel corso di un trittico quasi wagneriano, dove l'Oro del Reno di un'Alabama negriera giungerà, inevitabile, al Crepuscolo dei divini indici di Wall Street.
Ho tirato giù dagli scaffali la mia copia di Lehman Trilogy di Stefano Massini, e dando un'occhiata alla quarta di copertina, che cita un estratto della prefazione di Luca Ronconi (che ne ha tratto il suo ultimo spettacolo teatrale), si legge: È questo congegno, ambizioso e riuscito, di continua osmosi fra dentro e fuori, a farmi avvicinare Lehman Trilogy ai fluviali atti di Strano interludio di Eugene O'Neill, ed è notevole che questa ardita soluzione drammaturgica mantenga la sua vigorosa efficacia nel corso di un trittico quasi wagneriano, dove l'Oro del Reno di un'Alabama negriera giungerà, inevitabile, al Crepuscolo dei divini indici di Wall Street.
Non sono più in vacanza (ahimè) e non ho letto O'Neill (ahimè, visto che da quel che scrivi sembra interessante).
Books mentioned in this topic
Strano interludio (other topics)Lehman Trilogy (other topics)
Il lutto si addice ad Elettra (other topics)
Long Day’s Journey into Night (other topics)
The Hairy Ape (other topics)
More...
Non so se "leggere teatro" sia una sorta di patetico palliativo per chi non ci va, sicuramente il teatro mentale che ci costruiamo leggendo non ha la forza espressiva del palcoscenico... tuttavia rimane un mio diletto, specie se posso declamare a voce alta :-)
Ecco che, come nella miglior tradizione, il pessimo figlio, padre e marito che è stato O'Neill corrisponde magicamente all'eccelso drammaturgo. Chissà perchè la vita combina di questi scherzi, niente da fare per essere artista devi esser tormentato.
Io lo trovo magnificamente devastante. Voi che ne dite?