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Buongiorno.

"Ipotesi di Cacciatore" é il primo romanzo psicologico italiano sul tema della caccia dedicato a due illustri docenti di psicologia medica: il prof. Marcello Cesa-Bianchi e Marco Domenico Poli dall'autore che fu loro allievo.

La presentazione del libro é visibile al sito dedicato WWW.IPOTESIDICACCIATORE.COM

In particolare per i frequentatori della presente sezione di Goodreads possiamo aggiungere qualche ipotesi in esclusiva:

L'ipotesi primaria é che possa essere un romanzo costruito artificialmente su base psicologica capace di offrire:

- Una trama SCORREVOLE e GODIBILE.
- Tratti SPASSOSI e DIVERTENTI.
- Un personaggio TRASGRESSIVO da detestare, amare o comprendere.
- Situazioni PICCANTI talvolta paradossali rese comuni e quotidiane.
- Un ambiente di caccia quale tela per un viaggio di RICERCA INTERIORE.
- Numerosi SPUNTI DI APPROFONDIMENTO ad ampio raggio.
- CAPITOLETTI CURIOSI quali "Come cacciare un cappello da caccia".
- ORIGINALITA' dell'opera e scrittura non ordinaria.
- Figure famigliari, lavorative, amicali e sensuali ESSENZIALI.
- La psicopatologia della VITA QUOTIDIANA a passeggio tra le righe.
- L'ONIRICO e LO SPIRITUALE a confronto con la crudezza e l'istintualità.

Diverse altre ipotesi secondarie potrebbero essere citate, quali una rivisitazione in chiave moderna di una nota leggenda, una riflessione su cosa sia oggi la caccia in Italia, il tema sul significato umanissimo di preda, cacciatore e cacciatrice in ambito sensuale, la proposizione di contenuti di rilievo in un romanzo piacevole che sappia intrattenere il lettore non specializzato mantenendo diverse chiavi di lettura non imposte.

Queste sono solo naturalmente qualcuna delle ipotesi tutte da verificare.

136 pag. - 15 x 23 brossura
12,90 eu spedizione inclusa sul sito
7,90 eu ebook Amazon

Buona lettura.

da:

http://www.ipotesidicacciatore.it/pas...



«Sei sposato. Non me l’avevi ancora detto» disse bonariamente.
«Però porto la fede» le mostrai a mia discolpa.
Poi assunse l’espressione di chi avesse trovato un repellente ragno velenoso.
Sollevò, tenendolo stretto tra le unghie dell’indice e del pollice, distante dal corpo, a braccio teso in avanti, il mio tesserino di cacciatore.
Aggrottò la fronte e atteggiò il volto in una forzata espressione di disgusto.
«Sei un cacciatore!» strillò con una voce inaspettatamente stridula e squillante al tempo stesso.
Dalla camera vicino si sentì un movimento e un borbottio.