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tFotB - FIAMMA DI UDUN

Chiamami col tuo nome di André Aciman (nato in Egitto)
Il romanzo parla di Elio, un ragazzo di 17 anni, che si innamora di Oliver, un assistente del padre, durante una vacanza estiva in Italia. Una storia profonda e romantica, un'estate perfetta che sarà sempre per loro una pietra di paragone per la vita a venire. Questo libro mi ha intenerito, come sempre mi succede quando mi capita di notare un adolescente alle prese col primo amore.

Task: Libro ambientato nel Medioevo
Titolo: Gens Arcana
Stessa considerazione che ho fatto per i primi due libri della saga di "Hyperversum": Cecilia Randall non si risparmia mai nelle descrizioni. Ma alla fine non è poi così male: infatti, anche qui è riuscita a caratterizzare tutti, e dico tutti, i personaggi e a farmi fare una meravigliosa passeggiata nel passato. La mia curiosità è cresciuta sempre più man mano che procedevo nella lettura (con tanto di commenti ad alta voce). Se non l'avete ancora fatto, leggetelo :D


Non voglio essere irriverente nei confronti di un autore classico di questa portata, ma non è decisamente un libro nelle mie corde.
La trama è interessante: un uomo, durante un viaggio in treno, racconta allo sconosciuto che gli sta al fianco la tragicità del proprio matrimonio. Un matrimonio fatto di litigate e di riappacificazioni passionali, di figli messi al mondo per perpetuare la specie, di preoccupazioni per le malattie più o meno banali, ma soprattutto, un matrimonio caratterizzato dal tarlo della gelosia e da considerazioni maschiliste sul ruolo della donna in famiglia e in società.
Capisco che il contesto storico è diverso da quello in cui vive un lettore del XXI secolo, ma il personaggio maschile l'ho proprio trovato fastidioso e troppo concentrato su considerazioni filosofiche un po' spicce.
Ammetto, però, che la lettura è stata un crescendo di tensione, che poi è culminata nel tragico epilogo preannunciato quasi alle prime pagine, ma aspettato con ansia e "assaporato con gusto".

Libro: Assassination classroom vol. 06 di Yūsei Matsui
4 stelline
Metà del volume gira in torno alla piscina della E: tra lezioni di nuoto notturne e scontri con il ricomparso fuggevolmente Itona; e l'altra metà è dedicata alla preparazione per la nuova sfida che la sezione deve affrontare: gli esami di fine trimestre.
Mi piacciono le "invasioni di campo" da parte di altre serie famose che ci sono in Assassination classroom, molto più sottili rispetto a quelle più palesi di Blood lad ^-^

Libro: 魔道祖师 Mo Dao Zu Shi di Mo Xiang Tong Xiu
5 stelline +++++++++++
Amo amo amo amo amo AMO questa storia in tutte le sue versioni 😍😍😍😍
Ve la stra-consiglio! E vi lascio anche il link per scaricare la traduzione italiana (ad opera del meraviglioso team Gmdsdtraduzione) in caso vi interessasse -> https://gmdsdtraduzione.home.blog/cap...
Questo mattoncino di più di mille pagine si legge che è una meraviglia. Non puoi non amare i personaggi di questa storia: quel patatino di Wen Ning se potessi lo porterei a casa con me 🥰🥰🥰 e Lan SiZhui 🥰🥰🥰, amore di mamma, non mi sarei mai aspettata che fosse lui, ma ne sono stata enormemente felice... quante lacrime sono scese durante quei capitoli 💙💙💙
E la trama è davvero originale (almeno per me). Però attenzione! Questa storia non è per stomaci deboli: è costellata letteralmente di cadaveri, che siano feroci, viventi, a pezzi o interi ce ne sono una marea 😂
Lo scoglio più grande di questo libro? I NOMI, vi rendete conto che ogni persona ha almeno tre nomi diversi, senza contare i vari vezzeggiativi ecc. 😱 Prendiamo Lan WangJi (il tesorino che ci ha fatto capire perché ci sono certe regole sul muro delle regole della Scuola Lan di Gusu 🤣): questo è il suo nome di cortesia, Lan Zhan il suo nome proprio e HanGuang-Jun il suo titolo, poi ci sono i vari Lan Er-Gongzi, Er-GeGe ecc. con cui si riferiscono a lui quando gli parlano. Ecco se teniamo conto che ci sono circa una quindicina di personaggi veramente importanti e che ognuno di loro ha almeno tre nomi, diventa un impresa titanica ricordarseli tutti 🤣
Comunque, bello bello bello! Leggetelo!



Libro straniante che ci racconta in forma romanzata la vera storia di un pluriomicida. L'aspetto più inquietante è che il romanzo è scritto in prima persona, come se fosse lo stesso protagonista a parlare e raccontarci quello che ha fatto. In questo modo al lettore sembra proprio di entrare nella sua testa e ciò crea una sorta di empatia che mai ci aspetteremmo di provare per un essere simile.
Al spara ai suoi nonni quando è ancora minorenne. Viene mandato in un ospedale psichiatrico e qui, attraverso le sedute col suo analista, abbiamo modo di conoscere la sua infanzia e quell'essere abietto che è sua mamma.
Dopo 5 anni Al viene considerato guarito e rimesso in libertà, ma la fonte del male che sente dentro di sé è ancora molto presente e lo spingerà a uccidere di nuovo.
Devo ammettere che l'indagine psicologica di cui è permeato questo romanzo è molto affascinante e convincente. La scrittura è d'effetto e riesce ad appassionare il lettore.

Come spiegare ad una ragazzina cosa sia il razzismo? È un concetto complesso, fatto di tante sfaccettature e soprattutto un fenomeno così comune, da rischiare di passare per normale.
Tahar Ben Jelloun riesce perfettamente nel suo intento!
Con parole semplici e dirette ne spiega le origini e le conseguenze. Non esita nell'uso di sostantivi e aggettivi, non gira attorno all'argomento, dice semplicemente le cose per come stanno: il razzista è ”uno che, con il pretesto che non ha lo stesso colore della pelle, né la stessa lingua, né lo stesso modo di fare festa, crede di essere migliore". E ancora: "Il razzista è colui che pensa che tutto ciò che sia diverso, lo minacci nella sua tranquillità".
La salvezza sta nelle giovani generazioni, è vero. Ma ahimè, il mondo sta sempre più scivolando verso sentimenti di indifferenza e intolleranza. Chissà se i giovanissimi saranno capaci di conservare la loro purezza, nonostante il bombardamento d'odio e di bugie che proviene dall'esterno! Me lo auguro davvero!


Per essere un esordio non posso che dire wow!! La Gunnis è riuscita a costruire un romanzo che coniuga realtà storica (ahimè) e fantasia regalandoci qualche ora di appassionante lettura.
A dire la verità a volte ho stentato un po' a stare dietro alla vicenda perché le storie sono parecchio ingarbugliate e finché non si capisce la reale identità dei personaggi è difficile comprendere il senso di ciò che viene narrato. In questo emerge forse un po' l'immaturità di questa nuova autrice alla quale, però, non mancano certamente le idee.
La storia narrata è atroce, tanto più che trae origine da fatti realmente accaduti. Già sapere che le monache si potessero accanire con tanto disprezzo su delle giovani ragazze rimaste incinta per errore è stato disarmante, ma quello che si viene a sapere dopo a proposito dei bambini, è ancora più tremendo.
Viene da chiedersi dove queste religiose avessero lasciato la carità cristiana...

Vai che sto leggendo Dune, che fa parte di una serie, quindi va bene per Poteri Speciali! :D

Vai che sto leggendo Dune, che fa parte di una serie, quindi va bene per Poteri Speciali! :D"
Sempre libri corti corti tu! :D :P

7-Un libro di una saga/serie
Todo se derrumba
davvero bello! Conoscere differenti tradizioni e la visione del popolo africano all'arrivo dei coloni, è stato davvero interessante
POTERI SPECIALI
7-Un libro di una saga/serie
Incursión nocturna
Amo a Clive Cussler, i suoi libri sono sempre emozionanti e anche se si sa già come finirà, sempre riesce a sorprendermi con qualcosa.

In realtà mi aspettavo che la storia delle comfort woman fosse centrale in questo romanzo, mentre è uno degli argomenti trattati per descrivere come la guerra possa devastare la vita dei civili. Ecco, mi pare che il tema centrale di questa storia siano le nefandezze perpetrate dagli invasori in periodo di guerra e di come delle vite assolutamente normali possano essere devastate da un giorno all'altro.
La cosa che mi ha fatto più male è stato il disprezzo con cui questa donna è stata accolta una volta tornata nel suo paese, come se fosse stata colpa sua ciò che le è capitato. È terribile sapere che per moltissime di queste povere vittime non c'è mai stata una redenzione, nemmeno da parte dei loro stessi familiari.



Libro:
Fruits Basket vol. 16 di Natsuki Takaya
Fruits Basket vol. 17 di Natsuki Takaya
Fruits Basket vol. 18 di Natsuki Takaya
Fruits Basket vol. 19 di Natsuki Takaya
5 stelline
Questi capitoli di fruits basket sono stati all'insegna delle lacrime e delle rivelazioni.
Succede di tutto: il racconto di Kyo sui genitori di Tohru (pianto 😭), il dramma tra Uo e Kureno (pianto😭), le rivelazioni davvero scioccanti su Kureno e Akito 😱 e molto altro...
Ma Kyo... Kyo e Tohru... 😭😭😭 ogni loro interazione ultimamente è un colpo al cuore... non vedo l'ora che Tohru riesca a spezzare la maledizione e liberare finalmente Kyo dalla sua gabbia, per vederli finalmente felici insieme.

Le lacrime di Nietzsche
La mia valutazione sarebbe due stelle e mezza.
Dopo aver letto "Sul lettino di Freud" ero rimasta affascinata da questo scrittore e così, leggendo che questo dovrebbe essere il suo capolavoro, ho pensato di affrontarne la lettura. Lettura che mi è pesata tantissimo. L'ho trovata noiosa all'inverosimile. A mio parere questo libro se avesse la metà delle pagine che ha sarebbe molto più piacevole.
Un'altra cosa che non mi è proprio piaciuta è il grande rilievo dato a Nietzsche, come se la psicanalisi l'avesse inventata lui! Ma perché??
Breuer invece fa proprio una magra figura, tanto che il titolo di questo libro potrebbe essere "medico cura te stesso".
L'ultima parte del romanzo è stata l'unica che ha risvegliato il mio interesse, primo di tutto perché un po' più "dinamica" e poi per le riflessioni interessanti che presenta.

Task:
1. Un libro che parla di rapporti genitori/figli
2. Un libro con la parola "veleno" nel titolo
Per la seconda task non ho niente, ma per la prima non so che libri ci sono. Consigli per entrambe le task?

- POTERI SPECIALI 2 (Un libro con protagonista angelo/demone) -> 人渣反派自救系统 (The Scum Villain's Self-Saving System) di Mo Xiang Tong Xiu

- task 2 (Un libro con la parola "veleno" nel titolo) dell'evento OSGILIATH -> Pretty Poison di Yutta Narukami

Il Re Stregone di Angmar > ABC --> già trovata lettura
Úlairë Nelya > Caterina
Úlairë Cantëa > Annalisa --->già trovata lettura
Úlairë Lemenya > Vabe
Úlairë Enquëa > Anto_s1977
Úlairë Otsëa > Jessy --->già trovata lettura
Úlairë Toldëa > Lupurk --->già trovata lettura
Jessy se sei interessata alle saghe famigliari ce ne sono a bizzeffe e quelle dovrebbero andare bene!

Troppe frasi fatte, troppa retorica per essere apprezzabile.


Finalmente un libro che mi ha preso fino in fondo! Una rilettura dell'Iliade dal punto di vista di Patroclo. Non ho mai avuto grande simpatia per il personaggio di Achille, che per come lo vediamo nell'Iliade, mi è sempre parso un bambino viziato e arrogante. Questo libro invece riesce a scavare abbastanza bene nel significato delle sua azioni e a creargli un background (reso da solide basi mitologiche) in grado di dare delle motivazioni ai suoi gesti per me più astrusi. E' riuscito anche a essermi simpatico per 3/4 del libro, poi va beh, inevitabilmente verso la fine torna a essere un personaggio che non mi piace.
Ben delineato Patroclo.
Scrittrice che mi ha convinto, leggerò sicuramente altri suoi libri

Un libro composto da tre racconti di cui il primo occupa metà dell'opera, mentre gli altri sono decisamente più brevi.
Il primo racconto a mio parere è il più riuscito perché indaga a fondo la psicologia di questa donna che ha dedicato tutta la sua vita al marito e alle figlie e improvvisamente scopre che il marito ha un'altra donna.
Il suo sentirsi "spezzata" emerge benissimo dalle pagine della de Beauvoir. Un disorientamento che nasce dal constatare che tutto ciò su cui si è basata la propria vita si rivela inaspettatamente cedevole. Monique vede sgretolarsi tutte le proprie certezze e inizia a porsi mille domande sul suo passato, su ciò di cui è sempre stata convinta e che forse non era come lei lo immaginava. Si mette completamente in discussione, si colpevolizza molto probabilmente in modo ingiusto perché in realtà sembra che sia proprio suo marito la persona più in errore fra i due.
Nel secondo racconto la frattura è dovuta a un "tradimento" subito da una donna da parte del figlio che, improvvisamente, rifiuta il modello di vita che la mamma gli voleva imporre e decide di dare una svolta diversa alla sua vita.
Di questa donna non mi è piaciuta l'eccessiva intransigenza. Mi ha dato fastidio il suo porsi su un piedistallo come detentrice dell'unica verità possibile senza lasciare spazio al confronto.
Confronto assolutamente mancante nel terzo racconto scritto sotto forma di monologo di una donna che trascorre da sola e inviperita la notte di capodanno. Questo è il racconto che mi è piaciuto meno e ho fatto anche fatica a leggerlo per via della poca punteggiatura dovuta al flusso di coscienza.
Delle tre questa è l'unica donna che mostra una reazione di rabbia potente, rabbia che la porta ad allontanare tutti. D'altra parte, leggendo, si intuisce che anche questa donna non è certo esente da colpe. È stata accusata di essere (view spoiler) .
Se devo essere sincera ho detestato un po' tutte e tre queste donne. Forse perché sono esponenti di una mentalità borghese ormai superata, arroccata sulle proprie posizioni e poco propensa ad accettare il cambiamento o forse anch'io rispondo allo stereotipo per cui le donne si fanno la forca fra loro. Non so, di certo questa è una lettura che smuove le emozioni e fa riflettere.

Questo volume raccoglie la storia di Gertrude, la notissima monaca di Monza manzoniana. Dall'introduzione, scopriamo che è la versione originale contenuta nel Fermo e Lucia, ma poi sintetizzata da Manzoni ne I promessi sposi.
Qui la protagonista è lei: la Signora dall'aspetto austero e dal carattere brusco, che vive nel convento e che è stata vittima della tentazione. In un crescendo, ne è descritta l'infanzia, la costrizione alla monacazione, la vita in convento e l'ossessione per Egidio, che la porterà ad essere complice di delitti e comportamenti infami.
Lucia, don Rodrigo e il Conte del Sagrato (l'Innominato) sono solo personaggi di contorno.
È stato piacevole ritornare a Monza, ma onestamente preferisco leggere di Gertrude nel contesto dell'opera più conosciuta di Manzoni. Mi è sembrato che la vicenda di Gertrude, estrapolata da un romanzo che racconta vicende lunghe e complesse, renda meno.
L'edizione è ben curata e contiene alla fine le sentenze pronunciate nei confronti della reale monaca di Monza e del suo amante.

Per l'Evento Osgiliath Task: 1. Un libro che parla di rapporti genitori/figli
Ana la de Avonlea
quindi ci sono 😄

L'ho finito e devo ancora processarlo un pò...ho messo tre stelle come media perchè non ho ancora capito se mi è piaciuto o no...tra qualche giorno tornerò a commentare un pò più articolatamente.

Io sono nessuno
Mi restano parecchie perplessità su ciò che ho letto. La storia di Molteni non mi ha convinta fino in fondo, ci sono dei buchi nel racconto che non permettono di comprendere fino in fondo la sua storia.
Il primo forte sospetto l'ho avuto nel momento in cui dice che, dopo aver acquisito il dottorato negli USA, dottorato che gli sarà indubbiamente costato grossi sacrifici, ha deciso di andare a lavorare come responsabile delle risorse umane in un supermercato. Da sottolineare che, sempre in base alle sue parole, accanto a questa proposta di lavoro gli era anche stato offerto di fare l'assistente di un docente. Ma no, meglio lavorare in un supermercato e buttare alle ortiche tanti anni di studio e, soprattutto, una passione per la criminologia. Si vede che non era una passione così forte...
L'ultima parte del romanzo poi è molto affrettata. Praticamente nel giro di poche pagine il nostro passa dal dormire per strada al diventare una sorta di imprenditore nel sociale, ricevendo donazioni di terreni e ville e aprendo anche un agriturismo. Boh, ho il vago sospetto che manchi qualche passaggio...

Preludio a la Fundación
Mi è piaciuto, ma meno della saga dei robot, continuerò comunque con la saga per vedere se gli altri libri saranno migliori 😊

Il Re Stregone di Angmar > ABC --> già trovata lettura
Úlairë Nelya > Caterina
Úlairë Cantëa > Annalisa --->già trovata lettura
Úlairë Lemenya > Vabe
Úlairë Enquëa > Anto_s1977
Úlairë Otsëa > Jessy --->già trovata lettura
Úlairë Toldëa > Lupurk --->già trovata lettura
Ricordo le task:
1. Un libro che parla di rapporti genitori/figli
2. Un libro con la parola "veleno" nel titolo
Per il prossimo evento, via di FORZA!!!

Non è il mio preferito di Dan Brown (quello resta comunque Inferno) ma mi è piaciuto. Forse la scoperta non era così sensazionale e sorprendente come fanno credere, ma mi è piaciuta la tensione.

Lettura godibile, che la forma del racconto forse evidenzia.

Mi sono dovuta svenare con i POTERI SPECIALI e abbiamo vinto per fortuna perchè Gandalf (Lilirose) aveva usato la mia stessa strategia e quindi eravamo pari....ma non importa!!!
Ora la vedo dura sul prossimo evento perchè loro hanno già più punti di FORZA, ma non scoraggiamoci e proviamoci!!

Sinceramente mi ha delusa questa raccolta di racconti. Forse è il taglio troppo breve che ha fatto sì che le narrazioni fossero poco incisive. Fatto sta che si contano sulle dita di una mano i racconti che mi sono veramente piaciuti.
Tra l'altro alcuni di essi a mio parere avevano poca attinenza con il lockdown e avrebbero potuto essere riferiti a qualunque tipo di situazione.

L'anonimo narratore una notte si ritrova a seguire un uomo con una gardenia al petto che si getta in mare. Spaventato, accorre e scopre che l'uomo è appena entrato in un bar sotto al mare.
Ovviamente lo segue, e trova all'interno 23 persone diverse tra loro. Ognuna di esse gli racconta una storia.
Beh, non posso dire che i racconti di Benni siano affini ai miei gusti letterari, li trovo surreali, a volte ermetici e di non facile comprensione. Alcuni, però, li salvo:
-L'anno del tempo matto, una sorta di fiaba, che ha per protagonista il Sole;
-Il più grande cuoco di Francia, in cui il diavolo subisce una solenne fregatura;
-Oleron, un raccontino horror niente male;
-Priscilla Mapple e il delitto della II C, in cui troviamo un mini detective in gonnella.
C'è una cosa che mi ha, invece, molto divertita: cercare nell'immagine di copertina il volto da attribuire a ciascun avventore del bar sotto il mare!

Il protagonista di questa breve storia, ambientata in Francia nei primi anni del Novecento, è un ragazzino tormentato, Saša.
Il giovane vive con il fratello Ivan in una misera stanzetta, dopo che la madre è fuggita via con un ricco americano per ottenere una vita agiata in cui potersi sentire anche amata.
Mentre Ivan progetta il matrimonio con una sarta, anch'ella di origine russa, Saša sta studiando per intraprendere una carriera legale che possa assicurargli un futuro migliore.
Poi all'improvviso appare lei, Lena. Si tratta di una ragazza di buona famiglia, che mostra subito la propria indole di donna emancipata.
Saša si invaghisce di lei, diventa il suo amante ed è talmente turbato da questo incontro, da diventare molto diverso dal ragazzo semplice che è sempre stato!
Dall'incontro con Lena tutto ai suoi occhi appare diverso ed anche lui, come la madre, intravede la possibilità di un benessere, a cui, sotto sotto, ha sempre aspirato.
Ma siamo sicuri che Lena incarni la perfezione, un rifugio sicuro, una svolta?
Beh, diciamo che questo ragazzino turbato non è proprio un personaggio che abbia amato, anzi direi il contrario...
Che voglia essere questo un breve romanzo di formazione? Ma in genere, il protagonista di tali romanzi alla fine si trova a maturare, qui mi sa che possiamo assistere soltanto ad una regressione morale.
Quindi? Qual era l'intento della Berberova? Credo proprio che mi sia sfuggito e ciò mi abbia impedito di entrare in sintonia con la storia e con i personaggi.
Ho trovato i personaggi indolenti e la storia poco coinvolgente. La pecca è sicuramente mia, ma così è!

Mi è piaciuto troppo, pensavo che fosse simile alla serie di Netflix e invece no, cambia praticamente tutto ma è stupendo. I personaggi che mi sono piaciuti davvero tanto oltre a Gilbert (ovvio) sono stati Lavendar, Paul Irving e il signor Harrison. Devo continuare assolutamente con questa serie di libri.

La ragazza che dormì con Dio
La protagonista di questo romanzo, contrariamente a quanto potrebbe far pensare il titolo, non è Grace, la ragazza che torna incinta dal Messico e dice di aspettare il figlio di Dio, ma sua sorella Jory. I genitori di queste adolescenti sono ultra religiosi e hanno imposto un'educazione che lascia ben poco spazio alla libertà e al divertimento.
Quando Grace, appena diciassettenne, torna da una missione in Messico, rivela di essere incinta e sostiene che si sia trattato di divina concezione.
Ovviamente la situazione sconvolge la famiglia e i genitori, per evitare uno scandalo, acquistano una casa isolata e vi spediscono entrambe le figlie, in modo che si facciano compagnia, venga portata a termine la gravidanza e il bambino venga poi dato in adozione.
Jory si trova così coinvolta suo malgrado in questa decisione che le sconvolge la vita obbligandola a cambiare scuola e ad entrare improvvisamente nel mondo reale, fatto di persone che inseguono i propri desideri senza tutti i divieti che a lei sono sempre stati imposti.
Questa ragazzina appena quattordicenne mi ha fatto una gran tenerezza perché troppo spesso inascoltata e messa da parte. Jory ha un'età difficile, quella in cui iniziano a manifestarsi dei desideri nuovi, si provano sensazioni che non si capiscono appieno e ci si interroga molto su se stessi e sulla realtà che ci circonda. Avrebbe bisogno di qualcuno che prima di tutto la ascolti veramente e poi la consigli, ma la sua ingenuità non le permette di distinguere chi ha buone intenzioni e chi no.
Il rapporto che le due sorelle hanno coi genitori è purtroppo basato sulla mancanza di comunicazione. La mamma soffre di depressione e passa le giornate a letto con un panno sugli occhi, totalmente incapace di affrontare qualsiasi situazione. Il papà a tratti mi è anche piaciuto perché comunque le sue intenzioni sono buone e si preoccupa per le sue figlie. Purtroppo però la sua visuale è offuscata dalla grande devozione religiosa, i principi in cui crede spesso lo portano a sacrificare il benessere delle proprie figlie. E poi è una persona poco comunicativa, un padre che non si pone in reale dialogo con le figlie, ma impone senza dare spiegazioni.
Ciò che colpisce in questo romanzo è che risulta difficile dare un giudizio sui vari comportamenti. Le sfaccettature sono molte e i vari personaggi, a seconda dei momenti e dei punti di vista, possono sembrare nel giusto o in torto. Quando sono arrivata alla fine della lettura mi sono chiesta cosa sarebbe stato più giusto fare, ma forse, come spesso accade nella vita, non esiste una risposta certa.

MAGIA
8-Una raccolta di racconti
Parker Pyne investiga
FORZA
4-Un libro di un autore il cui cognome inizia con la A
Hacia la Fundación
El aula 19
El río sagrado
5-Un libro dallo scaffale dei read della Mod (Nadia)
El triángulo del Pacífico
POTERI SPECIALI
7-Un libro di una saga/serie
Los Médici. Un hombre al poder
Los Médici. Una reina al poder
__________________________________________________________
Ho finito
MAGIA
8-Una raccolta di racconti
Parker Pyne investiga
mi è piaciuto molto. I primi racconti sono stati divertenti e i gialli sono molto scorrevoli e pure carini dai.
POTERI SPECIALI
7-Un libro di una saga/serie
Los Médici. Un hombre al poder
Se il primo mi ricordava I Medici Master of Florence, questo mi ricorda Da Vinci's demons. Un libro davvero interessante, mi é piaciuto molto.

L'autrice parla del suo suicidio, messo in atto lanciandosi dal quarto piano pochi mesi dopo la nascita di sua figlia. Da questa caduta Fiano Marino dovrà rialzarsi con molta determinazione lottando contro il dolore fisico causato dagli immensi danni riportati e soprattutto contro la sofferenza psichica data da un disturbo bipolare diagnosticato solo dopo il tentativo di suicidio.
Fuani parla con molta lucidità della sua infanzia, della famiglia, del suo carattere un po' "ribelle", insomma del percorso che l'ha portata a desiderare la morte.
Dalle sue parole emerge come la malattia mentale e la depressione siano purtroppo ancora dei forti tabù nella nostra società e troppe volte vengono affrontati con leggerezza dagli stessi medici. L'autrice, infatti, non manca di sottolineare di aver più volte richiesto di essere ricoverata, ma i suoi stessi familiari, credendo di agire per il meglio, hanno cercato di evitarlo probabilmente temendo una stigmatizzazione sociale.
Mi ha colpito parecchio quando Fuani dice che tutto il dolore fisico che ha patito dopo essersi buttata nel vuoto l'ha aiutata a non pensare al dolore psicologico. È una riflessione che pugnala allo stomaco e dice tutto di quanto possa essere totalizzante e devastante la depressione.
L'autrice ci parla anche dei suoi sensi di colpa per ciò che ha fatto e si rende conto di aver provocato un dolore immenso ai suoi familiari.
Questo libro è stato scritto a distanza di 6 anni dal tentato suicidio e credo che sia stato un modo per rivedere tutto l'accaduto da lontano, per riuscire a riconoscerlo per quello che è stato, ma con la consapevolezza che si può andare avanti.
In ultimo l'autrice si rivolge a sua figlia riflettendo sulle conseguenze che la pubblicazione di questo libro possa avere su di lei:
"Ti diranno che tua madre è pazza, un'egoista, tu stessa avrai una moltitudine di cose di cui accusarmi, e a ragione.
Ma ecco quello che non dovrai mai pensare:
Che io non ti abbia amata,
O di avere una qualche responsabilità,
O ancora che possa capitarti qualcosa di simile.
Perché ogni persona ha la sua storia".
Dolcissimo e straziante.
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Di questo libro mi è rimasto un fortissimo senso di disagio, un respingimento così forte da farmi quasi mancare di scorgere quello che penso sia il significato di tutto il romanzo, due persone completamente a nudo, scoperte anche nelle peggiori pieghe dell'animo, nelle ipocrisie e nelle meschinità, che si ritrovano, forse, in un nuovo inizio.
Questo loro dilaniarsi a vicenda, coinvolgendo l'altra coppia è però così estraneo al mio modo di essere che mi ha proprio respinto, non riesco a trovare un altro termine più preciso.
Quindi tre stelle, anche se ne meriterebbe di più forse.