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Discussioni sui Libri > Muore a 94 anni P.D. James

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message 1: by Roberta (new)

Roberta (driope) | 7326 comments Mod
Muore a 94 anni P.D. James, autrice britannica di romanzi gialli
Nel suo libro A proposito del giallo, uscito nel giugno del 2013, P.D. James cita il decalogo di Knox, un insieme di regole per scrivere un libro giallo compilate dal teologo e scrittore Ronald A. Knox nel 1929.
Il colpevole deve comparire già nella prima parte della storia ma non dev’essere un personaggio di cui il lettore possa seguire i pensieri
Tutti gli agenti soprannaturali devono essere esclusi
Non si deve far ricorso a più di una stanza o passaggio segreto
È vietato fare uso di veleni sconosciuti all’epoca dei fatti narrati e a qualunque dispositivo che richieda lunghe spiegazioni scientifiche
Non devono comparire cinesi
Il detective non può essere soccorso dal caso né giovarsi di un’intuizione inspiegabile, non dev’essere l’autore del delitto, non può raccogliere indizi che non siano contemporaneamente messi a conoscenza del lettore
L’amico stupido del detective, il Watson di turno, dev’essere leggermente, ma solo leggermente, meno intelligente del lettore medio e i suoi pensieri non devono essere nascosti
E, per finire, non devono comparire né fratelli gemelli, né sosia, a meno che il lettore non sia adeguatamente preparato all’evenienza


http://www.bbc.com/news/entertainment...

http://www.repubblica.it/cultura/2014...


message 2: by Shardangood (last edited Nov 27, 2014 11:41AM) (new)

Shardangood | 2165 comments Roberta wrote: "Muore a 94 anni P.D. James, autrice britannica di romanzi gialli
Nel suo libro A proposito del giallo, uscito nel giugno del 2013, P.D. James cita il decalogo di Knox, un insieme di..."


Interessante decalogo. Soprattutto la regola sui cinesi, paradossalmente esclusi forzosamente dai gialli.
Questo decalogo lo avrebbe dovuto leggere Faletti (riposi in pace) prima di scrivere l'orrendo "fuori da un evidente destino".

Non ho mai letto nulla di P.D. James, che sento nominare oggi per la prima volta. Qualcuno la conosceva?


message 3: by Monica (new)

Monica Boscolo | 208 comments Ho divorato i suoi gialli mentre facevo la pendolare per uno dei miei primi lavori...stupendi!!!


message 4: by Roberta (new)

Roberta (driope) | 7326 comments Mod
Shardangood wrote: "Roberta wrote: "Muore a 94 anni P.D. James, autrice britannica di romanzi gialli
Nel suo libro A proposito del giallo, uscito nel giugno del 2013, P.D. James cita il decalogo di Kno..."


Non amo particolarmente i gialli e quindi no, non ho letto quasi niente di lei. Uno o due romanzi secoli fa. Mi hanno però lasciato una buona sensazione, li ricordo ben scritti.
Vorrei leggere Morte a Pemberley, che è la continuazione di Orgoglio e Pregiudizo con annesso cadavere.


message 5: by Chiaralletti (new)

Chiaralletti | 127 comments Io ho letto solo quello, ma lo ricordo come una gran fatica.


message 6: by Serpelloni (new)

Serpelloni Cristina | 25 comments Ho letto parecchi gialli di P.D. James. Sia l'ispettore Dalgliesh che Cordelia Gray sono personaggi indimenticabili.


message 7: by Shardangood (new)

Shardangood | 2165 comments Io ricordo Orgoglio e pregiudizio come una gran fatica. Se leggessi morte a Pemberley, ci morirei io (anche se non a Pemberley).


message 8: by Moloch (new)

Moloch | 8426 comments Mod
Beh, io ho letto solo Morte in seminario (anni e anni fa): straclassico, cioè, se ti piace il genere "delitto in ambiente chiuso con tot sospettati che avrebbero tutti un movente", ti può piacere, se invece non è il tuo genere, non ci troverai niente di sconvolgente e nuovo che ti faccia cambiare idea, IMO


message 9: by Shardangood (new)

Shardangood | 2165 comments And Then There Were None by Agatha Christie mi era piaciuto. Ma da come me lo hai descritto mi pare un po' troppo uguale. L'importante per me è che comunque non ci siano cinesi, altrimenti non me lo gusto.


message 10: by Roberta (new)

Roberta (driope) | 7326 comments Mod
Mi sembra che sia sfruttato più il cliché dei gemelli, che quello dei cinesi.

Ci stiamo tutti chiedendo perché i cinesi siano vietati, vero?


message 11: by Shardangood (new)

Shardangood | 2165 comments Perchè sono gialli già di loro, credo.


message 12: by Francesco (new)

Francesco (thekaspa) Shardangood wrote: "Perchè sono gialli già di loro, credo."

E perché è un'estensione del divieto dei gemelli.


message 13: by Pierre (new)

Pierre Menard | 2366 comments Mi dispiace molto per la signora James! Di lei ho letto due libri della serie di Dalgliesh, La torre nera e Morte in seminario e li ho trovati ben scritti, avvincenti e piuttosto articolati. Come dice giustamente Moloch, sono gialli del tipo "delitto in ambiente chiuso con quasi tutti i personaggi sospettabili".

Ringrazio Roberta per averci parlato del decalogo di Knox che non conoscevo affatto. Molto interessante: proverò con i prossimi gialli a vedere se le varie regole sono rispettate.

Riguardo alla regola sui cinesi, battute a parte, credo che il motivo del bando sia dovuto al cosiddetto "pericolo giallo" che ai tempi di Knox (e anche dopo: ricordate il malvagio imperatore Ming di Mongo, avversario di Flash Gordon) era un vero e proprio tòpos letterario:

http://en.wikipedia.org/wiki/Yellow_P...

Inserire un personaggio cinese significava indurre il lettore a sospettarne un coinvolgimento nel delitto e a scoprire le carte.

Mi diverte molto che un teologo abbia deciso di escludere apriori l'intervento di agenti sovrannaturali...


message 14: by Roberto (new)

Roberto Perrini | 159 comments ho letto Copritele il volto...davvero un bel giallo


message 15: by Roberto (new)

Roberto Perrini | 159 comments mi dispiace molto...


message 16: by Rino (new)

Rino Pensato | 1 comments Sono appassionato (e modesto studioso), di Bibliomysteries). Di P. D. James ho amato molto un suo romanzo di questo genere: Original sin, in italiano Morte sul fiume. Si parla di case editrici, di libri. E la James fa esprimere ai suoi personaggi alcune idee molto interessanti. Qualche esempio: “[Libri] Brutti per chi? E che cosa vuol dire brutti?...Chi siamo noi per dire ai lettori che cosa va bene per loro? E poi, non hai sempre sostenuto anche tu che l'importante e che la gente legga? Lasciamoli cominciare con i romanzi sentimentali e dozzinali, poi forse andranno avanti e arriveranno a Jane Austen o George Eliot. Anche se non vedo la necessità che vadano avanti, voglio dire che arrivino a leggere i classici. […]. Che male c’e se leggono i romanzetti dozzinali, visto che gli piacciono? È presuntuoso e paternalistico giustificare il romanzo popolare solo come presupposto a letture più elevate...»
L’editore inglese di P.D. James, Faber & Faber, ha pianto la scomparsa di “una delle scrittrici inglesi più importanti del nostro tempo”. E Antonia Susan Byatt ha dichiarato che “scriveva benissimo e avrebbe dovuto vincere il Booker Price”, il più importante premio letterario inglese (la Byatt lo ha vinto, con un grande “bibliomystery” (Possession, 1990; Possessione, Einaudi, 1992). Il modello della James, del suo stile “elegante e affilatissimo”, non era Agatha Christie (da lei, come da Chandler), criticata per la lingua e lo stile non propriamente impeccabili. P.D. James amava Graham Greene, Evelyn Waugh, grandi maestri di stile e di lingua, come la sua prediletta Jane Austen, a cui dedicò, autorizzata dagli eredi, un sequel di Orgoglio e pregiudizio: Morte a Pemberley (Death Comes to Pemberley), Mondadori, 2013.


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