In Biblioteca puoi scoprire autori e opere che non conoscevi o di cui avevi sentito parlare ma che ancora non avevi avuto modo di leggere. Ed è per questo che abbiamo deciso di dedicare un angolo alla scoperta di questi "tesori nascosti".
Oggi l'opera e gli autori prescelti sono: “È un libro" di Lane Smith.
Lo scimmiotto spiega all'asino zuccone che un libro non si mastica, non serve come cuscino o come cappello, non serve per mandare messaggi né per telefonare, né per fare le costruzioni, ma... per leggere. Perché? Semplice: perché è un libro!
Storia ironica, divertente, “spiazzante”. Un albo illustrato, con dialoghi molto semplici, veloci e imprevedibili che mettono a confronto un asino ipertecnologico con una scimmia che non vorrebbe far altro che leggersi il suo libro ("L'isola del tesoro") in santa pace. Ma l’asino, che vede la sua amica scimmia così concentrata, non fa che disturbare la malcapitata con domande “inopportune”. La sua curiosità e il suo essere così super tecnologico lo spinge a chiedere – rispetto allo “strano oggetto” che cattura tutta l’attenzione dello scimmiotto – dove sia il mouse, se occorra la password, se necessiti di Wi-Fi e … insomma, l’asino vuol sapere: “Che altro fa questo libro?”. Fino a che per soddisfare la sua curiosità e accertarsene prende quell’oggetto “misterioso” di carta dalle mani della scimmia (che va a cercarsene un altro in biblioteca per potersene stare in santa pace per un po’) e vi si immerge, perdendosi nella lettura. Non vi sveliamo il finale poiché è veramente tutto da scoprire e assolutamente inaspettato.
Un albo da donare e far leggere a tutti coloro che credono nella tecnologia, nei nuovi dispositivi informatici, che sono costantemente on-line sui social o pronti con la consolle per un nuovo gioco interattivo… Perché va bene la tecnologia ed essere al passo con i tempi, però… un libro è un libro!
Lane Smith vive in Connecticut ma è nato a Tulsa, Oklahoma, non lontano dalla mitica Route 66, nel 1959. Da giovane ha lavorato a Disneyland. Nel corso della sua ormai ventennale carriera, i suoi albi illustrati hanno vinto tutti i più prestigiosi premi di categoria, tra cui, per ben quattro volte, quello conferito dal New York Times.
Oggi l'opera e gli autori prescelti sono: “È un libro" di Lane Smith.
Lo scimmiotto spiega all'asino zuccone che un libro non si mastica, non serve come cuscino o come cappello, non serve per mandare messaggi né per telefonare, né per fare le costruzioni, ma... per leggere. Perché? Semplice: perché è un libro!
Storia ironica, divertente, “spiazzante”. Un albo illustrato, con dialoghi molto semplici, veloci e imprevedibili che mettono a confronto un asino ipertecnologico con una scimmia che non vorrebbe far altro che leggersi il suo libro ("L'isola del tesoro") in santa pace. Ma l’asino, che vede la sua amica scimmia così concentrata, non fa che disturbare la malcapitata con domande “inopportune”. La sua curiosità e il suo essere così super tecnologico lo spinge a chiedere – rispetto allo “strano oggetto” che cattura tutta l’attenzione dello scimmiotto – dove sia il mouse, se occorra la password, se necessiti di Wi-Fi e … insomma, l’asino vuol sapere: “Che altro fa questo libro?”. Fino a che per soddisfare la sua curiosità e accertarsene prende quell’oggetto “misterioso” di carta dalle mani della scimmia (che va a cercarsene un altro in biblioteca per potersene stare in santa pace per un po’) e vi si immerge, perdendosi nella lettura. Non vi sveliamo il finale poiché è veramente tutto da scoprire e assolutamente inaspettato.
Un albo da donare e far leggere a tutti coloro che credono nella tecnologia, nei nuovi dispositivi informatici, che sono costantemente on-line sui social o pronti con la consolle per un nuovo gioco interattivo… Perché va bene la tecnologia ed essere al passo con i tempi, però… un libro è un libro!
Lane Smith vive in Connecticut ma è nato a Tulsa, Oklahoma, non lontano dalla mitica Route 66, nel 1959. Da giovane ha lavorato a Disneyland. Nel corso della sua ormai ventennale carriera, i suoi albi illustrati hanno vinto tutti i più prestigiosi premi di categoria, tra cui, per ben quattro volte, quello conferito dal New York Times.
Scritto da Valentina Pascetta