Lo Scaffale Tematico discussion
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Spelling #4 - Commenti

Antonio Pagliaro - Storia terribile delle bambine di Marsala
343 pagine
Libro terribile per gli argomenti trattati, il rapimento e l'omicidio di tre bambine, l'arresto dello zio che confessa, ritratta, fa i nomi (tanti) di altri colpevoli e presunti mandanti (compresa la mafia) .
Narrazione eccellente, con un richiamo a tutti i più importanti avvenimenti successi in quegli anni.
Pena infinita per quelle povere vittime senza alcuna colpa.

Hugues de Payns
Matrimonio normanno di Julie Garwood
Pag 271
Un libro storico con dei personaggi principali fantastici.
Lui un guerriero agile e spietato ma un amante leale e gentile.
Lei una ribelle per antonomasia ma che vuole cambiare per soddisfare il desiderio (secondo lei) del marito. È difficile attutire le proprie caratteristiche ma a volte si perdono le particolarità che piacciono .
Per difendere il re affronta tanti conflitti e addirittura a moglie riesce a salvarlo grazie alla bravura con le fionde.
Molto sviluppato il concetto di famiglia da lei per un’indole innata .
Lo consiglio vivamente
4,5⭐️
9.3.2022
https://www.goodreads.com/book/show/2...

Il codice Debussy: Storia di una resistenza montana, e della musica che l'ha accompagnata di Lorenzo Della Fonte
Pagine: 260
Il Codice Debussy è un romanzo, anzi un thriller, ambientato ai tempi della II Guerra Mondiale, che intreccia storie della Resistenza in Valtellina, l’odio per i Fascisti e la passione per la musica e l’alpinismo.
L’autore, Lorenzo Della Fonte, direttore d’orchestra, compositore, insegnante e scrittore, dà vita a una storia che si snoda attraverso la ricostruzione dell’assassinio di una giovane domestica ebrea, e su una valigetta contesa da partigiani e nazifascisti. Un oggetto anch’esso realmente esistito e che, insieme a una sorta di codice del compositore musicale francese Claude Debussy, potrebbe svelare il segreto di Ettore Castiglioni, il grande alpinista morto in Valmalenco che ha aiutato a espatriare dall’Italia molti ebrei e perseguitati politici. L’alternarsi di capitoli sulla Resistenza e capitoli dedicati alle indagini fa sì che la narrazione, anche se scorrevole, a tratti incalzate come il genere del giallo richiede, lasci spazio a momenti di sospensione, di riflessione. Proprio quando siamo sul punto di scoprire qualcosa di nuovo sull’omicidio – la parte finzionale del romanzo – la narrazione si interrompe per riportarci su quell’elemento reale della narrazione e che in quanto tale non deve essere dimenticato: la guerra.
Questa storia è perfetta per i lettori che amano i gialli atipici, ossia quei libri che non sono incentrati esclusivamente su un’indagine, ma che alternano la suspense ad altre tematiche: nel caso de Il codice Debussy, la Resistenza tra i monti della Val d’Aosta e soprattutto della Valmalenco, vicinissima al confine con la Svizzera; la montagna, con i suoi luoghi aspri e accoglienti in egual misura e le conseguenti riflessioni che la natura fa nascere nell’animo delle persone più sensibili; la musica con le sue note amichevoli e rassicuranti – e riguardo a questo aspetto del romanzo non potrebbe essere altrimenti visto che l’autore è un direttore d’orchestra.
Una bella lettura. Consigliato.

Frankenstein Mary Shelley (280 pag.)
Credo di aver approcciato questo romanzo in modo molto superficiale, convinta che sapessi abbastanza sulla storia grazie al cinema o alla tv o semplicemente a tutto quello che avevo raccolto negli anni passati sull'argomento. L'unica cosa che ho trovato interessante è lo spunto di riflessione che offre sulla natura umana, sull'esistenza, sull'essere soli e sugli effetti della non accettazione. Le altre aspettative sono state deluse tutte. Mi aspettavo un romanzo avvincente (ho ancora in testa Dracula se proprio voglio fare un paragone) ma è molto molto noioso in alcuni punti, non sono proprio riuscita ad appassionarmi e infatti ho impiegato qualche giorno di troppo per terminare un libro così breve. Sicuramente merita per i temi trattati, sono contenta di aver recuperato un altro classico che mi mancava ma credo di essermi approcciata in modo veramente sbagliato a questa lettura.
✏️ hugues de payns

Cleopatra: La regina che sfidò Roma e conquistò l'eternità
sono state conteggiate 5 A anzichè 6

123 pagine
Un gruppo di esperti criminali decide di rapire Abbè Pierre e Madre Teresa di Calcutta per "ricattare il mondo". Il giorno programmato tutto sembra andare bene finché un gruppo di ragazzini non li batte sul tempo e rapiscono i due obiettivi prima di loro.
Hanno però lo stesso obiettivo: ricattare il mondo, ovvero far esporre i più alti rappresentati dei paesi (dal presidente USA a il Papa) a favore dei poveri.
La trama in sé è ciò che mi ha spinto a cominciare questo libro, ho pensato sarebbe stato divertente, soprattutto perché è indicato come libro per ragazzi.
Io non lo consiglierei mai a dei ragazzini, le prime trenta pagine non fanno capire niente di cosa stia succedendo e quelle dopo sono un susseguirsi di eventi che iniziano e finiscono senza dare un vero contributo alla trama che risulta un po' scarna.
Mi dispiace perché l'idea poteva essere sviluppata meglio, con toni ironici, dando comunque l'insegnamento che l'autore voleva portare all'attenzione, cioè dare importanza anche agli ultimi.

La promessa: Un requiem per il romanzo giallo di Friedrich Dürrenmatt
pag. 155
La voce narrante è quella di uno scrittore di romanzi polizieschi che ha incontrato un uomo, ex comandante della polizia cantonale, che gli racconta una storia terribile che si conclude con una terza persona che racconta a sua volta una storia ancora più terribile. Già solo questo meccanismo di scatole cinesi è estremamente intrigante. Se poi aggiungiamo uno stile narrativo incalzante e avvincente, si capisce bene come questo romanzo breve sia un vero gioiellino.
H U G U E S
D E P A Y N S
Lettera G
La sposa ribelle di Julie Garwood
264 pag.
Intrighi, vendette e scontri caratteriali per un historical romance senza infamia e senza lode, che si dimentica in fretta.
Non ho letto molto di questa autrice, ma secondo me questo è il meno riuscito.
3 stelle tirate un po' per i capelli.
D E P A Y N S
Lettera G
La sposa ribelle di Julie Garwood
264 pag.
Intrighi, vendette e scontri caratteriali per un historical romance senza infamia e senza lode, che si dimentica in fretta.
Non ho letto molto di questa autrice, ma secondo me questo è il meno riuscito.
3 stelle tirate un po' per i capelli.

La tentazione del capo di Katy Evans
Pag 134
Una storia interessante che vede coinvolta un’intera famiglia.
Un tentativo di riscatto da parte dell’assistente succube di un capo despota.
Quando decide di licenziarsi per aver trovato un altro lavoro, lui la cerca per la sua affidabilità per una necessità impellente.
Lei ne approfitta economicamente e da quel momento in poi piano piano si scoprono le carte.
Scorrevole nella lettura, mi sarebbe piaciuto leggerli un po’ di più.
3,5⭐️
11.3.2022
https://www.goodreads.com/book/show/5...


@Dima: c'era una lettera accentata, ho corretto
@Elvira: devi aggiornare il post

Lettera S
Il problema è Mister Darcy di Paola Servente
Pag 288
Un romanzo incentrato su continui riferimenti a Jane Austen e sulla possibilità che anche ai nostri tempi possa nascere un amore come quello di Darcy ed Elisabeth.
Orgoglio e pregiudizio è il mio libro preferito per eccellenza percui i riferimenti non potevano che farmi piacere.
Il resto della storia, nulla di eccezionale.
Una cardiologa si reca a fare un’esperienza lavorativa a Londra ed incontra il suo Darcy?
Carino il collegamento con il momento dell’innamoramento da parte di Mia anche se non ha visto il castello!
Molto scorrevole
3 ⭐️
12.3.2022
https://www.goodreads.com/book/show/6...

La moglie silenziosa: Un nuovo caso per Will Trent di Karin Slaughter
Pagine: 518
Quando si dice che “Il troppo stroppia” … e questo è il caso. Innanzitutto è troppo lungo quindi le ripetizioni si sprecano, poi c’è troppo che nulla ha a che vedere con un giallo, mystery, thriller o come lo si voglia chiamare, ad esempio il rapporto di Sara con l’ex o con il futuro marito fatta di continue lagne e stupidi litigi, non ha aggiunto nulla alla trama del libro e l' ho trovata veramente pesante. E poi troppo “splatter”, neanche fosse un horror della peggior specie! Ed anche troppe parolacce a caso. Dulcis in fundo: si scopre il colpevole appena si presenta in scena, cioè praticamente all’inizio del libro. Abbiamo anche il troppo … poco, cioè suspense innanzitutto ed indagine pure, dove sono? Senza parlare dei personaggi, Will in primis, questa dovrebbe essere la 10° indagine di Will Trent ah si? Praticamente nel libro non fa nulla di nulla a parte litigare con Sara e, sinceramente mi sembra un disadattato. E poi il cattivo … e chi ha capito, alla fine, perché ha fatto quello che ha fatto? Io sinceramente no. Ci sono altri difetti: il titolo è fuorviante. Questo libro parla di segreti ben custoditi, ma nessuno coinvolge una "moglie" e abbiamo solo a fine libro l'affermazione in cui un personaggio dice che voleva una moglie silenziosa, semplicemente ridicola. Un buon thriller dovrebbe fornire indizi lungo il percorso in modo che il lettore possa indovinare chi è il colpevole. Questo libro non l'ha fatto, nemmeno in modo obliquo, fino all'unica frase (praticamente alla fine) in cui una vittima riporta che lo stupratore lo ha fatto perché sua madre era in ospedale. E qui si capisce chiaramente CHI è il colpevole. Anche se io, come ho già detto prima, l’ho scoperto appena è entrato in scena. L’autrice non è riuscita a mascherarlo assolutamente. Non c'è alcuna spiegazione su come lo stupratore ottenga l'accesso agli accessori per capelli delle vittime. Lo stalking è una cosa, ma come fa a entrare nelle case delle donne?
In conclusione: lasciate perdere questo libro è proprio brutto. Voto: ½ stellina.

D E
P A Y N S
Lettera N
John Niven, Maschio bianco etero
376 pagine
Il libro racconta, nello stile iconoclasta di Niven, le vicende del donnaiolo Kennedy Marr, uno scrittore affermato che però ha perso il filo della propria vita a causa degli eccessi (alcol, droga, ma soprattutto donne).
La prima parte del libro è un continuo narrare degli eccessi dello scrittore. Ad ogni capitolo si arriva a pensare "ecco, questo è il massimo a cui può arrivare" e invece nel capitolo successivo gli eccessi diventano ancora più eclatanti.
Ma da metà libro in poi il protagonista deve cominciare a fare i conti con la vita e con gli anni passati che tornano a chiedere il saldo.
Lettura molto piacevole, ma non so se il mio giudizio è dettato dal fatto che io adoro John Niven.
H U G U E S
D E P A Y N S
Lettera P
Fuoco contro ghiaccio di Diana Palmer
150 pag.
Mi dispiace molto dover dire che questo libro è tra quelli da dimenticare.
Mi dispiace perché la signora Palmer scrive bene, mi piacciono i suoi personaggi, soprattutto gli uomini, che mi ricordano molto la pubblicità del dopobarba, "L'uomo che non deve chiedere mai".
Qui la trama è... boh! Lei si comporta "like a virgin touched for the very first time" (cit.), che non è il caso visto che è vedova e scrive libri erotici (ma senza dirlo a nessuno), ma vabbè... Lui è salvo perché, ovviamente, è il figaccione di turno.
Per buona parte del libro questi due non fanno altro che discutere e baciarsi, in ordine sparso. Un po' "Ti amo e poi ti odio e poi ti amo, non lasciarmi mai più..." (cit.).
Snervante.
2 stelle tirate per i capelli, perché Diana Palmer è una delle regine del romance e può succedere un incidente di percorso.
D E P A Y N S
Lettera P
Fuoco contro ghiaccio di Diana Palmer
150 pag.
Mi dispiace molto dover dire che questo libro è tra quelli da dimenticare.
Mi dispiace perché la signora Palmer scrive bene, mi piacciono i suoi personaggi, soprattutto gli uomini, che mi ricordano molto la pubblicità del dopobarba, "L'uomo che non deve chiedere mai".
Qui la trama è... boh! Lei si comporta "like a virgin touched for the very first time" (cit.), che non è il caso visto che è vedova e scrive libri erotici (ma senza dirlo a nessuno), ma vabbè... Lui è salvo perché, ovviamente, è il figaccione di turno.
Per buona parte del libro questi due non fanno altro che discutere e baciarsi, in ordine sparso. Un po' "Ti amo e poi ti odio e poi ti amo, non lasciarmi mai più..." (cit.).
Snervante.
2 stelle tirate per i capelli, perché Diana Palmer è una delle regine del romance e può succedere un incidente di percorso.

@Elvira, solo per curiosità: tu commenti da cellulare? Perché se commenti da PC non potresti mettere direttamente il link all'edizione come fanno tutti gli altri, invece di metterlo in fondo?

Il caffè dei gatti: Non ti servono 7 vite puoi essere felice in questa di Anna Solyom
pag. 147
un'idea carina, forse non troppo originale ma manca completamente lo sviluppo della trama e il finale arriva così, tra capo e collo.
Lei è una ragazza (a 40 io la definisco ancora ragazza, ok?) che deve ripartire da zero dopo essere tornata a vivere in Spagna e dopo la fine di una lunga storia d'amore. Decide di andare a vivere a Barcellona e una serie di eventi fortuiti la portano a lavorare al Neko Cafè... qui i gatti, che lei odia ovviamente, le faranno da maestri di vita.

Trilogia del ritorno: L'amico ritrovato; Un'anima non vile; Niente resurrezioni, per favore di Fred Uhlman
Pagine: 222
Avevo già letto L'amico ritrovato, ma ho approfittato di questa occasione per ascoltare anche gli altri due testi della trilogia. Ascoltarla è stata un piacere, tenero e struggente allo stesso tempo. Le due storie sono collegate, mentre la terza è a sé, ma ambientata nella stessa città e legata alla stessa scuola. Inoltre, anche le vicende hanno un collegamento, anche se molto triste: la situazione degli ebrei tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Tre storie commoventi che vanno recuperate.

Il drago di sua maestà di Naomi Novik
pag. 408
Di questo romanzo, ho apprezzato l'abilità dell'autrice di inserire un elemento così spiccatamente fantasy (i draghi) in un contesto storico reale e preciso: la politica di conquista di Napoleone, la rivalità fra Nelson e Villeneuve, la battaglia di Trafalgar. Ho apprezzato lo stile spigliato e fluente della narrazione. Ho apprezzato l'inizio veloce e la caratterizzazione dei personaggi, anche del quella del drago Temeraire, cui viene attribuita una personalità molto particolare. Poi però ho perso un po' di interesse per la trama, da una parte perché prevedibile, dall'altra perché non si è discostata quasi mai dalla dicotomia drago-capitano del drago. Quest'ultima caratteristica non mi ha ancora permesso di decidere se continuare o meno la serie.

Ossigeno di Sacha Naspini
224 pagine
Un libro ansiogeno, intenso; uno stimato professore universitario, con una solida famiglia alle spalle, nasconde una terribile doppia personalità: ha tenuto prigioniera una ragazza per ben 14 anni.
Quando viene scoperto, a farne le spese è soprattutto il figlio, che vede cadere tutte le certezze che aveva, e cerca affannossamente di ritovare un equilibrio complicatissimo.
Conoscevo di nome Naspini, ma non avevo mai letto nulla di suo, e devo dire che non mi ha deluso, anzi.

Lettera A
Un viaggio chiamato amore : Lettere 1916 1918 di Sibilla Aleramo e Dino Campana
Attenzione spoiler
1. Raccontaci in breve la trama del libro e le tue impressioni
Una storia d’amore sofferta da entrambi i soggetti Dino Campana e Sibilla Aleramo.
Due scrittori che si incontrano e relazionano nell’arco di 3 anni 1916-1918.
Problematiche molto difficili da superare. Quando di mezzo c’è la
mente umana... alzo le mani.
La biografia di Sibilla mi affascina e mi incuriosisce... sicuramente non è stata ad aspettare la manna dal cielo in fatto di uomini. Sono curiosa di leggere il suo libro : Donna.
E la pazzia di lui? Lo era veramente o no? Subisce violenza fisica da lui?
La loro storia d’amore studiata dalle poche lettere presenti in cui traspare la sofferenza vissuta.
Quante belle parole : se credi mi saranno grate tue notizie e assicurati che di te conservo il più ‘dolce‘ ricordo .
Che tristezza scrivere: Noi non ci rivedremo più sulla Terra.
Un’altra bella frase: non mi offendere, sarò il tuo amico silenzioso, non domando la gioia, voglio solo vederti . Sibilla perché vuoi che muoia lontano da te?
Oppure: Se credi che abbia sofferto abbastanza, sono pronto a darti quello che mi resta della mia vita.
Intrigante
4⭐️

LETTERA Y (Banana Yoshimoto)
https://www.goodreads.com/book/show/5...
pag. 148
Non avevo mai letto nulla di Banana Yoshimoto e ho approfittato di questa challenge per recuperare.
Le due storie presenti nel libro sono davvero piacevoli, trasudano di cultura giapponese nella quale fantasia e realtà convivono e si completano nell'affrontare temi molto delicati come quello della morte che è l'argomento comune alle vicende di Mikage e Yuichi e a quelle di Satsuki, Hitoshi, Hiiragi, Yumiko e Urara.

Il libro dei gatti tutofare, di T.S. Eliot, pag. 156
https://www.goodreads.com/book/show/5...
Libricino molto amato dai gattofili.
Ogni poesia presenta un tipo di gatto ed ognuno può riconoscere un proprio gatto.
La mia ultima gatta era sicuramente un Sandokat, temuta dai topi, ma anche dagli umani

Hotel World di Ali Smith (212 pag.)
Non amo particolarmente le raccolte di racconti ma questo libro è un po' speciale. Il modo in cui la Smith fa parlare i suoi personaggi è speciale e le loro voci tutte unite formano una storia sola. Il primo capitolo, o sezione o racconto, non so davvero come chiamarli, è a mio parere bellissimo, mi ha lasciato senza fiato.
✏️ hugues de payns

lettera E
Un’infermiera nell’alta società di Molly Evans
Pag 113
Una donna che per realizzare la sua passione si avventura in una nuova esperienza lavorativa nonostante l’impero familiare in cui vive.
Si ritrova a far valere le sue capacità e salvare la vita con le sue intuizioni.
Incontra un medico dedito al lavoro e alla realizzazione di una clinica che aiuti tutti, con e senza tesserino sanitario.
Aiuta lui a superare il senso di colpa per il fratello.
Riuscirà a superare il confronto con il padre di lei quando scopre che non è una semplice infermiera?
Carino
3,5⭐️
17.3.2022
https://www.goodreads.com/book/show/3...

Il club degli incorreggibili ottimisti di Jean-Michel Guenassia
Pagine: 702
Parigi, anni 50, personaggi diversi tra loro si ritrovano al bistro Balto accomunati da un unico destino: essere sfuggiti alle dittature del proprio Paese. “Quello che conta nella Terra promessa non è la terra, è la promessa”
Un bellissimo romanzo di formazione che nonostante la mole (700 pagine) ho letto in pochissimo tempo. Ambientato in una Parigi di fine anni ’50 ha come protagonista Michel Marini, un adolescente che ama giocare a calciobalilla, leggere (anche camminando) ma è una schiappa in matematica. Un’adolescenza segnata da tanti incontri importanti, da molti personaggi che popolano le pagine di questo romanzo, da molte storie che si intrecciano nei quartieri che il ragazzo frequenta. Michel viene da una famiglia problematica, italo-francese, alle prese con il boom economico e la crisi algerina, come il resto della Francia a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60. A poco a poco Michel entra a far parte di un gruppo di amici che discute, gioca a scacchi, lotta per sopravvivere: il gruppo di amici è formato da rifugiati politici dell’altro lato della cortina di ferro, ed è il club che dà il titolo al romanzo, un gruppo di sognatori utopisti, eppure fortemente disillusi, e di molti di essi l’autore ci farà conoscere le ragioni che hanno portato alla fuga verso Parigi.
C'è l'ex diplomatico che per diletto scrive libri di storia che mai nessuno gli pubblicherà, c'è Leonid, l'eroe russo dell'aviazione fregato dall'amore per una hostess dell'Air France, c'è Igor, Igor un medico russo con un cuore grandissimo, che si ritrova a fare il tassista notturno col suo carattere ruvido e polemico, Werner, esule della Germania, Imrè e Tibor, due omosessuali ungheresi e l'enigmatico Saša, che si insinua piano nel racconto, ma grazie al quale si avrà un finale romanzesco, da giallo, da spy story staliniana. Bello anche il personaggio femminile di Cècile (sorella dell’amico Pierre e fidanzata del fratello Frank) piccola borghese sperduta, che legge Camus, beve solo cappuccini e studia lettere.
Bella anche l’ambientazione: Parigi con tutta la sua poesia, i bistrot, il Lussemburgo e la fontana dei Medici, la zona della Sorbona e il quartiere latino.
Insomma un libro che mi è piaciuto molto e che consiglio. Voto: 4 stelle e mezza.

L'equazione del cuore di Maurizio de Giovanni
252 pagine
Ecco de Giovanni alle prese con una storia che non fa parte di alcuna serie. Al centro di essa ci sono comunque i sentimenti e le emozioni; un professore di matematica in pensione, ritiratosi a vita solitaria su un'isoletta dopo la morte della moglie e, appunto, la tanto agognata pensione si ritrova, suo malgrado, in seguito alla morte della figlia e del genero in un incidente automobilistico, ad essere catapulatao in una realtà agli antipodi con la routine che tanto aveva faticato a crearsi.
Al capezzale del nipotino in coma, deve ritrovare le parole per instaurare rapporti che credeva dimenticati e superflui, e lo fa proprio ricorrendo a quella matematica che tanto ama.
Come al solito una lettura che fa pensare, anche se, devo ammettere, il mio personaggio preferito resta sempre Ricciardi.

Lettera P
Amianto: Una storia operaia di Alberto Prunetti
Pagine 188
Mi permetto di precisare che il sottotitolo è "Una storia operaia". Ne ho già chiesto la modifica anche ai fini del conteggio punti.
Biografia/Memoir che racconta la vita (principalmente lavorativa) di Renato Prunetti, realizzata dal figlio Alberto.
Renato Prunetti è morto a 59 anni per le conseguenze di un tumore metastatico cagionato dall'esposizione alle polveri/fibre di amianto durante la sua lunga carriera di operaio specializzato trasfertista.
Il figlio Alberto ripercorre tutte le sue esperienze, sofferenze, battaglie sindacali per la tutela dei lavoratori.
Sebbene sia stato scritto da un figlio, non ci ho trovato il trasporto che avrei voluto!

Vi ricordo cortesemente di inserire il titolo con il pratico strumento "add book/author", così che compaia come link, l'autore e il numero di pagine prima del comemnto.
Posso capire la fretta quando siamo in scadenza di bimestre, ma se voi aggiornate da pc e non da cellulare io poi ci metto molto meno a copiare il tutto e vi posso aggiornare più efficientemente la classifica.
I commenti #274 e #275 sono due esempi di come NON commentare, perché per entrambi sono dovuto andare sul profilo della partecipante, cercare il libro, copiarlo e verificare che il numero di pagine fosse corretto.
Nel #274 non c'era il numero di pagine né alcun link, nel #275 c'era un link ma mancava il titolo.
Da ora in poi, se non trovo Titolo, Autore e numero di Pagine qui, anche se ci fossero tutti i link di questo mondo non ve lo conteggio.

248 pagine
Billy è un ragazzo di tredici anni che una sera decide di scappare da casa per non assistere per l'ennesima volta alla violenza domestica di cui è vittima sua madre. Fugge e si nasconde in un luogo assai strano: un vecchio cimitero, pieno di erbacce e lapidi centenarie.
Lì incontrerà un vecchio che, in cambio del suo silenzio sul suo nascondiglio, gli chiederà di aiutarlo a ripulire il cimitero in occasione di un evento molto speciale che avverrà tre giorni dopo.
Billy leggerà i nomi sulle lapidi e dagli epitaffi penserà alle vite trascorse dei suoi nuovi vicini. Sua madre, invece, dovrà trovare la forza di liberarsi dalla sua prigione per riavere suo figlio.
Un libro per ragazzi, emotivamente mi ha coinvolto, ha toccato temi delicati senza cadere nella pesantezza "morale".
Bellissimo e consigliato
5 stelle

Il quaderno dell'amore perduto di Valerie Perrin
Pagine: 344
Di lei ho già amato alla follia Cambiare l’acqua ai fiori e da tempo mi riprometto di leggere altri suoi romanzi. Questo è il suo primo libro e si vede come sia all’inizio. Per fortuna che mi sono decisa ad ascoltarlo, perché sicuramente avrei abbandonato presto la lettura. La storia è a tratti banale e a tratti surreale. Ci sono due diverse storie che si mischiano e che creano un po’ di confusione: quella dei genitori di Justine e del fratello/cugino, perché la protagonista si mette a indagare sul loro incidente d’auto; quella di Helene, ai tempi della seconda guerra mondiale. Se si fosse concentrata solo su una di queste, l’avrei apprezzato di più. Mischiare due vicende così diverse tra loro mi mandava sempre fuori strada. Comunque, ascoltarlo è stato piacevole, tutto merito della narratrice!

D E
P A Y N S
Lettera U
John Updike, Il centauro
317 pagine
Finire questo libro è stata una fatica.
Nell'introduzione si parla di una diatriba nel mondo letterario relativamente al merito di John Updike. Qualcuno definisce i suoi libri senza sentimento e qualcuno invece pensa che l'autore sia sottovalutato. Io, dopo aver letto questo libro, sto dalla parte dei primi.
All'inizio sembra ci sia un intento di parallelizzazione di questa storia con i miti greci, ma questo intento si perde dopo i primi capitoli.
La narrazione è inutilmente prolissa e nel libro succede veramente poco. Nemmeno le riflessioni dei personaggi sono veramente degne di nota.
Per conto mio un libro assolutamente trascurabile.

D E
P A Y N S
Lettera U
John Updike, Il centauro
317 pagine
Finire questo libro è stata una fatica.
Nell'introduzione si parla di una diatriba nel mondo letterario rel..."
Di Updike ho letto "Corri coniglio" il primo di una serie, ma l'ultimo in assoluto che leggerò di questo autore. 😆

La morte corre sul fiume di Davis Grubb (259 pag.)
Un classico noir, una favola nera che fa dell'atmosfera e della suggestione tutto il suo potenziale. Nonostante non sia esattamente il mio genere sono riuscita ad apprezzarlo, credo che averlo letto di sera o durante la notte abbia aiutato ad immergermi meglio nella storia e abbia messo quel pizzichino di brivido che serviva. Molto suggestivo.
✏️ hugues de payns

D E
P A Y N S
Lettera U
John Updike, Il centauro
317 pagine
Finire questo libro è stata una fatica.
Nell'introduzione si parla di una diatriba nel mo..."
Grazie! Volevo dargli una seconda possibilità proprio con Corri coniglio, corri, ma mi hai convinto a lasciar perdere.

Donne d'Algeri nei loro appartamenti di Assia Djebar pagg.227
Raccolta di racconti della scrittrice algerina. Purtroppo non sono rimasta coinvolta da questi racconti, nonostante gli argomenti interessanti. Parla delle donne algerine, dal loro punto vista, della loro vita, dei lutti e della ripresa dopo la guerra di liberazione algerina. In ogni caso non mi sono piaciuti, non ci sono entrata in sintonia. Anzi, a dirla tutta, ho faticato a terminarli. Nella postfazione invece, ho trovato degli interessanti spunti per approfondire la storia del dipinto di Delacroix che porta lo stesso titolo del libro e della storia algerina, nonché un utilissimo glossario delle parole tipicamente musulmane e nozioni sul calendario utilizzato.

______ __ _AY__
A Emma di Jane Austen di 475 pagine
Solitamente amo leggere Jane Austen anche i suoi libri che meno amo, in quanto è sempre un piacere ridere con lei della società del tempo.
Devo dire che Emma è una delle eroine della scrittrice che mi piace di meno (seconda solamente a Fanny Price), ma solitamente non mi pesa rileggerne la storia.
Stavolta ho trovato purtroppo un edizione che peggiore non poteva essere! Errori in ogni pagina e la frustrazione salita alle stelle.
La prossima volta suppongo che sarò più attenda all'edizione che scelgo...

Macbeth di William Shakespeare
Pagine: 293
Seconda opera di Shakespeare che leggo dopo Romeo e Giulietta. Le opere teatrali non fanno per me e l'avevo già capito, però almeno Romeo e Giulietta è stato più interessante da leggere. Questa è una vera e propria tragedia, in tutti i sensi: omicidi ovunque. Almeno le pere teatrali si leggono in fretta, quindi terminarlo non è stato così difficile.

Commento qui: https://www.goodreads.com/review/show...

Lettera Y
Chinatown interiore di Charles Yu
Pagine: 288
Romanzo vincitore del National Book Award nel 2020 e del Prix Medicis Etranger che riflette sul razzismo più o meno latente ancora esistente negli Stati Uniti nei confronti dei cittadini di origine asiatica, attraverso i ruoli che vengono affidati agli stessi all'interno delle serie tv.
Spesso gli asiatici sono infatti costretti a fingere un accento che non hanno essendo nati negli Stati Uniti, ad interpretare i soliti ruoli, per la maggior parte marginali o vere e proprie comparsate, senza alcuna identità e addirittura se il loro personaggio muore, dopo un periodo di pausa possono riprendere il loro ciclo interpretando anche nella stessa serie un altro ruolo altrettanto marginale.
Molto interessante, soprattutto perché affronta la tematica in maniera innovativa.

@Alice, ad Amianto mancano le pagine"
Devo averle cancellate! Le ho rimesse

307 pagine
La mia eterna ricerca dei miti greci dal punto di vista delle donne mi ha portato a scovare questo nuovissimo retelling della guerra di Troia.
Incontriamo tante donne: madri, mogli, sorelle, figlie, dee e guerriere. Donne con una forza incredibile, che hanno passato e subito dolori inimmaginabili. La perdita dei propri affetti e della patria, ma mai calpestate, orgogliose e alcune di loro molto vendicative. Agiscono e combatto, ognuna a modo loro. Mi sono immedesimata nel loro dolore, nella loro rabbia, paura e vittoria.
Ho amato alcuni capitoli, come quelli dedicati alle troiane, ad Andromaca e Cassandra. Ho detestato quelli di Penelope, che non sono altro che la descrizione di ciò che succede a Ulisse sotto forma di lettera, non aggiunge niente alla figura di Penelope.
Rispetto al retelling che ho letto l'anno scorso mi è piaciuto molto di più!

La donna di marmo di Louise May Alcott pagg.200
Un racconto che servì a far sopravvivere la scrittrice. Non mi ha convinto, in alcuni punti mi ha ricordato le atmosfere di “Rebecca” della Du Maurier. Per molti sarà un pregio, ma io non ho apprezzato nemmeno quello! Tra l'altro questo libro è precedente di parecchi decenni. In ogni caso la trama è presto detta: un'orfana, accolta in casa di un misantropo, profondamente amico della defunta madre, cresce nella totale devozione verso quest'uomo che la vuole fredda come il marmo. E' una storia di sentimenti non detti, di verità nascoste di bufere e tempeste durante le quali si scopre tutto, come nei migliori romanzi gotici. Gli elementi ci sono tutti, ma non mi ha attratto. Peccato. Tre stelline per l'impegno e la fantasia.

Sinceramente non mi è chiarissimo il motivo del titolo, nel senso che sì, ho capito chi è la Strega e cosa vuol dire il suo patto, ma ugualmente mi sembra un titolo poco azzeccato.
La storia mi ha ricordato un po' troppo una delle prime avventure di Geralt di Rivia, se non fosse per il colpo di scena finale che la rende originale.
Come sempre, ottimi disegni e superbe sequenze di combattimento.

La coppia perfetta di B.A. Paris
Pagine: 340
Ho letto questo libro da diversi giorni, procrastinando la stesura del mio commento perché veramente indecisa su cosa scrivere. Ed ora quasi non ricordo più di cosa diavolo parlasse. Questo è un segno che proprio non mi ha lasciato nulla. Non un libro memorabile quindi. E’ scivolato via.
Sono sicuramente “fuori dal coro”, vista l’ingente messe di 4/5 stelle. La premessa era buona e il libro è iniziato bene. Ho pensato che le rappresentazioni degli abusi senza ricorrere all'abuso fisico in senso stretto fossero eccellenti. Ma progredendo la storia è andata deteriorandosi sempre più. Non entrerò nella trama, diciamo che non sono riuscita a superare le circostanze poco plausibili. Il personaggio principale: Grace è una acquirente di prodotti ortofrutticoli da Cile e Argentina per Harrod’s che quindi aveva l’abitudine di girare il mondo non certo una sprovveduta ragazzina di provincia, ma sua sorella Millie, con la sindrome di Down, ha più buon senso di lei. Questa donna indipendente con il suo lavoro potente e ben pagato (possiede il suo appartamento a Londra, paga la costosa istruzione della sorella), questa figlia esuberante che si scaglia contro i suoi genitori per il loro atteggiamento insensibile nei confronti di Millie, diventa improvvisamente questa disgraziata oppressa nello spazio di un pagina. I suoi deboli tentativi di fuga vengono liquidati troppo rapidamente come le invettive isteriche di una pazza che deve essere rinchiusa in casa per il suo bene - una Bertha Mason dell'età moderna. E siamo costretti a credere che dopo aver messo a segno una performance perfetta davanti ai loro amici, Grace non verrebbe presa nemmeno un po' sul serio se si alzasse e annunciasse con calma che avrebbe lasciato Jack perché aveva paura di lui e la stava manipolando per fare cose contro la sua volontà. Sarebbe stata semplicemente portata in un "asilo per pazzi" simile a quello con cui Jack continua a minacciare Millie? (Esistono queste cose in questi giorni?) E il coinvolgimento dei servizi sociali, in particolare per quanto riguarda Millie? I suoi genitori sono personaggi unidimensionali; egoisti ed egocentrici, che non volevano nemmeno Grace, per non parlare di Millie. Trascorrono il loro tempo struggendosi per una vita in Nuova Zelanda. Non sappiamo nemmeno i loro nomi! Perché preoccuparsi anche di renderli parte della trama? Adam, Diane e tutti gli altri personaggi periferici e similmente unidimensionali; senza mai mettere in discussione nulla e sempre con soggezione nei confronti di Jack - mai interrogarsi su di lui che arriva a 40 anni senza alcun segno di moglie, fidanzata o partner; o l'assoluta perfezione del suo matrimonio con Grace; o il fatto che Grace non esca mai di casa o dal lato di Jack.
In molti punti mi sono davvero annoiata. Sicuramente non ha aiutato lo stile di scrittura in prima persona. In un thriller poi! E’ come scoprire le carte in anticipo. Dove va a finire la suspense per il finale? Sarebbe stato interessante avere una lenta rivelazione della natura malvagia di Jack e soprattutto dare un’occhiata nella sua mente, cosa che ovviamente è impossibile fare con un racconto della protagonista in prima persona. Forse ho letto troppi thriller psicologici, ma non l'ho trovato elettrizzante. Gli editori dovrebbero smettere di confrontare le nuove edizioni con “Gone Girl” o “Girl on a Train” che comunque, per me sono state appena sufficienti. Questo va ampiamente sotto la sufficienza: 1 stellina.
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D E
P A Y N S
Lettera A
Isaac Asimov, Antologia del bicentenario
Pagine 304
Una bellissima antologia di racconti sui robot, scritti dal re della fantascienza, Isaac Asimov.
I racconti, sempre con protagonisti questi esseri meccanici, sono sempre una scusa per parlare di aspetti profondi della vita umana.
Intuito femminile, il racconto che apre la raccolta, fa riflettere il lettore sulla cultura maschilista ancora presente nella nostra società.
Vasto mondo racconta di come una mente chiusa sulle proprie posizioni possa essere pericolosa e di come sia sempre necessario sentire analizzare i punti di vista altrui per percepire nel modo corretto la realtà.
La vita e i tempi di Multivac fa riflettere sul dualismo sicurezza/libertà (quale scegliere?).
Diradamento selettivo sembra quasi una critica al nazismo e a coloro che considerano gli esseri umani classificabili per importanza.
Ma tra tutti i racconti spicca il bellissimo "L'uomo del bicentenario", che mostra come sia meglio vivere una vita vera rinunciando alla perfezione piuttosto che vivere una vita perfetta ma fredda.
Come al solito Asimov stellare.