pianobi: Lettere da Vecchi e Nuovi Continenti discussion

(Forse) il maggior scrittore messicano (se la gioca con Rulfo), autore molto prolifico del quale in Italia è arrivato non tutto in traduzione.
Ho terminato con soddisfazione La morte di Artemio Cruz , grande libro per eterogeneità di stile, capacità visionaria e altezza di riflessione letteraria (per me, le pagine migliori sono quelle dedicata alla “chingada”).
Anche il racconto Aura è di livello elevatissimo.

Ora cercherò il suo altro capolavoro La regione più trasparente, ma mi rimane la delusione che la sua opera-mondo “Terra nostra” non sia tradotta…

Letto da adolescente L'ombelico della luna, poi più correttamente ritradotto come La regione più trasparente: pur essendo passati vent'anni lo ricordo ancora abbastanza bene, ricordo anche che lo lessi poco dopo Manhattan Transfer di Dos Passos e mi parvero due libri molto simili (il continuo interlacciarsi della storia di una moltitudine di personaggi, la città come vera protagonista,), sebbene di ambientazione diversissima.
Mi piacque tantissimo.

Ho letto solo alcuni anni più tardi La morte di Artemio Cruz, che è in genere considerato il suo capolavoro, ma non mi ha lasciato lo stesso entusiasmo. Piaciuto con riserva, diciamo così.

Aura l'ho letto in spagnolo, ma non mi disse granché.

Il più grande scrittore messicano è Octavio Paz.

Invece a me La morte di Artemio Cruz è piaciuto molto. Sia per la trama ma soprattutto per lo stile, che ho trovato innovativo e perfettamente funzionale alla descrizione del personaggio.
Curioso che Tyrone_Slothrop (ex-MB) abbia aperto questo thread proprio adesso che ho appena acquistato Gli anni con Laura Diaz che sarà una delle mie prossime letture.

Solo per dirvi che l'ambasciatore messicano, che ho ascoltato parlare in ambasciata (tra le altre cose) di Letteratura durante la presentazione di Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi, ha citato Rulfo, Rulfo, ancora Rulfo; e Juan José Arreola :-)