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Parigi 2024 - Letturiadi di GRI
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Squadra 2 - Ruritania

Per me è la prima letturiade.
Per il nome della squadra non saprei, c'è un tema?


Se decidiamo di restare sul tema dei Paesi immaginari, io suggerisco una delle citta´ stato piu´ famose di Mondo Disco: Ankh-Morpork (https://discworld.fandom.com/wiki/Ank...)... "suona" bene solo per i lettori di Mondo Disco, credo! :D

Nel frattempo oggi parto con il mio primo libro breve!



TENNIS
L'atleta leggerà più libri possibili, alternandoli in questo modo: uno dai suoi to-read, uno preso dagli scaffali di un avversario qualsiasi. Valgono i libri inseriti negli scaffali prima del 01/07/2024.
Oro a chi leggerà più libri; in caso di parità si conterà il numero di pagine totali.


Io inizio il mio mammut stasera! In bocca al lupo a tutte, sono curiosa di vedere (e farmi ispirare) dalle vostre letture!



Primo libro finito.
Lumen
Pag.448
Collegamento: nessuno - è il primo
Recensioni: l'ho letto spinta da recensioni entusiastiche di un'amica ma...
Amo i gialli storici e il protagonista so già che mi piacerà però non mi è piaciuto questo romanzo. Forse perché è il primo e risente dell'inesperienza dell'autrice, forse la traduzione non gli rende giustizia (Sellerio mi deludi pure tu) comunque l'inizio è difficoltoso. Poi migliora. Alcuni personaggi, come padre Malecki sono interessanti, altri davvero bidimensionali. Resa bene l'ambientazione nella Polonia immediatamente dopo l'invasione tedesca. I due delitti sono un po' naïves... Si capiva tutto cento pagine prima che ci arrivasse il protagonista.

Primo libro finito.
Lumen
Pag.448
Collegamento: nessuno - è il primo
Recensioni: l'ho letto spinta da recensioni entusiastiche di un'amica ma...
Amo i gialli storici e il p..."
L'ho letto anche io da poco. Mi è piaciuto abbastanza (infatti se ne vedo altri in offerta li prenderò) ma non mi ha convinto al 100%. Sicuramente interessante l'ambientazione e i personaggi, è vero che la parte investigativa vera e propria non è brillantissima e delude un po'. Lo definirei più un romanzo storico che un giallo vero e proprio, che ne pensi?

Il romanzo racconta la vita in un collegio femminile svizzero. La trama non è particolarmente ricca o avvincente ma quello che cattura immediatamente il lettore è la prosa dell’autrice, tagliente e schietta ma comunque ricercata.
Ho sottolineato praticamente metà libro.
Si assiste ad una sorta di infatuazione della protagonista per una compagna poco più grande di lei, nello sfondo della vita da collegio che funge in realtà da seconda protagonista.
La protagonista vive “nell’ordine e nella sottomissione” della vita da collegio per buona parte della sua infanzia e adolescenza, bramando l’entrata nel mondo vero. Vive con riluttanza ma anche con un’esaltazione “leggera ma costante” quegli anni, che definirà, appunto, i beati anni del castigo. Lo consiglio, una lettura piacevole ed interessante.

Una solitudine troppo rumorosa
122 pagine
Un libretto di un centinaio di pagine che ha una forza inaspettata. Potrebbe essere paragonato a un germoglio che cresce nella crepa del cemento. Questo non è un libro facile e probabilmente se l'avessi letto in altro momento avrei dato una stellina in più. La solitudine non traspare tra le righe ma le rompe con tutta la sua potenza. E le righe sono fitte, piene: non c'è un "a capo", non c'è un discorso diretto. Ma nonostante questo ti affezioni al protagonista, riesci anche a sorridere in alcuni passaggi. Unico neo: lo spoiler di tutta la trama nell'introduzione.

Ho scelto di cimentarmi nel ciclo dei Vor di Lois McMaster Bujold di cui avevo letto diversi anni fa "Apprendista ammiraglio" e che avevo trovato veramente molto divertente. La sto leggendo secondo l'ordine dato dall'autrice, non quello di pubblicazione dei libri, che è poi come ha scelto Mondadori di ripubblicarla nei Draghi Urania.
Il primo è "Gravità zero". Siamo nello spazio, vicino ad un pianeta inospitale ma molto ricco dal punto di vista minerario, una multinazionale, la GalaTech, oltre alle attività minerarie e estrattive conduce un esperimento di mutazione genetica che ha dato origine ad una nuova specie di uomini a quattro mani, per avere degli operai migliori. Per varie vicissitudini l'esperimento si deve concludere con la deportazione o l'eliminazione di questi individui, i quad. Il protagonista di questo libro, l'ingegnere Leo Graf, che praticamente guida la rivolta dei quad, aiutandoli a staccare la stazione spaziale in cui erano alloggiati per andarsene a trovare un posto tutto loro, è un personaggio notevole, pieno di risorse e con una dirittura morale che lo guida nelle sue scelte.
Il libro è molto carino e molto divertente, con una ambientazione scientifica e tecnica ben scritta e plausibile.


Disciplina: Pentathlon
Libro #1
Genere: Graphic novel
No sleep till Shengal di Zerocalcare
Pagine: 208
Di Zerocalcare apprezzo molto l'ironia ma anche la semplicità e la sensibilità che ha nel raccontare ciò che vive, come in questo reportage sotto forma di graphic novel: scorrevole, schietto ma anche profondo. Non ho letto il precedente fumetto "Kobane Calling" ma recupererò sicuramente.
"Esco da lì con tre sensazioni distinte e precise. Uno, l'ansia di dover spiegare a tutti quelli a cui devo consegnare qualcosa che ci saranno ritardi. Due, il ricordo di quando a scuola mi davano 200 pagine di compiti a casa. E tre, l'emozione di stare per tornare tra le pagine di una Storia che rimescola tutte le priorità a cui sei abituato."

Ho finito anche il secondo libro.
Questo post è stato rimosso
P. 108
Il libro non mi ha sorpreso per gli esempi dei post riportati perché per lavoro ho già letto alcuni articoli sull'argomento. Però mi ha sorpreso il fatto che la storia sia verosimile, seppur inventata, e che tra le conseguenze dei social ci siano anche vicende come queste. La scrittura è molto scorrevole e il libro si divora. Mi aspettavo però uno sviluppo diverso della storia, più profondo nel finale.

Evan Help Us
Disciplina: Rugby n. 1 (Regno Unito) e Dressage n. 1 (letto in inglese)
p. 241
Libro di Rhys Bowen, scrittrice gallese molto garbata. I suoi libri, senza essere capolavori o gialli particolarmente intricati, sono comunque sempre molto leggibili. Questo è il secondo di una serie ambientata in un paesino del Galles negli anni '90. Il protagonista è il poliziotto locale, il giovane Evan Evans, e i titoli sono sempre giochi di parole con Heaven. Si legge con piacere soprattutto per l'ambientazione, il paesino che un po' resiste e un po' si arrende all'avanzata del turismo moderno, un tema che è di attualità anche quest'estate e i personaggi che sono tutti abbastanza ben caratterizzati e ognuno a modo suo interessante. Un antesignano dei cozy mysteries.

Disciplina: tennis
Scaffale to read avversario: Virè
Emanuele Trevi “Due vite”. Pag. 121
Trevi in questo libro racconta la breve vita di due suoi cari amici, anche loro scrittori, Pia Pera (anche traduttrice, di russo soprattutto) e Rocco Carbone. Li racconta nei loro tratti caratteriali peculiari, un’anima curiosa e reattiva, “un essere incantevole” con la vocazione inestirpabile di proteggere e accudire Pia, pignolo, polemico, un “artista del risentimento” Rocco. Entrambi estremamente intelligenti ed entrambi strappati alla vita prematuramente.
Trevi non delinea delle biografia ma racconta episodi cruciali del loro rapporto di amicizia e dalla sua penna, molto dolce ma altrettanto decisa, traspare immediatamente il forte legame che li univa.
Mi sono emozionata in più di qualche occasione. L’autore scrive benissimo e intendo leggere certamente altro di suo. Cita anche molti libri da tenere d’occhio, in prima ovviamente le opere dei due scrittori protagonisti Rocco e Pia.

Romance storico in stile western con il classico lieto fine: lei e lui si conoscono, entrambi sono nei guai e si odiano, poi si amano e alla fine sono tutti felici e contenti.
Di solito leggo i rosa quando ho bisogno di rilassarmi senza pensare a nulla, proprio perchè sono molto semplici e lineari... e questa estate va così...
Però questa volta tolgo una stellina perchè ci sono alcuni errori di ortografia non giustificabili.

Libro #2
Genere: Saggio
Educazione per un mondo nuovo di Montessori
Pagine: 156
Questo breve ma grande saggio contiene un ciclo di conferenze che Montessori ha tenuto in India nel 1943, paese nel quale è rimasta fino alla fine del secondo conflitto mondiale come internata di guerra. Il libro si compone di brevi capitoli scorrevoli e facilmente fruibili anche dai non addetti ai lavori, sui capisaldi della pedagogia montessoriana, come ad esempio il concetto di Piano Cosmico, ovverosia un grande disegno al quale ogni essere vivente della terra partecipa attraverso il suo lavoro, per favorire l'armonia e la coesistenza pacifica tra tutte le specie.

Finito il terzo libro del ciclo dei Vor: "Barrayar".
Il pianeta di Barrayar viene delineato sempre meglio sia nelle sue connotazioni sociali che politiche. Il personaggio principale qui è decisamente Cordelia la cui caratterizzazione acquista profondità e complessità ed è attraverso i suoi occhi, lei così diversa, possiamo dire progressista, che vediamo e commentiamo la società dei barrayani, L'ironia che la caratterizza sempre sdrammatizza anche i momenti più tragici. Mi piace sempre di più, è un bellissimo libro di fantascienza avventurosa. Adesso so chi sono i genitori e soprattutto la madre di Miles Vorkosigan, l'eroe di tanti libri di questo ciclo

O Caledonia
P. 192
Questo libro partiva bene prima ancora di essere letto perché è ambientato in Scozia, Paese che amo. Si conferma un bel libro, con un personaggio (la protagonista) ben costruito e con cui mi sono subito identificata, anche nei suoi modi e comportamenti poco convenzionali. Le atmosfere scozzesi sono descritte benissimo e c'è pure un ballo scozzese! Insomma, è stata davvero una bella lettura!

Il Club 612 è composto da sei “pazzi sparsi per il mondo”, la cui ossessione è “risolvere il mistero della morte di Saint-Exupéry e di quella del Piccolo Principe”.
Dopo anni di ricerche, i membri del Codice 612 decidono di assumere Andie, giovane stagista in un’agenzia investigativa, e Neven, meccanico d’aerei, con l’incarico di scoprire chi è l’assassino (ed anche chi è la vittima…). E così partono, una tappa dopo l’altra, un’isola dopo l’altra (Bussi ha sostituito gli asteroidi della storia originale), e ogni viaggio porta con sé un nuovo dubbio:
è stato l’aviatore a uccidere il Piccolo Principe?
è stata la rosa a uccidere il Piccolo Principe?
il Piccolo Principe ha ucciso il Piccolo Principe? Saint-Exupéry ha ucciso Saint-Exupéry?
è stato il Piccolo Principe ad uccidere Saint-Exupéry?
a uccidere Saint-Exupéry è stato Horst Rippert? (è un ex aviatore tedesco)
a uccidere il Piccolo Principe sono stati gli abitanti dei pianeti? l’uomo d’affari, il vanitoso, il bevitore, il re, il lampionaio…
E ogni tappa viene sigillata dalla presenza di una scatola di cartone contenente un serpente giallo…
Insomma, ci sono tutti gli indizi necessari per un giallo da leggere tutto d’un fiato. Ma così non è stato per me, che non ho provato simpatia per nessun protagonista (ad eccezione del serpente giallo…). In particolar modo, ho mal sopportato i due protagonisti principali, Andie e Neven, e sono ancora qui a chiedermi a che pro inserire una storia d’amore (pessima) tra loro.
Per quanto riguarda la scrittura: piatta, fredda, non mi ha emozionato.
Ho scelto questa lettura per due motivi: per conoscere finalmente Bussi, che ho visto spesso sugli scaffali delle librerie (gli darò una seconda possibilità, spero che questo libro non sia indicativo del suo modo di scrivere) e per rileggere, a distanza di decenni, il Piccolo Principe (i miei ricordi erano vaghi e, senza la rilettura unita alla verifica su Wikipedia della vita di Saint’Exupéry, non avrei compreso quasi nulla del libro di Bussi).
Un ultimo dettaglio: consiglio la lettura di questo libro agli appassionati lettori di Agatha Christie, ma non faccio spoiler :-)

La mia Ingeborg
P. 173
Un romanzo che si legge tutto d'un fiato anche se a metà circa viene rivelato il fatto chiave della storia. È strano perché questa rivelazione a metà è stata per me come un'inversione di rotta ma non ha smorzato l'entusiasmo della lettura.
La scrittura è veloce ma precisa. Fitta ma leggera. Può essere vista come una storia cupa ma in realtà tutto è compensato dalla vividezza con cui sono rappresentati i personaggi. Mi è piaciuto molto.

“Memoria delle mie puttane allegre”. Pag. 148
Una lettura piacevole ed interessante. Carlotta Vagnoli scrive bene e l’ho seguita con piacere. Uno stile chiaro ed efficace.
In linea con la Collana Passaparola di Marsilio in cui gli scrittori “raccontando il mondo partendo da un libro” l’autrice analizza i personaggi femminili delle opere di Marquez, soprattutto di cent’anni di solitudine, andando a scardinare quell’opinione diffusa per cui le Sue Donne sono tutte viziate, tristi, sterili, monodimensionali. La stessa ci mostra infatti l’altra faccia della medaglia, quindi donne forti, caparbie, risolutive e molto più capaci degli uomini, paragonandole alle donne del suo mondo, le abitanti di Marina di Castagneto Carducci.
La sua è una critica generale ai dogmi e agli stereotipi della cultura patriarcale e cattolica, con l’aggiunta di un certo avvertimento sull’uso dei social e sul rischio di eccessiva chiusura che può derivarne che ho molto apprezzato. Un libro piacevole. Tre stelline.

Sollevamento pesi - primo aggiornamento
I nomi 112 pag.
Conoscevo Laura Pugno come autrice di romanzi (ho adorato Sirene) ed ero curiosa di leggerla come poeta. Una breve raccolta di poesie, un po' difficili devo ammettere, accomunate dall'importanza della parola che crea, definisce. Poesie dove si parla del potere della voce, della mente, spesso contrapposto al corpo.
La paura del cielo 113 pag.
Bellissima questa raccolta di racconti. In poche pagine, con frasi spietate, riesce a descrivere vite intere. Una raccolta piena di tristezza, malinconia, non c'è n'è uno che finisca bene. Sono tutte storie inquietanti, con elementi macabri. Mi è piaciuta molto di più questa raccolta rispetto a I beati anni del castigo
L'evento 120 pag.
Un libro duro, essenziale nel raccontare la propria esperienza di aborto clandestino negli anni sessanta. Descrive quello che succede, senza tralasciare nulla. Mi piace molto come accompagna alla narrazione, delle riflessioni sul processo di scrivere, spiega come cerca di affrontare questo evento passato, con diario e agenda e cercando di immergersi nelle sensazioni provate a quel tempo e tentare di tradurle in scrittura. Riflette sull'importanza della propria esperienza come testimonianza per le altre donne.

E' stata una rilettura perché lo avevo già letto ma diverso tempo fa. Adesso mi è sembrato meno bello, all'inizio il personaggio di Miles Vorkosigan mi è proprio sembrato una macchietta, però la storia si svolge bene ed se è anche un po' surreale e con l'evolversi della vicenda il libro diventa sempre più divertente. Come sempre una lettura appassionante ma non ho trovato quella profondità dei personaggi dei primi libri. Forse soffro anche di una certa stanchezza nel leggere lo stesso ciclo tutto insieme, io leggo di tutto e alterno molto.
Il libro ha 368 pagine e fino a qui avevo le edizioni cartacee. Ora li dovrò rimediare come ebook.

L’inizio della lettura è stato alquanto noioso (fino a pag. 66 mi sembrava di seguire la trama di “Un amore a 5 stelle” e già non sopportavo più i due protagonisti principali…), ma poi la storia ha virato verso il paranormale, il thriller, l’horror, il drammatico… per poi tornare al romantico.
Un film, questo libro è un film che mescola troppi generi, troppi temi e lascia alcuni dubbi, ma che comunque, nel complesso, riesce a mantenere alta l’attenzione del lettore nonostante alcune scelte nella trama siano un po’ scontate e alcuni dialoghi siano un po’ banali.
È un libro che si legge in fretta, è adrenalico e ben scritto, ma credo che lo scorderò anche in fretta… non mi ha lasciato nulla di particolare.

Il silenzio
P. 112
La trama sembra avvincente e mi ha convinto a leggere il libro ma solo con il senno di poi mi rendo conto che in queste poche pagine sarebbe stato difficile leggere uno sviluppo decente della trama. Speravo in un po' di azione, di adrenalina e di un mistero risolto. Ho trovato solo il non sense. Una delusione.

Lesioni personali (Kindle County Vol. 5)
Pag. 546
Collegamento :stesso anno di pubblicazione 1999
Recensione:
Era un po' che non leggevo legal thriller e ci ho messo un po' a calarmi nell'atmosfera e a ricordarmi come fosse non avere un cellulare a portata di mano in qualunque momento per fare di tutto...
Turow sempre intrigante quando ci racconta della Kindle county, corrotta dove nonostante cambino gli attori principali gli "affari" sono governati da pochi con minacce, intimidazione, processi pilotati e omicidi. Un complicato incastro per beccare un giro di processi truccati. Ho trovato durissimo leggere della moglie del protagonista malata di SLA.


Lesioni personali
Pag. 315
Collegamento: stesso titolo
Adoro la Atwood ma stavolta il libro non mi è piaciuto.
Forse non sono riuscita a immedesimarmi né nella protagonista né in nessuno dei personaggi, che anzi mi hanno innervosito.
Racconto ambientato in un'isoletta dei Caraibi che non riesce ad adattarsi alla nuova libertà quando gli inglesi se ne sono andati e finisce in una piccola rivoluzione immediatamente soffocata in cui viene coinvolta una giornalista di costume finita lì per riprendersi dalla separazione dal compagno e da un intervento di tumore al seno.

Romance storico che quindi rispetta tutti i canoni classici dei romance, ma questa volta, oltre ad avere dei dialoghi non banali, ha un elemento ulteriore che non si trova spesso in questo genere letterario: oltre al romanticismo, al lato storico e al giallo da risolvere, c'è un aspetto comico rappresentato da due personaggi che, con le loro scenette, mi hanno fatto sorridere.
Piccola nota: il titolo è fuorviante, fa pensare a storie più famose... c'è la presenza di un bambino che rappresenta il punto di partenza della storia e il centro del giallo da risolvere, ma rimane comunque un personaggio marginale.
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