Books 'n' Booze discussion
Re della Collina
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Classifica e progressi sfida

Libro extra n.5: Due in uno di Sayed Kashua
Una storia ben costruita che intriga e coinvolge fin dall'inizio, dal ritmo sempre serrato.
Indovinato il racconto a due voci, una in terza, l'altra in prima persona.
La storia, su un tema di per sé ordinario quale la gelosia retroattiva, si innesta in un contesto di fondo che, al contrario, è complesso socialmente e psicologicamente ed è questo che dà al libro un significato più interessante, al di là della storia che rappresenta semplicemente lo spunto per tale indagine. In una Gerusalemme divisa tra Est e Ovest con due popoli cittadini dello stesso Stato che vivono in una convivenza che vuole risolversi in una piena e totale integrazione ma che ancora non la sentono come tale. Lo scrittore, da arabo-palestinese israeliano, scandaglia i sentimenti dei suoi protagonisti e su come si relazionano in tale società, tra visioni che si ritengono progressiste, ma che precipitano nelle idee più retrograde all'insorgere del sospetto. Ci risulta non facile leggere parole di tale violenza, odio e disprezzo verso la moglie sospettata, per i ragionamenti che la sottendono: l'idea dell'onore atavico, del forte senso di proprietà che l'uomo ha della donna che è diventata sua moglie, sin da prima addirittura di esserlo. Mentalità che ormai è universalmente ripudiata ma non del tutto debellata, purtroppo, anche nei nostri Paesi. Non che l'autore sembri approvarlo, ma lo racconta, magistralmente, da narratore esterno, scevro da giudizi morali, osservando il suo personaggio, facendolo dubitare e porre a se stesso domande su temi che mai avrebbe pensato di mettere in dubbio, mostrandoci così il conflitto interiore di una generazione che vuole evincersi da idee ancestrali decisamente coercitive ma che riemergono prepotentemente perché residenti in un luogo profondo da cui attingere le radici culturali. In tale direzione va anche l'epilogo del libro. Il tema ci spaventa: così difficile è dunque superare le idee preconcette che ci sono state impresse dalla nostra cultura, dalle nostre tradizioni, anche inconsapevolmente? Anche se riconosciamo perfettamente che sono sbagliate, ingiuste, assolutamente da rigettare? Molto bella la rappresentazione che Kashua fa del conflitto interno dell'avvocato, e delle domande che egli stesso si fa per convincersi, senza riuscirci, che i suoi ragionamenti sono errati.
L'altro protagonista rappresenta un'altra faccia di tale lacerazione: un giovane arabo israeliano, anch'egli laureato, dalle potenzialità brillanti ma dal carattere rifuggente e timoroso, che non trova una collocazione nella società e nel lavoro ma che recupera un suo posto assistendo un giovane ebreo ashkenazita paraplegico che si voleva dare la morte. Non tutto sarà svelato ma ci resta la sensazione di aver letto e vissuto un libro, da osservatori coinvolti e non giudici.

Extra Un'eredità di avorio e ambra di Edmund de Waal, il libro ha vinto alcuni premi (es. Costa Book Award for Biography (2010) categoria BIOGRAFIE).
La biografia di una ricca famiglia ebraica tra 800 e 900, nel bene e nel male della storia. Filo conduttore una raccolta di netsuke (una collezione enorme di piccoli oggetti giapponesi) che accompagnano i protagonisti per tutto il libro.
Libro molto interessante, consigliato.
message 154:
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Agosto2010 fermare l'esecuzione di Ahmadreza Djala
(last edited Mar 30, 2025 03:41AM)
(new)

Libro extra La vita segreta delle api di Sue Monk Kidd
Romanzo di formazione al femminile: la protagonista una ragazzina bianca orfana di madre e con padre violento e anaffettivo trova amore, comprensione in una famiglia, tutta al femminile (tranne Zac) di apicultrici afro-americane.
Mi sembrava di leggere una fiaba per gli adulti per la lievità del tono, anche affrontando argomenti "pesanti" come il razzismo.

Libro standard: 16. Parti e omicidi di Sayaka Murata
È un libro con quattro racconti distopici, ambientati in una Tokyo non ben definita, alcuni dei quali risultano agghiaccianti ma molto realistici. Si tratta di racconti disturbanti che portano inevitabilmente a riflettere e che mettono in gioco l'etica e la difficoltà di stabilire il confine tra giusto e sbagliato, tra vita e morte. Sono tutti in prima persona, quindi intimi, anche se il lato emotivo lo definirei "asciutto", calcolato, distaccato, contenuto, quasi freddo.Tra i quattro ho preferito il primo, che dà il nome al libro, che risulta il più lungo, il più surreale ed anche il più macabro. In uno scenario bianco ed immacolato arrivano la violenza e l'istinto omicida a tingere tutto di rosso. Viene tratteggiata una società in cui sesso ed amore perdono il loro potere, con un forte calo delle nascite, che se ci pensiamo non è poi così lontana dalla società odierna. Grande spazio anche al consumo di insetti a livello culinario, altro scenario attualissimo. Interessante come venga ribadito il continuo cambiamento del mondo che comporta il fatto che il concetto di "normalità " non possa essere avulso dal suo tempo e generalizzato col passare degli anni. Il secondo ed il terzo racconto, incentrati su diversi e strani tipi di relazioni affettive, li ho trovati i più realistici. L'ultimo, brevissimo, più distante dal vero, come il primo. Murata Sayaka presenta temi decisamente provocatori, con una scrittura decisa e molto scorrevole, in cui sono presenti numerosi dialoghi. Ciò che trovo strano è ricondurre questo libro al genere horror, se non per l'orrore che possono suscitare nel lettore alcune vicende tutt'altro che lontane dal vissuto quotidiano. Leggerei sicuramente altro di questa scrittrice.

Nessundove di Neil Gaiman, vincitore del Prix Julia Verlanger (1999).
La vita monotona di Richard viene sconvolta quando, contro il parere della fidanzata, decide di aiutare una ragazza ferita e la seguirà sotto le strade di Londra. Londra Sotto è una versione più cupa, sporca e pericolosa della città, dove le stazioni della metropolitana, assumendo un significato letterale del nome, divengono luoghi di incontro ed accessi ad una realtà alternativa dalla quale Richard non riesce a fuggire perché nella Londra Sopra nessuno più lo nota e lo considera.
Un universo parallelo a tratti raccapricciante, dove si alternano personaggi strampalati ad altri più feroci e dove non sempre ci si può fidare di chi si incontra. Le descrizioni rendono molto bene l'idea di questa gotica città sotterranea e dei personaggi, che appaiono quasi reali in alcuni loro aspetti.
(view spoiler)

Categoria: Da libro a film
Libro extra n.4: La biblioteca de los libros rechazados* David Foenkinos
(titolo italiano Il mistero Henry Pick)
Dallo stile fresco e "cinematografico" (si percepisce la seconda, o prima?, natura di sceneggiatore dell'autore) il libro si legge con piacere, facendosi prendere dalla storia e dal ben costruito incastro. Il colpo di scena finale con la rivelazione nell'epilogo non si svela prima del tempo e mantiene dunque alta la curiosità. La narrazione spigliata strappa spesso sorrisi ed anche abbozzi di risata, compito spesso svolto dalle note argute che, una volta tanto, dismettono la loro consueta natura seriosa e spesso pedante quasi sempre dedicata a bibliografia o dati tediosi. Qui sono invece spesso la chiosa sorridente alla narrazione già vivace. Mi ha incantato la collocazione in Bretagna, che ho visitato l'estate scorsa, che mi ha riportato nei luoghi visitati dei quali mi sono innamorata.
Gradevoli anche i camei di storie che si intrecciano a quella principale, non funzionali alla narrazione ma che arricchiscono un canovaccio essenziale.

Libro Extra: Il monastero del male di Silvio Foini
Ho ricevuto questo libro in dono da un calendario dell’Avvento libroso.
Non è certo un best seller internazionale, e la struttura del racconto lo lascia intuire, ma mi ha comunque fatto piacevole compagnia.
Non ha la potenza travolgente di un grande thriller, ma si lascia leggere con leggerezza e curiosità.
Più che un vero thriller gotico, l’ho trovato spesso simpatico e divertente, e mi sono ritrovata a tifare per gli "inganni e il mistero" fino alla fine.
Stelline: ⭐️⭐️⭐️

E' un libro che avevo già letto da piccola, ma non lo ricordavo molto.
Miss Marple viene chiamata da un'amica nella cui biblioteca è stato rinvenuto il cadavere di una ballerina.
La protagonista compare poco nel romanzo ma, da grande osservatrice com'è, confrontando il comportamento dei sospettati, trova similitudini con quello degli abitanti del suo paese e arriva alla soluzione del caso.
Ammetto che mi aspettavo una maggiore presenza della curiosa vecchietta. Ho in programma di rileggere la serie.

Libro extra n.5: Vicolo Cannery di John Steinbeck
Anche qui, come in Plan de la Tortilla, e un po', anche se in maniera diversa, in Uomini e topi, i personaggi sono sbandati senza né arte né parte, prostitute, ragazzi che vivono al limite della legge, non cattivi ma incapaci di vivere in maniera retta ma solo di fare disastri anche quando animati da buone intenzioni. Completa il quadro il gestore cinese dell'emporio, dalla filosofia pragmatica che oscilla tra il non creare dissapori e salvaguardare i propri affari.
Questo universo così particolare gira attorno al Dottore, che dovrebbe essere la persona più solida in questa congerie di mondi diversi ma che, alla fine, un po' strano risulta anche lui. Solitario, dedito alla sua raccolta di animali, amante di musica classica e poemi tradotti dal sanscrito, abita da solo in una casa-laboratorio frequentata da donne che vanno e vengono che nessuno realmente ha mai incontrato. Il centro del libro è la festa che gli abitanti del vicolo vogliono organizzargli. L'occasione serve all'autore per dipingere questo quadro di un mondo un po' scalcagnato ma dai toni vivaci e surreali tanto caro a Steinbeck, in cui prendono vita personaggi difficilmente dimenticabili ed altrettanto originali.

EXTRA: Cuore di tenebra di Joseph Conrad
Lettura che mi ha lasciato alcuni interrogativi. Francamente non ho capito se il cuore di tenebra sia il male dentro noi che a contatto con la natura selvaggia dell'Africa, viene amplificato. Nel racconto vi sono riferimenti allo sfruttamento degli africani: la schiavitù, le percosse, la fame. I padroni bianchi"disprezzano i nativi, ma la loro debolezza e incompetenza svela tutta l’assurdità del loro senso di superiorità. L’oscurità è nella loro mente". Limite del racconto, mi pare, il fatto che Conrad descriva i mali del colonialismo, ma non lo condanni.: Classici
Extra

EXTRA: La balia di Petros Markaris
Il commissario Kostas Charitos con al seguito Adriana, la mogli,e è in vacanza in Turchia ad Istanbul, ma per lui Costantinopoli, LA CITTA'.
Anche in vacanza sarà raggiunto dal lavoro: dovrà trovare una vecchia balia romea (greca, ma di origine turca) che partita dalla Grecia, dove ha avvelenato il fratello (non certo uno stinco di santo) è ritornata in Turchia per regolare i conti col passato, il pogrom di Istanbul del 1955, che decretò la fuga della comunità greca dal paese.
Conoscere il colpevole dall'inizio non ha diminuito la tensione.
Markaris ci fa conoscere la storia della comunità greca che viveva in Turchia, comunità che all'inizio del 900 era composta da circa 200.000 persone, nel 2006 era ridotta ad appena 2.500.
Nell'indagine sarà coadiuvato da un Ispettore turco, anch'egli un poliziotto non convenzionale che aiuterà Charitos sia nella ricerca del colpevole sia a capire cosa significa essere parte di una minoranza
Conoscere il colpevole e la sua arma non convenzionale dall'inizio non ha diminuito la tensione.

Libro Extra 1: El vagón de las mujeres (titolo italiano Cuccette per signora) di Anita Nair
Un libro gradevole nel suo complesso, con un inizio che aggancia ma diventa un po' lento e sovrabbondante nella parte centrale, però poi a 130-150 pagine dalla fine mi ha rapito e tenuto incollata tanto da finirlo in una tirata.
Le 5 donne che viaggiano con la protagonista Akhila si raccontano e le raccontano la loro vita e come sono riuscite a darle una "svolta". Le loro conquiste ci possono forse far sorridere per sembrarci non così incisive, ma dobbiamo calarci in un contesto diverso, in cui la scrittrice ci accompagna in un crescendo di intensità fino all'ultima storia che invece ha un forte impatto emotivo. È questa ultima parte che dà carattere al libro e spiega tante cose che sembrano sfumate all'inizio come il viaggio stesso, intrapreso da Akhila, che sembra una decisione estemporanea ed alquanto irrazionale all'inizio del libro. Le ultime pagine ed esperienze di Akhila, pur lasciando un po' perplessi, vogliono comunque affermare il moto di autostima ed indipendenza che Akhila ha gradualmente recuperato, quantunque non necessariamente grazie ai racconti delle altre compagne di viaggio.
(Rientra nella categoria per 2 storie di amore tra donne, una raccontata da una delle protagoniste e una vissuta da lei stessa.)

Una delle più grandi storie d'amore di tutti i tempi. Francesca sposa per procura Giovanni Malatesta, che invia il suo aitante fratello a sancire le nozze. La sposa, avida lettrice appassionata delle storie di dame e cavalieri si innamora a prima vista del cognato e si condanna ad una vita di malinconia, supportata soltanto dall'amica Cornelia e dal suo amore per i codici miniati che colleziona.
I capitoli brevi rendono il romanzo fruibile velocemente. Avrei gradito una maggiore caratterizzazione del personaggio di Paolo, mentre Francesca è resa piuttosto bene; mi ha molto colpita il suo profondo dolore a seguito di una perdita importante.
Nessuno spoiler sul finale, già ampiamente conosciuto.

Libro extra: Tempesta sulla Villa delle Stoffe di Anne Jacobs
È il quinto e penultimo libro della serie de La Villa delle Stoffe. Questo volume è davvero piacevole ed abbondante di vicende, quindi molto movimentato ed interessante, soprattutto per il quadro storico precedente la seconda guerra mondiale che entra di prepotenza nella storia, nel pieno agire del regime nazista. Il libro si apre sempre con nuove informazioni su personaggi già noti, non mancano i soliti pettegolezzi ed intrighi della servitù e sulla scena, oltre ai protagonisti Paul e Marie, grande spazio hanno anche Tilly ed i giovani Dodo, Henny e Leo. La trama è ricca e ben elaborata, non mancano i colpi di scena ed il tutto viene narrato sempre abbracciando più punti di vista. La scrittura è molto scorrevole, come sempre, ed il libro una vera coccola per la leggerezza. Tra tutti i volumi devo dire che, escluso l'ultimo ancora da leggere, è quello che mi ha maggiormente coinvolta e soddisfatta.

Extra: Fronte del porto di Budd Schulberg.
Fronte del Porto di Schulberg nasce dalla trasformazione di della sceneggiatura del film diretto da E. Kazan, con protagonista un bravissimo Marlon Brando.
Nel romanza Schulberg approfondisce la dura vita degli scaricatori del porto sfruttati da “sindacalisti” mafiosi soprattutto di origine irlandese. Homo homini lupus.
Pubblicato nel 1955, il libro ha saputo mantenere un fascino senza tempo. I personaggi, non cadono in stereotipi: offrendo uno spaccato autentico della condizione umana e della società.
L'attualità della storia è riscontrabile nelle condizioni di lavoro di molti ultimi nelle nostre città.

Libro standard: 09. Le assaggiatrici di Rosella Postorino
È un romanzo storico che trae spunto dalla reale vicenda di Margot Wölk, ultima assaggiatrice di Hitler, che la rese pubblica solo all'età di 96 anni. Il libro è in prima persona e la protagonista esterna chiaramente sentimenti, sensazioni, dispiaceri e tormenti. La sua condizione di cavia umana ha reso lei, e tutte le altre assaggiatrici, una sorta di Cappuccetto Rosso nella pancia del Lupo, l'appellativo con cui era solito farsi chiamare il fuhrer. E Rosella Postorino è bravissima a costruire intorno al tema storico principale una trama che abbraccia diversi tipi di relazione: quella familiare, quella della difficile amicizia e lealtà da costruire con chi quotidianamente si siede allo stesso tavolo, quella "lavorativa" e di sottomissione al potere dei soldati tedeschi e quella sentimentale, appassionata e travagliata. Il tutto accompagnato da uno sfondo storico ben inserito e documentato, con vicende e personaggi reali come Goebbels, giornalista e cancelliere del Reich, nonché braccio destro di Hitler, ed il colonnello Claus Schenk Graf Von Stauffenberg, che attentò alla sua vita quando la guerra iniziò a volgere al peggio, o ancora l'incontro con Mussolini. Non manca anche una dimensione onirica, in cui Rosa si confronta con incubi di violenza e presagi tutt'altro che positivi, oltre a fantasticare sul futuro. La trama è molto articolata e prevede un mix di piani temporali, tra il presente ed i ricordi, che continuano ad intrecciarsi in modo nostalgico. Interessante la scelta di narrare un pezzo di storia dal punto di vista di una figura tedesca, teoricamente dalla parte dei carnefici, ma risultando comunque vittima di un abuso di potere. Bella anche la diversificazione delle assaggiatrici, tra le invasate sostenitrici del regime nazista e chi non può che provare odio per chi le priva di libertà e condiziona il loro destino. Vi sono degli inaspettati colpi di scena ed un epilogo un po' anomalo, ma che bene trasmette il messaggio del grande cambiamento che investe chi vive sopra la propria pelle il terrore ed il dolore di una guerra, allontanando ancora di più chi non può vantare un legame profondo e stabile.

Libro extra: La camera azzurra di Georges Simenon
È un romanzo incisivo e tagliente che, nonostante la brevità, riesce a scandagliare il lato più oscuro dell'animo umano. È la storia di un tradimento passionale, dominato dal piacere assoluto ed animalesco, come risulta ben chiaro dalle descrizioni erotiche delle prime righe. Ma Georges Simenon non si sofferma su questo aspetto, bensì sul quello distruttivo conseguente al troncamento non consenziente di una relazione extraconiugale. Lo fa mostrando la mente dei suoi personaggi, in modo lucido, asciutto. L'eco del personaggio di Andrée, benché non sia così presente sulla scena come Tony, è assordante, un assillo nella sua mente, un rimando continuo di un'ossessione che la caratterizza alla perfezione, in tutte le conseguenze di un amore a cui non si può e non si vuole rinunciare. E nonostante la sua assenza, la potenza di questo diabolico personaggio è innegabile, tanto da schiacciare anche chi cercava di sottrarsi e fuggire. L'autore crea una commistione perfetta tra più piani temporali, in una trama che abbraccia il passato ed il futuro di un processo, perfettamente integrato nella progressiva narrazione della vicenda. Il tutto, questa volta, si macchia di azzurro, il colore della stanza del peccato, un colore che trasmette freddezza, impassibilità, come quella di Andrée in tribunale ed anche una serenità sporcata, perché persa da Tony nel momento che mette in pericolo la tranquillità della sua vita coniugale. È un romanzo in cui anche la morte passa in secondo piano, di fronte alla spietatezza che la provoca. La scrittura è scorrevole, ricca di dialoghi, carica di tensione, stemperata dalle piacevoli descrizioni della scenografia. Una lettura che consiglio!

Il secondo capitolo di questo fantasy storico poliziesco è ambientato in una New York di fine 1800, dove opera la Polizia Magica Metropolitana, dove gli stregoni e i loro famigli collaborano alle indagini degli investigatori.
Il nobile stregone Owen Yates, esperto di incantesimi, è alla sua ultima settimana di lavoro prima della nozze che lo costringeranno a lasciare l'amato laboratorio per dedicarsi agli affari di famiglia, quando incontra, sulla scena del delitto di un miionario, il suo famiglio Malachi, un ladro che "lavora" al soldo di un grosso gruppo criminale.
Spiazzato dal fatto che il suo famiglio sia un criminale, i due si accordano per restare amanti fino al matrimonio mentre proseguono le indagini.
L'indagine di rivela difficoltosa e non mancano momenti di tensione, fino alla rocambolesca fine.
La storia si concentra più sul rapporto fra i due e meno sul contesto fantasy e sull'ambientazione storica, risultando meno "fresco" rispetto al primo capitolo e non apportando novità sostanziali.

Libro extra: Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde
È un classico intramontabile che, benché datato, porta a riflettere su temi tutt'altro che lontani dalla società odierna. Con un'impostazione prettamente filosofica vengono esposte teorie e considerazioni sulla vita, l'amore ed il piacere. Fulcro del romanzo, oltre alla continua ricerca del piacere, sono l'eterna giovinezza e la bellezza, per mantenere le quali il protagonista è disposto persino a vendere l'anima al diavolo. L'idea che la bellezza sia temporanea e destinata a sparire con la vecchiaia deve essere un monito a ricercarla in ogni momento, godendo soprattutto della gioventù, senza preoccuparsi dei giudizi degli altri e di cadere nella dissolutezza. Ma non si può che constatarne la negatività, l'immoralità, la sregolatezza, l'influenza dannosa e riprovevole nei confronti degli altri, in un egoismo tossico che porta ad avvelenare l'anima e che, essendo contro natura, non può che presentare un conto molto salato. La scrittura di Oscar Wilde è ricercata ed elegante, come si addice al tempo in cui fu scritto. Vi sono numerosi dialoghi, ma anche tante riflessioni che regalano frasi ad effetto ed aforismi che non possono passare inosservati. Non mancano le descrizioni delle scenografie. La trama prosegue con un ritmo lento che ben si adatta al lato più introspettivo del libro, ma non mancano colpi di scena e crescendo. L'epilogo è la ciliegina sulla torta di un libro che scuote ed incanta. Un libro che ho letto ai tempi della scuola e che ho riletto a distanza di tanti anni, ma con lo stesso piacere!

Libro extra: The Book of Love di Kelly Link
È il primo romanzo dell'autrice Kelly Link. Si tratta di un fantasy a cui si aggiungono un lato mistery ed uno romance. L'inizio non è dei più semplici, come succede spesso nei fantasy che richiedono al lettore di immergersi ed orientarsi in una realtà magica che trascende la realtà. La trama appare quindi molto confusa, strana e a tratti disturbante, riservando fin da subito delle scene ad effetto. La difficoltà ad entrare nella storia è accresciuta dalla notevole quantità dei punti di vista da cui è narrata. Il tutto si svolge in un mix di piani temporali tra il presente dei personaggi ed il recupero del passato che nessuno di loro ricorda, oltre alla ripetizione di alcuni fatti che avvengono simultaneamente e sono narrati in modo diverso a seconda del punto di vista. Il libro è pervaso di magia: oggetti magici, trasformazioni e trasfigurazioni in animali, regni al confine della morte. Il realismo magico si insinua tra le pieghe della vita reale dei personaggi. Vi sono anche numerose scene erotiche descritte nel dettaglio, con un linguaggio sboccato che personalmente mi ha irritata. Ed è in questi frangenti che il libro si avvicina al genere romance, che difficilmente amo. Bisogna quasi raggiungere metà libro per iniziare a comprendere il filo conduttore della storia che, tuttavia, resta ambiguo e si risolve in un epilogo affrettato e poco entusiasmante. Una lettura molto particolare, che purtroppo non mi ha soddisfatta, appassionata ed emozionata.

Libro extra: Metà di un sole giallo
Dopo anni di attesa è arrivato il suo momento. Uno dei libri più consigliati della Adichie che racconta un pezzo importante della storia della Nigeria, la guerra del Biafra. Un racconto che va dai primi anni alla fine degli anni Sessanta, narrando un prima, un durante e la fine del conflitto, attraverso la vita di tre personaggi principali: Ugwu, domestico nella casa di Odenigbo, un professore universitario animato da un sacro fervore per il suo Paese e per la causa dell'anticolonialismo; Olanna, la bellissima moglie del professore, che per amor suo ha abbandonato la ricca famiglia di Lagos e si è trasferita nella polverosa città universitaria di Nsukka; Richard, uno scrittore inglese che è innamorato della sorella gemella di Olanna, Kainene, una donna misteriosa che non vuole impegnarsi con nessuno.
La scrittura, come mi aspettavo, è molto coinvolgente, mi è piaciuto molto lo stile della autrice. Solo che da una parte mi aspettavo un po' di più, probabilmente per tutti questi anni di aspettative. Non raggiunge i livelli di Americanah, primo suo romanzo che lessi, ma è comunque una lettura veramente valida!

Libro standard: Dieci piccoli indiani di Agatha Christie
Il classico dei classici della letteratura gialla. Mi ci sono finalmente cimentata, pur non essendo il mio genere preferito e timorosa che la lettura mi causasse ansia come mi capita con la narrativa e la filmologia suspense. In realtà è stata una lettura più che tranquilla che mi ha tenuto incollata con la voglia di sapere chi era l'assassino, finendolo in due giorni. La storia è ben costruita anche se mi aspettavo maggiori dettagli ed uno stile più descrittivo e circostanziato, più ricco di particolari, invece è essenziale e diretto all'esposizione della storia. Non avevo mai letto nulla di Agatha Christie ed era dunque un'idea personale, forse legata all'epoca in cui ha vissuto, in cui la narrativa si poteva dire densa e descrittiva, cosa che ho sempre apprezzato nei classici. Immagino sia questo il motivo per cui alla sua comparsa non fu considerato un genere di pari dignità rispetto alla letteratura canonica ma certamente ad oggi non può che essere considerata la caposcuola e maestra del giallo e di tutte le sue successive evoluzioni e forme.

Extra: Libera nos a malo di Luigi Meneghello.
Lettura molto particolare: i ricordi dello scrittore del suo "paesello" natale MALO.
Già dal gioco di parole del titolo il libro mi aveva colpito.
Lettura non facile. Per tutta la prima parte, almeno un centinaio di pagine, ho faticato ad ambientarmi: molte le parole e le frasi in dialetto di Malo (Veneto), ma per fortuna ho un gentile vicino di casa originario di Rovigo che mi ha dato una mano (85 anni, ex- insegnante non aveva mai letto il libro, lo ha divorato, l'ho ha trovato molto simile ai suoi ricordi).
La rilettura del passato è fatta con tono ironico, non si indulge nel sentimentalismo, della sua infanzia narra sia il bene che il male. Lettura non facile (per me), ma ne è valsa la pena

Libro extra: Malpertuis di Jean Ray
È un libro che appartiene al genere weird e, come tale, si avvale di tutte le atmosfere gotiche e tenebrose legate ad una casa infestata, ma prevedendo degli elementi insoliti ed un risvolto molto originale. La narrazione è in prima persona, ma la voce narrante non è una sola, poiché la principale rende partecipe il lettore degli scritti ritrovati e vergati da persone diverse. Come anticipato, le atmosfere lugubri, minacciose, popolate da forme fluttuanti si mantengono per tutto il libro, anche se nella seconda parte la risoluzione del mistero contribuisce in parte a dissiparle o attenuarle. I vari personaggi chiariscono presto le relazioni e le parentele che li legano, rivelandosi comunque strani, insoliti, misteriosi, a volte con sembianze mostruose non ben definite. La prima parte, proprio per questo motivo, risulta faticosa, confusionaria, senza una vera trama che guidi il lettore nella chiave d'interpretazione. Il ritmo è lento, succede poco e, nonostante la scrittura semplice ed i numerosi dialoghi, personalmente ho trovato il racconto un po' ostico. Ho trovato invece la seconda parte molto interessante, nonostante la sua natura esplicativa. Ho apprezzato la commistione tra il folklore fiammingo e la mitologia greca, in un'affascinante e tutt'altro che scontata ridefinizione dei personaggi. È proprio questa caratteristica che mi ha fatto rivalutare in positivo un libro che non mi aveva per nulla entusiasmata.

Primo volume della trilogia sui Medici, mi attirava leggerlo dopo aver visto la serie in TV.
Non mi ha particolarmente colpita, mi aspettavo un po' di più. Le vicende storiche sono state trattate, nel caso di alcune battaglie anche troppo approfonditamente e cruentemente. Inoltre le scene erotiche potevano tranquillamente essere omesse perché non aggiungono niente alla trama.
Probabilmente proseguirò la serie ma non subito.

Libro: La storia di un matrimonio di Andrew Sean Greer
È un romanzo elaborato che tocca temi delicati, analizzando soprattutto il matrimonio e fornendo diverse ed interessanti considerazioni sull'amore. Il libro è in prima persona ed il tutto viene raccontato attraverso gli occhi di Pearlie, una donna innamorata che inizia a dubitare dei sentimenti del marito, perché in fin dei conti nessuno può mai conoscere completamente la persona che ama. Il tutto in un contesto storico, quello degli anni Cinquanta, non ancora libero e spensierato. Si tratta di un'epoca ancora segnata dal razzismo, dal disprezzo per chi si rifiuta di combattere per il proprio paese ed è considerato un vigliacco, dalla condanna dell'omosessualità. Si tratta di anni in cui il divorzio è ancora difficile e giustificato solo da motivazioni legali. È un periodo in cui la guerra continua a farsi sentire e a presentare il conto ai sopravvissuti, che nell'amore non possono che vedere il primo segno di vita e di bellezza dopo un lunghissimo inverno. Ma l'amore nasconde anche i suoi segreti, che insinuano il dubbio in chi fa di tutto per essere amato. La trama è ben articolata e riserva numerosi colpi di scena, oltre a sviare con maestria il lettore dell'effettivo problema. Vi sono diversi, ma brevi salti temporali che permettono di conoscere il passato e ciò che turba alcuni personaggi. La scrittura di Andrew Sean Greer è elegante, ricca di metafore e similitudini, scorrevole ed incisiva. Si ritrovano pensieri degni di nota, che portano il lettore ad interrogarsi, soprattutto sulla fine di un matrimonio, una situazione che spaventa per il senso di abbandono e che comporta una solitudine non solo nel presente, ma anche in un passato che non si potrà più condividere. Ho letto numerosi pareri negativi su questo libro, invece a me non è dispiaciuto, sia per i contenuti che per la bellissima scrittura di Greer. Una pecca, a mio avviso, è la situazione un po' irreale, che presenta una relazione coniugale dove i grandi assenti sono il confronto, lo scambio e la comunicazione con il partner. Ed è proprio questa mancanza che crea incomprensioni e congetture. Ma la narrazione impeccabile la fa passare in secondo piano. Sicuramente un autore a cui darò altre possibilità!

Libro extra: Il crimine del buon nazista di Samir Machado de Machado
È un breve giallo con una precisa ambientazione storica. Come suggerisce il titolo, il periodo è quello della seconda guerra mondiale ed il tema dominante è quello del razzismo, legato all'educazione eugenetica promossa dal partito nazista per promuovere i geni puri e scoraggiare i matrimoni misti. Si parla di omosessualità e di tutte le discriminazioni e le torture a cui furono sottoposti gli individui attratti dallo stesso sesso. I vari personaggi, in numero contenuto, vengono presentati in modo essenziale nelle loro generalità. L'inizio del libro è molto lento e, comunque, il ritmo non diventa mai incalzante e così coinvolgente. Tutto ruota intorno al cadavere ritrovato, in un gioco di doppia identità. L'abilità dell'autore Samir Machado de Machado si concentra nell'ultima parte, che riserva un colpo di scena ad effetto, ripresentando la vicenda dal punto di vista della vittima e del carnefice. Un epilogo sicuramente ben riuscito e non così scontato, vista anche la cerchia ristretta dei personaggi. La conclusione riserva anche una considerazione forte sul tema trattato, sicuramente degna di nota.

Retelling del mito di Arianna, che, con il mitico "Filo" guida Teseo all'uscita dal labirinto.
Ammetto la mia abissale ignoranza nell'essere all'oscuro dell'esistenza di Fedra, sorella di Arianna, che ha anche una parte non indifferente nella fuga della sorella da Creta. Ricordavo la fuga dal labirinto e stop.
Proseguendo la lettura, invece ho ricordato anche il significato della locuzione "piantare in asso", ed ho apprezzato alcune parti in cui viene sottolineata la condizione della donna all'epoca.
(view spoiler)
In conclusione, sono rimasta un po' delusa. Voto 2, ma salvo la fluidità della scrittura e i richiami a diversi miti citati.
Durante una visita ad un labirinto di lavanda fatta all'inizio della lettura del libro ho scoperto la differenza tra Dedalo e Labirinto che personalmente non conoscevo:
Un labirinto ha un percorso unico, anche se tortuoso, che conduce inesorabilmente al centro. Un "dedalo", invece, ha molteplici percorsi e bivi, dove ci si può perdere, e si può anche non arrivare alla meta.
Io, invece, non sapevo di essermi imbattuta in una verità riguardo all’essere donna: per quanto conducessimo una vita irreprensibile, le passioni e la bramosia degli uomini erano capaci di portarci alla rovina, e non c’era niente che potessimo fare.
...
il vero dono era osservarle lavorare e parlare senza costrizioni. Qui nessun uomo le sorvegliava, in questo spazio sacro alle donne e alle dee. Potevo guardare la vivacità illuminarne i giovani volti e sentire nelle trafelate, emozionate conversazioni l’eco di due sorelle che si erano amate l’un l’altra molti anni prima a Creta.
...
Magari avremo solo una vita umana, ma apparterrà a noi e a nessun altro.

Extra: La coppa dell'amore di Winston Graham
Ci stiamo avvicinando alla fine della saga (sigh) le idee nuove cominciano a scarseggiare, ma la voglia di andare avanti da una marcia in più.
Protagonisti sono sempre più i figli di Ross e Demlza, Jeremy e Clowance, e i nipoti Geoffrey Charles e Valentine, con le loro storie d'amore, di guerra . Si profil all'orizzonte anche Waterloo

Libro Standard: Illuminae di Amie Kaufman
Pensavo fosse una storia d’amore fantascientifica leggera, perfetta per staccare un po’ senza troppe aspettative.
Ho iniziato a leggere con tranquillità, senza sentirmi particolarmente coinvolta.
Ma devo ammettere che dalla seconda metà in poi la trama ha preso ritmo, gli eventi si sono fatti più avvincenti e anche il mio ritmo di lettura è cambiato.
Non credo che continuerò la saga, ma è stata comunque una lettura piacevole, con qualche colpo di scena inaspettato.
Stelline: ⭐️⭐️⭐️

Libro extra: Northanger Abbey di Jane Austen
Jane non mi delude mai. Pur se etichettato come gotico, tale genere risulta applicabile solo ad una minima parte di esso, ed in maniera davvero lieve. Nulla di inquietante, anzi l'ho trovato tra i più divertenti e divertiti, mi ha strappato parecchi sorrisi e la sottile e sagace ironia della nostra Jane si manifesta qui ai massimi livelli. Un romanzo perfetto, in cui il lettore viene accompagnato ed introdotto per mano nel mondo che Jane stigmatizza nei suoi romanzi tanto brillantemente. Tutti i personaggi vivono dell'ironia con cui la scrittrice sa infondere loro vita, sempre garbata m pungente e tutto si incastra con armonia per giungere al finale desiderato e sognato.
La traduzione mi ha convinto meno di altre, dal lo stile un po' pretenzioso forse.

Libro: 9. Membrana di Chi Ta-wei
È uno sci-fi dalla tematica queer e distopica. È ambientato in un ipotetico futuro del 2100, in un mondo dominato dai social, provato dalle numerose malattie cutanee causate dal buco dell'ozono e dagli effetti cancerogeni dei raggi ultravioletti. Un mondo sempre più impegnato nell'approvvigionamento della luce, dell'acqua, dell'aria pulita e del concime. Un mondo disseminato da fabbriche di androidi, utilizzati per la donazione di organi ed il trasporto delle persone. L'autore Chi Ta-wei descrive molto bene questi scenari, ipotizzando situazioni ormai non così irrealizzabili e non così lontane, come l'estinzione di alcuni animali, il dilagare di nuovi virus ed il sopravvento delle macchine sull'uomo. Vengono affrontati temi interessanti di medicina bionica, ecologia, tecnologia, considerando l'impatto sulla vita umana, sempre più controllata ed influenzata da questi mezzi. Ne derivano importanti riflessioni morali. Altro delicato tema esplorato è quello del rapporto madre/figlia, inficiato dall'assenza e dalla mancanza e dal bisogno di affetto. La trama è ben costruita e riserva numerosi colpi di scena, che finiscono per ribaltare l'impressione iniziale. Grande merito all'autore per la capacità e la sensibilità con cui ha presentato questa storia, che se per certi versi risulta assurda e strana, dall'altro non nasconde il timore di una vita vissuta in gabbia, come un canarino impossibilitato ad usare le proprie ali. La gabbia diventa una membrana invisibile che allontana ed isola da tuttio ciò che abbiamo intorno, privando della libertà Un epilogo sconvolgente, inaspettato, doloroso, drammatico che, nonostante la freddezza delle macchine e della robotica, lascia spazio ai sentimenti, alle emozioni, ai desideri e finisce anche per commuovere.

Extra: La coppa dell'amore di Winston Graham
Ci stiamo avvicinando alla fine della saga (sigh) le idee nuove cominciano a scarseggiare, ma la v..."
Ciao non è stata registrata questa lettura.
Grazie

Libro Extra: Tempesta solare di Åsa Larsson
Ho letto questo giallo con quella tipica voglia che ti fa restare incollata alle pagine, incapace di smettere.
Il caso di omicidio si intreccia profondamente con il passato e la vita di Rebecka, un’avvocata che si ritrova coinvolta, suo malgrado, nella morte di un amico d’infanzia.
La vicenda si svolge nel luogo in cui è nata e da cui è fuggita anni prima: una comunità evangelica dalla facciata impeccabile, ma dal clima opprimente e pieno di non detti.
A fare da sfondo, le suggestive ambientazioni innevate della Svezia, descritte in modo vivido e affascinante, che contribuiscono a creare un’atmosfera sospesa incredibilmente evocativa.
Pagina dopo pagina, il passato riaffiora, portando con sé verità nascoste e ferite mai guarite.
Pur avendo intuito il finale in anticipo, ho trovato avvincente il modo in cui le vite dei personaggi si intrecciano, svelando segreti e dinamiche umane profonde.
Stelline: ⭐️⭐️⭐️⭐️

Delusissima.
Mi aspettavo il racconto su carta di tutte le gag viste innumerevoli volte sul piccolo schermo del personaggio iconico creato da Villaggio e in questo il libro non delude: riporta più o meno fedelmente gli episodi dei film. Quello che mi ha spiazzata è stata l’amarezza delle risate che in TV l’interpretazione e l’espressione dell’attore rendevano tragicamente comiche. Sulla carta stampata, mancando totalmente questo aspetto, le battute non mi sono più sembrate così divertenti, anzi mi hanno lasciato un velo di tristezza che non mi ha fatto per niente apprezzare la lettura. Fra i (pochi) vantaggi, i capitoli piuttosto corti e la brevità del romanzo, corredato di un glossario finale dei termini fantozziani.
Agosto2010 fermare l'esecuzione di Ahmadreza Djala wrote: "Agosto2010 fermare l'esecuzione di Ahmadreza Djala wrote: "Categoria: LETTERATURA
Extra: La coppa dell'amore di Winston Graham
Ci stiamo avvicinando alla fine della s..."
Ciao, l'ultimo aggiornamento risaliva a prima che riportassi il libro qui sui progressi, quindi tutto nella norma.
Trovate sempre la data dell'ultimo aggiornamento nella classifica generale di questa discussione!
Extra: La coppa dell'amore di Winston Graham
Ci stiamo avvicinando alla fine della s..."
Ciao, l'ultimo aggiornamento risaliva a prima che riportassi il libro qui sui progressi, quindi tutto nella norma.
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Libro: 9. Il silenzio delle ragazze di Pat Barker
È un retelling mitologico incentrato sulla figura di Briseide, che racconta in prima persona, a volte anche in forma plurale e corale, le brutalità e le conseguenze della guerra di Troia, che tutte le donne troiane furono costrette, nella loro impotenza, a subire, divenendo spesso schiave proprio dei carnefici dei loro mariti e figli. I personaggi, soprattutto i nemici, vengono descritti attraverso i suoi occhi: tutti gli epiteti di grandezza e splendore attribuiti ad Achille vengono messi in discussione, rivelando i suoi difetti, la sua insensibilità, la ferocia che lo rende uno spietato "macellaio", un uomo metà bestia e metà dio. Al tempo stesso Pat Barker affida alla sua eroina il compito di redimere Achille che, in seguito alla morte del fidato amico Patroclo si mostra più benevolo, sia nei confronti di Briseide, per l'amore per Patroclo che li accomuna, sia nei confronti di Priamo, venuto a richiedere il corpo del figlio Ettore. Traspare poi chiaramente l'umanità di Patroclo oltre alla sua completa dedizione ad Achille: un personaggio che continua a farsi amare in tutti i libri che ho letto finora. Il libro ha un forte impatto fin dall'incipit, con scene forti, a carattere bellico, che mostrano tutti gli orrori della guerra. Emerge poi chiaramente la condizione di schiavitù della donna, ridotta addirittura ad una "cosa" e non più persona in quanto tale. L'unica consolazione può arrivare dalla solidarietà di altre donne costrette nella medesima situazione. La scrittura è semplice e scorrevole, così come la trama già nota, con alcuni salti temporali per rievocare il passato dei personaggi. Una pecca, secondo me, è il fatto che dalla seconda parte in poi, la voce della protagonista venga spesso accantonata, in favore di una narrazione in terza persona completamente focalizzata sulla figura di Achille. Una lettura che ho comunque apprezzato, d'altra parte la mitologia mi affascina da sempre.

"Alexandra, arrabbiata col padre che l’ha messa in punizione dopo un brutto voto impedendole di partecipare alla festa dove andrà il ragazzo che le piace, va nel suo studio e inizia a giovare ad un vecchio videogame ad ambientazione medievale, ma vi viene trascinata dentro. Assisterà ad un omicidio e, costretta a scappare, conoscerà il figlio del Falco del Re.
NON avevo letto la trilogia iniziale di questa saga time-travel e questo è il primo libro dell’autrice che leggo. Beh, dovrò recuperare gli altri! A parte capire come prosegue la (scontata? Si vabbè, ma ci sta) storia fra Alex e Marc, ora sento il bisogno di capire come tutto è iniziato, anche se questo spin-off si affronta tranquillamente da solo perché, come Alex, ci si trova catapultati nel XIII secolo e si deve capire come funziona questa nuova dimensione.
La ricchezza di particolari, le descrizione di luoghi, usi e costumi e lo svelarsi di un mistero rendono la lettura avvincente e piacevole. Peccato non averla scoperta prima!!!"

Libro extra: La zattera di pietra
di José Saramago
È il primo libro di Saramago (il sesto che leggo) che mi è abbastanza costato leggere: l'azione è poca e spesso il pensiero dell'autore si perde in considerazioni poco chiare che si seguono con fatica. Eppure sono abituata e adoro i suoi giri visionari e fantastici. Sono abituata ad immergermi nei suoi libri e farmi trasportare dal flusso ininterrotto di avvenimenti e parole, dai suoi ragionamenti complessi ma scorrevoli, mentre qui ho trovato punti di arresto e di incaglio senza poi arrivare all' epilogo che normalmente caratterizza la sua opera e compone in qualche maniera il puzzle creato con una conclusione che soddisfa il lettore, surreale e geniale. I protagonisti girano in lungo e largo per la penisola senza che ne comprendiamo la filosofia dietro e non si tratta di non cogliere lo spirito saramaghiano, qui risulta molto più inconsistente che in altre opere dove non è certo la logica in senso tradizionale quella che troviamo ma comunque ne riconosciamo una, la "sua". Per questo non è stato così e, chissà, probabilmente, non essendo tra i suoi libri più conclamati forse non sono la sola.

Extra: La coppa dell'amore di [author:Wi..."
Ok, grazie

Libro extra: La casa sul mare celeste di T.J. Klune
È un libro delicato, pervaso di tenerezza e che conquista il cuore del lettore. La tematica principale è sicuramente quella dell'inclusione, dell'accettare la diversità come unicità andando oltre le apparenze, del combattere i pregiudizi nella speranza di creare un posto sicuro, una casa dove essere ciò che si è senza temere ripercussioni. L'autore TJ Klune utilizza un'ambientazione fantastica, con dei personaggi davvero originali: degli spiriti, una gnoma, una viverna, un mutaforma, una sorta di medusa non urticante e addirittura il figlio del diavolo, ognuno con il proprio carattere, le proprie passioni ed i propri sogni, ma soprattutto il desiderio di essere accettati. Klune mostra chiaramente come la diversità generi repulsione, rifiuto, soprattutto in chi viene inculcato il pregiudizio, sottolineando che il cambiamento comincia proprio dal singolo che si oppone a tutto ciò. Altra cosa importante che mostra è che la vera identità ed il vero valore di una persona non derivano dalla nascita, bensì dalle scelte e dalle azioni che compie nella sua vita. Ci possono essere dei rischi, è vero, ma bisogna correrli per vivere e non limitarsi a sopravvivere. Altro tema importante quello della casa, che diventa un sentimento e non è più solo il luogo in cui si vive ma, soprattutto, le persone di cui si sceglie di circondarsi. Molto bello il gioco di colori ed il contrasto meteorologico che assecondano lo stato d'animo di Linus, ancora combattuto tra una vita grigia, controllata, ligia al suo inseparabile manuale delle norme e dei regolamenti e la possibilità di essere se stesso, felice e libero da qualsiasi vincolo. Un libro scritto in modo semplice, con tanti dialoghi, scorrevole ma che nella sua semplicità riesce ad essere tanto profondo. Sullo sfondo rimane anche una tematica LGBTQ, forse non a caso, visto che anche qui i pregiudizi sono sempre tanti. Una lettura che ho apprezzato davvero tanto!

Re della collina
Libro standard
Categoria: mitologia
Il silenzio delle ragazze di Pat Barker
Pag 344
Un libro che vede la storia dal lato delle donne, specie il periodo della guerra di Troia.
Non mi è piaciuto particolarmente, solo a tratti, alcuni concetti mi hanno attratta.
La presenza dei ratti in modo esagerato non la immaginavo.
Alla base del mio giudizio sicuramente impatta la mia ignoranza per i classici greci e latini e non avrò colto alcuni aspetti.
3⭐️
21.5.2025
Check out this book on Goodreads: Il silenzio delle ragazze https://www.goodreads.com/book/show/5...

Libro standard
Categoria Fantasy
Red Trilogia delle gemme 1 di Kestin Gier
Pag 327
Una ragazzina che si ritrova ad avere poteri magici senza saperlo.
La storia è abbastanza carina, nonostante il genere non sia tra i miei preferiti, devo dire che non mi è dispiaciuto leggerlo.
Del personaggio di Gideon ne avevo sentito parlare senza leggerlo, effettivamente ti intriga.
Continuerò con calma la serie.
3,5⭐️
30.6.2025
Check out this book on Goodreads: Red https://www.goodreads.com/book/show/1...

Libro extra: L'anomalia di Hervé Le Tellier
È un libro strabiliante che, presentandosi con una tematica sci-fi alquanto insolita ed originale, finisce per affrontare temi filosofici, religiosi ed etici. La trama procede in modo molto lento, con una lunga presentazione dei vari personaggi, che risultano davvero numerosi e che conviene appuntarsi per ricordarne i tratti distintivi. Vi è quindi un inizio molto caotico, difficile da comprendere, in quanto sembra composto da tante storie separate che viaggiano su binari paralleli. Ogni capitolo introduce uno o più nuovi personaggi ed il tutto viene narrato dal loro punto di vista. Eppure, storie così distinte, che sembra non si incontreranno mai, hanno un elemento comune: i protagonisti erano tutti sullo stesso volo Parigi - NewYork atterrato nuovamente dopo circa tre mesi. Solo alla fine della prima parte i vari pezzi acquistano senso ed iniziano ad incastrarsi tra loro, mentre alle vicende ed alle situazioni dei vari personaggi si alterna il racconto del volo gemello magicamente apparso. Molto interessante tutta l'ultima parte che affronta il tema del doppio, del confronto e dello scambio con sé stessi: di forte impatto la possibilità di trovarsi di fronte una copia di sé. Vengono quindi riportate le interviste e le varie ipotesi su quanto avvenuto, affrontando anche i temi delicati della simulazione e di un mondo virtuale completamente programmato. Una situazione al tempo stesso surreale, intrigante e scioccante. In sé l'idea di Hervé Le Tellier è incredibile, sbalorditiva, ma personalmente ho sofferto parecchio lo stile lento e prolisso, spesso con digressioni tecniche noiose che hanno appesantito la lettura. Ho rivalutato il libro nella terza ed ultima parte, che si mostra molto più coinvolgente e riflessiva, con un epilogo azzeccatissimo e ad effetto. Davvero incredibile appurare come in tre mesi la vita di una persona possa cambiare completamente.

Yo que nunca supe de los hombres
Titolo italiano: Io che non ho conosciuto gli uomini
di Jacqueline Harpman
In un'ambientazione distopica, la Terra in un futuro lontano con un paesaggio e clima diverso o un altro pianeta, non è dato sapere, la scrittrice traspone, a mio avviso, il disagio esistenziale di chi vive in modo alieno dalla società e dal contatto sociale. Ho ben presto compreso che non mi trovavo di fronte ad un romanzo di fantascienza, che sua pure nei canoni fantastici propri del genere, mi raccontasse una storia in certo qual modo logica nello svolgersi dei fatti e nello sfociare ad un epílogo esplicativo. Quasi da subito mi sono andata convincendo che non avrei avuto risposta, come la protagonista, ai miei perché. Ciononostante il libro si fa leggere e, mirabilmente, alla fine non risulta frustrante per il lettore, che viene lentamente preparato ad una simile conclusione. Forse proprio perché, inconsapevolmente, si interiorizza che non si tratta di una storia " di fatti", ma di disagio esistenziale, psicologico, emozionale, proiettato all'esterno in una situazione che rispecchia l'interno. E conoscendo la storia della scrittrice sembra la spiegazione più immediata. Registro le mie impressioni alla lettura come non di ansia negativa ma di tensione non eccessiva, accompagnata da piacere per lo stile narrativo e vicinanza empatica alla protagonista.

Libro Extra: Wicked. Vita e opere della perfida strega dell'Ovest di Gregory Maguire
Come molti, mi sono avvicinata a questo libro dopo aver visto il film (che ho amato!).
Sapevo che mi sarei trovata davanti a una storia molto diversa, ma l’amore per i personaggi e l’oggettiva bellezza della copertina della nuova edizione del romanzo hanno stuzzicato la mia curiosità.
Devo dire che mi è piaciuto davvero molto. È uno di quei libri dalla trama articolata, in cui si attraversa un ampio arco temporale: seguiamo Elphaba dalla nascita fino agli eventi noti del racconto tradizionale del Mago di Oz.
Mi sono affezionata profondamente ai personaggi e alle loro vicende, mentre i giochi di potere e contro-potere si intrecciavano con le esperienze umane e sentimentali di ciascuno di loro.
Elphaba è una figura complessa, spesso difficile da decifrare, fatta di luci e ombre, buona e cattiva al tempo stesso — come del resto tanti (forse tutti) i personaggi di questa storia. Chi è davvero il cattivo? E, soprattutto, che cos’è davvero il male? Il libro se lo chiede più volte, in diversi momenti.
Dietro ogni “cattivo” di questa storia si celano dolori profondi.
Lo stile è particolare: un mix di satira, caricatura, umorismo e dramma. Alcune scene riescono a essere drammatiche e ironiche nello stesso tempo.
Leggere questo libro è stato come immergersi in un mondo incantato e favoloso ma al tempo stesso anche spietato.
A tratti, davvero molto spietato.
È un libro che mi ha lasciato qualcosa dentro.
Stelline: ⭐⭐⭐⭐ e mezzo
message 199:
by
Agosto2010 fermare l'esecuzione di Ahmadreza Djala
(last edited Jul 09, 2025 03:02PM)
(new)

n. 9 L'ultimo unicorno - Due cuori di Peter S. Beagle
Non ho apprezzato molto questo romanzo, ho faticato ad entrare in sintonia con la storia. Lo sviluppo troppo lento, la semplicità della trama, lo stile fiabesco, forse anche essere scritto per un pubblico giovane hanno reso la lettura poco appassionante.
3 stelle stiracchiate

Libro Extra: Le nostre anime di notte di Kent Haruf
Un libro sicuramente ben scritto e delicato, che trasmette sensibilità e attenzione ai..."
Provo più o meno le tue stesse sensazioni. Mi è piaciuta la scrittura, fluida e avvolgente, ma qualcosa mi è mancato. Una certa inconsistenza ed un finale che mi ha deluso.
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libro extra n.4: Sonata a Kreutzer di Lev Tolstoj
Concordo con chi definisce questo racconto "dostoevskijano". La confessione, in un treno, ad uno sconosciuto, di un uomo che ha ucciso sua moglie, preceduta da una dissertazione sulla depravazione dell'animo umano che l'umanità, secondo il protagonista, chiama amore ritenendo ineluttabile quella che, secondo lui, è invece un semplice istinto animalesco, senza alcuna connotazione virtuosa.
Ho ascoltato anche la sonata a Kreutzer di Beethoven che dà il titolo al romanzo breve e il primo tempo è davvero notevole, ipnotizzante.
La prima parte del Roma è dedicata all'analisi della pulsione dell'uomo verso la donna e della condizione della donna, asservita a tale pulsione e da questa indotta alla ricerca di un "buon partito" senza così riuscire ad emanciparsi da tale posizione nella società.Tolstoj sembra però attribuire la responsabilità ad entrambi, uomo e donna, e vede nella castità l'unica possibilità per emanciparsene e salvarsi dalla dissolutezza in cui vive, secondo lui, la società.
Nella seconda parte si entra nel vivo del racconto dell'omicidio. Cresce il ritmo della disperazione di un uomo che, pur ammettendo di sapere perfettamente quello che stava facendo, se ne affligge e tormenta.
Un racconto pieno, potente, anche se non si condivide l'analisi pessimista dei rapporti umani, influenzata molto probabilmente dall'avvicinamento di Tolstoj al cristianesimo ed alla sua concezione di peccato.