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Intorno ai libri
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Why Finish Books?
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LOL, ho creato ieri lo scaffale Suspended, e oggi mi sa che ne creo una più sincero: Abandoned-on-a highway! XD
Sul mio atteggiamento credo sia esemplificativa una telefonata con mia madre, qualche tempo fa: dopo un mese che mi asfissia su quanto non le piaccia il romanzo di Yukio Mishima che sta leggendo (UN MESE!), spazientita le dico di piantarlo in asso. Mica la pagano, e io lo faccio, con soddisfazione, da qualche anno a questa parte (fino ai venticinque arrancavo fino in fondo, costasse quel che costasse. Mi volevo meno bene, immagino...)
Mamma: "No, io li finisco sempre. Ogni libro può avere qualcosa da insegnarmi, anche se magari alla fine."
Tintaglia: "Se ha avuto la cortesia di insegnarmi che non fa per me nelle prime cinquanta pagine, mi sembra impertinente da parte mia fargli ripetere la lezione fino alla fine".
E ci credo. Non sono molti i libri che abbandono, devono o non piacermi stilisticamente (il che vuol dire che più che altro non li inizio, perchè entro le prime dieci pagine ormai capisco se mi piaccio, mi irritano o mi sono indifferenti - o non li compro o non li prendo in prestito, e non li considero nemmeno abbandonati) o mi devono annoiare fino alle lacrime (l'ultimo Twelve: ci ho provato, giuro. Ma a pagina trecento aspettavo ancora i dialoghi brillanti promessi nel blurb...).
E ancor più raramente sospendo, nel senso di lasciare un libro che mi sta piacendo con l'intento di riprenderlo: di solito se ti pianto in asso è perchè proprio non ci intendiamo. E' capitato anche questo, ma di solito per incidenti di percorso: Tigana è stato iniziato in un momento in cui non ero dell'umore, e in traduzione italian: quando sono andata a controllare la versione inglese per capire come mai mio marito e diversi amici mi vantassero lo stile cristallino e raffinato dell'autore, e io lo trovassi di una piattezza deprimente, ho scoperto che gli italici avevano tradotto male E tagliato interi paragrafi. Lasciato da parte, comprato in inglese, ma il trauma ancora non è superato, quindi Kay lo inizierò da qualcos'altro. Quindi sospendo solo se capisco che sto sprecando un bel libro in un momento non adatto (capita solo a me di avere "i momenti" o "le voglie" letterari, e di mettere da parte un romanzo anche per anni nell'attesa che arrivi il suo?), altrimenti donazione - e pedalare.
Di solito abbandono senza scrupoli nè rimpianti, con la sola eccezione di libri che mi sono stati regalati/prestati da amici, e che so che per loro sono importanti: ho a metà It, che non reggo per la noia (nonostante in inglese King abbia dei meriti linguistici, semplicemente ha un effetto soporifero...), ma regalatomi da un amico carissimo. Che al sapere gli sforzi immani che stavo facendo per finirlo, e che solo gli "speciali su Derry" mi piacevano, con massimo cinismo (e grande senso pratico XD) mi ha istigato a leggere solo quelli.
Li considero letti? Nì, nel senso che dipende molto da quanto li ho analizzati. In viaggio verso me l'ho lasciato dopo due pagine (non mi piaceva lo stile), e non lo recensirei, perchè a parte quello non ho idea di come sia - e non è scritto nemmeno così male da farmi gridare all'orrore, quindi taccio - e non lo metto in libreria.
Ma Fallen l'ho distrutto sul blog, perchè se mi fai abbandonare un romanzo alla trentesima pagina per manifesta incapacità stilistica e altrettanto manifesta idiozia della trama ho il diritto di crocifiggerti. Sisters Red avrebbe subito la stessa sorte al primo capitolo, non fosse stato per il gdl.
Dei libri che abbandono, ppi, cerco di analizzare il perchè non mi siano piaciuti: per dire, Twelve aveva personaggi ben caratterizzati, una bella idea di base, era scritto con sufficiente cura, ha un'ambientazione che mi attrae come le mosche al miele. E mi annoiava in maniera indicibile. Credo possa essere considerata già una critica circostanziata. :)
...e se anche no, nessuno mi paga per leggere, alla fine. XD
Sul mio atteggiamento credo sia esemplificativa una telefonata con mia madre, qualche tempo fa: dopo un mese che mi asfissia su quanto non le piaccia il romanzo di Yukio Mishima che sta leggendo (UN MESE!), spazientita le dico di piantarlo in asso. Mica la pagano, e io lo faccio, con soddisfazione, da qualche anno a questa parte (fino ai venticinque arrancavo fino in fondo, costasse quel che costasse. Mi volevo meno bene, immagino...)
Mamma: "No, io li finisco sempre. Ogni libro può avere qualcosa da insegnarmi, anche se magari alla fine."
Tintaglia: "Se ha avuto la cortesia di insegnarmi che non fa per me nelle prime cinquanta pagine, mi sembra impertinente da parte mia fargli ripetere la lezione fino alla fine".
E ci credo. Non sono molti i libri che abbandono, devono o non piacermi stilisticamente (il che vuol dire che più che altro non li inizio, perchè entro le prime dieci pagine ormai capisco se mi piaccio, mi irritano o mi sono indifferenti - o non li compro o non li prendo in prestito, e non li considero nemmeno abbandonati) o mi devono annoiare fino alle lacrime (l'ultimo Twelve: ci ho provato, giuro. Ma a pagina trecento aspettavo ancora i dialoghi brillanti promessi nel blurb...).
E ancor più raramente sospendo, nel senso di lasciare un libro che mi sta piacendo con l'intento di riprenderlo: di solito se ti pianto in asso è perchè proprio non ci intendiamo. E' capitato anche questo, ma di solito per incidenti di percorso: Tigana è stato iniziato in un momento in cui non ero dell'umore, e in traduzione italian: quando sono andata a controllare la versione inglese per capire come mai mio marito e diversi amici mi vantassero lo stile cristallino e raffinato dell'autore, e io lo trovassi di una piattezza deprimente, ho scoperto che gli italici avevano tradotto male E tagliato interi paragrafi. Lasciato da parte, comprato in inglese, ma il trauma ancora non è superato, quindi Kay lo inizierò da qualcos'altro. Quindi sospendo solo se capisco che sto sprecando un bel libro in un momento non adatto (capita solo a me di avere "i momenti" o "le voglie" letterari, e di mettere da parte un romanzo anche per anni nell'attesa che arrivi il suo?), altrimenti donazione - e pedalare.
Di solito abbandono senza scrupoli nè rimpianti, con la sola eccezione di libri che mi sono stati regalati/prestati da amici, e che so che per loro sono importanti: ho a metà It, che non reggo per la noia (nonostante in inglese King abbia dei meriti linguistici, semplicemente ha un effetto soporifero...), ma regalatomi da un amico carissimo. Che al sapere gli sforzi immani che stavo facendo per finirlo, e che solo gli "speciali su Derry" mi piacevano, con massimo cinismo (e grande senso pratico XD) mi ha istigato a leggere solo quelli.
Li considero letti? Nì, nel senso che dipende molto da quanto li ho analizzati. In viaggio verso me l'ho lasciato dopo due pagine (non mi piaceva lo stile), e non lo recensirei, perchè a parte quello non ho idea di come sia - e non è scritto nemmeno così male da farmi gridare all'orrore, quindi taccio - e non lo metto in libreria.
Ma Fallen l'ho distrutto sul blog, perchè se mi fai abbandonare un romanzo alla trentesima pagina per manifesta incapacità stilistica e altrettanto manifesta idiozia della trama ho il diritto di crocifiggerti. Sisters Red avrebbe subito la stessa sorte al primo capitolo, non fosse stato per il gdl.
Dei libri che abbandono, ppi, cerco di analizzare il perchè non mi siano piaciuti: per dire, Twelve aveva personaggi ben caratterizzati, una bella idea di base, era scritto con sufficiente cura, ha un'ambientazione che mi attrae come le mosche al miele. E mi annoiava in maniera indicibile. Credo possa essere considerata già una critica circostanziata. :)
...e se anche no, nessuno mi paga per leggere, alla fine. XD
Comincio un sacco di libri che poi non finisco, ma in genere per abbandonarli non devo essere andata troppo in là con la lettura. Difficile che abbandoni un libro a metà, o anche a un terzo: posso sospendere la lettura, ma quasi sicuramente prima o poi la riprenderò.
Cattiva abitudine per me: con la maggior parte dei libri che hanno subito questo trattamento ho scoperto che non ne valeva la pena. ^^
Quindi più che libri "abbandonati" ho "cominciati e lasciati" e "sospesi", e no, non ho idea di come catalogarli su Goodreads (non ho idea di come catalogare qualunque cosa in Goodreads).
Incredibilmente è più facile che finisca (anche a forza) libri che non mi piacciono - o che addirittura odio - piuttosto che quelli che mi lasciano indifferente. (O forse non tanto incredibilmente. Lo stesso, non ne vale la pena.)
Interessante l'idea dell'articolo per cui alcuni libri possano essere considerati, dal lettore, finiti anche prima di arrivare all'ultima pagina.
Cattiva abitudine per me: con la maggior parte dei libri che hanno subito questo trattamento ho scoperto che non ne valeva la pena. ^^
Quindi più che libri "abbandonati" ho "cominciati e lasciati" e "sospesi", e no, non ho idea di come catalogarli su Goodreads (non ho idea di come catalogare qualunque cosa in Goodreads).
Incredibilmente è più facile che finisca (anche a forza) libri che non mi piacciono - o che addirittura odio - piuttosto che quelli che mi lasciano indifferente. (O forse non tanto incredibilmente. Lo stesso, non ne vale la pena.)
Interessante l'idea dell'articolo per cui alcuni libri possano essere considerati, dal lettore, finiti anche prima di arrivare all'ultima pagina.
Interessante l'idea dell'articolo per cui alcuni libri possano essere considerati, dal lettore, finiti anche prima di arrivare all'ultima pagina.
Interessante ma non strana: dipende, secondo me, da quanto ti sembra di aver inquadrato un libro. Se mi sento di poter fare una disamina di pregi e difetti lo posso anche recensire (e quindi "sentire" come finito, in un certo senso). Credo.
Interessante ma non strana: dipende, secondo me, da quanto ti sembra di aver inquadrato un libro. Se mi sento di poter fare una disamina di pregi e difetti lo posso anche recensire (e quindi "sentire" come finito, in un certo senso). Credo.
Books mentioned in this topic
Fallen (other topics)It (other topics)
Sisters Red (other topics)
Twelve (other topics)
Tigana (other topics)
Ho sofferto con Cose Preziose di King, pensando più e più volte di abbandonarlo... ma solitamente quando leggo un libro ho già fatto un po' di "ricerche" al riguardo, e quindi bene o male il libro mi piace. Non sono molti i libri a deludermi a tal punto da volerne abbandonare la lettura.
(E comunque: un libro non finito io non lo definirei "letto". Lo definirei "abbbandonato", e lo sconsiglierei vivamente spiegando come mai non sono nemmeno riuscito a finirlo.)