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Celebrando Bianca Pitzorno
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Una domanda per Bianca
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Per ora non ho domande, non mi considero portato per le interviste. Finirei per chiedere cose banali.
Credo però che almeno un saluto-commento, coloro che hanno partecipato ai festeggiamenti leggendo un suo libro,lo potrebbero comunque fare.
Grazie a te, Sara.
Mi sembra una cosa meravigliosa :)
Grazie a Chagall e a Vocedelsilenzio per questa possibilità. E a Tintaglia, ovviamente :)
Devo dire che ora come ora ho come un vuoto mentale ^^ Cosa vorrei chiedere a Bianca Pitzorno? Ecco, ci devo pensare un momento. In generale, Tintaglia, come pensi dovremmo orientarci? Le domande generiche (Da dove prendi le idee? Quando hai cominciato a scrivere?) penso siano già state proposte in tutte le salse, quelle specifiche sui romanzi potrebbero risultare troppo specifiche... ehm, non so bene da dove partire.
Grazie a Chagall e a Vocedelsilenzio per questa possibilità. E a Tintaglia, ovviamente :)
Devo dire che ora come ora ho come un vuoto mentale ^^ Cosa vorrei chiedere a Bianca Pitzorno? Ecco, ci devo pensare un momento. In generale, Tintaglia, come pensi dovremmo orientarci? Le domande generiche (Da dove prendi le idee? Quando hai cominciato a scrivere?) penso siano già state proposte in tutte le salse, quelle specifiche sui romanzi potrebbero risultare troppo specifiche... ehm, non so bene da dove partire.
Qualcuna delle mie proposte:
- Qualche anno fa, partecipando al riordino dell'archivio storico della Camera di commercio di Sassari, mi era capitato per le mani un ritaglio di giornale in cui si annunciava che la studentessa dell'Azuni Bianca Pitzorno aveva vinto un premio letterario; come è iniziata la sua carriera di narratrice?
- Si è indirizzata immediatamente verso la letteratura per ragazzi? E' stata una scelta ragionata, un caso, o la mano del Destino?
- Come giudica l'attuale panorama della letteratura per ragazzi, e le tendenze che negli ultimi anni hanno portato alla ribalta gli young adult?
- Una domanda classica: tre libri, tre film, tre canzoni che la accompagnano.
- Lei ha scritto un saggio accurato e ben documentato su Eleonora, giudicessa d'Arborea, una delle figure femminili più importanti della storia sarda. Ha mai pensato di farne la protagonista di un romanzo per ragazzi, o di riprendere la storia dell'Isola con un'altra delle sue figure femminili (Adelasia di Torrese, Benedetta di cagliari, Violante Carroz, per citarne alcune)?
- Capita spesso che uno stile povero o sciatto venga giustificato con "ma è un romanzo per ragazzi": che importanza riveste per lei la cura linguistica?
- Il suo autore preferito?
- Negli ultimi anni ha un poco abbandonato la scena letteraria. Possiamo sperare in un suo nuovo romanzo nel prossimo futuro?
- Il momento che vorrebbe rivivere?
- E' storica la sua collaborazione con l'illustratore Quentin Blake; ci sono altri artisti da cui vorrebbe vedere illustrate le sue opere?
- Qualche anno fa, partecipando al riordino dell'archivio storico della Camera di commercio di Sassari, mi era capitato per le mani un ritaglio di giornale in cui si annunciava che la studentessa dell'Azuni Bianca Pitzorno aveva vinto un premio letterario; come è iniziata la sua carriera di narratrice?
- Si è indirizzata immediatamente verso la letteratura per ragazzi? E' stata una scelta ragionata, un caso, o la mano del Destino?
- Come giudica l'attuale panorama della letteratura per ragazzi, e le tendenze che negli ultimi anni hanno portato alla ribalta gli young adult?
- Una domanda classica: tre libri, tre film, tre canzoni che la accompagnano.
- Lei ha scritto un saggio accurato e ben documentato su Eleonora, giudicessa d'Arborea, una delle figure femminili più importanti della storia sarda. Ha mai pensato di farne la protagonista di un romanzo per ragazzi, o di riprendere la storia dell'Isola con un'altra delle sue figure femminili (Adelasia di Torrese, Benedetta di cagliari, Violante Carroz, per citarne alcune)?
- Capita spesso che uno stile povero o sciatto venga giustificato con "ma è un romanzo per ragazzi": che importanza riveste per lei la cura linguistica?
- Il suo autore preferito?
- Negli ultimi anni ha un poco abbandonato la scena letteraria. Possiamo sperare in un suo nuovo romanzo nel prossimo futuro?
- Il momento che vorrebbe rivivere?
- E' storica la sua collaborazione con l'illustratore Quentin Blake; ci sono altri artisti da cui vorrebbe vedere illustrate le sue opere?
Ok, non sono ancora pulite come vorrei (mi appello anche a Tintaglia per, ehm, aiutarmi a sistemarle un po'), comunque ecco le mie domande:
- Una caratteristica distintiva delle sue storie sono i nomi dei personaggi: buffi, ricercati, mitologici. Com'è nata la sua passione per i nomi di persona? Come sceglie i nomi per i suoi personaggi, e a suo parere quale abbinamento nome-personaggio si è rivelato il più azzeccato?
In coda: ha mai ricevuto lamentele dalle lettrici di nome Sveva?
- (Questa è simile a quella di Tintaglia sull'editoria per ragazzi, ma qui chiedo specificatamente del panorama italiano)
Una delle cose che abbiamo notato discutendo dei suoi libri (in particolare Ascolta il mio cuore) è come risultino autentici perché profondamente immersi nella realtà e nella cultura italiana, cosa difficile da trovare nei romanzi per ragazzi di tanti nuovi autori italiani perché troppo impegnati a imitare i successi statunitensi. Secondo lei perché molti nostri autori rifiutano di avere ambientazioni e personaggi italiani? La difficoltà di esportazione?
In generale cosa pensa della nostra editoria per ragazzi? Esistono degli autori giovani che apprezza?
- Sul suo sito ho letto che è rimasta delusa da un adattamento teatrale di Ascolta il mio cuore. Oggi fermerebbe sul nascere un altro adattamento teatrale di uno dei suoi libri? Cosa pensa delle nuove forme di narrazione nate in rete? Sarebbe curiosa di vedere uno dei suoi libri adattato per una web series, o per una narrazione riscritta per blog e social network?
- Un altro aspetto dei suoi romanzi che ricordo con piacere sono i riferimenti a romanzi, epica, poesia e opere liriche che i suoi protagonisti incontrano durante la storia, perché risultano naturali e sinceri e non un mero tentativo di tracciare un parallelismo letterale tra un classico e la sua storia. Con che criterio inserisce questi riferimenti, e qual è secondo lei la funzione di questa particolare forma di "storia nella storia"?
- Oggi si parla molto della necessità, nella narrativa per ragazzi, di diversity: più personaggi di etnie, culture, religioni e orientamenti sessuali differenti, anche nei ruoli di protagonista. Lo stesso si chiede maggiore visibilità per autori che non provengono dalla cultura dominante. Per lei che ha sempre fatto di culture e condizioni di vita diverse una ricchezza nei suoi romanzi, cosa significa questa battaglia? Cosa bisognerebbe fare per rendere la letteratura per ragazzi più diversa e comprensiva di più voci?
- Una caratteristica distintiva delle sue storie sono i nomi dei personaggi: buffi, ricercati, mitologici. Com'è nata la sua passione per i nomi di persona? Come sceglie i nomi per i suoi personaggi, e a suo parere quale abbinamento nome-personaggio si è rivelato il più azzeccato?
In coda: ha mai ricevuto lamentele dalle lettrici di nome Sveva?
- (Questa è simile a quella di Tintaglia sull'editoria per ragazzi, ma qui chiedo specificatamente del panorama italiano)
Una delle cose che abbiamo notato discutendo dei suoi libri (in particolare Ascolta il mio cuore) è come risultino autentici perché profondamente immersi nella realtà e nella cultura italiana, cosa difficile da trovare nei romanzi per ragazzi di tanti nuovi autori italiani perché troppo impegnati a imitare i successi statunitensi. Secondo lei perché molti nostri autori rifiutano di avere ambientazioni e personaggi italiani? La difficoltà di esportazione?
In generale cosa pensa della nostra editoria per ragazzi? Esistono degli autori giovani che apprezza?
- Sul suo sito ho letto che è rimasta delusa da un adattamento teatrale di Ascolta il mio cuore. Oggi fermerebbe sul nascere un altro adattamento teatrale di uno dei suoi libri? Cosa pensa delle nuove forme di narrazione nate in rete? Sarebbe curiosa di vedere uno dei suoi libri adattato per una web series, o per una narrazione riscritta per blog e social network?
- Un altro aspetto dei suoi romanzi che ricordo con piacere sono i riferimenti a romanzi, epica, poesia e opere liriche che i suoi protagonisti incontrano durante la storia, perché risultano naturali e sinceri e non un mero tentativo di tracciare un parallelismo letterale tra un classico e la sua storia. Con che criterio inserisce questi riferimenti, e qual è secondo lei la funzione di questa particolare forma di "storia nella storia"?
- Oggi si parla molto della necessità, nella narrativa per ragazzi, di diversity: più personaggi di etnie, culture, religioni e orientamenti sessuali differenti, anche nei ruoli di protagonista. Lo stesso si chiede maggiore visibilità per autori che non provengono dalla cultura dominante. Per lei che ha sempre fatto di culture e condizioni di vita diverse una ricchezza nei suoi romanzi, cosa significa questa battaglia? Cosa bisognerebbe fare per rendere la letteratura per ragazzi più diversa e comprensiva di più voci?
Non capisco perchè le vorresti sistemare: mi sembrano chiarissime e molto centrate. ^^
Interessante sopratutto quella sui nuovi media, tra l'altro. :)
Dunque, c'è qualcun altro che vuole intervenire, o possiamo girare l'intervista, con i nostri migliori auguri?
Interessante sopratutto quella sui nuovi media, tra l'altro. :)
Dunque, c'è qualcun altro che vuole intervenire, o possiamo girare l'intervista, con i nostri migliori auguri?

Preferisco lasciare a voi, che dimostrate di saperla più lunga, ma non per pigrizia.
Potrei perdonarti. Se, e solo SE, arrivassero un paio di fiabe che aspetto da tempo.
[Passa senza scrupoli al ricatto morale]
[Passa senza scrupoli al ricatto morale]

Posso aggiungere o togliere qualche frasetta per cercare di rendere più scorrevole il tutto, ma la trama e il testo per me sono quelli.
A meno che qualcuno in veste di editor (o simile)non mi dica "Guarda, devi rifare così e cosà", per me sono più o meno compiute.
Io direi che siamo a posto con le domande; se Chaggy è d'accordo le invierei queste, con gli auguri di tutto il gruppo. :)
Appena ho un attimo le raccolgo in un file. ^^
Appena ho un attimo le raccolgo in un file. ^^

Baci a entrambe.
@Tinta: Bella dice che non le hai domandato la cosa più importante: da che parrucchiere va.
Carissimi, dalla Mondadori chiedono dove sarebbe pubblicata l'intervista: io ho dato il mio blog e Vocedelsilenzio il suo sito, ma c'è qualcun altro (Georgiana, Yuko, altri) interessato? :)

Comunque, rimane una bellissima notizia, anche pubblicandola solo sui vostri siti.
Il problema è che le nuove discussioni non vengono MAI notificate, mentre invece un aggiornamento a una vecchia qualche speranza lo ha. :)

Guardate, a me non arrivano le notifiche neanche delle discussioni aperte da me!!! Comunque ho già parlato con @Tintaglia a proposito! :)
Approfitto per avvertirvi che, grazie all'impegno di Vocedelsilenzio, pubblicherò l'intervista a Bianca Pitzorno il 23 di questo mese. ^^
grazie a Chagall che ha lanciato l'idea 8potrei perdonargli di non aver letto Jane Eyre. per ora!) e a Vocedelsilenzio che ha preso i contatti abbiamo la possibilità di intervistare Bianca Pitzorno in carne e ossa, grazie all'ufficio stampa Mondadori.
Non ci garantiscono una risposta immediata, dato che ha subito un intervento agli occhi di recente e che è in ferie, ma l'occasione c'è.
Pensavo, però, più che stendere io le domande, che sarebbe bello collaborare tutti,e afrle sapere che c'è un gruppo di persone che la ricorda e sta celebrando, per quanto in piccolo, il su compleanno e la sua carriera; e che quando ci risponderà (incrociamo le dita) potremmo pubblicare l'intervista sui nostri siti e blog, linkandoci a vicenda, in maniera da darle più risalto possibile.
Che ne dite? Vi fa piacere?
Io ammetto che all'idea di poterle sbrodolare addosso tutto il mio amore praticamente scodinzolo...