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GdV - Gruppo di Visione > XI Gruppo di Visione: Agora

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message 1: by Francesca (new)

Francesca (oedipa_drake) | 2450 comments Mod
Per questo GdV propongo uno dei miei film preferiti in assoluto: Agora (2009).



Il film arrivò in poche sale italiane di nicchia solo nel 2010, un'uscita che fece molto discutere e parecchio osteggiata, purtroppo.

La pellicola narra in forma romanzata la vita della matematica, astronoma e filosofa alessandrina Ipazia, sullo sfondo di una meravigliosa Alessandria d'Egitto ormai al limitare del suo ultimo splendore e della sua decadenza, dilaniata dalle tensioni tra pagani e cristiani e dal fanatismo e dalle persecuzioni di questi ultimi nei confronti di coloro che non professavano la loro stessa fede (che fossero pagani, filosofi, ecc.).

La storia è appunto romanzata, ma si basa su personaggi ed eventi storici reali.

Su Ipazia si è scritto molto, dato che la sua figura ha suscitato sempre ammirazione e fascino, e sono parecchi i libri (biografie storiche e non) che si trovano in giro.

Buona visione. :)


message 2: by Tintaglia (new)

Tintaglia | 5307 comments Mod
Mi leggi nel pensiero? O.O
Giusto ieri dicevo al Maritozzo che era ora di rivederlo. <3


message 3: by Francesca (new)

Francesca (oedipa_drake) | 2450 comments Mod
Qualcuno l'ha visto? Piaciuto?


message 4: by Tintaglia (new)

Tintaglia | 5307 comments Mod
Francesca wrote: "Qualcuno l'ha visto? Piaciuto?"

Io l'ho (ri)visto, emi è piaciuto ancora più che a prima e seconda visione. Aspetto solo di avere una mezz'ora di calma per scrivere nel dettaglio. ^^


message 5: by Tintaglia (new)

Tintaglia | 5307 comments Mod
Con i miei soliti ritmi (abbiate pietà, tra esame e tesi raccattare due neuroni l'è difficile...) lascio i miei due centesimi.
Agorà è un film che avevo visto a suo tempo al cinema a amato; l'ho rivisto adesso e adorato.
Al di là della magnificenza di una figura femminile che pronuncia una frase in cui i sono riconosciuta profondamente ("io credo nella filosofia", per me intesa come ragionevolezza e ricerca di conoscenza anche se ceto non ai livelli di Ipazia) quello che mi colpisce sempre in questo film è la profondissima (dis)umanità di tutti i personaggi, quale che sia la oro religione, quale che sia quello in cui credono: umanità perchè tutti hanno dei difetti, e la loro fede (compresa quella di Ipazia nella ragione) li rende ciechi.
Certo, Ipazia crede nella fratellanza, ma non vede gli schiavi, nè concepisce le passioni umane; e tutti gli altri sono troppo accecati da quello in cui credono per ragionare se non con sassi e spade.
Non ci sono vincitori in questo film, solo vinti: perchè con lo svuotamento di Alessandria di qualunque voce contraria anche i cristiani perdono: perdono la possibilità del perdono ("Gesù ha perdonato" fa a un certo punto Davo, stanco di sangue; e un altro gli risponde "Ti stai forse paragonando a Gesù?") e il confronto con forze intense e differenti; perdono la possibilità della fratellanza, di riconoscere che se uno è uguale a uno, e un terzo è uguale al primo, allora anche il secondo e terzo sono uguali: più le cose che uniscono che quelle che separano.
Ma non ci sono nemmeno vittime, a parte la ragione: tutti sono carnefici. Pagani, cristiani, ebrei, in una girandola di massacri.
E', infine, un film sui tradimenti: solo Ipazia rimane costantemente fedele a se stessa, abbandonata da tutti - che pure continuano ad amarla, ma la sacrificano in ogni caso. e, nell'amarla, per salvarla, vorrebbero che cambiasse, che mentisse su se stessa e a se stessa: cosa che non è disposta a fare.

Forse ho scritto solo banalità, ma è un film che mi tocca molto (e su cui ho litigato con Silvana de mari in persona - ma questa è un'altra storia, e non voglio annoiarvi ;)) e che trovo disperatamente attuale: se ricordiamo che è più quello che ci accomuna di quello che ci separa, e sostituiamo i pepli con abiti di oggi, sembra di ascoltare un reportage al telegiornale, o di leggere qualche "brillante" intervento ripreso su FB. :(


message 6: by Francesca (new)

Francesca (oedipa_drake) | 2450 comments Mod
Questo è uno dei miei film preferiti. ^^ Ogni volta rivederlo è un piacere, oltre a far riflettere su aspetti diversi che la pellicola offre.

La prima cosa che colpisce e incanta è Ipazia ma anche la cultura classica al suo massimo splendore, anzi, il suo canto del cigno, perché comunque iniziavano già ad infiltrarsi pensieri "estranei", che, insieme ad altre situazioni, ne avrebbero sancito il decadimento.

Vero come dice Tintaglia che tutti in qualche modo sono accecati dal proprio credo, ma non concordo che Ipazia non vedo un "difetto" nel fatto che non si abbandoni ai sentimenti. L'amore per la cultura e la scienza e la passione con la quale voleva diffonderli erano totali; non vedo necessario o un "difetto" dover per forza provare anche un sentimento per un uomo o l'altro.

E' anche un film che vuole anche mettere in luce la diversità tra quello che è il messaggio di un credo o una religione (in questo caso il crtianesimo in particolare) e quello che diventa in mano agli uomini, strumento di oppressione, massacro e potere.


message 7: by Saretta (new)

Saretta (hex53617261) | 2402 comments Mod
Visto sempre su Rai movie, l'ho trovato molto bello e interessante, quella di Ipazia è una figura storica che non conoscevo.

Oltre alla contrapposizione tra scienza e religione ci vedo anche tanto il fattore ignoranza su cui gli estremismi vanno proprio a nozze (e su cui va poi a perdersi poi la morale alla base della religione: "Dio ha perdonato i suoi persecutori" "Ah, pensi di metterti alla pari di Dio?").


message 8: by [deleted user] (new)

Sono riuscita a vederlo ieri, e nemmeno io conoscevo la figura storica di Ipazia. Trovo il film ben girato e strutturato, e la storia così come è stata raccontata mi piace (non nego che ho sperato in un flirt tra lei e lo schiavo), trovo sia un elogio ad un tipo di credo diverso ma non tanto differente da una qualsiasi religione. Ipazia ha fede in quello che studia, nelle scienze, nella filosofia.. Una figura che ora si chiamerebbe ateo.
Sono impressionata dalla narrazione dei dissidi tra religioni, e come la religione "in vantaggio" riesca ad avere l'appoggio dalle autorità statali per ottenere il potere essa stessa (liberare l'agora sbattendo fuori i pagani, uccidere gli ebrei che hanno ucciso i parabolai etc..); non lo trovo molto diverso da ora, e non c'è da stupirsi.. La religione intesa come insieme di precetti, regole, doveri è scritta da uomini, è l'uomo che crea e distrugge..
Non nego che ho sperato in piccolo flirt tra Ipazia e lo schiavo che poi si converte, ma poi capisco che era giusto che la figura di Ipazia venisse rappresentata in modo pulito e devota al solo credo che era parte di lei.


message 9: by Elisabetta (new)

Elisabetta | 1724 comments Bellissimo film!
Così attuale tra l'altro!
Le religioni, se portate allo stremo, sono sempre sbagliate a mio avviso. Al di là del nome che hanno.
Bellissima la figura di Ippazia che crede nella filosofia e che mette in dubbio tutto, persino quello che vede con i suoi occhi. Figura complessa e contraddittoria.


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