pianobi: Lettere da Vecchi e Nuovi Continenti discussion

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message 1: by Giovanni84 (new)

Giovanni84 | 810 comments Oggi ho finito la mia prima lettura di Auster, Trilogia di New York.
Mi è piaciuto molto, anche se in realtà il terzo racconto mi ha un po' smorzato l'entusiasmo che mi avevano suscitato gli altri due.

Cos'altro mi consigliate di questo autore (a parte 4 3 2 1, che voglio tenermi per ultimo)?


message 2: by Ajeje (new)

Ajeje Brazov | 29 comments A me era piaciuto molto Nel paese delle ultime cose


message 3: by Ubik (new)

Ubik 2.0 | 1513 comments l'Auster che a me è piaciuto di più, oltre alla trilogia, è stato "La musica del caso", poi anche Moon Palace


message 4: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5464 comments Mod
Anche per me Il paese delle ultime cose. E Diario d'inverno, ma è un memoir.


message 5: by flaminia (new)

flaminia | 395 comments personalmente, ti posso sconsigliare follie di brooklyn che mi aveva deluso parecchio. 4 3 2 1 l'ho iniziato ieri, sono a pag 148 e mi sta piacendo molto - ma ho ancora quasi 800 pagine davanti a me, avoja a cambiare idea almeno un paio di volte! ;)


message 6: by Catoblepa (new)

Catoblepa (Protomoderno) | 5424 comments Mod
Lessi anni fa Nel paese delle ultime cose, talmente brutto che mi fece dire: "Non leggerò mai più un Auster in vita mia".

In realtà, siccome sono profondamente incoerente, qualche anno dopo lessi Uomo nel buio, che è molto ma molto peggio (c'è da dire che questo è considerato una ciofeca anche dai fan di Auster).

In effetti mi manca la trilogia (cioè, ce l'ho, ma non l'ho ancora letta), che a detta di molti è la sua opera più importante, ma non so quando avrò il coraggio.


message 7: by Chiara187 (new)

Chiara187 | 553 comments A me sono piaciuti molto Moon Palace e Mr Vertigo, più della Trilogia di New York che ricordo come piuttosto cervellotico.


message 8: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5464 comments Mod
Allora, Nel paese delle ultime cose è stato il primo che ho letto, credo quando uscì: mi piacque moltissimo, tanto che poi, a seguire, lessi anche La musica del caso, Mr Vertigo e Timbuktu con buona soddisfazione (senza entusiasmi, ma sono davvero passati vent'anni, potrei avere dei ricordi alterati).
Di Smoke e Blue In The Face, invece, ho visto i film, di cui è regista e sceneggiatore: il primo mi era piaciuto molto, il secondo era un po' a traino dell'altro, ma se ti piace Smoke difficilmente l'altro può non piacerti, son strettamente connessi.
Dopo tanti anni, infine, ho letto Diario d'inverno, autobiografico, ed è stato di nuovo amore, e infine, complice un gruppo di lettura Invisible, che invece, nonostante un avvio travolgente, ho trovato deludente.
Ora vorrei leggere, ed è già da un bel po' di tempo che desidero farlo,Il libro delle illusioni e il già citato 4 3 2 1.


message 9: by pierlapo (new)

pierlapo quimby Suggerisco di provare con i due romanzi che, tra quelli che ho letto, hanno a mio avviso maggior peso e struttura, sempre con grande inventiva, vale a dire Leviatano e Il libro delle illusioni.
Io preferisco di gran lunga questo Auster più equilibrato a quello se vogliamo più pirotecnico della Trilogia.


message 10: by lise.charmel (new)

lise.charmel (lisecharmel) | 2552 comments Io ho letto Trilogia di New York e mi ha un po' delusa, ma riconosco che ha una struttura ipnotica e interessante.
Poi mi hanno consigliato Leviatano, che però ho trovato irritante come pochi per la quantità di cose che capitano al protagonista e che secondo me rasentano l'irrealtà. Lo stesso aspetto che mi aveva molto irritato con Le Correzioni di Franzen: possibile che i narratori americani postmoderni debbano far capitare TUTTO ai loro protagonisti?
Comunque mi sono fatta regalare 4321 a Natale: avevo cominciato a leggere l'anteprima e non riuscivo a schiodarmi, per cui spero che sia un buon auspicio per far pace con questo autore :)


message 11: by pierlapo (new)

pierlapo quimby Lise.charmel wrote: "Poi mi hanno consigliato Leviatano, che però ho trovato irritante come pochi per la quantità di cose che capitano al protagonista e che secondo me rasentano l'irrealtà...."

Be', il tema del caso che sconquassa, sovverte oppure, al contrario, riordina e rammenda è uno dei temi fondamentali della sua narrativa, forse l'unico grande tema che accomuna l'intera sua opera, per cui le coincidenze, le occasioni singolari, gli eventi irripetibili si trovano in gran quantità in tutti i suoi libri!


message 12: by Ste Pic (new)

Ste Pic | 102 comments io sono poco affidabile perché l'Auster che ho letto finora mi è piaciuto tutto.
Al contrario di altri consiglierei Follie di Brooklyn perché il consueto topos sull'intervento del caso, sulle sliding doors che si aprono e si richiudono di continuo perde molto del suo aspetto fatalistico e ci riconsegna dei personaggi che, pur sventurati, provano a ricostruire le loro vite a partire dai pezzi rimasti e di un minimo di solidarietà umana...non è certo ottimismo, ma almeno si concedono la possibilità di trovare momenti di parziale e provvisoria felicità, che nelle loro condizioni non è poco. "Voglio vivere in un mondo nuovo, tutto qui. Se non posso cambiare il mondo posso provare almeno a cambiare me stesso. Ma non voglio farlo da solo".

Di 4321 ho finora letto tutto il male possibile e vista la mole non ho ancora trovato il coraggio di iniziarlo...


message 13: by Ubik (new)

Ubik 2.0 | 1513 comments Ecco Mgcgio, adesso ti è stata segnalata la bibliografia di Auster pressoché completa e ti restano i medesimi dubbi che avevi all'inizio!

succede quasi sempre così...
:-D


message 14: by Giovanni84 (new)

Giovanni84 | 810 comments @Ubik :)
Beh, comunque ringrazio tutti per i consigli e le indicazioni


message 15: by Ste Pic (new)

Ste Pic | 102 comments E comunque anche "la musica del caso" è un bel giro sull'ottovolante...

(tanto per incasinare ulteriormente)


message 16: by Tittirossa (new)

Tittirossa | 5158 comments Mod
Io ho letto soltanto Trilogia di New York (circa 20 anni fa) e non mi era sembrato granché, molto mainstream con la tipologia di scrittura che andava all'epoca, basica e ombelicale. Lì mi sono fermata fino alla settimana scorsa quando mi sono ritrovata in casa lo stesso libro ma in lingua originale e ho iniziato a sleggiucchiarlo. Stesso sgomento provato nei confronti di McEwan, illeggibile per piattezza e sciatteria in italiano, brillante e fascinoso in inglese.
Non dico 4 3 2 1 (le cui dimensioni in inglese mi spaventano), ma se puoi, Trilogia provaci in inglese.


message 17: by Alessandro (new)

Alessandro Pontorno | 46 comments Mgcgio wrote: "Oggi ho finito la mia prima lettura di Auster, Trilogia di New York.
Mi è piaciuto molto, anche se in realtà il terzo racconto mi ha un po' smorzato l'entusiasmo che mi avevano susc..."


Io ti consiglio senza dubbio "Mr. Vertigo", già segnalato da Chiara... A mio avviso è il miglior Auster di sempre.
Se ti piace il genere hard-boiled, visto che qui non è stato ancora citato, dai un'occhiata anche a "Gioco suicida" scritto con lo pseudonimo di Paul Benjamin.


message 18: by John Dispitto (last edited Mar 01, 2018 01:01AM) (new)

John Dispitto | 43 comments " La musica del caso" e la "Trilogia di New York" sono gli unici libri di Auster che ho letto. Il primo citato mi è piaciuto molto. La Trilogia così così (ni).

Ora ho iniziato 4 3 2 1. Ho letto recensioni e pareri molto diversi sull'ultimo lavoro di Auster. Sono curioso di vedere come va a finire.


message 19: by ferrigno (new)

ferrigno | 1628 comments Ho iniziato anch'io 4 3 2 1, il mio primo Auster. Dopo essere stato conquistato dall'incipit, scopro che è una roba da 15000 unità kindle, un migliaio di pagine. Bene! :-)

Devo dire che al momento vorrei avere più tempo per leggere. Funziona.


message 20: by flaminia (new)

flaminia | 395 comments ho finito 4 3 2 1: all'innamoramento delle prime 200 pagine (circa) è subentrato il fastidio. della serie "buono solo pe' tene' ferme le porte quanno c'è corente".


message 21: by lise.charmel (new)

lise.charmel (lisecharmel) | 2552 comments flaminia wrote: "ho finito 4 3 2 1: all'innamoramento delle prime 200 pagine (circa) è subentrato il fastidio. della serie "buono solo pe' tene' ferme le porte quanno c'è corente"."
io me lo sono fatto regalare a Natale dalla mia migliore amica, che consegnandomelo ha detto: "Ecco quel fermaporte che mi avevi chiesto"


message 22: by Momi (new)

Momi | 21 comments Per un po' fu uno dei miei autori preferiti (Trilogia, Nel paese delle ultime cose, Follie di Brooklin, Uomo nel buio, Leviatano), poi non so perché lo lasciai perdere.
Ora avrei da leggere 4 3 2 1 ma in questo periodo mi limito a guardarlo chiuso, visto che impiego un mese a leggere Topolino.


message 23: by ferrigno (new)

ferrigno | 1628 comments 4321: lo sto leggendo voracemente, ma.


message 24: by Mar (new)

Mar Gherita | 58 comments Dopo La notte dell’oracolo che non mi ha detto proprio nulla, avevo messo una croce sopra Auster classificandolo come molti altri autori americani con cui non trovo sintonia. Non so suonano vuoti

Poi ho letto la recensione di Piperno su La lettura di 4321. E mi ha fatto sorridere quella sorta di invidia dello scrittore italiano per l’americano che dopo tanto tempo ancora scrive qualcosa di nuovo e sorprendente. E allora ecco che ho dato la seconda chance a Paul.

Sono passati un paio di mesi credo dalla prima pagina, e sono a circa 600. Mi piace questa trottola tritatutto che contiene come tante leggende nate come sulla memoria incerta di chi ricostruisce la vita di un conoscente. O forse è un altro, o forse l’ho sentito dire.
Amo molto questo libro ed alcune lunghe frasi in particolare quando riesco a dedicargli molto tempo senza interruzioni. Letto a tratti invece sfugge in mille rivoli.

Adoro la mancanza di punteggiatura e la capacità di farsi leggere comunque con un tono (ho l’edizione inglese).
Musicalità perfetta in qualche tratto.
“And once it had entered the room it rushed over the desk where Stanley was sitting and ate him alive”. È fuoco, terribile ma non schifoso, tranquilli.
Spesso mi sembra di leggere dichiarazioni autografe di spiegazione di cosa sia questo libro, il suo perché è la sua scrittura. Lo apprezzo.

Vero è che ogni tanto è... un po’ tanto. A che servono tutti quei racconti nel racconto? Ancora non lo so.

Ora finirò le prossime 600 pagine senza interruzioni per altre letture, ne vale la pena credo, e me lo gusterò meglio.

Buone letture!


message 25: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5464 comments Mod
Mar wrote: "Dopo La notte dell’oracolo che non mi ha detto proprio nulla, avevo messo una croce sopra Auster classificandolo come molti altri autori americani con cui non trovo sintonia. Non so suonano vuoti
..."


E la voglia di leggerlo cresce a dismisura :-)


message 26: by minty (last edited Mar 30, 2018 05:27PM) (new)

minty (minty_2017) | 1048 comments Sono esterrefatta. Anni fa ho letto "Trilogia di New York" (su consiglio di, praticamente, tutto il mondo) e non posso proprio dire di averlo apprezzato: a parte averci capito poco a tratti, io e il surreale ci stiamo sulle balle da più o meno sempre (probabilmente dai tempi in cui mio padre mi foraggiava l'infanzia con vecchi "Libri per ragazzi Einaudi": giuro che il 70-80% di quei romanzi parevano usciti da un trip d'acido pesante!), e nel tempo il nostro rapporto non è migliorato.
Fatto sta che dire di non aver amato il libro di Auster, ai tempi, equivaleva a somma bestemmia...

E invece scopro qui, sul pianobi, che esistono anche lettori che non hanno amato moltissimo il "capolavoro" di Auster. Meno male! Mi sento rincuorata! Finora mi ero sempre ritrovata molto sola, nella mia perplessità... XD

Ad ogni modo, dopo quella mala parata, io Auster l'ho sempre accuratamente evitato... °_°


message 27: by ferrigno (new)

ferrigno | 1628 comments minty, in 4 3 2 1 niente surreale. Stavo accarezzando l'idea di leggere la Trilogia, mi hai fatto passare la voglia, non lo sopporto neanche io :-D


message 28: by a.g.e. montagner (new)

a.g.e. montagner (agem) Paul Auster è morto a 77 anni.
Da qualche tempo soffriva di cancro, come aveva rivelato la moglie, Siri Hustvedt. Da poco era divenuto nonno, dopo che la figlia dei due Sophie Auster aveva partorito.


message 29: by a.g.e. montagner (last edited Apr 30, 2024 11:48PM) (new)

a.g.e. montagner (agem) Mi sono laureato con una tesi su Auster, quindi avrà sempre un valore affettivo per me. All'epoca avevo letto quello che in genere la gente snobba: poesia, saggi, la critica letteraria, prose varie.
Avevo anche avuto occasione di incontrarlo al Dedica Festival del 2009: https://dedicafestival.it/edizione/20...


message 30: by piperitapitta (new)

piperitapitta (lapitta) | 5464 comments Mod
a.g.e. montagner wrote: "Paul Auster è morto a 77 anni.
Da qualche tempo soffriva di cancro, come aveva rivelato la moglie, Siri Hustvedt. Da poco era divenuto nonno, dopo che la figlia dei ..."


Mi dispiace molto, è fra gli scrittori che ho amato tanto.


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