pianobi: Lettere da Vecchi e Nuovi Continenti discussion
Autori del Nuovo Continente
>
Paul Auster
date
newest »



Lessi anni fa Nel paese delle ultime cose, talmente brutto che mi fece dire: "Non leggerò mai più un Auster in vita mia".
In realtà, siccome sono profondamente incoerente, qualche anno dopo lessi Uomo nel buio, che è molto ma molto peggio (c'è da dire che questo è considerato una ciofeca anche dai fan di Auster).
In effetti mi manca la trilogia (cioè, ce l'ho, ma non l'ho ancora letta), che a detta di molti è la sua opera più importante, ma non so quando avrò il coraggio.
In realtà, siccome sono profondamente incoerente, qualche anno dopo lessi Uomo nel buio, che è molto ma molto peggio (c'è da dire che questo è considerato una ciofeca anche dai fan di Auster).
In effetti mi manca la trilogia (cioè, ce l'ho, ma non l'ho ancora letta), che a detta di molti è la sua opera più importante, ma non so quando avrò il coraggio.

Allora, Nel paese delle ultime cose è stato il primo che ho letto, credo quando uscì: mi piacque moltissimo, tanto che poi, a seguire, lessi anche La musica del caso, Mr Vertigo e Timbuktu con buona soddisfazione (senza entusiasmi, ma sono davvero passati vent'anni, potrei avere dei ricordi alterati).
Di Smoke e Blue In The Face, invece, ho visto i film, di cui è regista e sceneggiatore: il primo mi era piaciuto molto, il secondo era un po' a traino dell'altro, ma se ti piace Smoke difficilmente l'altro può non piacerti, son strettamente connessi.
Dopo tanti anni, infine, ho letto Diario d'inverno, autobiografico, ed è stato di nuovo amore, e infine, complice un gruppo di lettura Invisible, che invece, nonostante un avvio travolgente, ho trovato deludente.
Ora vorrei leggere, ed è già da un bel po' di tempo che desidero farlo,Il libro delle illusioni e il già citato 4 3 2 1.
Di Smoke e Blue In The Face, invece, ho visto i film, di cui è regista e sceneggiatore: il primo mi era piaciuto molto, il secondo era un po' a traino dell'altro, ma se ti piace Smoke difficilmente l'altro può non piacerti, son strettamente connessi.
Dopo tanti anni, infine, ho letto Diario d'inverno, autobiografico, ed è stato di nuovo amore, e infine, complice un gruppo di lettura Invisible, che invece, nonostante un avvio travolgente, ho trovato deludente.
Ora vorrei leggere, ed è già da un bel po' di tempo che desidero farlo,Il libro delle illusioni e il già citato 4 3 2 1.

Io preferisco di gran lunga questo Auster più equilibrato a quello se vogliamo più pirotecnico della Trilogia.

Poi mi hanno consigliato Leviatano, che però ho trovato irritante come pochi per la quantità di cose che capitano al protagonista e che secondo me rasentano l'irrealtà. Lo stesso aspetto che mi aveva molto irritato con Le Correzioni di Franzen: possibile che i narratori americani postmoderni debbano far capitare TUTTO ai loro protagonisti?
Comunque mi sono fatta regalare 4321 a Natale: avevo cominciato a leggere l'anteprima e non riuscivo a schiodarmi, per cui spero che sia un buon auspicio per far pace con questo autore :)

Be', il tema del caso che sconquassa, sovverte oppure, al contrario, riordina e rammenda è uno dei temi fondamentali della sua narrativa, forse l'unico grande tema che accomuna l'intera sua opera, per cui le coincidenze, le occasioni singolari, gli eventi irripetibili si trovano in gran quantità in tutti i suoi libri!

Al contrario di altri consiglierei Follie di Brooklyn perché il consueto topos sull'intervento del caso, sulle sliding doors che si aprono e si richiudono di continuo perde molto del suo aspetto fatalistico e ci riconsegna dei personaggi che, pur sventurati, provano a ricostruire le loro vite a partire dai pezzi rimasti e di un minimo di solidarietà umana...non è certo ottimismo, ma almeno si concedono la possibilità di trovare momenti di parziale e provvisoria felicità, che nelle loro condizioni non è poco. "Voglio vivere in un mondo nuovo, tutto qui. Se non posso cambiare il mondo posso provare almeno a cambiare me stesso. Ma non voglio farlo da solo".
Di 4321 ho finora letto tutto il male possibile e vista la mole non ho ancora trovato il coraggio di iniziarlo...

succede quasi sempre così...
:-D

(tanto per incasinare ulteriormente)
Io ho letto soltanto Trilogia di New York (circa 20 anni fa) e non mi era sembrato granché, molto mainstream con la tipologia di scrittura che andava all'epoca, basica e ombelicale. Lì mi sono fermata fino alla settimana scorsa quando mi sono ritrovata in casa lo stesso libro ma in lingua originale e ho iniziato a sleggiucchiarlo. Stesso sgomento provato nei confronti di McEwan, illeggibile per piattezza e sciatteria in italiano, brillante e fascinoso in inglese.
Non dico 4 3 2 1 (le cui dimensioni in inglese mi spaventano), ma se puoi, Trilogia provaci in inglese.
Non dico 4 3 2 1 (le cui dimensioni in inglese mi spaventano), ma se puoi, Trilogia provaci in inglese.

Mi è piaciuto molto, anche se in realtà il terzo racconto mi ha un po' smorzato l'entusiasmo che mi avevano susc..."
Io ti consiglio senza dubbio "Mr. Vertigo", già segnalato da Chiara... A mio avviso è il miglior Auster di sempre.
Se ti piace il genere hard-boiled, visto che qui non è stato ancora citato, dai un'occhiata anche a "Gioco suicida" scritto con lo pseudonimo di Paul Benjamin.

Ora ho iniziato 4 3 2 1. Ho letto recensioni e pareri molto diversi sull'ultimo lavoro di Auster. Sono curioso di vedere come va a finire.

Devo dire che al momento vorrei avere più tempo per leggere. Funziona.


io me lo sono fatto regalare a Natale dalla mia migliore amica, che consegnandomelo ha detto: "Ecco quel fermaporte che mi avevi chiesto"

Ora avrei da leggere 4 3 2 1 ma in questo periodo mi limito a guardarlo chiuso, visto che impiego un mese a leggere Topolino.

Poi ho letto la recensione di Piperno su La lettura di 4321. E mi ha fatto sorridere quella sorta di invidia dello scrittore italiano per l’americano che dopo tanto tempo ancora scrive qualcosa di nuovo e sorprendente. E allora ecco che ho dato la seconda chance a Paul.
Sono passati un paio di mesi credo dalla prima pagina, e sono a circa 600. Mi piace questa trottola tritatutto che contiene come tante leggende nate come sulla memoria incerta di chi ricostruisce la vita di un conoscente. O forse è un altro, o forse l’ho sentito dire.
Amo molto questo libro ed alcune lunghe frasi in particolare quando riesco a dedicargli molto tempo senza interruzioni. Letto a tratti invece sfugge in mille rivoli.
Adoro la mancanza di punteggiatura e la capacità di farsi leggere comunque con un tono (ho l’edizione inglese).
Musicalità perfetta in qualche tratto.
“And once it had entered the room it rushed over the desk where Stanley was sitting and ate him alive”. È fuoco, terribile ma non schifoso, tranquilli.
Spesso mi sembra di leggere dichiarazioni autografe di spiegazione di cosa sia questo libro, il suo perché è la sua scrittura. Lo apprezzo.
Vero è che ogni tanto è... un po’ tanto. A che servono tutti quei racconti nel racconto? Ancora non lo so.
Ora finirò le prossime 600 pagine senza interruzioni per altre letture, ne vale la pena credo, e me lo gusterò meglio.
Buone letture!
Mar wrote: "Dopo La notte dell’oracolo che non mi ha detto proprio nulla, avevo messo una croce sopra Auster classificandolo come molti altri autori americani con cui non trovo sintonia. Non so suonano vuoti
..."
E la voglia di leggerlo cresce a dismisura :-)
..."
E la voglia di leggerlo cresce a dismisura :-)

Fatto sta che dire di non aver amato il libro di Auster, ai tempi, equivaleva a somma bestemmia...
E invece scopro qui, sul pianobi, che esistono anche lettori che non hanno amato moltissimo il "capolavoro" di Auster. Meno male! Mi sento rincuorata! Finora mi ero sempre ritrovata molto sola, nella mia perplessità... XD
Ad ogni modo, dopo quella mala parata, io Auster l'ho sempre accuratamente evitato... °_°


Da qualche tempo soffriva di cancro, come aveva rivelato la moglie, Siri Hustvedt. Da poco era divenuto nonno, dopo che la figlia dei due Sophie Auster aveva partorito.

Avevo anche avuto occasione di incontrarlo al Dedica Festival del 2009: https://dedicafestival.it/edizione/20...
a.g.e. montagner wrote: "Paul Auster è morto a 77 anni.
Da qualche tempo soffriva di cancro, come aveva rivelato la moglie, Siri Hustvedt. Da poco era divenuto nonno, dopo che la figlia dei ..."
Mi dispiace molto, è fra gli scrittori che ho amato tanto.
Da qualche tempo soffriva di cancro, come aveva rivelato la moglie, Siri Hustvedt. Da poco era divenuto nonno, dopo che la figlia dei ..."
Mi dispiace molto, è fra gli scrittori che ho amato tanto.
Books mentioned in this topic
Trilogia di New York (other topics)Leviatano (other topics)
Il libro delle illusioni (other topics)
Nel paese delle ultime cose (other topics)
Uomo nel buio (other topics)
More...
Authors mentioned in this topic
Paul Auster (other topics)Siri Hustvedt (other topics)
Paul Auster (other topics)
Siri Hustvedt (other topics)
Mi è piaciuto molto, anche se in realtà il terzo racconto mi ha un po' smorzato l'entusiasmo che mi avevano suscitato gli altri due.
Cos'altro mi consigliate di questo autore (a parte 4 3 2 1, che voglio tenermi per ultimo)?